Veterano ha scritto: Palpacelli era un talento puro,peccato che la testa non lo ha aiutato.
Lo vidi per la prima volta quando credo avesse 13-14 anni in un torneo a San Benedetto e mi resi subito conto che quel ragazzo aveva tutte le carte in regola per poter fare qualcosa di importante.
Poi purtroppo la testa non lo ha aiutato.
Bueno ritorniamo al gioco di rete.
Si puo' ancora andare a rete ???
Il gioco moderno fa si che per forza di cose bisogna stare piu' a fondo e cercare meno la rete ???
La risposta in tutti i due i casi e si.
Lasciamo stare il discorso dei pro dove ormai "nessuno" puo' permettersi di andare a rete costantemente,a livello piu' basso vale lo stesso discorso.
Passante contro vole'......chi vince piu' punti in percentuale ???
Senza ombra di dubbio il passante....
Perche' le complicazioni tecniche nell' andare a rete sono di molto superiori al riuscire ad organizzare uno straccio di passante.
Ora non e' che a rete non ci si debba andare.
Ma bisogna farlo quando si ha' un effettivo vantaggio nel farlo.
IL punto in goni caso,a parte il serve and volley,lo costruisco da fondo,percio' per andare a rete per prima cosa devo essere solido da fondo,in modo di crearmi l'opportunita di andare a rete.
Se no e' inutile girarci in torno.
Non e' importante avere una vole alla Edberg per andare a rete,tanto neanche il vostro avversario avra' un passante come quello di Agassi.
Ma se il vostro avversario non e' messo in difficolta a giocare quel passante con un bell attacco come si deve, per riuscire a giocare la vole' dovete veramente essere Becker quando si tuffava nei verdi prati di Wimbledon per riuscire a fare il punto.
Per non parlare della copertura della rete,che puo sembrare un dono divino,ma non lo e' e ci va molto lavoro dietro per riuscire a coprire per bene la rete quando si attacca,non e' un dono divino e' un lavoro che si fa per riuscire ad arrivare nella posizione corrette a rete e coprirla al meglio,di improvvisato non ce nulla,si imparara e basta.
Per non parlare dei tempi, della posizione in campo,tutte cose che incidono sul attacco e conseguente discesa a rete.
Non ce niente di improvvisato.
Amesso poi che a rete ci arrivi la vole' dove la devo giocare ???
Altro problema.....
Tutto questo per dire che si a rete ci si puo' andare a tutti i livelli,ma bisogna aspettare o per meglio dire costruirsi da fondo l'opportunita' per andarci.
Molto piu' difficile che restare a fondo.
...i miei avevano una casa a Grottammare e da quando avevo 5 anni, erano tre mesi d'estate a San Benedetto del Tronto. Vuoi non andare a vedere il Palpa che si allena con la sigaretta in bocca? heheheheh
Io giocavo con un po' di gente locale, anche con il figlio di Perini (Perini Sport, che allora sponsorizzava un po' tutto e tutti). Pertanto quattro chiacchiere con "La birba de' Pedaso" la si faceva di corsa.
Poi per il Torneo c'era quella "simpatia" di Claudio Panatta ...te lo raccomando! e un po' di gente di Davis.
Io parcheggiavo la Graziella sulla rete di recinzione dei campi e con gli amici scommettevamo sulle cavolate del Palpa, che erano sempre delle chicche tecniche da paura. E anche lui, nella sua immensa follia autodistruttiva, sapeva scendere a rete con tanta, tanta testa e preparazione, perché, senso della posizione di talento fin che vuoi, ma anche allora, gente che sapeva passare e crossare c'era...!!! Ma Palpacelli era davvero forte! Che rovescio!