guadagnare campo per attaccare meglio la rete

Promemoria primo messaggio :

vorrei sapere la tattica giusta per mettere bene i piedi in campo in modo da accorciare la distanza per un'eventuale attacco

kingkongy ha scritto:

Choppato ha scritto:

King...vedo che anche tu non sai leggere. Quindi spiego nuovamente e meglio. Sperando che la lingua italiana non sia diventata un nuovo linguaggio inaccessibile. Quel giorno era una situazione particolare, questa persona poteva giocare soltanto a quell'orario e ci siamo messi d'accordo prima che avremmo fatto 30 minuti di scambi/palleggi e 30 di partitella amichevole giusto per vedere la compatibilità di livello e gioco. Non era la finale di Wimbledon !! Ma con che gente giocate voi ??! E soprattutto per quale assurdo motivo non riuscite a concepire nulla di diverso da una partita "seria" dove conta vincere e in qualsiasi modo possibile. Nel tennis e nella vita esistono varie modalità per fortuna. E parlo sempre di tennis amatoriale di quarta categoria. Buona domenica e auguri per la visita oculistica

Nella comunicazione, gli errori sono sempre a carico dell'emittente. Pertanto...fai bene a spiegare "meglio".

Una partita per la Sanpellegrino, per giocare al "Viva il 118" o per l'Insalatiera d'Argento...pari sono non "agonisticamente", ma dal punto di vista del "comportamento".
L'avversario che fa punto lo si accetta. Lo si rispetta. Anche se prende 10 volte il net o fa punto steccando come se fosse "Lo Scuro".
Puoi mandarlo affan'? Certo, se è un amico. Puoi anche mettere in discussione la reputazione della sorella...ma rimani in campo e rispetti.
Questo è il "Mio Tennis". E non è legato alla categoria.

Il che non significa che sia l'unico modo di intendere questo sport-passatempo.

Sul principio generale sono d’accordo con te; e vale a livello di torneo atp, di torneo quarta e perfino di partitella in pausa pranzo; che si giochi tre set su cinque o un tiebreak al dieci partendo dal basso. Quando si tengono i punti, nel rispetto delle regole, uno i punti li può giocare come caxxo vuole, dal serve&volley alle pallettate e remate; dalle bordate alle tre smorzate a game. 
E se non capisce questo principio basico sono io che, oltre ad essere scarso, ho qualche problema. E se abbandono il campo sono profondamente antisportivo e irrispettoso. 

MA è cosa ben differente da una competizione, di qualsiasi target, il trovarsi per la prima volta con uno sconosciuto per fare qualche scambio e qualche punto al fine di intuire se il reciproco livello è tale da poter giocare assieme senza che ci sia troppa differenza di gioco che renderebbe il confronto impari e quindi poco interessante per entrambi. In quelle circostanze io non mi focalizzo solo sulla TATTICA a mio giudizio più efficace per vincere il SINGOLO punto. Cerco di capire il reciproco livello tecnico e fisico. Non faccio mille palle corte (colpo che uso spesso, essendo un mancino talentuoso ), magari qualcuno per vedere come si muove l’altro, intervallata da tutti gli altri colpi per saggiarne tutte le caratteristiche.

io quando mi alleno, con le varie squadre, non gioco quasi mai palle corte, o vario come potrei (tentare) di fare e che e nella mia natura, perche li mi interessa dare ritmo a loro e anche a me.....anzi, mi sforzo di non sbagliare per avere un numero di scambi piu alti possibile.....
ergo, la tua spiegazione e corretta......la differenza tra i due casi. Se mi mettessi a tirare palle corte, dopo due volte con me non si allena piu nessuno......e assicuro che e successo, e da persona ragionevole, quando me ne sono accorto, ho corretto..

ma qui si sta deviando tra rispondere al quesito iniziale, che era non solo interessante, ma molto attuale, visto che ripeto di giocatori che passano bene, ce ne sono pochi e sofffrono se sono attaccati, anche a, livelli piuttosto buoni.....
ergo la tattica per venire a rete e molto attuale, sopratutto a livelli intermedi

stefanello ha scritto:

kingkongy ha scritto:

Choppato ha scritto:

King...vedo che anche tu non sai leggere. Quindi spiego nuovamente e meglio. Sperando che la lingua italiana non sia diventata un nuovo linguaggio inaccessibile. Quel giorno era una situazione particolare, questa persona poteva giocare soltanto a quell'orario e ci siamo messi d'accordo prima che avremmo fatto 30 minuti di scambi/palleggi e 30 di partitella amichevole giusto per vedere la compatibilità di livello e gioco. Non era la finale di Wimbledon !! Ma con che gente giocate voi ??! E soprattutto per quale assurdo motivo non riuscite a concepire nulla di diverso da una partita "seria" dove conta vincere e in qualsiasi modo possibile. Nel tennis e nella vita esistono varie modalità per fortuna. E parlo sempre di tennis amatoriale di quarta categoria. Buona domenica e auguri per la visita oculistica

Nella comunicazione, gli errori sono sempre a carico dell'emittente. Pertanto...fai bene a spiegare "meglio".

Una partita per la Sanpellegrino, per giocare al "Viva il 118" o per l'Insalatiera d'Argento...pari sono non "agonisticamente", ma dal punto di vista del "comportamento".
L'avversario che fa punto lo si accetta. Lo si rispetta. Anche se prende 10 volte il net o fa punto steccando come se fosse "Lo Scuro".
Puoi mandarlo affan'? Certo, se è un amico. Puoi anche mettere in discussione la reputazione della sorella...ma rimani in campo e rispetti.
Questo è il "Mio Tennis". E non è legato alla categoria.

Il che non significa che sia l'unico modo di intendere questo sport-passatempo.

Sul principio generale sono d’accordo con te; e vale a livello di torneo atp, di torneo quarta e perfino di partitella in pausa pranzo; che si giochi tre set su cinque o un tiebreak al dieci partendo dal basso. Quando si tengono i punti, nel rispetto delle regole, uno i punti li può giocare come caxxo vuole, dal serve&volley alle pallettate e remate; dalle bordate alle tre smorzate a game. 
E se non capisce questo principio basico sono io che, oltre ad essere scarso, ho qualche problema. E se abbandono il campo sono profondamente antisportivo e irrispettoso. 

MA è cosa ben differente da una competizione, di qualsiasi target, il trovarsi per la prima volta con uno sconosciuto per fare qualche scambio e qualche punto al fine di intuire se il reciproco livello è tale da poter giocare assieme senza che ci sia troppa differenza di gioco che renderebbe il confronto impari e quindi poco interessante per entrambi. In quelle circostanze io non mi focalizzo solo sulla TATTICA a mio giudizio più efficace per vincere il SINGOLO punto. Cerco di capire il reciproco livello tecnico e fisico. Non faccio mille palle corte (colpo che uso spesso, essendo un mancino talentuoso ), magari qualcuno per vedere come si muove l’altro, intervallata da tutti gli altri colpi per saggiarne tutte le caratteristiche.

...è evidente che il "droppatore furbacchione" sia uno da tener presente come ospite d'onore alle feste di compleanno...ma lasciare il campo - secondo me - è peggio.

La rabbia, alla fine, è per il senso dei impotenza, piuttosto che per l'ingiustizia subita.

rogermaestro555 ha scritto:

ma nooo,
a volte imporre il tuo gioco vuol solo dire cercare di non dare ritmo al tuo avversario.....
se io gioc da fondo con il mio compare, finisco in rianimazione dopo aver fatto il tergicristallo,
ergo non glielo posso lasciar fare.....
mi prendo quind dei rischi, che a volte funzionano, che tu ci creda o no (mi interessa un fico...)

attacco centrale e ovviamente lungo.....ho detto solo che cercare una angolo forse non e sempre la cosa migliore, magari nel 70% dei casi si.....

non esasperare sempre tutto...
 e poi io do un opinione dettata dall'esperienza sul campo, e quello che io vedo, analizzo......su di me, e su chi gioca cone me.....ergo un fondo di verita lo dovra pur avere.....mannaggia......

A me, Bro, leggendoti, pare invece che tu ne sia molto condizionato dal giudizio, ma anche dalla semplice opinione, degli altri; oserei dire quasi ossessionato. 
È evidente da quello che scrivi e soprattutto dalla frequenza con cui ripeti, in maniera palese o implicitamente, che non sei così scarso come qui pensano, che sei partner di un ex seconda, che sai giocare il doppio, servire, anticipare le risposte, fare il pallonetto (ma in back perché sta più in stand-by ecc.). 

Cos’hai da dimostrare a noi quattro fessi anonimi su di un forum virtuale? Sbattitene i co.glio.ni di quel che pensano gli altri, ma per davvero…

kingkongy ha scritto:

stefanello ha scritto:

kingkongy ha scritto:

Choppato ha scritto:

King...vedo che anche tu non sai leggere. Quindi spiego nuovamente e meglio. Sperando che la lingua italiana non sia diventata un nuovo linguaggio inaccessibile. Quel giorno era una situazione particolare, questa persona poteva giocare soltanto a quell'orario e ci siamo messi d'accordo prima che avremmo fatto 30 minuti di scambi/palleggi e 30 di partitella amichevole giusto per vedere la compatibilità di livello e gioco. Non era la finale di Wimbledon !! Ma con che gente giocate voi ??! E soprattutto per quale assurdo motivo non riuscite a concepire nulla di diverso da una partita "seria" dove conta vincere e in qualsiasi modo possibile. Nel tennis e nella vita esistono varie modalità per fortuna. E parlo sempre di tennis amatoriale di quarta categoria. Buona domenica e auguri per la visita oculistica

Nella comunicazione, gli errori sono sempre a carico dell'emittente. Pertanto...fai bene a spiegare "meglio".

Una partita per la Sanpellegrino, per giocare al "Viva il 118" o per l'Insalatiera d'Argento...pari sono non "agonisticamente", ma dal punto di vista del "comportamento".
L'avversario che fa punto lo si accetta. Lo si rispetta. Anche se prende 10 volte il net o fa punto steccando come se fosse "Lo Scuro".
Puoi mandarlo affan'? Certo, se è un amico. Puoi anche mettere in discussione la reputazione della sorella...ma rimani in campo e rispetti.
Questo è il "Mio Tennis". E non è legato alla categoria.

Il che non significa che sia l'unico modo di intendere questo sport-passatempo.

Sul principio generale sono d’accordo con te; e vale a livello di torneo atp, di torneo quarta e perfino di partitella in pausa pranzo; che si giochi tre set su cinque o un tiebreak al dieci partendo dal basso. Quando si tengono i punti, nel rispetto delle regole, uno i punti li può giocare come caxxo vuole, dal serve&volley alle pallettate e remate; dalle bordate alle tre smorzate a game. 
E se non capisce questo principio basico sono io che, oltre ad essere scarso, ho qualche problema. E se abbandono il campo sono profondamente antisportivo e irrispettoso. 

MA è cosa ben differente da una competizione, di qualsiasi target, il trovarsi per la prima volta con uno sconosciuto per fare qualche scambio e qualche punto al fine di intuire se il reciproco livello è tale da poter giocare assieme senza che ci sia troppa differenza di gioco che renderebbe il confronto impari e quindi poco interessante per entrambi. In quelle circostanze io non mi focalizzo solo sulla TATTICA a mio giudizio più efficace per vincere il SINGOLO punto. Cerco di capire il reciproco livello tecnico e fisico. Non faccio mille palle corte (colpo che uso spesso, essendo un mancino talentuoso ), magari qualcuno per vedere come si muove l’altro, intervallata da tutti gli altri colpi per saggiarne tutte le caratteristiche.

...è evidente che il "droppatore furbacchione" sia uno da tener presente come ospite d'onore alle feste di compleanno...ma lasciare il campo - secondo me - è peggio.

La rabbia, alla fine, è per il senso dei impotenza, piuttosto che per l'ingiustizia subita.

Io avrei finito l’ora e gli avrei dato del qoglione…

stefanello ha scritto:

kingkongy ha scritto:

stefanello ha scritto:

kingkongy ha scritto:

Choppato ha scritto:

King...vedo che anche tu non sai leggere. Quindi spiego nuovamente e meglio. Sperando che la lingua italiana non sia diventata un nuovo linguaggio inaccessibile. Quel giorno era una situazione particolare, questa persona poteva giocare soltanto a quell'orario e ci siamo messi d'accordo prima che avremmo fatto 30 minuti di scambi/palleggi e 30 di partitella amichevole giusto per vedere la compatibilità di livello e gioco. Non era la finale di Wimbledon !! Ma con che gente giocate voi ??! E soprattutto per quale assurdo motivo non riuscite a concepire nulla di diverso da una partita "seria" dove conta vincere e in qualsiasi modo possibile. Nel tennis e nella vita esistono varie modalità per fortuna. E parlo sempre di tennis amatoriale di quarta categoria. Buona domenica e auguri per la visita oculistica

Nella comunicazione, gli errori sono sempre a carico dell'emittente. Pertanto...fai bene a spiegare "meglio".

Una partita per la Sanpellegrino, per giocare al "Viva il 118" o per l'Insalatiera d'Argento...pari sono non "agonisticamente", ma dal punto di vista del "comportamento".
L'avversario che fa punto lo si accetta. Lo si rispetta. Anche se prende 10 volte il net o fa punto steccando come se fosse "Lo Scuro".
Puoi mandarlo affan'? Certo, se è un amico. Puoi anche mettere in discussione la reputazione della sorella...ma rimani in campo e rispetti.
Questo è il "Mio Tennis". E non è legato alla categoria.

Il che non significa che sia l'unico modo di intendere questo sport-passatempo.

Sul principio generale sono d’accordo con te; e vale a livello di torneo atp, di torneo quarta e perfino di partitella in pausa pranzo; che si giochi tre set su cinque o un tiebreak al dieci partendo dal basso. Quando si tengono i punti, nel rispetto delle regole, uno i punti li può giocare come caxxo vuole, dal serve&volley alle pallettate e remate; dalle bordate alle tre smorzate a game. 
E se non capisce questo principio basico sono io che, oltre ad essere scarso, ho qualche problema. E se abbandono il campo sono profondamente antisportivo e irrispettoso. 

MA è cosa ben differente da una competizione, di qualsiasi target, il trovarsi per la prima volta con uno sconosciuto per fare qualche scambio e qualche punto al fine di intuire se il reciproco livello è tale da poter giocare assieme senza che ci sia troppa differenza di gioco che renderebbe il confronto impari e quindi poco interessante per entrambi. In quelle circostanze io non mi focalizzo solo sulla TATTICA a mio giudizio più efficace per vincere il SINGOLO punto. Cerco di capire il reciproco livello tecnico e fisico. Non faccio mille palle corte (colpo che uso spesso, essendo un mancino talentuoso ), magari qualcuno per vedere come si muove l’altro, intervallata da tutti gli altri colpi per saggiarne tutte le caratteristiche.

...è evidente che il "droppatore furbacchione" sia uno da tener presente come ospite d'onore alle feste di compleanno...ma lasciare il campo - secondo me - è peggio.

La rabbia, alla fine, è per il senso dei impotenza, piuttosto che per l'ingiustizia subita.

Io avrei finito l’ora e gli avrei dato del qoglione…

..."scusa, dove hai parcheggiato???"...

stefanello ha scritto:

rogermaestro555 ha scritto:

ma nooo,
a volte imporre il tuo gioco vuol solo dire cercare di non dare ritmo al tuo avversario.....
se io gioc da fondo con il mio compare, finisco in rianimazione dopo aver fatto il tergicristallo,
ergo non glielo posso lasciar fare.....
mi prendo quind dei rischi, che a volte funzionano, che tu ci creda o no (mi interessa un fico...)

attacco centrale e ovviamente lungo.....ho detto solo che cercare una angolo forse non e sempre la cosa migliore, magari nel 70% dei casi si.....

non esasperare sempre tutto...
 e poi io do un opinione dettata dall'esperienza sul campo, e quello che io vedo, analizzo......su di me, e su chi gioca cone me.....ergo un fondo di verita lo dovra pur avere.....mannaggia......

A me, Bro, leggendoti, pare invece che tu ne sia molto condizionato dal giudizio, ma anche dalla semplice opinione, degli altri; oserei dire quasi ossessionato. 
È evidente da quello che scrivi e soprattutto dalla frequenza con cui ripeti, in maniera palese o implicitamente, che non sei così scarso come qui pensano, che sei partner di un ex seconda, che sai giocare il doppio, servire, anticipare le risposte, fare il pallonetto (ma in back perché sta più in stand-by ecc.). 

Cos’hai da dimostrare a noi quattro fessi anonimi su di un forum virtuale? Sbattitene i co.glio.ni di quel che pensano gli altri, ma per davvero…

accetto questa critica perche forse e anche vera,
ma non capisco (ed e quello che ha innervosito me, e anche altri che non postano piu....e non faccio nomi...), perche esiste una riluttanza ad accettare la descrizione tecnica solo perche si mette in dubbio la capacita nell'eseguirlo.....questo e riduttivo per tutti.........non aggiunge nesusn valore, a cose che invece potrebberlo averlo.

kingkongy ha scritto:

stefanello ha scritto:

kingkongy ha scritto:

stefanello ha scritto:

kingkongy ha scritto:

Choppato ha scritto:

King...vedo che anche tu non sai leggere. Quindi spiego nuovamente e meglio. Sperando che la lingua italiana non sia diventata un nuovo linguaggio inaccessibile. Quel giorno era una situazione particolare, questa persona poteva giocare soltanto a quell'orario e ci siamo messi d'accordo prima che avremmo fatto 30 minuti di scambi/palleggi e 30 di partitella amichevole giusto per vedere la compatibilità di livello e gioco. Non era la finale di Wimbledon !! Ma con che gente giocate voi ??! E soprattutto per quale assurdo motivo non riuscite a concepire nulla di diverso da una partita "seria" dove conta vincere e in qualsiasi modo possibile. Nel tennis e nella vita esistono varie modalità per fortuna. E parlo sempre di tennis amatoriale di quarta categoria. Buona domenica e auguri per la visita oculistica

Nella comunicazione, gli errori sono sempre a carico dell'emittente. Pertanto...fai bene a spiegare "meglio".

Una partita per la Sanpellegrino, per giocare al "Viva il 118" o per l'Insalatiera d'Argento...pari sono non "agonisticamente", ma dal punto di vista del "comportamento".
L'avversario che fa punto lo si accetta. Lo si rispetta. Anche se prende 10 volte il net o fa punto steccando come se fosse "Lo Scuro".
Puoi mandarlo affan'? Certo, se è un amico. Puoi anche mettere in discussione la reputazione della sorella...ma rimani in campo e rispetti.
Questo è il "Mio Tennis". E non è legato alla categoria.

Il che non significa che sia l'unico modo di intendere questo sport-passatempo.

Sul principio generale sono d’accordo con te; e vale a livello di torneo atp, di torneo quarta e perfino di partitella in pausa pranzo; che si giochi tre set su cinque o un tiebreak al dieci partendo dal basso. Quando si tengono i punti, nel rispetto delle regole, uno i punti li può giocare come caxxo vuole, dal serve&volley alle pallettate e remate; dalle bordate alle tre smorzate a game. 
E se non capisce questo principio basico sono io che, oltre ad essere scarso, ho qualche problema. E se abbandono il campo sono profondamente antisportivo e irrispettoso. 

MA è cosa ben differente da una competizione, di qualsiasi target, il trovarsi per la prima volta con uno sconosciuto per fare qualche scambio e qualche punto al fine di intuire se il reciproco livello è tale da poter giocare assieme senza che ci sia troppa differenza di gioco che renderebbe il confronto impari e quindi poco interessante per entrambi. In quelle circostanze io non mi focalizzo solo sulla TATTICA a mio giudizio più efficace per vincere il SINGOLO punto. Cerco di capire il reciproco livello tecnico e fisico. Non faccio mille palle corte (colpo che uso spesso, essendo un mancino talentuoso ), magari qualcuno per vedere come si muove l’altro, intervallata da tutti gli altri colpi per saggiarne tutte le caratteristiche.

...è evidente che il "droppatore furbacchione" sia uno da tener presente come ospite d'onore alle feste di compleanno...ma lasciare il campo - secondo me - è peggio.

La rabbia, alla fine, è per il senso dei impotenza, piuttosto che per l'ingiustizia subita.

Io avrei finito l’ora e gli avrei dato del qoglione…

..."scusa, dove hai parcheggiato???"...

Cioè… al posto di firmare la telecamera o la pallona, a fine match gli autografi la fiancata? 

stefanello ha scritto:

rogermaestro555 ha scritto:

ma nooo,
a volte imporre il tuo gioco vuol solo dire cercare di non dare ritmo al tuo avversario.....
se io gioc da fondo con il mio compare, finisco in rianimazione dopo aver fatto il tergicristallo,
ergo non glielo posso lasciar fare.....
mi prendo quind dei rischi, che a volte funzionano, che tu ci creda o no (mi interessa un fico...)

attacco centrale e ovviamente lungo.....ho detto solo che cercare una angolo forse non e sempre la cosa migliore, magari nel 70% dei casi si.....

non esasperare sempre tutto...
 e poi io do un opinione dettata dall'esperienza sul campo, e quello che io vedo, analizzo......su di me, e su chi gioca cone me.....ergo un fondo di verita lo dovra pur avere.....mannaggia......

A me, Bro, leggendoti, pare invece che tu ne sia molto condizionato dal giudizio, ma anche dalla semplice opinione, degli altri; oserei dire quasi ossessionato. 
È evidente da quello che scrivi e soprattutto dalla frequenza con cui ripeti, in maniera palese o implicitamente, che non sei così scarso come qui pensano, che sei partner di un ex seconda, che sai giocare il doppio, servire, anticipare le risposte, fare il pallonetto (ma in back perché sta più in stand-by ecc.). 

Cos’hai da dimostrare a noi quattro fessi anonimi su di un forum virtuale? Sbattitene i co.glio.ni di quel che pensano gli altri, ma per davvero…

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ascolta  [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] o vuoi che te lo dico in siciliano?

e che alla mia eta devo stare anche attento a non sbatterli troppo....
gia quando devo fare un recupero troppo laterale sento che ballano..... :cheers:meno male che le volee si tirano quasi tutte frontali 
capito.....

rogermaestro555 ha scritto:

e che alla mia eta devo stare anche attento a non sbatterli troppo....
gia quando devo fare un recupero troppo laterale sento che ballano..... :cheers:meno male che le volee si tirano quasi tutte frontali 
capito.....

Ma si tirano Frontali nel senso in fronte? Chiedo per un amico 

riesco bene anche in questo, ma solo quando miro ai teloni, e siccome la mia mira e scarsa becco sempre qualcuno in fronte
infatti qui tutti abbiano una assicurazione contro incidenti non solo auto

rogermaestro555 ha scritto:

riesco bene anche in questo, ma solo quando miro ai teloni, e siccome la mia mira e scarsa becco sempre qualcuno in fronte
infatti qui tutti abbiano una assicurazione contro incidenti non solo auto

veramente pure noi abbiamo iscrizione  + assicurazione per qualunque evenienza

si ma a me il premio assic lo hanno messo piu caro di tutti :D:D
chiediti perche.....oculisti e teloni costano

rogermaestro555 ha scritto:

si ma a me il premio assic lo hanno messo piu caro di tutti :D:D
chiediti perche.....oculisti e teloni costano

ma dai!!! 

Forse la vera domanda è: ma chi è che cerca di guadagnare campo???? Chi non ha il fisico per reggere 10/15 scambi oppure chi ha la tecnica per chiudere il punto a rete? Chiedo per un amico, ha 50 anni cos'è meglio palleggiare a fondo campo aspettando l'errore oppure azzardare senza criterio il s&v????????????

Se la guardi in quel modo.... è un vicolo cieco. Può essere vista diversamente..... quando e se mi capita la palla giusta spingo oppure la piazzo angolata o profonda, di conseguenza (sempre se non stai giocando contro de minaur) mi ritorna una palla quasi sempre corta. A quel punto sono costretto ad avanzare e cerco di chiudere. Se non è già stato vincente il primo colpo. Quindi non devo azzardare nessuna discesa a rete, devo fare in modo che l'avanzare sia fisiologico. Se poi hai paura comunque di sbagliare giocando più avanti...quello è un altro paio di maniche. Sono tutte situazioni che vanno prima allenate e poi applicate, altrimenti dovrai sempre dare la precedenza al punteggio. E si ritorna al discorso maestro/amatore senza speranze. Ecco perché molte persone sono schiave del punteggio e non pensano mai ad accrescere il loro repertorio nei colpi e nelle tattiche

Choppato ha scritto:

. Se poi hai paura comunque di sbagliare giocando più avanti...quello è un altro paio di maniche. Sono tutte situazioni che vanno prima allenate e poi applicate, altrimenti dovrai sempre dare la precedenza al punteggio

Questa è una chiave di Svolta, ce ne sono anche altre, però però!! Il punteggio e la paura, che spesso per non rischiare si aspetta l'errore dell'avversario, che a volte arriva ed altre purtroppo nooooo!!!!

Forse non mi sono spiegato bene. Devi alternare situazioni dove non ha senso avere paura con altre "normali". Io ho trovato varie persone, l'ultima costante da 3 anni, con cui si è scelto di fare proprio questo tipo di approccio. Se tu giochi soltanto partite classiche senza mai alternarle con ore di gioco più "didattiche" avrai sempre poca confidenza con le situazioni che hai praticato poco e quindi non avrai né l'esperienza né l'atteggiamento giusti per attuarle in modo naturale e non forzato e soprattutto all'occorrenza

È impossibile inserire con efficacia immediata elementi nuovi all'interno di un gioco consolidato da anni. È necessario impostare un percorso che può essere svolto soltanto con il supporto di una persona disponibile e che può avere anche la stessa esigenza, non necessariamente. Ovviamente tenendo conto anche della superficie di gioco, perché un conto è farlo sul sintetico veloce e un altro conto sulla terra. Io ho giocato con persone che in tanti anni di tennis si sono accontentate di giocare il dritto soltanto incrociato e al centro, senza mai allenarsi per inserire inside in e inside out. È normale che se i colpi a disposizione sono pochi si restringono le possibilità. E sto parlando di assortimento dei colpi, non di giocarli ad un livello superiore

Poi c'è da fare un'altra considerazione. Un giocatore amatoriale abituato a giocare di attesa non avrà mai l'attitudine a chiudere rapidamente se non si pone a livello autocritico per cambiare in tempi brevi. Negli ultimi mesi ho giocato con un ragazzo che sta facendo scuola tennis, è ottimo negli spostamenti e nella difesa, copre anche bene la rete, ma i suoi colpi da fondo non fanno mai male, sono tutti funzionali a prolungare lo scambio ma non a chiuderlo. Le impostazioni di spin moderne svolgono un ruolo a livello basso che ha un rovescio della medaglia, la mancanza di linearità. Ti arriva una palla mediamente arrotata ma non ti toglie il tempo, la puoi gestire senza grandi affanni. Spesso sono gli stessi giocatori che se gli fai un dritto choppato o un rovescio back sul loro rovescio bimane, vanno in tilt. Perché la loro impostazione abitudinaria è fatta di palle a rimbalzo medio alto con rotazione topspin sia in uscita che in ricezione

bravo chop,
bella analisi
che e quello che sperimento tutti i gg.......
io non attacco mai in modo scriteriato, e se riesco a stare lungo anche senza tirare vincenti ma prendendo il tempo come correttamente dici tu, ho il 76% di punti a favore
io pero duro solo 1 ora scarsa, ma li e un prob mio...ergo non sufficiente per chiudere un match

dove con l'eta e durissima, ce il S&V costante, li ha ragione Taglia, meglio servire bene e se quello dinla risponde corto una bella zaffata in back o in chop in spproccio possibilmente sul rovescio

tenete conto che la maggior parte dei giocatori tra quarta e terza bassa non sono proprio abituati a giocRe contro chi non gli da ritmo......gli da un fastidio p...
ergo togliendo me, se qualcuno ha attitudine mentale (che a quell,eta non insegni piu) e tecnica discreta per giocare i colpi in approccio e di volo.....e davvero efficace anche psicologicamente
ripeto che certo colpi prima di tirarli tecnicamente, li devi avere nella testa, fisico permettendo
ho visto gente andare in tilt.....

cia Massimo, piacere risentirti

taglia1964 ha scritto:

ma tu metti i piedi in campo comunque e al massimo giochi al volo. Soprattutto se il tuo avversario è più forte fiondati a rete come se non ci fosse un domani

Vorrei solo chiarire che questo mio intervento era unicamente provocatorio vista l'assurdità del post iniziale di [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]. 

Con questo, chiunque ha il diritto di porre qualsivoglia domanda cui, a volte, una risposta del cappero risulta innegabile.

Buon tennis

PS: @Kingkongi resta il baluardo della dialettica tennistica, sempre prodigo di esempi e metafore divertenti e centrate!

Luciano Onder oggi nella trasmissione "Medicina 33" ha detto che è sconsigliato giocare a temperatura di 35°

È il rovescio della medaglia di vivere in una città come Roma dove la maggior parte dell'anno è primavera ed estate. Se fosse per me giocherei sempre a 15/20 gradi. Comunque è pieno di gente che gioca a quelle temperature. Uno sport e una passione non si blocca di certo per il troppo caldo o troppo freddo. Sempre meglio che sentire il suono tipo fabbrica di racchettoni da padel con relative bestemmie amplificate sotto a un capannone. Viva il tennis ! Anche a 35 gradi

Anzi...colgo l'occasione per consigliare un integratore fantastico da bere prima e durante. Carcadè e barbabietola. Si prepara come un normale tè e si mette in frigorifero il giorno prima. Per il caldo è ottimo