andyvakgj ha scritto: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ha scritto: non condivido. come abbiamo già spiegato in varie occasioni, ci sono situazioni di gioco che sono oggettivamente più complesse rispetto ai colpi a rimbalzo da fondo campo. e sono il servizio e il gioco di volo. più complesse perchè necessitano di abilità maggiori in relazione agli altri colpi.
beh caspita ma è ovvio.
ma stiamo parlando d'altro secondo me. stiamo affrontando il tema della efficacia del s&v. ad ogni livello è efficace allo stesso modo, secondo me, in quanto ci si confronta con avversari simili a noi (poi è ovvi che per la 4a passano anche campioni destinati al professionismo o vecchie glorie). che poi sia necessario perfezionare la tecnica dei diversi colpi al fine di renderli vincenti e utili questo è ovvio. non farò mai degli ace se non imparo a servire dignitosamente come non farò delle volè vincenti o di buon approccio se impugnerò la racchetta in total western.
Dunque, in buona sostanza i più ritengono più difficile eseguire degli efficaci colpi al volo che degli efficaci colpi al rimbalzo. Se è solo questo il problema, basta eseguire delle demivolè, anzichè delle volè, è il gioco è fatto
.
A parte le battutacce, anch'io sono convinto che giocare delle buone volè possa rappresentare uno step di difficoltà un tantino maggiore, rispetto a giocare dei colpi a rimbalzo da fondo campo, però la questione mi sembra un po' più articolata.
Intanto vogliamo discutere la bellezza di una volè ben eseguita, rispetto un colpo, anche ben eseguito, da fondo campo? Vogliamo paragonare un quadro d'autore, con una stampa prodotta a numerazione illimitata
. Comunque, diciamo pure che è sicuramente più facile rimanere a fondo campo e ribattere dall'altra pare della rete la palla, così fissiamo un punto comune ai più, ma ritengo possa risultare altrettanto condivisibile che sia già più complicato da questa posizione del campo voler far muovere l'avversario a mo di tergicristallo, piuttosto che giocare sempre profondo senza oltrepassare le righe di fondo, o di fare degli efficaci lungolinea, non parliamo, poi, di giocare da fondo cambiando continuamente forza e taglio della palla o, ancora, toppare con prese estreme, ancora, ancora di diritto, ma di rovescio non mi sembra proprio la cosa più facile da fare. Insomma, il distinguo vero è, giocare a buttare la palla dall'altra parte della rete sperando nell'errore dell'avversario per sfinimento o sua incompetenza nei fondamentali o
cercare di giocare a comandare/condizionare lo scambio con una strategia più attiva. Con un gioco che si ispiri a questo secondo stile, non credo che per un tennista
amatore le difficioltà di un gioco che lo vedano incollato a fondo campo, piuttosto che giocare serve end volley o, ancora, cercare un gioco totale e altalenante tra colpi da fondo campo e attacchi a rete, possano risultare molto diverse. Insomma, colpire una palla al volo ribattuta dall'avversario alta e, magari, a 1/2 velocità, per un nostro buon attacco, non credo possa risultare più difficile che colpire una palla saltata alta sopra la spalla del nostro rovescio, indipendentemente che lo si giochi con 1 o con 2 mani. Quindi, il punto è che sia a fondo campo, sia a rete, si devono avere delle competenze per aspirare ad ottenere delle soddifazioni, ergo, vittorie. Diversamente, si è un po' nel campo del come la va, la va
e, forse, in questi casi stare comodamente a fondo campo si hanno più margini.
In sintesi si può dire che dipende che tennis si vuole giocare, è un po' come nel ciclismo per il praticante della domenica, c'è chi vuole solo fare una sgambata e chi si prefigge i suo personali traguardi da raggiungere, una piccola vetta o abbattere il suo personale record di velocità sul tragitto preferito. Intendiamoci, non c'è nulla di male a fare una semplice sgambata in bicicletta, ma è aspetto diverso dall'affermare, solo per fare un esempio, che andare in bicicletta in salita, sia più o meno difficile che essere veloci in pianura. Forse, tra i tennisti amatori i più hanno solo voglia di buttare un po' la palla dall'altra parte della rete aspettando il fato, punto, ma è aspetto diverso dall'affermare, che giocare a fondo campo sia più semplice che giocare a rete.
Detto ciò, l'altro giorno ho giocato con un abominevole fondocampista incollato alle righe di fondo che mi ha bombardato dall'inizio alla fine di traccianti che cadevano sempre dove non arrivavo
. Sto ancora cercando di capire se fossi io al posto sbagliato al momento sbagliato o fosse lui a colpire nel posto giusto al momento giusto. Dannati pallettari