framan ha scritto: Dagoberto, il problema non è la vole', è l'approccio !
L'approccio non è più efficace, per una decina di motivi. E non é che é allenabile più di quel tanto, è un colpo percentualmente troppo al di sotto delle aspettative necessarie per vincere.
Se io approccio il 50% dei punti giocati perdo con uno con cui potrei tranquillamente vincere spingendo da fondo siamo ad un massimo massimo di un 5% di situazioni in cui ha un'efficacia rilevante. A farla larga.
Poi la vole' la si fa, con un po' di talento, attitudine e tecnica appropiata non é così difficile, ma non sta' lì il problema.
Siamo obbligatoriamente tutti figli di Borg, che fra l'altro giocava ottime vole', e non di McEnroe che senza dritto oggi come oggi dubito entrerebbe nei 100.
Framan, sono consapevole delle difficoltà che il gioco di volo presenta, in particolare con l'impiego di attrezzature che, via, via, agevolano sempre più il colpire dalla base line e ciò si accentua proporzionalmente al salire di livello di gioco e contestuale prestanza fisico atletica ..., aspetto questo che mi rattrista non poco da appassionato del tennis che fu, ma le mie premesse non devono essere dimenticate, diversamente rischierei di passare per chi abbia mire di fare concorrenza ai grandi coach da pro
.
A livello medio basso, inutile citare livelli di classifica FIT che poco senso ha per chi non fa tornei nazionali, queste peculiarità delle racchette attuali aiutano più nel semplificare l'esecuzione che, spesso, si porta dietro importanti deficienze tecniche, in parte mascherate dall'uso di telai e corde particolarmente performanti, piuttosto che accentuare le capacità balistiche in senso assoluto. A questo contesto mi riferisco e in questo contesto un gioco d'attacco con approccio alla rete quale finalizzazione, se ben strutturato con la giusta attenzione anche tattica che non può, ovviamente, prescindere da un'importante colpo di approccio, vero anello critico della strategia, ne sono convinto anch'io, può risultare anche sufficientemente performante; poi la vittoria, si sa, dipende anche da tante altre cose ... e a questi livelli si assiste anche a giocatori di una bruttezza assoluta - mi riferisco al gesto tecnico, a cosa avevate pensato ...
- che mietono incredibilmente vittorie una dietro l'altra!
Certo, le cose bisogna saperle fare bene, gli esercizi servono e i colpi si devono allenare come per gli altri, anche e soprattutto fuori match. Pensare che il gioco di volo sia un fatto innato è solo un modo per non considerarlo.
Una cosa è certa, per chi si accontenta, una volta imparato un buon diritto ed un discreto rovescio, magari in back che risulta si più istintivo di altri, un dignitoso servizio, basta ed avanza per divertirsi nei circuiti amatoriali. Se poi si costruisce una smorzata da piazzare ogni tanto, il menù è sufficiente per sfamare la fame di vittoria. Se, invece, si vuole ricalcare le orme dei grandi del tennis, si vuole cercare di emulare certe gesta che non sono raffigurate sulle figurine panini solo perchè dedicate al calcio
, beh, allora lo scenario da esplorare è un'altro