Apro questo primo Post per approfondire come il tennista tipo caratterizzato da peculiari carenze tecniche o di pratica sul campo affronti alcune tipiche situazioni di gioco durante i suoi match, per poter fornire un’utile statistica ad alimentare utili riflessioni su possibili miglioramenti tecnici o individuare, anche, empiriche ricette free cost.
L’intento non è tanto quello di sviscerare l’ortodossia più evoluta della tattica di gioco, rievocare il manuale del perfetto stratega, insomma, parlare del quello che si dovrebbe fare, il web è pieno di questi suggerimenti, piuttosto raccontare quello che voi fate, o riuscite a fare .
Ho deciso di partire con l’anima più controversa della categoria, ovvero il CANDELOTTO , cioè quella palla che, mortifera, ti viene giocata alta e lenta esattamente in mezzo al campo.
Intanto, cominci a chiederti perché il tuo socio te l’abbia giocata se sono a fondo campo! Certo, io gli ho piazzato un bel dritto in mezzo ai piedi, ma … e, intanto, qualche decimo di secondo è già passato.
Un manuale sulla tattica di gioco sarebbe inequivocabilmente esplicito; “smesciare” tutta la vita.
Peccato che per un misterioso motivo io sia rimasto a fondo campo, con i piedi incollati al terreno, come ipnotizzato da quel puntino giallo che s’ingrandisce sempre più, man, mano che si avvicina all’amata terra, senza dare altro tempo per pensare.
Comunque è una palla facile, alta, lenta, che problema c'è?
Cosa fare, dunque, anzi, cosa fate ?