Salve ragazzi.
Qualcuno di voi ha letto il libro di Agassi? come l'ha trovato? interessante?
è stato tradotto in italiano?
ciao
Qualcuno di voi ha letto il libro di Agassi? come l'ha trovato? interessante?
è stato tradotto in italiano?
ciao
Lupo65 ha scritto:OK.
L'ho letto quest'estate; non ho mai fatto critiche ai libri, quindi pazientate mentre ci provo.
Il libro parte con un resoconto di una mattinata spesa a cercare di alzarsi dal letto (anzi da per terra, dove dormiva) e raddrizzare la schiena in attesa di una partita pomeridiana (Agassi ha avuto specie alla fine della sua carriera un sacco di problemi di schiena). Il primo (famoso) punto della biografia viene fuori subito con la dichiarazione "io odio il tennis". Nel libro questa frase e' ripetuta molte volte - io penso anche troppe-, ma credo che vada letta nel senso che il padre l'ha cosi' "forzato" a giocare che alla fine odiave in parte il tennis, ma allo stesso momento era l'unica cosa che sapeva fare (cosa che lui spiega condivide con altri giocatori i cui genitori forzarono a giocare a tennis).
La seconda dichiarazione e' sull'ammissione che prendeva droghe; non mi sembra che il libro abbia necessariamente sottolineato piu' di tanto la cosa, ma allo stesso tempo siccome Agassi e' persona pubblica la cosa ha fatto scalpore. Ad un certo punto nel libro dice "sono sempre stato uno che dice la verita" e qualche paragrafo dopo speiga la palla che ha usato per non essere squalificato dall'ATP per avero usato droghe.
Il libro ha diversi paragrafi dedicati alla sua vita privata e alla sua crescita spirituale; non tutto e' interessante, e il passaggio Brooke Shields/Steffi Graf e raccontato in eccesso (parere mio).
Alla fin fine le parti piu' interessanti sono dedicate al tennis ed al resoconto di alcune partite (Baghdatis US Open 2006, James Blake stesso anno stesso torneo); le discussioni con il suo coach Brad Gilbert, alcuni pareri su alcuni giocatori (Becker e Connors, caratterialmente sintetizzati cone due c....ioni - tra l'altro, almeno per Connors tale e' l'opinione di un sacco di gente), l'interminabile confronto con Sampras (di cui alla fin fine ne parla bene).
Vale la pena comperare il libro? Non lo so; ci sono alcuni punti un po ipocriti (una pubblicita' che fece per Canon, che gli creo' non pochi problemi ma anche credo non pochi soldi...), altri noiosi e dove il libro e' interessante e' quando parla di partite. La meglio cosa per me e' farselo prestare o prenderlo a prestito in libreria a meno che non si e' accaniti fans.
L'ultima cosa e' che il libro ovviamente non l'ha scritto lui; ha lasciato la scuola a si' e no 15 anni ed andava pure male, quindi se l'avesse scritto lui avremmo avuto scuola con la q e cuore con la kappa...congiuntivi e condizionali a parte.
bvzpao ha scritto:non sarà Proust (meno male!) ma è persino avvincente.
Genky ha scritto:Premetto di non aver letto il libro e a dire il vero non penso di volerlo leggere. Dopo la sua ammissione di aver fatto uso di sostanze illecite agli albori della carriera, Agassi ha perso un sacco di punti a mio avviso!
Poi era si un genio del tennis ma non andiamo oltre! Quando raggiunse i primi risultati importanti lo portarono a cena in un famoso ristorante italiano e lui cosa ordinò?Hamburger e patatine!!Lasciò di stucco camerieri ed amici (Storia narrata da Clerici e Tommasi tempo fa su sky).
Storiella a parte non sopporto chi imbroglia e la penso quasi come Safin che in proposito disse:"Ha barato, deve restituire quello che ha vinto".
alain proust ha scritto:ripeto, da quanto emerge nel libro (che è di parte per ovvi motivi) o almeno da come l'ho interpretato io l'incontro con la droga sembra essere stato casuale e funzionale a "tenersi su" anche e forse soprattutto in ambito privato, più che essere stata una pratica di doping metodico. il che non lo giustifica e comunque non esclude che anche questo "tenersi su" gli abbia dato una mano nell'affrontare i carichi di lavoro di un pro.