Non credo che si possa limitare la questione circoscrivendola ad attitidini di mera tenuta caratteriale ("tigna") o mentale.
Considerato che parliamo di atleti di altissimo livello (mica penseremo di fare lo stesso sport, solo perché anche noi imbracciamo la racchetta su un campo da tennis) l'attenzione andrebbe focalizzata sull'aspetto tecnico e fisico.
Tecnicamente Lorenzo ha un bagaglio invidiabile ed un braccio notevolissimo, ma per sciorinare il suo repertorio ha bisogno di due condizioni:
a) che le gambe lo conducano con sufficiente anticipo sul colpo;
b) di poter colpire la palla in fase discendente, quando la stessa abbia ancora abbastanza sufficiente velocità da poterne utilizzare l'impulso senza crearla "da zero" (e per tale motivo, in genere si posiziona abbastanza lontano dall riga di fondo).
Di qui il passaggio all'aspetto fisico viene spontaneo: il gioco del "Muso", non potendo contare su colpi brutali o su fulminanti accelerazioni (ne tantomeno su un sevizio devastante) lo porta a dover sempre scambiare con l'avversario, quindi le sue partite non sono e non saranno mai fulminee; inoltre negli slam, dove il livello va tenuto per 4 ( o anche per 5) set, la componente fisica è fondamentale. In questo senso non solo Nole e Tsitsipas (che sono due atleti fantastici, non dimentichiamolo) ma buon parte dei top 100 gli sono ancora davanti.
Ieri Tsitsipas, oltre ad aggredirlo costantemente da metà del secondo set in poi, ha cominciato a giocargli topponi senza molto peso sui quali Lorenzo faceva fatica a produrre velocità; inoltre il greco, che rispetto al nostro è ben altro atleta, ha cominciato a coprire quasi tutto il campo col dritto, mostrando una tenuta fisica incredibile. Alla fine sembrava averne per ancora altri due set allo stesso livello, mentre il nostro era evaporato da tempo.
Quindi non mi appellerei a fattori aleatori come la sicurezza nei propri mezzi, la tenuta mentale, la cazzimma o alla sfortuna (cui ha fatto sciaguratamente riferimento anche il nostro giovane); per salire ancora serve altro,
Se riuscirà (è certamente possibile, avendo solo 20 anni) migliorare in modo importante l'aspetto fisico, che anche il ragazzo ammette con sincerità essere deficitario nei confronti dei big, e magari mettere su una "prima" un pò più importante e sicura, il Muso potrebbe diventare davvero un buon giocatore.
Non credo proprio da top five (come ha recentemnete vaticinato Corretja) e nemmeno da top ten, ma da primi 20-30 certamente. La classe non gli fa certo difetto
Ultima modifica di Marvel64 il Mer 25 Mag 2022 - 15:28 - modificato 3 volte.