andyvakgj ha scritto: credevo, sbagliandomi evidentemente, che il cervello avesse importanza anche per noi subumani di quarta. perchè lo credevo? perchè con lo stesso avversario nell'arco di pochi giorni ci si può vincere e ci si può perdere. non credevo che la tecnica e la condizione atletica si modificassero così velocemente.
andy
La spiegazione è semplice.
Quando un avversario è al nostro stesso livello di gioco, si vince e si perde perché nel
tennis non si può pareggiare.
A volte le gambe sono lente, a volte si è stanchi perché si è passata la notte in bianco, a volte non abbiamo digerito.
In questo forum ho giocato spesso contro Spalama (che ha un rendimento di gioco simile al mio, seppur più bello stilisticamente).
Ci ho vinto e ci ho perso...
E mai per questioni di testa.
Ma solo per questioni di condizione generale.
Chi stava fisicamente meglio, e poteva conseguentemente esprimere pienamente il proprio gioco, vinceva.
Quando entrambi stavamo bene, si lotttava alla pari fino al tie break.
Niente mente o concetti metafisici...
Solo semplice
tennis.
Se la mente fosse così importante, come mai con quelli più scarsi non si perde MAI?
Ribadisco: ai nostri infimi livelli la mente non conta un Belino di niente
Tecnica, fisico... e consapevolezza dei propri mezzi.