Vado controcorrente, lo ritengo il più grande, ma è talmente perfetto che questa perfezione lo rende noioso da vedere... dice giococlassico75, dunque:
Noioso è un termine decisamente inopportuno, diciamocelo
.
Quando vedi giocati certi anticipi con quell'apparente facilità, quando si riscontra la disinvoltura con la quale lo svizzero riesce ancora a giocare e dettare il ritmo, oltre che delineare gli equilibri nel match, il termine noioso non si può proprio usare.
Siamo di fronte ad un fuoriclasse, punto.
Però, concordo con giococlassico nel percepire una sensazione particolare, quasi di asetticità, nel vedere giocare Roger Federer.
Difficile da descrivere senza cadere [anzi, scivolare] nel giudizio sciocco e facilmente etichettabile come quello di chi vuole ricoprire il ruolo del bastian contrario alla ricerca di un facile protagonismo, complicato trovare un termine adeguato senza apparire irrispettoso, rispetto che questo tennista, invece, non solo merita, ma si è conquistato con giocate e successi unici che rendono fuori luogo qualsiasi critica possibile.
Quindi ...
La perfezione stilistica, il livello di efficacia, la capacità anche di innovare che caratterizza il tennis di Federer sono aspetti che meritano solo apprezzamenti.
Però ... con tutta la somma pacatezza e riverenza del caso, quell'esaltante effetto che si percepiva in presenza di certi giocatori del passato, anche recente passato, quel coinvolgimento anche emotivo, quella sorta di qualche cosa di unico, irraggiungibile, magico, lo svizzero non riesce a farmelo scattare fino in fondo.
Tutto troppo preciso, tutto troppo scontato, voglio dire una banalità, tutto troppo svizzero
?
C'è da dire, però, che il resto del tennis d'alto livello è decisamente parco di emozioni, così com'è tutto omologato dagli stessi gesti, dalle medesime situazioni, assoluta assenza di varietà nelle soluzioni tattiche, che un giocatore come Roger Federer non può che emergere senza ma, e senza se e risultare un tesoro per il tennis, in questo momento, da auspicare che non se ne vada più mai , o no?
... e, adesso, fuoco alle polveri