ATP Open de France - Roland GarrosUT
26 maggio 2010 (Ubaldo Scannagatta - n.d.r.)
Fognini, scandalo franceseMai vista una decisione arbitrale più sciovinista.
La partita di Fabio è stata sospesa 25 minuti dopo quella di Murray con Chela, solo perchè il supervisor Fransson si è fatta influenzare da Monfils e dal pubblico.
Mai vista in 35 anni che vengo al Roland Garros una vicenda simile a quella di questa sera.
Fognini, n.92 del mondo, stava per battere il n.15, Gael Monfils, dopo aver rimontato due set di handicap, un break nel terzo set, due break nel quarto, aver mancato una palla del 4-0 nel quinto, aver avuto 3 matchpoint sul 5-4 e 15-40 sul servizio di Monfils.
Mai vista una roba del genere non certo per le rocambolesche alternanze di punteggio, e nemmeno per i matchpoints mancati. Di quel genere di partite ne ho viste tante.
Ma non avevo mai visto invece una partita che doveva essere ragionevolmente sospesa sul 4 pari del quinto set quando già non si vedeva più nulla e quando pochi metri più in là sul campo n.1 il match fra Murray e Chela è stato invece giustamente sospeso.
Non ci fosse stato di mezzo un francese sarebbe stata certamente sospesa.
E’ questo quel che dà più noia. Che è più insopportabile.
A meno che si sostenga che sul campo n.1 ci sia una visibilità diversa, Fognini aveva 1000 ragioni di pretendere già sul 4 pari l’interruzione della partita che è stata interrotta invece soltanto 25 minuti più tardi, alle 21,37, nel buio pesto, sul 5 pari.
E’ stata interrotta _ come accennavo _ dopo che sul 5-4 un grandissimo Fognini aveva avuto 3 matchpoints, due consecutivi sul 15-40 e servizio Monfils. Su quelli Fabio non ha nulla da rimproverarsi, se non d’essere stato sfortunato perché Monfils ha preso un paio di righe pazzesche. Sul terzo invece, con il francese incrampato e impossibilitato a servire, Fabio anziché approfittare di una battuta più molle di una mozzarella ha cercato di giocare una risposta lunga e lenta che gli è finita disgraziatamente fuori.
Ma quegli ultimi due games, e l' avrei scritto dico anche se Fabio li avesse vinti entrambi, non si dovevano giocare.
Il supervisor Stefan Fransson si è lasciato colpevolmente e chiaramente influenzare dalle richieste di Gael Monfils e da quel migliaio di spettatori francesi che pensavano di favorire il loro giocatore, semifinalista qui due anni fa e nei quarti l’anno scorso e che _ in aggiunta a quello _ volevano godersi il finale della partita.
Una decisione francamente scandalosa cui Fognini ha reagito fino a che ha potuto, anche un po’ troppo forse, visto che ad un certo punto l’arbitro Bernardes, invitato dallo stesso Fransson, ha deciso di affibbiargli un punto di penalizzazione. Il primo del nono game.
Fognini deve avergliene dette di tutti i colori.
Io ero in tribuna stampa ...magari chi era davanti alla tv ha udito qualcosa, se Eurosport stava ancora trasmettendo come immagino e voglio sperare
Ciononostante Fabio, bravissimo in quelle circostanze difficilissime, con tutto il pubblico contro, e la netta sensazione che al Roland Garros volessero fare di tutto per danneggiarlo, ha fatto i successivi 3 punti.
Dal primo matchpoint annullato alla conclusione del game sono trascorsi altri 7 minuti, un’eternità in quelle condizioni.
Fabio Fognini avrebbe meritato di vincere, a quel punto.
Ha giocato forse la miglior partita che io gli abbia mai visto giocare, dal terzo set in poi.
E Monfils, che si era incaponito a continuare a giocare perché voleva sfruttare il vantaggio psicologico dei quattro games vinti consecutivamente, ha rischiato di pagare il fio della sua ingordigia, perché è stato lui a soffrire di crampi.
Stanchezza o emozione non si sa, certo è che dal 15-40 , sul 4-5, non ha più tirato la prima di servizio che pure con quel buio sarebbe stata invisibile se fosse gli fosse entrata.
Fabio può ancora vincere, naturalmente, ma ora è tutto molto più difficile.
Il terzo matchpoint mancato forse non gli farà dormire sonni tranquilli.
Comunque vada a finire ha dimostrato nelle seconde due ore delle 3 e 45 complessive, di avere un talento certo superiore alla sua classifica. Il suo problema è sempre stato la fiducia.
Se vincesse questo match quela gli tornerebbe e affronterebbe Wawrinka.
Incrociamo le dita (e non solo perché Lorenzo Cazzaniga, il manager di Fognini che soffriva le pene dell’inferno in tribuna stampa accanto a me, vedendomi arrivare quando Fabio era sotto di un break nel terzo, andare via, tornare sull1-4 nel quarto, mi aveva detto ridendo: “Se Fabio vince ti diamo il 5 per cento!”).
Onestamente Fabio a questo punto meriterebbe di vincere.
Il problema è che Monfils, nonostante i crampi di stasera, ha sette vite come i gatti.