ATP Open de France - Roland GarrosTit 2 giugno 2010 (n.d.r.)
FINALMENTE MELZERL’austriaco, fino ad oggi un bellissimo perdente, rimonta uno svantaggio di due set ed elimina con merito il numero tre Novak Djokovic qualificandosi per una sorpendente semifinale. 3-6 2-6 6-2 7-6 6-4 il punteggioL’ultimo quarto di finale del tabellone maschile riserva ancora una volta una sorpresa, l’eliminazione del numero tre del tabellone, Novak Djokovic, per mano di Juergen Melzer, numero 27 del mondo. In effetti il serbo non era apparso in condizioni favolose nei match precedenti, mentre l’austriaco aveva impressionato soprattutto nella sua netta vittoria contro David Ferrer, ma ci si aspettava che le doti mentali di Novak fossero sufficienti a domare le velleità di Juergen, seguendo uno dei più classici schemi di questo sport.
Così non è stato e ci troviamo ad ammirare l’esplosione tardiva di un talento autentico. Sembra incredibile che un giocatore che (come ha scritto Luca Brancher su questo sito pochi giorni or sono) è arrivato a 29 anni senza raggiungere mai neanche gli ottavi di finale in uno slam, sia riuscito a sbloccarsi così clamorosamente, ma la vita riserva di questi misteri, e forse conviene limitarsi a contemplarli senza cercare motivazioni a posteriori. Dedichiamoci al campo, e ripercorriamo brevemente l’andamento di questo match.
Inizio secondo pronostico. La prima fase della partita segue il più prevedibile dei percorsi. Il primo set è infatti equilibrato, ed entrambi i giocatori tengono il servizio fino al 4-3 in favore del serbo. Inesorabile scatta il break alla prima occasione, e il set finisce nelle mani di Djokovic per 6-3.
Anche il secondo set è fedele alle previsioni basate sul carattere dei due giocatori. Beffato nella prima partita, Melzer inizia anche peggio la seconda, cedendo il servizio in apertura, e consegnando rapidamente il set all’avversario come testimoniato dal 6-2 finale.
Una svolta a sorpresa. Sotto di due set, per Juergen sembra veramente finita. Peggio ancora quando il numero 3 del mondo si porta in vantaggio di un break anche nella terza partita. Ma, mentre i più avventati si accingevano a considerare Djokovic già in semifinale, lo slavo prende la sorprendente decisione di rimettere in partita il suo frastornato avversario. Il solido e cinico giocatore dei primi due set lascia posto ad un suo alter ego estremamente falloso, che concede cinque game consecutivi e il terzo set ad un grato Melzer.
Il vento cambia. Nel quarto set la partita sembra ri-iniziare. I due avversari tornano a difendere con costanza il servizio. Anche se, mentre Melzer non concede palle break, Djokovic ne annulla ben 8. Tutto ruota intorno ad un incredibile ottavo game dalla sconcertante durata che Djokovic riesce a far suo dopo un innumerevole quantità di punti giocati, e annullando 7 palle break. Ci piace osservare che se Melzer avesse colto il break sul 4-3 la partita si sarebbe avvicinata ad un punteggio totalmente speculare di 6-3 6-2 2-6 3-6. Ma questa ipotesi non si è verificata, ed il set è stato deciso da un tie-break. Il gioco decisivo ha segnato la definitiva sconfitta dei luoghi comuni, che vorrebbero l’austriaco intento a ripensare alle occasioni perdute e Novak, tranquillo, a sfruttare l’occasione.
Niente di tutto ciò, Melzer vola 6-0 giocando una serie di vincenti che lascia di sasso il serbo. Si concede un momento di tremore, lasciando tre punti all’avversario, ma poi conquista il set alla quarta opportunità. Giusto esito per quanto si è visto in campo.
Un nuovo Juergen. Quinto set. Tutti gli scenari si aprono, mettendo sui piatti della bilancia la rimonta di Melzer e la maggiore abitudine alle grandi platee di Djokovic.
Per i primi otto games tutto scorre più o meno regolare, anche se il numero 3 è ancora costretto ad annullare due palle break. Il break decisivo arriva sul 4-4 al termine di un altro game fiume in cui Djokovic annulla due palle break prima di sciupare due palle del 5-4 ed arrendersi definitivamente. Anche l’ultimo game riserva sussulti ed emozioni: l’austriaco arriva al match point, che spreca malamente con una terribile volee a campo aperto. Arrivano due palle break per il serbo, ma oggi Melzer non è fragile come troppe altre volte ed è bravo ad annullarle con il rovescio. Al terzo match point Djokovic capitola grazie ad un proprio errore e regala all’avversario la più grande gioia della sua carriera.
Impressiona come l’austriaco sia riuscito a prevalere nonostante uno score di 4/24 nelle palle break.
Festa finita? In semifinale Melzer affronterà l’unica certezza in questo Roland Garros di sorprese, Rafael Nadal (unico semifinalista, tra uomini e donne, ad avere titoli dello slam nel palmarès). Due i precenti, con due nette vittorie di Nadal, ma in questo Roland Garros le regole sembrano non valere, e in ogni caso questo Melzer è un giocatore ben diverso da qualunque sua versione precedente.