Flushing Meadows - NY - USAPazza vittoria per Murray(Andy Murray photo by US O 2011 off site)SECONDO TURNO - DAY 2[2] R Nadal (ESP) d N Mahut (FRA) 62 62 ret. (stomach strain)
[4] A Murray (GBR) d R Haase (NED) 67(5) 26 62 60 64
[5] D Ferrer (ESP) d J Blake (USA) 64 63 64
[12] G Simon (FRA) d G Garcia-Lopez (ESP) 64 67(4) 75 63
D Young (USA) d [14] S Wawrinka (SUI) 76(7) 36 26 63 76(1)
I Kunitsyn (RUS) d [17] J Melzer (AUT) 36 63 16 62 76(5)
[18] J Del Potro (ARG) d D Junqueira (ARG) 62 61 75
[21] A Roddick (USA) vs J Sock (USA)
[24] J Chela (ARG) d S Darcis (BEL) 62 64 64
[25] F Lopez (ESP) d V Pospisil (CAN) 57 64 76(3) 76(5)
[26] F Mayer (GER) d J Lisnard (MON) 62 75 62
[28] J Isner (USA) d R Ginepri (USA) 64 63 64
D Nalbandian (ARG) d [30] I Ljubicic (CRO) 64 16 63 62
A Bogomolov Jr. (USA) d R Dutra Da Silva (BRA) 64 63 75
J Benneteau (FRA) d D Istomin (UZB) 64 64 64
G Muller (LUX) d E Gulbis (LAT) 36 76(4) 64 76(5)
da TWI (n.d.r.)
Per decifrare un giocatore come Murray, dopo una partita come quella di oggi, servirebbe un bravo psichiatra, capace di scandagliare i meandri della mente del giovane Andy, per scoprire che cosa sia passato nella sua testa per i primi due set e quale avvenimento, abbia successivamente fatto scattare la molla giusta, che ha spinto il britannico a ribellarsi a quello che, anche per ciò che spesso Andy ha fatto vedere in carriera, sembrava un destino segnato.
Nonostante i primi due set da trattamento sanitario obbligatorio, fortunatamente per il torneo (e non ce ne voglia il buon Robin Haase), Andy Murray, in qualche modo, tra imprecazioni e varie amenità, è riuscito a salvarsi, imponendosi alla fine per 6-7(5) 2-6 6-2 6-0 6-4 in 3 ore e 43 minuti di gioco
Dopo aver assistito ai primi due set odierni, pensavamo di doverci rassegnare ad una delle solite prestazioni sconcertanti, di quelle che Murray, di tanto in tanto, è abituato ad offrire ai suoi poveri tifosi. Molle, nervoso, falloso, passivo impegnato più spesso a insultare il mondo con i suoi ormai classici soliloqui, che non a cercare di rimediare ad una giornata negativa,lo scozzese sembrava pronto ad abbandonare anche per il 2011 il sogno di entrare nell'eletta schiera dei vincitori di titoli dello slam.
Scivolati via in poco più di un'ora e mezza, due parziali in cui lo scozzese "deliziava" il Louis Armstrong con 34 errori gratuiti ed il 21% di
punti vinti con la seconda palla, omaggiando Haase in maniera anche eccessiva rispetto ai suoi effettivi meriti di diligente raccoglitore di regali, come risvegliato da un'anestesia cosciente, Murray rinsaviva, spostava avanti il baricentro della propria azione, iniziava a chiudere Haase sul lato del rovescio , limitando finalmente gli errori, ed in pochi minuti la rimonta era completata ed il pericolo apparentemente scampato. A partire dal terzo set, fino al 4-0 nel quinto, Murray lasciava infatti per strada appena due games, offrendo finalmente al pubblico un degno saggio del suo immenso talento. Rovesci lungolinea, smorzate, grandi corse, aces in serie (se ne conteranno 21 alla fine, con lo sfizio del game perfetto nel quarto gioco del quinto set) seppellivano un Haase, apparso per la verità, leggermente limitato fisicamente e costretto a ricorrere più volte al fisioterapista per un problema alla schiena.
Quando la partita sembrava destinata ad andare velocemente in archivio, Murray avanti 4-0, per non farsi mancare nulla, in una giornata folle, incappava ancora in un passaggio a vuoto clamoroso, consentendo ad Haase di recuperare tutto lo svantaggio a suon di colpi spettacolari, giocati a braccio più che sciolto, ma agevolati da uno scozzese tornato troppo attendista e lontanissimo dalla linea di fondo. Raggiunta la parità Haase veniva letteralmente mangiato dalla tensione e con quattro errori non forzati regalava ancora un break a Murray, che questa volta, finalmente chiudeva il conto, nonostante una palla break concessa, sulla quale l'olandese affossava un pessimo rovescio in mezzo alla rete ed un game che rispecchiava perfettamente lo schizofrenico andamente dell'intero incontro, con due match point annullati, prima del punto decisivo.
Una partita folle, giocata sulle montagne russe, un rendimento che definire altalenante è dire poco. Un match come questo risponde forse più di mille analisi tecniche alla domanda sul perchè il britannico non abbia mai ancora vinto una prova dello slam. Magari però, proprio passando da una rimonta come quella di oggi(la sesta in carriera da uno svantaggio di due set, di sicuro la più pazza), potrebbe arrivare il primo slam di Andy Murray, chissà.. Maggiori informazioni probabilmente le avremo dopo il prossimo turno, contro Feliciano Lopez, che Murray finora, ha sempre battuto facilmente nei precedenti.
Finalmente una giornata tranquilla. Deve aver pensato qualcosa del genere Rafael Nadal, quando ha visto Nicolas Mahut dirigersi verso di lui per la stretta di mano, con un set d'anticipo, dopo aver dominato i primi due parziali, imponendo un periodico 6-2 al modesto francese, troppo leggero da fondo campo, per poter impensierire anche il Nadal a mezzo servizio di questo scorcio di stagione.
Ci voleva proprio una vittoria netta, rapida, senza patemi, dopo qualche settimana di sofferenza continua, di sconfitte inattese e di vittorie tribolate, contro avversari sulla carta molto inferiori, come Golubev.
Poco da dire sul match, dominato dallo spagnolo, abile a seppellire Mahut a suon di passanti. Unici brividi, seppur minimi in apertura, quando nel primo gioco di servizio, il numero due del mondo annullava due palle break consecutive. La stessa situazione si ripeteva anche all'inizio del secondo parziale. Il resto del match era poco più di un allenamento, con una cornice di lusso.
Sicuramente più probante sarà il prossimo test che attende Nadal, vale a dire quel David Nalbandian, lontano parente del giocatore che nel 2007 brutalizzò Rafa nei due master di Madrid e Parigi, ma che nella vittoria in quattro set su Ivan Ljubicic (6-4 1-6 6-3 6-2) ha mostrato finalmente una buona condizione, dopo mesi di infortuni e problemi vari.