Flushing Meadows - NY - USAFuori tutti gli azzurri(ph by US O 2011 off site) SECONDO TURNO - DAY 1[1] N Djokovic (SRB) d C Berlocq (ARG) 60 60 62
[3] R Federer (SUI) d D Sela (ISR) 63 62 62
J Ferrero (ESP) d [7] G Monfils (FRA) 76(5) 57 67(5) 64 64
[8] M Fish (USA) d M Jaziri (TUN) 62 62 64
[9] T Berdych (CZE) d
F Fognini (ITA) 75 60 60
[11] J Tsonga (FRA) d S Bubka (UKR) 63 75 62
I Karlovic (CRO) d [13] R Gasquet (FRA) 64 62 26 67(4)
[19] F Verdasco (ESP) d M Ilhan (TUR) 64 63 61
[20] J Tipsarevic (SRB) d P Petzschner (GER) 60 63 36 63
[22] A Dolgopolov (UKR) d
F Cipolla (ITA) 60 75 26 57 64
J Monaco (ARG) d [23] R Stepanek (CZE) 64 61 20 ret.
[27] M Cilic (CRO) d B Tomic (AUS) 61 60 62
K Anderson (RSA) d [29] M Llodra (FRA) 61 62 62
[31] M Granollers (ESP) d M Kukushkin (KAZ) 75 63 64
N Davydenko (RUS) d
P Starace (ITA) 62 64 75
T Haas (GER) d A Falla (COL) 76(5) 61 75
da TWI (n.d.r.)
Tanti tanti rimpianti. Flavio Cipolla sfiora una impresa dal sapore leggendario contro Alexandr Dolgopolov, e perde solo al quinto set dopo più di quattro ore di gioco: 6-0 7-5 2-6 5-7 6-4 lo scorse finale. Impresa leggendaria, perchè l'ucraino, che conduceva di due set, era avanti di un break nel terzo ed addrittura di due break nel quarto set. Ma Cipolla(che già nel secondo parziale aveva sprecato un break ed un set point) riusciva a sfruttare tutti i cali di concentrazione del quotato avversario, e rimontava portando la gara fino al quinto set, dove addirittura conduceva per 4-1. Peccato davvero, il terzo turno sembrava veramente alla portata, dato che sul 4-2 il romano aveva avuto anche delle palle game.
Cipolla praticamente non giocava il primo parziale, dove metteva a segno solo 8 punti (di cui solo 2 con il proprio servizio) ed in 17 minuti prendeva un pesante 6-0. La situazione migliorava però nel secondo set, quando Flavio prendeva le misure all'avversario, strappava il servizio in avvio e gestiva piuttosto agevolmente il vantaggio fino al 5-2. Chiamato a servire per il set, si procurava anche un set point, sul 40-30, ma doveva subire la veemente rimonta ucraina, che sanciva, con 5 giochi consecutivi, il 5-7. Il break di vantaggio di Dolgopolov ad inizio terzo set sembrava sancire la fine delle ostilità, ma Cipolla non era dello stesso avviso: questa volta erano suoi i 5 giochi di fila, conditi da 3 break consecutivi, che portavano i due giocatori al quarto set.
Qui Dolgopolov diventava inaspettatamente centrato, e volava avanti di ben due break, sul 4-1 e servizio. Ma l'ucraino decideva di dare dimostrazione pratica della sua scarsa continuità, e permetteva a Cipolla di rientrare clamorosamente in partita, fino all'aggancio (4-4). Sul 6-5, Flavio dopo aver sprecato qualche set point riusciva a vincere il game in risposta, ed a portare al quinto set un match che solo qualche minuto prima sembrava già finito. L'inerzia diventava così tutta tricolore, Cipolla spinto dall'entusiasmo dimenticava la fatica e continuava a mettere in difficoltà l'avversario, completamente in confusione: il break nel secondo gioco sembrava spianargli la strada per la storia, fino al 4-1. Ma Dolgopolov, proprio quando sembrava vicino al ko, tornava giocatore di livello, la prima di Flavio diventava troppo insicura, e spesso sostituita da qualche seconda di troppo: risultato, la rimonta come nel secondo parziale sorrideva all'ucraino, che vinceva per 6-4, e si qualificava per il terzo turno.
Resta la buona estate americana di Cipolla, che torna nei top100, e va vicino ad eguagliare il suo terzo turno agli Us Open 2008. Ora fino a fine stagione non ha punti da difendere, quindi potrà migliorare il suo ranking e verosimilmente potrà entrare in parecchi tabelloni principali ATP nel 2012, Australian Open su tutti.
Come da previsioni, Potito Starace saluta gli Us Open. Eppure, il tennista di Cervinara può avere a buona ragione qualche rammarico. Contro Nikolay Davydenko, giocatore dal grande passato (qui vanta due semifinale, 2006 e 2007) ma che nel recente periodo è caduto un pò in disgrazia, poteva e doveva fare qualcosa in più. Ma se il campano non vinceva una partita a New York dal 2004 una ragione dovrà pur esserci, e la sconfitta odierna, contro un avversario tutto meno che irresisitibile, ne è la conferma. Vince il russo in tre set (6-2 6-4 7-5), in un match non proprio entusiasmante, con molti errori e pochi vincenti.
Mentre il primo parziale è stato pressochè un monologo russo, nel secondo Potito è stato per due volte avanti di un break: non è bastato, e dal 4-1 il set si è chiuso sul 6-4 in favore del vincitore della Masters Cup 2009. Stesso copione nel corso del terzo set, quando Starace e' andato a servire per chiudere sul 5-3, ed ha avuto a disposizione anche un set point. Tutto inutile, era ancora il giocatore russo a rimontare e sulla scia dell'inerzia a chiudere set e partita sul 7-5. Sconfitta che alla vigilia poteva starci, ma viste le condizioni in campo di Davydenko, e le tante occasioni sciupate nel secondo e terzo set, deve lasciare l'amaro in bocca a Potito Starace. Speriamo che queste due partite giocate a New York gli diano lo slancio necessario per ben figurare in Cile, dove non potrà sbagliare.
Nonostante lo Us Open sia lo Slam notoriamente meno prolifico per Thomas Berdych, il ceco ha sbarrato la strada del numero 1 del tennis tricolore, Fabio Fognini,consegnatosi al suo avversario in 3 set senza colpo ferire:7-5, 6-0, 6-0. Il ceco, infatti, dopo aver faticosamente conquistato il primo set è stato agevolato dall'assenza di opposizione di un Fognini quanto mai remissivo. La resistenza del ligure, infatti, è durata il lasso di un set, quello che Fabio ha tenuto in bilico sino al 5 pari, sorvolando tra l’altro con più facilità i propri turni di servizio rispetto al numero 9 del mondo.
Una volta ceduto il set e vistosi sfuggire di mano l’inerzia, l’azzurro è piombato in un black-out,non riuscendo più a reggere l’urto del più quotato avversario, senza minimamente ad abbozzare il benché minimo tentativo di reazione. Se l’atteggiamento del primo set era stato propositivo e incoraggiante, a partire dal secondo set Fognini ha perso completamente contatto dal match, complice un atteggiamento indolente e arrendevole. Insomma, il nostro portacolori si è sfaldato alle prime contrarietà, rinunciando a lottare una volta andato sotto di un set. Basti pensare che dal 5 pari del primo set, Berdych ha stabilito un incredibile parziale di 14 game a 0. Di fatto il match è durato fino al 5 pari del primo parziale, da lì in poi è stata mera accademia con Fognini che ha subito un umiliante double-bagel.
Veniamo alla cronaca del confronto: Fognini impatta positivamente il match, in modo centrato,cercando di variare maggiormente il gioco rispetto a Berdych. I due giocatori rimangono ben ancorati ai propri turni di battuta ed il parziale d’apertura procede a lungo senza strappi. Sotto 5-4 e nella scomoda situazione di servire per rimanere nel primo set, Fognini incappa in due doppi falli, concede la prima palla break che equivale al set-point, ma riesce a salvarsi impattando sul 5 pari. Dopo non aver capitalizzato un’opportunità di break sul 5 pari, il nostro portacolori cede il servizio e con esso il set d’apertura. Dopo aver neutralizzato 4 set point, 3 dei quali con la compartecipazione di Berdych, il quinto set point si rivela fatale per Fognini,che consegna la prima frazione nelle mani del nono giocatore mondiale. Peccato che il nostro rappresentante sia venuto a mancare nel momento che invece richiedeva il massimo rendimento nella stretta decisiva del set.
Il passaggio a vuoto accusato da Fognini nella fase conclusiva del primo set, assume tutti i contorni della rottura prolungata in apertura di secondo parziale. Berych, infatti, dopo aver tenuto con agio il primo turno di servizio, opera il break con Fognini costretto a smarrire per la seconda volta di seguito il servizio a cavallo tra la fine del primo set e l’inizio del secondo. La situazione precipita per Fognini che nel quarto game smarrisce nuovamente il servizio, accentuando una tendenza sempre più negativa. Ad esserne agevolato è un Berdych che senza dover alzare troppo il voltaggio del suo tennis assume saldamente il controllo sul match, incamerando il secondo set addirittura per 6-0. Tanto equilibrato il primo parziale, quanto a senso unico il secondo. Questo è Fognini, tutto e il contrario di tutto.
La situazione non accenna minimamente a migliorare nel corso del terzo set, con Fognini in preda allo sconforto ed un Berdych per nulla disposto ad allentare la presa sul match nonostante la cospicua dote di vantaggio. Così il terzo set e di conseguenza l’incontro si avvicina a grandi passi verso l’epilogo, con i titoli di coda che scorrono con largo anticipo con il 6-0 del terzo set che fa il paio con quello del secondo. Per Fognini il sipario cala nel modo edificante possibile, mentre Berdych avanza a passo di carica al terzo turno grazie ad un successo a bassissimo contenuto energetico.