Allora Ema, diciamo che hai un dritto con alcuni problemi, un po' dovuti a una tua personale "interpretazione" dello swing 3L (superato) e un po' dovuti a una cattiva gestione del movimento in generale. Diciamo che fai troppa fatica per tirare piano.
La parte bassa, diciamo dal bacino (compreso) in giù hanno le loro responsabilità. La parte alta, allora, va bene? No, purtroppo, ma, talvolta (o spesso), se si mette a posto la parte bassa, allora anche "sopra" le cose migliorano di conseguenza.
Il risultato è che tiri il dritto totalmente e unicamente di braccio, anzi, di avambraccio. Insomma, troppo poco.
Stance open, poi, ti aiuta pochissimo. In più ci metti che ti appoggi sui talloni (peso indietro).
Perché ti viene criticato l'open stance? Perché non hai angoli da sfruttare per spingere la palla.
Perché ti viene criticato l'uso del gomito? Perché la distanza sulla palla è sbagliata e il gomito fa da pantografo per cercare la distanza sulla palla. Distanza, però, che è davvero prossima al corpo. Troppo.
Probabilmente la tua formazione è stata "spagnoleggiante" con 'sto benedetto swing 90-90-90, dove la cifra sono l'angolo retto di polso, gomito, spalla. Una grandissima invenzione, un salto in avanti per la tecnica...ma ora siamo nell'epoca del Dritto cosiddetto ATP e, qualcuno, si è accorto che se si allunga la leva, ovvero la distanza alla quale colpire la palla, la velocità risultava maggiore. E più velocità della testa della racchetta significa più energia, più velocità, più spin.
Ti fa schifo? No, ovviamente.
Per generare questo swing si lavora con la parte destra, come se ci fosse una parete invisibile che taglia a metà il tuo corpo dalla testa ai piedi. La racchetta si muove praticamente in quest'area e può attraversare il muro solo per il "finish" (la chiusura).
A questo punto ti chiederai come si fa a costruire angoli (che sono velocità).
Da una serie di studi sulle "meccaniche" più efficienti e redditizie, analizzando tutti i fattori, lo stance migliore è risultato il semi-open, con tutta una serie di varianti che vanno dal "sembra un neutral" al "sembra un open". Ovviamente il "sembra" lo diciamo noi quando vediamo i campioni che cazzeggiano in allenamento o quando fanno i fatti loro in partita. Ok?
Pertanto, partiamo da questa posizione di piedi. Dove il bacino risulta a 30-45 gradi rispetto alla rete (il primo che rompe le balle con questo dato, rispondo 36°01'79"...Stiamo semplificando!!!!).
Il tronco, in fase di apertura, invece, è ortogonale, diciamo 90°.
Come avrai capito, abbiamo caricato un po' (un bel po') la molla.
Per aiutare la torsione del busto e avere una corretta inclinazione delle spalle, il braccio sinistro si distende morbido in avanti, parallelo alla rete e quindi parallelo alla linea di fondo (così hai subito un riferimento visivo). Facendo così, mostri la scapola alla rete: questo è un riferimento fisico, perché il tuo mento ci è quasi appoggiato sopra per vedere la palla che arriva.
La racchetta, invece, non se ne va a spasso come nel tuo caso, mascalzone!
Il braccio destro, da parte sua, se ne sta sempre alla stessa altezza delle spalle e del braccio sinistro ma starà in linea con la palla, a 90 gradi rispetto il braccio sinistro, il gomito morbido e leggermente flesso, in linea con il braccio, la punta è alta. In pratica hai disegnato una L nello spazio.
E la racchetta? Prendi in mano la racchetta.
La racchetta sta alla stessa altezza delle braccia con la faccia parallela al suolo. In pratica hai ora disegnato una C.
Il peso? Il peso è caricato sulla parte destra. Essendo tu disposto in diagonale rispetto alla rete, se carichi il ginocchio destro, rischi di rimanere indietro col peso. Ecco allora che abbassi il baricentro e con la spalla sinistra come riferimento tieni in linea le spalle. Questo ti aiuterà anche per lo scarico.
Prima parte il bacino con la gamba destra che scarica. Lo scarico porta anche il corpo in traslazione da dietro in avanti.
Il braccio sinistro ha mantenuto con la sua massa la torsione del busto: ora aprendosi, scarica la molla e viene avanti la spalla destra.
Solo ora puoi scaricare il braccio. La traiettoria dello swing guardala in video, altrimenti qui scrivo la Treccani.
In pratica, al tuo dritto, gli dobbiamo dare torsione, carico di peso e giusta distanza dalla palla.
Se vuoi vado avanti ma rischio di annoiare tutti.