malconcio ha scritto: Dirò una cosa per la quale verrò subissato di critiche e fischi, ma non importa:
ma per voi Novak non è un giocatore completo?
Ma certo che è un giocatore completo, anzi completissimo, specie nella seconda metà della propria carriera.
Anche per questo è pressoché imbattibile: se pure parte da un piano A (quello che col 90% degli avversari gli consente di vincere facile) ne ha anche un B, un C, un D... e se servisse arriverebbe fino alla Z.
Il concetto che mi sembra stranamente difficile da far passare (almeno su questo forum, perché tra i mei conoscenti tennisti siamo tutti d'accordo, pur essendo molto diversi fra noi) è che per risultare davvero emozionanti non basta essere fortissimi e vincere quasi sempre. Non basta neanche essere completi (anche se può aiutare, certo). Non conta neanche essere belli o buoni o avere carisma, se non marginalmente.
Per
emozionare bisogna avere la capacità di
coinvolgere il pubblico, -anche e soprattutto dei NON addetti ai lavori e dei NON tifosi (quelli per definizione, adorerebbero pure i sassi)- e soprattutto di
sorprenderlo con l'abilità, la bellezza del gesto, lo stile, l'imprevedibilità... tutto qui (se vi par poco).
E se pure i nostri gusti di appassionati sembrano assai divergenti (può essere un bene: la diversità non è forse il sale della vita?) il popolo dei non addetti ai lavori ha avuto uno e un solo RE, al quale tributa onori anche adesso che ha smesso (in realtà) da anni, ringraziandolo per le emozioni che gli ha regalato.
Possiamo accapigliarci quanto vogliamo, ma il succo della storia secondo me sta tutto qua.