Forse sono un pò off-topic. Comunque sei mesi fa ho ricominciato a giocare a tennis prendendo lezioni con un maestro per migliorarmi anche rispetto a come giocavo prima. Sotto molti aspetti sono migliorato (volee, dritto, footwork), anche se non sono più riuscito a trovare le "sensazioni di un tempo"
Giocavo con un punto di impatto molto anticipato, sia di dritto che di rovescio, e per giocare utilizzavo delle racchette che i miei compagni di squadra definivano abbastanza proibitive (2 x Wilson KBlade Tour con piatto da 600). Come prima cosa il maestro mi ha invitato a cambiare attrezzo, e prenderne uno più accessibile, ed ho optato per una coppia di Babolat Pure Strike 18x20. Ora, a livello tecnico penso di essere migliorato sotto molti aspetti, eccezion fatta per il rovescio (monomane) piatto/top spin. Quelli con cui gioco partite contro (tra 4.4 e 4.6 di classifica) dicono che ho un rovescio che li mette molto in difficoltà, ma la verità è che io non sento alcun controllo/sensibilità con quel colpo (che, tra l'altro, era il colpo che mi riusciva più naturale). Per un pò ho "costretto" il coach a fare allenamenti mirati al miglioramento della tecnica del mio rovescio (ho anche chiesto se era il caso di diventare bimane, ma lui me l'ha categoricamente proibito, dicendomi che il mio rovescio andava bene così). Guardando alle mie precedenti racchette ho notato che prediligevo sempre racchette bilanciate verso il cuore (la KBlade Tour aveva un bilanciamento a 30,5cm, mentre le Pure Strike di 32cm). Guardandomi intorno ho notato la nuova ProStaff 97 che ha un bilanciamento di 31cm (magari aggiungendogli un grip in cuoio si abbassa ulteriormente). Che dite, può essere il bilanciamento il problema della carenza di sensibilità del mio rovescio? Scusate il walltext e grazie delle risposte