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Esperienza operazione Crociato anteriore

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Ciao a tutti ☺️ .Volevo illustrare una specie di “guida” per tutti coloro che hanno o avranno bisogno di leggere un’esperienza riguardante la rottura del lca (legamento crociato anteriore.) Partirò dall’inizio e cercherò di sintetizzare tutte le tappe che ho percorso fino ad adesso, a un mese dall’intervento.

-27 Novembre: cado durante una partita e sbatto violentemente il ginocchio sx. Mi applicano subito il ghiaccio e sto' a riposo cercando di non camminare molto perché il ginocchio non si piega quasi per nulla e fa abbastanza male.

-9 Dicembre: sotto consiglio di un amico dottore, eseguo una risonanza magnetica che evidenzia lo “sfilacciamento” del lca con segni di iperlassità.

-Agli inizi di gennaio mi faccio visitare gratuitamente da un nostro amico ortopedico che guardando la rm e visitandomi riscontra la rottura del legamento e che a meno che non faccia sport di contatto (tennis, calcio…) era sicuramente da operare. Trattandosi di una ragazza giovane che pratica sport mi ha vivamente consigliato la ricostruzione chirurgica, altrimenti mi sarei tenuta questo problema che col tempo sarebbe peggiorato evolvendosi in una precoce artrosi del ginocchio.

-Due settimane dopo mi faccio visitare da un ulteriore ortopedico, uno abbastanza famoso in Puglia che ha operato molti calciatori e atleti vari…Dopo 10 minuti di visita, praticandomi diverse manovre, riscontra anche lui la rottura parziale del lca, dovuto a quello sfilacciamento riscontrato dalla rm. Mi ha detto che col tempo un crociato lacerato non sarebbe mai potuto rimanere cosi o addirittura guarire, perché esso non guarisce assolutamente da solo col passare del tempo. Così dopo la visita fissiamo subito la data dell’intervento, a distanza di un mesetto.
La visita ci è costata 150 euro, mi hanno messo in lista d’attesa per l’intervento presso una clinica di Telese, in provincia di Benevento, perché altrimenti i tempi per un intervento in Puglia si sarebbe allungati troppo, nel periodo di Maggio. Il dottore mi ha detto che l’operazione sarebbe stata effettuata con il prelevamento del tendine semitendinoso e gracile poichè avrebbe lasciato una cicatrice molto meno evidente rispetto al prelevamento del tendine rotuleo, che avrebbe provocato una ferita molto lunga proprio al centro del ginocchio. Posto il neo legamento, esso sarebbe stato fissato con due viti, una nel femore e l’altra nella tibia.
NOTA:I tendini dei muscoli gracile e semitendinoso provengono dalla superficie posteriore della coscia, si portano anteriormente sulla superficie interna della tibia dove si inseriscono con il tendine di un terzo muscolo, il muscolo sartorio, formando quella che viene chiamata zampa d’oca per la particolare disposizione che questi tre tendini assumono.La funzione dei muscoli della zampa d’oca è quella di piegare il ginocchio e di ruotare la tibia.L’asportazione dei due tendini non compromette tuttavia in modo significativo tali funzioni.

Per quanto riguarda i costi, il mio intervento veniva circa 5000 euro, ovviamente tutto a carico del servizio sanitario nazionale. Esso prevedeva il ricovero il giorno prima dell’intervento, l’intervento in sè e la dimissione il mattino dopo l’intervento. Per il ricovero dovevo portare due stampelle, un tutore rigido a sei fasce, i vari documenti del medico curante e le prescrizioni del chirurgo oltre a pigiama, pantofole, spazzolino e robe varie (non tanta roba perché non serve).

28 Febbraio: arrivo alle 8 in clinica, attendo circa mezz’ora per l’accettazione e fanno accomodare me e altre 5-6 persone nel reparto di ortopedia per eseguire gli esami pre-operatori. Per primo mi è stato prelevato il sangue, mi hanno fatto alcune domande circa la mia salute, le mie abitudini alimentari e robe di questo tipo (per le donne, se prendete la pillola dovete smettere di assumerla circa un mese prima dell’intervento, in quanto una ragazza è dovuta ritornare a casa senza operarsi perché ne faceva regolare uso). Dopo qualche minuto mi hanno effettuato un elettrocardiogramma, dopodichè mi sono sistemata nella mia stanza alle ore 12 con altre due signore (una doveva operarsi alla spalla e l’altra alla schiena). Abbiamo regolarmente pranzato (alle 13) e cenato (alle 18) con piatti veramente buoni e sostanziosi…Alle 22 circa ci hanno chiamato dall’infermeria e a turno abbiamo avuto un breve colloquio con l’anestesista, il quale chiede sempre tutto il possibile e immaginabile riguardo la vostra salute, specialmente se assumete farmaci. A me come tutti gli “operandi” al ginocchio è stata prevista un’anestesia spinale selettiva (ossia vi addormentano soltanto la gamba interessata). Dopo tre minuti sono ritornata in camera a fare i fatti miei (potete usare cellulari, ipod, guardare tv…). Da mezzanotte in poi è obbligatorio il digiuno totale, quindi niente cibo e acqua.

1 Marzo: GIORNO DELL’INTERVENTO. Mi alzo, mi lavo, purtroppo non posso fare colazione e attendo con l’altra donna che ci chiamino. Mi rimetto a letto quando verso le 9 arriva un’infermiera che mi segna con un pennarello la gamba da operare e ci fa’ una puntura a scelta nella spalla o nella pancia (penso che fosse un anticoagulante, non glielo chiesi) abbastanza dolorosa. Dopo questi spiacevoli 5 minuti, ci consegnano i vestiti da indossare che consistono in una veste blu aperta sulla facciata anteriore (che rimarrà addosso durante l’operazione), una vestaglia verde per coprirsi nel tragitto verso la sala operatoria, una cuffietta per raccogliere i capelli e due calzini larghi che arrivano a metà gamba.
Verso le 12 mi chiamano e, tolti tutti i gioielli e fermagli, mi reco con i miei piedi nella sala pre-operatoria, dove mi tolgono le calze e la vestaglia e mi fanno mettere su un letto con una coperta calda sopra. Dopodichè entro nella sala operatoria e attendo in un angolo per circa 20 minuti. Dopo l’attesa, arriva un simpatico anestesista che mi mette a mio agio, mi domanda che sport faccio, come sono caduta, che voglio fare da grande e robe di questo tipo…Dopo la conoscenza, mi inserisce un catetere venoso periferico via endovena (nel braccio destro), ossia una flebo per mantenere l’idratazione, abbinato a un ago contenente un antidolorifico e rilassante, la morfina. Fatto cio’, mi fanno girare su di un lato e mi effettuano una punturina impercettibile nella schiena; subito dopo inseriscono un ago più grande per far penetrare l’ago nel midollo osseo (sinceramente non ho sentito assolutamente nulla, neanche la puntura antecedente). Mi rigirano e mi conducono nella vera e propria sala operatoria dove i simpatici chirurghi e anestesisti creano un ambiente sereno e disteso scambiandosi battute e parlando della loro giornata. Mi vengono posti sul torace delle clip per monitorare l’attività del cuore, mi alzano la gamba (che stentavo a credere fosse la mia, l’anestesia è spettacolare) e me la spennellano con un liquido giallo. Fatto questo, mi coprono la vista ponendo un telo verde davanti alla mia testa per non farmi vedere direttamente la gamba ma posso vedere perfettamente il monitor che trasmette le immagini provenienti dall’artroscopio.
Bene, dell’operazione non ho capito granchè perché i rilassanti hanno fatto passare il tempo molto in fretta. Comunque sentivo benissimo i rumori del trapano che perforava il ginocchio e vedevo nel monitor l’interno dell’articolazione : prima si vedeva un aspiratore che puliva tutte le rimanenze del legamento rotto e in seguito il nuovo legamento con dei fili viola alle estremità per essere fissato. Finito tutto, mi tolgono le clips dal torace, il telo verde dagli occhi e guardo subito la gamba, che è fasciata da metà coscia fin sotto al ginoccio, con un drenaggio (ossia un tubicino di circa un metro formato a un’estremità da due canne inserite molto in profondità nel ginocchio e all’altra estremità da una sacca di plastica pronta a raccogliere il sangue “sporco” e i liquidi rimanenti formatisi nel corso dell’intervento). L’intervento è durato circa un’ora e alle 13.20 sono di nuovo in camera, trasportata con una barella.
Arrivata nella stanza con la barella, le infermiere mi mettono a letto con flebo e drenaggio. Subito dopo arrivano i miei familiari che mi fanno compagnia fino all’ora di cena, alle 18. Vi serviranno una cena leggera, di solito un minestrone o della pastina in brodo. Finita la cena, entra in camera il chirurgo che mi ha operato, dicendomi che l'operazione è riuscita perfettamente e che il crociato che avevo in precedenza praticamente non esisteva più (perciò quando è sfilacciato è quasi inevitabile che vivendoci prima o poi peggiori). Dopo la visita, rimango nel letto cercando di ammazzare il tempo ascoltando musica e guardando la tv, impossibilitata purtroppo in ogni singolo movimento del corpo, visto che già verso le 20 l’effetto dell’anestesia andava diminuendo. Se nel giorno dell’intervento non ho sentito dolore lo dovevo soprattutto ai santi dolorifici, altrimenti mi sarei davvero messa a piangere per i dolori, perciò durante la degenza post operatoria i dolori non ci saranno per niente…Solo i fastidi dovuti al fatto di non poter muovere di un millimetro la gamba, fastidiosi soprattutto durante la notte (io mentre dormo mi giro sempre e non riesco ad addormentarmi se non di lato). Quindi durante la notte avro’ dormito si e no 2 ore ma come già detto, dolori zero.

2 Marzo: Mi sveglio verso le 6 (in ospedale si viene svegliati a quell’ora) e faccio colazione. Dopo mezz’ora vengono al mio letto due infermiere con il carrello per la medicazione. Mi tolgono la fascia e posso vedere finalmente il mio ginocchio martoriato. Non nascondo che la visione del drenaggio senza la fasciatura mi ha fatto un po’senso, dato che si vedevano due cannule inserite nel ginocchio: penso che in totale si siano raccolti circa 100 ml di liquido.C’erano due buchi e la ferita abbastanza grande e rialzata sotto al ginocchio (sede del prelevamento del semitendinoso e gracile).
Qui mi puliscono la ferita con del normale disinfettante e la parte più brutta del soggiorno arriva quando mi tolgono il drenaggio, perché nella rimozione si sente un dolore acuto dovuto al fatto che ti stanno togliendo a freddo due grossi aghi posti in profondità nei tessuti. Versate due lacrime, mi mettono delle garze sulle ferite e mi fasciano di nuovo la gamba con delle bende pulite. Fatto questo, verso le 12 arrivano i miei familiari e con il loro aiuto tento di rivestirmi e mettermi le scarpe per uscire dall’ospedale.
Nel tragitto in auto di circa tre ore non nascondo che ho provato molto dolore perché non ero più sotto effetto di antidolorifici e perciò a ogni minima buca e curva mi faceva molto male. Arrivati a casa mi metto sul divano con la gamba rialzata e metto del ghiaccio, l’unica nota positiva in quella giornata.

NELLA SETTIMANA SEGUENTE ALL’INTERVENTO non ho dormito granchè, con una media di due ore a notte, perché oltre al dolore c’era il problema dell’essere immobile e non poter trovare la posizione perfetta per dormire tranquilli. Per 7 giorni non sono andata a scuola perché non riuscivo a stare seduta o in piedi per 10 minuti di seguito, dovevo sempre alternare. Per 10 giorni ho assunto due pillole di antibiotico e per 14 giorni mi hanno fatto delle iniezioni di seleparina nella pancia (importantissima, anticoagulante), una fiala ogni sera. Un consiglio, quando fate le iniezioni di eparina o seleparina non strofinate la pelle ma premete senza muovere, perché la sostanza in questione essendo un anticoagulante fluidifica il sangue e muovendo la pelle si incappa sicuramente nell’insorgenza di ematomi antiestetici. Perciò sbagliata la prima settimana (ventre tutto viola) non ho avuto più problemi. Inutile dire che la prima settimana dopo l’operazione sembrerà impossibile, un po’ per i forti dolori, un po’ per il fatto che per vestirvi e per andare in bagno dovrete sempre chiedere aiuto a qualcuno, perciò se vivete da soli non operatevi, sinceramente…Una persona che vi aiuti è fondamentale i primi tempi.
Dal punto di vista estetico sarà sicuramente molto gonfio, circa il doppio di quello sano.

INIZIO DELLA FISIOTERAPIA: Io mi sono operata venerdì e lunedì mattina ho fatto la mia prima seduta di riabilitazione presso un centro specializzato. La cosa che vi diranno tutti è di iniziare il prima possibile la fisioterapia, che è importante tanto quanto l’operazione. I primi giorni sentirete abbastanza dolore perché dopo il “letargo” della gamba inizierete a muoverla forzatamente per recuperare il prima possibile i movimenti elementari (alzarla, stenderla e iniziare a piegarla). Per quanto mi riguarda la parentesi più brutta della fisioterapia che sto eseguendo e’ il piegamento passivo, ossia il fisioterapista che piega il tuo ginocchio mentre sei a pancia in giù sul lettino. Personalmente ogni volta che lo fanno, urlo come che mi stessero togliendo l’anima però queste azioni sono necessarie in quanto nel ginocchio operato si vanno a creare delle aderenze, ossia nuovi tessuti che nascono all’interno dell’articolazione che ne ostacolano il movimento: il fisioterapista ogni volta cercherà di rompere gradualmente queste aderenze, provocandone lo strappo (dolore lancinante). Passato il minuto infernale, vi sentirete assolutamente più liberi Wink
Io ho tolto il tutore 7 giorni dopo e le stampelle dopo 15 giorni.
ADESSO siamo al primo aprile e dopo 31 giorni:
-stendo completamente la gamba
-sto recuperando i muscoli della gamba (quest’ultima è praticamente la metà dell’altra, il tono muscolare si perde eccome dopo l’intervento)
-cammino normalmente
-salgo le scale (a ritmo rallentato)
-sto iniziando poco a poco a scendere le scale
-faccio cyclette senza problemi per 20 minuti e più
-mi alleno sul tapis roulant anche accellerando e in salita per 10 minuti.
-piego (dopo tante sofferenze subite) il ginocchio a 130 gradi.
-il dolore è sparito a meno che non faccia cose strane (non posso di certo ballare, per intenderci…)

DAL PUNTO DI VISTA ESTETICO, la ferita da essere brutta e rialzata, adesso è piatta e si sta pian piano schiarendo (inizierà ad avere un aspetto migliore quando toglierete i punti, al 15° giorno). Lo stesso vale per i due buchi dell’artroscopia e per i due buchi del drenaggio, si stanno formando le crosticine.
Io continuerò ad aggiornare la mia “esperienza", magari ogni mese, per illustrare a tutti i miglioramenti…Mi sono dilungata troppo però ho voluto scrivere per fila e per segno tutto ciò che ho passato dato che quando si deve subire un’operazione è giusto conoscere in cosa si andrà in contro Smile

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Grazie mille Ester per quello che ci hai fatto sapere e il come !
Scrivi veramente bene !
Mi dispiace che una ragazza giovane come te abbia dovuto affrontare questa prova, ma avanti cosi' a tutta birra !
In bocca al lupo ! cheers cheers cheers

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Grazie mille Marco, sei gentilissimo! Smile Avendo visitato una miriade di forum in questi mesi per conoscere ciò che mi aspettava, ho deciso di scrivere tutto quello che ho passato senza tralasciare nulla (quante punture fanno, che medicine devi prendere...) per "arricchire" le testimonianze che si trovano nel web...Mi fa molto piacere che la mia testimonianza sia stata apprezzata :-))

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Ciao Ester, il tuo racconto cosi dettagliato mi ha ricordato molto bene anche il mio effettuato circa 15 anni fa.

Auguri per la riabilitazione, dacci dentro.

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Immagino...Wink
Grazie mille!!!!! : ))

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Ciao Ester ... seguo di nascosto i tuoi post sul ginocchio dal principio... li ho letti con attenzione perchè anch'io , praticamente nello stesso periodo ho subito un trauma al ginocchio destro (lesione meniscale) .... anche se il mio problema è diverso dal tuo sono anch'io a digiuno di tennis da ormai due mesi... e anch'io so cosa vuol dire vedere di giorno in giorno il proprio quadricipite rimpicciolire. non è facile lo so.
ti devo confessare che leggendo il racconto della tua operazione ,in certi momenti, immedesimandomi, mi è scesa la lacrimuccia considerando quante ne hai dovute passare.... quello che ti vorrei dire dall'alto dei miei 29 anni è che, anche se ora ci sono giorni in cui ti senti a terra o peggio, NON devi mollare... sei giovane Ester: e non immagini quanto alla tua età il tuo corpo recuperi in fretta...
mi raccomando
ciao

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Lucio? Smile Grazie mille per il tuo commento, mi dispiace che anche tu stia fermo per un infortunio al ginocchio, anche se (fortunatamente) si tratta dal menisco e dovresti sicuramente metterci meno tempo per tornare a giocare. Ti ringrazio per esserti immedesimato nella situazione, perché al contrario delle leggende sull'atroscopia, non è' vero che il tutto consiste in "in due forellini e basta". Sta di fatto che in confronto a tanti altri problemi che esistono questo non è' nulla, però è' giusto dare il giusto peso alle cose. Adesso la fisioterapia va moooolto meglio e i momenti di crisi sono un lontano ricordo Smile Se si fa tutto per bene secondo i piani, tornare alla normalità e' scontato: per fortuna questo problema e' molto comune e le tecniche operatorie e riabilitative sono molto avanzate. Tornando al tuo problema, dovresti operarti...?

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ester ha scritto:
Lucio? Smile Grazie mille per il tuo commento, mi dispiace che anche tu stia fermo per un infortunio al ginocchio, anche se (fortunatamente) si tratta dal menisco e dovresti sicuramente metterci meno tempo per tornare a giocare. Ti ringrazio per esserti immedesimato nella situazione, perché al contrario delle leggende sull'atroscopia, non è' vero che il tutto consiste in "in due forellini e basta". Sta di fatto che in confronto a tanti altri problemi che esistono questo non è' nulla, però è' giusto dare il giusto peso alle cose. Adesso la fisioterapia va moooolto meglio e i momenti di crisi sono un lontano ricordo Smile Se si fa tutto per bene secondo i piani, tornare alla normalità e' scontato: per fortuna questo problema e' molto comune e le tecniche operatorie e riabilitative sono molto avanzate. Tornando al tuo problema, dovresti operarti...?


no... ho consultato tre ortopedici che, quasi in coro, hanno escluso categoricamente la necessità di un intervento chirurgico in artroscopia. sono contento di aver potuto evitare l'intervento : però ora mi trovo in un limbo :da un lato non posso ritornare a giocare a tennis perchè ho il quadricipite debole e comunque certe volte sento delle fitte al ginocchio, dall'altro il mio problemino è troppo "ino" per una soluzione definitiva come l'inervento. quindi ora che ho capito che la soluzione non la posso cercare ina ambito ortopredico... mi sto attrezzando per metterci una toppa almeno fisiatricamente.... e sto uscendo pazzo a cercare buoni fisiotersapisti , laser fp3 , ecc ecc.
si sono d'accordo con te esistono sventure molto piu brutte... ma io a differenza tua ho il problema di buttarmi giu mooolto facilmente ...e il non poter fare sport aumenta la negativita in circolo (che non ha piu la via di sfogo sportiva) ... insomma un circolo vizioso.
l'ortopedico che ti ha operato è Mocci percaso?
Comunque mi sembra di capire che ora sei in discesa e il peggio sia passato.... buono cosi Ester Wink
lucio

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Capisco... Però se ti hanno sconsigliato l'intervento dovrebbero farti loro un programma di ripresa, o un fisioterapista serio, non è' buono vivere con questo dubbio... Poi so' che fare fisioterapia costa e non poco (io sono coperta dall'associrazione scolastica essendomi fatta male in una gara per la scuola), però questi problemi e' meglio risolverli per bene. Per quanto riguarda l'ortopedico che mi ha operata e' proprio Mocci! Di fama e' molto bravo e devo dire che era tutto vero, queste operazioni le fa quasi ogni giorno.
Anche io a dicembre e gennaio avevo delle vere e proprie crisi di astinenza tennistica, mi mettevo a piangere da un momento all'altro eheh... Poi man mano che il tempo e' passato mi sono calmata e sto facendo tutto quello che deve essere fatto, e ti dirò che non voglio tornareil prima possibile in campo, ma solo quando il ginocchio sarà al 100 %, al costo di posticipare ulteriormente il rientro.
Della serie chi va' piano va' sano e va' lontano Wink

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ester ha scritto:
Ciao a tutti ☺️ .Volevo illustrare una specie di “guida” per tutti coloro che hanno o avranno bisogno di leggere un’esperienza riguardante la rottura del lca (legamento crociato anteriore.) Partirò dall’inizio e cercherò di sintetizzare tutte le tappe che ho percorso fino ad adesso, a un mese dall’intervento.

-27 Novembre: cado durante una partita e sbatto violentemente il ginocchio sx. Mi applicano subito il ghiaccio e sto' a riposo cercando di non camminare molto perché il ginocchio non si piega quasi per nulla e fa abbastanza male.

-9 Dicembre: sotto consiglio di un amico dottore, eseguo una risonanza magnetica che evidenzia lo “sfilacciamento” del lca con segni di iperlassità.

-Agli inizi di gennaio mi faccio visitare gratuitamente da un nostro amico ortopedico che guardando la rm e visitandomi riscontra la rottura del legamento e che a meno che non faccia sport di contatto (tennis, calcio…) era sicuramente da operare. Trattandosi di una ragazza giovane che pratica sport mi ha vivamente consigliato la ricostruzione chirurgica, altrimenti mi sarei tenuta questo problema che col tempo sarebbe peggiorato evolvendosi in una precoce artrosi del ginocchio.

-Due settimane dopo mi faccio visitare da un ulteriore ortopedico, uno abbastanza famoso in Puglia che ha operato molti calciatori e atleti vari…Dopo 10 minuti di visita, praticandomi diverse manovre, riscontra anche lui la rottura parziale del lca, dovuto a quello sfilacciamento riscontrato dalla rm. Mi ha detto che col tempo un crociato lacerato non sarebbe mai potuto rimanere cosi o addirittura guarire, perché esso non guarisce assolutamente da solo col passare del tempo. Così dopo la visita fissiamo subito la data dell’intervento, a distanza di un mesetto.
La visita ci è costata 150 euro, mi hanno messo in lista d’attesa per l’intervento presso una clinica di Telese, in provincia di Benevento, perché altrimenti i tempi per un intervento in Puglia si sarebbe allungati troppo, nel periodo di Maggio. Il dottore mi ha detto che l’operazione sarebbe stata effettuata con il prelevamento del tendine semitendinoso e gracile poichè avrebbe lasciato una cicatrice molto meno evidente rispetto al prelevamento del tendine rotuleo, che avrebbe provocato una ferita molto lunga proprio al centro del ginocchio. Posto il neo legamento, esso sarebbe stato fissato con due viti, una nel femore e l’altra nella tibia.
NOTA:I tendini dei muscoli gracile e semitendinoso provengono dalla superficie posteriore della coscia, si portano anteriormente sulla superficie interna della tibia dove si inseriscono con il tendine di un terzo muscolo, il muscolo sartorio, formando quella che viene chiamata zampa d’oca per la particolare disposizione che questi tre tendini assumono.La funzione dei muscoli della zampa d’oca è quella di piegare il ginocchio e di ruotare la tibia.L’asportazione dei due tendini non compromette tuttavia in modo significativo tali funzioni.

Per quanto riguarda i costi, il mio intervento veniva circa 5000 euro, ovviamente tutto a carico del servizio sanitario nazionale. Esso prevedeva il ricovero il giorno prima dell’intervento, l’intervento in sè e la dimissione il mattino dopo l’intervento. Per il ricovero dovevo portare due stampelle, un tutore rigido a sei fasce, i vari documenti del medico curante e le prescrizioni del chirurgo oltre a pigiama, pantofole, spazzolino e robe varie (non tanta roba perché non serve).

28 Febbraio: arrivo alle 8 in clinica, attendo circa mezz’ora per l’accettazione e fanno accomodare me e altre 5-6 persone nel reparto di ortopedia per eseguire gli esami pre-operatori. Per primo mi è stato prelevato il sangue, mi hanno fatto alcune domande circa la mia salute, le mie abitudini alimentari e robe di questo tipo (per le donne, se prendete la pillola dovete smettere di assumerla circa un mese prima dell’intervento, in quanto una ragazza è dovuta ritornare a casa senza operarsi perché ne faceva regolare uso). Dopo qualche minuto mi hanno effettuato un elettrocardiogramma, dopodichè mi sono sistemata nella mia stanza alle ore 12 con altre due signore (una doveva operarsi alla spalla e l’altra alla schiena). Abbiamo regolarmente pranzato (alle 13) e cenato (alle 18) con piatti veramente buoni e sostanziosi…Alle 22 circa ci hanno chiamato dall’infermeria e a turno abbiamo avuto un breve colloquio con l’anestesista, il quale chiede sempre tutto il possibile e immaginabile riguardo la vostra salute, specialmente se assumete farmaci. A me come tutti gli “operandi” al ginocchio è stata prevista un’anestesia spinale selettiva (ossia vi addormentano soltanto la gamba interessata). Dopo tre minuti sono ritornata in camera a fare i fatti miei (potete usare cellulari, ipod, guardare tv…). Da mezzanotte in poi è obbligatorio il digiuno totale, quindi niente cibo e acqua.

1 Marzo: GIORNO DELL’INTERVENTO. Mi alzo, mi lavo, purtroppo non posso fare colazione e attendo con l’altra donna che ci chiamino. Mi rimetto a letto quando verso le 9 arriva un’infermiera che mi segna con un pennarello la gamba da operare e ci fa’ una puntura a scelta nella spalla o nella pancia (penso che fosse un anticoagulante, non glielo chiesi) abbastanza dolorosa. Dopo questi spiacevoli 5 minuti, ci consegnano i vestiti da indossare che consistono in una veste blu aperta sulla facciata anteriore (che rimarrà addosso durante l’operazione), una vestaglia verde per coprirsi nel tragitto verso la sala operatoria, una cuffietta per raccogliere i capelli e due calzini larghi che arrivano a metà gamba.
Verso le 12 mi chiamano e, tolti tutti i gioielli e fermagli, mi reco con i miei piedi nella sala pre-operatoria, dove mi tolgono le calze e la vestaglia e mi fanno mettere su un letto con una coperta calda sopra. Dopodichè entro nella sala operatoria e attendo in un angolo per circa 20 minuti. Dopo l’attesa, arriva un simpatico anestesista che mi mette a mio agio, mi domanda che sport faccio, come sono caduta, che voglio fare da grande e robe di questo tipo…Dopo la conoscenza, mi inserisce un catetere venoso periferico via endovena (nel braccio destro), ossia una flebo per mantenere l’idratazione, abbinato a un ago contenente un antidolorifico e rilassante, la morfina. Fatto cio’, mi fanno girare su di un lato e mi effettuano una punturina impercettibile nella schiena; subito dopo inseriscono un ago più grande per far penetrare l’ago nel midollo osseo (sinceramente non ho sentito assolutamente nulla, neanche la puntura antecedente). Mi rigirano e mi conducono nella vera e propria sala operatoria dove i simpatici chirurghi e anestesisti creano un ambiente sereno e disteso scambiandosi battute e parlando della loro giornata. Mi vengono posti sul torace delle clip per monitorare l’attività del cuore, mi alzano la gamba (che stentavo a credere fosse la mia, l’anestesia è spettacolare) e me la spennellano con un liquido giallo. Fatto questo, mi coprono la vista ponendo un telo verde davanti alla mia testa per non farmi vedere direttamente la gamba ma posso vedere perfettamente il monitor che trasmette le immagini provenienti dall’artroscopio.
Bene, dell’operazione non ho capito granchè perché i rilassanti hanno fatto passare il tempo molto in fretta. Comunque sentivo benissimo i rumori del trapano che perforava il ginocchio e vedevo nel monitor l’interno dell’articolazione : prima si vedeva un aspiratore che puliva tutte le rimanenze del legamento rotto e in seguito il nuovo legamento con dei fili viola alle estremità per essere fissato. Finito tutto, mi tolgono le clips dal torace, il telo verde dagli occhi e guardo subito la gamba, che è fasciata da metà coscia fin sotto al ginoccio, con un drenaggio (ossia un tubicino di circa un metro formato a un’estremità da due canne inserite molto in profondità nel ginocchio e all’altra estremità da una sacca di plastica pronta a raccogliere il sangue “sporco” e i liquidi rimanenti formatisi nel corso dell’intervento). L’intervento è durato circa un’ora e alle 13.20 sono di nuovo in camera, trasportata con una barella.
Arrivata nella stanza con la barella, le infermiere mi mettono a letto con flebo e drenaggio. Subito dopo arrivano i miei familiari che mi fanno compagnia fino all’ora di cena, alle 18. Vi serviranno una cena leggera, di solito un minestrone o della pastina in brodo. Finita la cena, entra in camera il chirurgo che mi ha operato, dicendomi che l'operazione è riuscita perfettamente e che il crociato che avevo in precedenza praticamente non esisteva più (perciò quando è sfilacciato è quasi inevitabile che vivendoci prima o poi peggiori). Dopo la visita, rimango nel letto cercando di ammazzare il tempo ascoltando musica e guardando la tv, impossibilitata purtroppo in ogni singolo movimento del corpo, visto che già verso le 20 l’effetto dell’anestesia andava diminuendo. Se nel giorno dell’intervento non ho sentito dolore lo dovevo soprattutto ai santi dolorifici, altrimenti mi sarei davvero messa a piangere per i dolori, perciò durante la degenza post operatoria i dolori non ci saranno per niente…Solo i fastidi dovuti al fatto di non poter muovere di un millimetro la gamba, fastidiosi soprattutto durante la notte (io mentre dormo mi giro sempre e non riesco ad addormentarmi se non di lato). Quindi durante la notte avro’ dormito si e no 2 ore ma come già detto, dolori zero.

2 Marzo: Mi sveglio verso le 6 (in ospedale si viene svegliati a quell’ora) e faccio colazione. Dopo mezz’ora vengono al mio letto due infermiere con il carrello per la medicazione. Mi tolgono la fascia e posso vedere finalmente il mio ginocchio martoriato. Non nascondo che la visione del drenaggio senza la fasciatura mi ha fatto un po’senso, dato che si vedevano due cannule inserite nel ginocchio: penso che in totale si siano raccolti circa 100 ml di liquido.C’erano due buchi e la ferita abbastanza grande e rialzata sotto al ginocchio (sede del prelevamento del semitendinoso e gracile).
Qui mi puliscono la ferita con del normale disinfettante e la parte più brutta del soggiorno arriva quando mi tolgono il drenaggio, perché nella rimozione si sente un dolore acuto dovuto al fatto che ti stanno togliendo a freddo due grossi aghi posti in profondità nei tessuti. Versate due lacrime, mi mettono delle garze sulle ferite e mi fasciano di nuovo la gamba con delle bende pulite. Fatto questo, verso le 12 arrivano i miei familiari e con il loro aiuto tento di rivestirmi e mettermi le scarpe per uscire dall’ospedale.
Nel tragitto in auto di circa tre ore non nascondo che ho provato molto dolore perché non ero più sotto effetto di antidolorifici e perciò a ogni minima buca e curva mi faceva molto male. Arrivati a casa mi metto sul divano con la gamba rialzata e metto del ghiaccio, l’unica nota positiva in quella giornata.

NELLA SETTIMANA SEGUENTE ALL’INTERVENTO non ho dormito granchè, con una media di due ore a notte, perché oltre al dolore c’era il problema dell’essere immobile e non poter trovare la posizione perfetta per dormire tranquilli. Per 7 giorni non sono andata a scuola perché non riuscivo a stare seduta o in piedi per 10 minuti di seguito, dovevo sempre alternare. Per 10 giorni ho assunto due pillole di antibiotico e per 14 giorni mi hanno fatto delle iniezioni di seleparina nella pancia (importantissima, anticoagulante), una fiala ogni sera. Un consiglio, quando fate le iniezioni di eparina o seleparina non strofinate la pelle ma premete senza muovere, perché la sostanza in questione essendo un anticoagulante fluidifica il sangue e muovendo la pelle si incappa sicuramente nell’insorgenza di ematomi antiestetici. Perciò sbagliata la prima settimana (ventre tutto viola) non ho avuto più problemi. Inutile dire che la prima settimana dopo l’operazione sembrerà impossibile, un po’ per i forti dolori, un po’ per il fatto che per vestirvi e per andare in bagno dovrete sempre chiedere aiuto a qualcuno, perciò se vivete da soli non operatevi, sinceramente…Una persona che vi aiuti è fondamentale i primi tempi.
Dal punto di vista estetico sarà sicuramente molto gonfio, circa il doppio di quello sano.

INIZIO DELLA FISIOTERAPIA: Io mi sono operata venerdì e lunedì mattina ho fatto la mia prima seduta di riabilitazione presso un centro specializzato. La cosa che vi diranno tutti è di iniziare il prima possibile la fisioterapia, che è importante tanto quanto l’operazione. I primi giorni sentirete abbastanza dolore perché dopo il “letargo” della gamba inizierete a muoverla forzatamente per recuperare il prima possibile i movimenti elementari (alzarla, stenderla e iniziare a piegarla). Per quanto mi riguarda la parentesi più brutta della fisioterapia che sto eseguendo e’ il piegamento passivo, ossia il fisioterapista che piega il tuo ginocchio mentre sei a pancia in giù sul lettino. Personalmente ogni volta che lo fanno, urlo come che mi stessero togliendo l’anima però queste azioni sono necessarie in quanto nel ginocchio operato si vanno a creare delle aderenze, ossia nuovi tessuti che nascono all’interno dell’articolazione che ne ostacolano il movimento: il fisioterapista ogni volta cercherà di rompere gradualmente queste aderenze, provocandone lo strappo (dolore lancinante). Passato il minuto infernale, vi sentirete assolutamente più liberi Wink
Io ho tolto il tutore 7 giorni dopo e le stampelle dopo 15 giorni.
ADESSO siamo al primo aprile e dopo 31 giorni:
-stendo completamente la gamba
-sto recuperando i muscoli della gamba (quest’ultima è praticamente la metà dell’altra, il tono muscolare si perde eccome dopo l’intervento)
-cammino normalmente
-salgo le scale (a ritmo rallentato)
-sto iniziando poco a poco a scendere le scale
-faccio cyclette senza problemi per 20 minuti e più
-mi alleno sul tapis roulant anche accellerando e in salita per 10 minuti.
-piego (dopo tante sofferenze subite) il ginocchio a 130 gradi.
-il dolore è sparito a meno che non faccia cose strane (non posso di certo ballare, per intenderci…)

DAL PUNTO DI VISTA ESTETICO, la ferita da essere brutta e rialzata, adesso è piatta e si sta pian piano schiarendo (inizierà ad avere un aspetto migliore quando toglierete i punti, al 15° giorno). Lo stesso vale per i due buchi dell’artroscopia e per i due buchi del drenaggio, si stanno formando le crosticine.
Io continuerò ad aggiornare la mia “esperienza", magari ogni mese, per illustrare a tutti i miglioramenti…Mi sono dilungata troppo però ho voluto scrivere per fila e per segno tutto ciò che ho passato dato che quando si deve subire un’operazione è giusto conoscere in cosa si andrà in contro Smile



Un racconto descrittivo encomiabile!!!.... e te lo dice uno che ne ha fatte due di queste operazioni leg.dx 2003 e leg.sx nel 2010 ....

..... aumenta l'ottimismo a chi purtroppo come noi è incappato in infortuni ma che non ha il coraggio di farsi operare....rinunciando alle nostre belle passioni come il tennis......è vero è sempre un intervento che può avere dei casi problematici ma che comunque nella stragrande maggioranza dei casi ci ha riportati a fare ciò che più ci fa star bene sopratutto moralmente!

Brava Ester e non mollare!

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@bubutennista ti ringrazio!! Smile mi dispiace che tu abbia dovuto sopportare il tutto per ben due volte...Ma come hai detto tu infatti è' meglio risolvere il prima possibile e non vivere per il resto della vita con questa precarietà fisica: adesso so' per certo che il campo mi aspetta tra qualche mese e non sono mai stata così tranquilla, almeno ho la sicurezza che guarirò se faccio un determinato programma e non vivere nel dilemma mi opero o no (e intanto sarebbe passato tempo...)

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Ester, mi dispiace tanto per questo tuo infortunio, poi a quest etá(pur io sono un pischello;)), calcola che pur io mi ero rotto il polso un paio d anni fa e ho saltato 2 mesi di tennis, quindi posso capire le tue soffereze, ma mi spieghi perche è passato così tanto tempo dalla risonanza all'operazione, cioè a novembre giá sapevi del ginocchio e ti sei operata solo 4 mesi dopo? Comunque in bocca al lupo e buona guarigione Smile

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Ciao! Smile io mi sono fatta male il 27 novembre ed ero a Roma in gara, quindi sono ritornata qui, sono stata un pochino a riposo e visto che nn passava un mio amico mi ha consigliato la risonanza che non ha riscontrato la rottura del legamento, ma solo la dislacerazione e gli addetti del centro mi avevano dett che non era un problema grave e che ci sarebbe voluto solo un riposo prolungato di circa 2 mesi. Ho fatto passare natale ma dopo a gennaio vedendo che la situazione peggiorava ho voluto vedere un ortopedico serio e mi ha detto che il legamento era così messo male che non si vedeva nella immagini della risonanza (e quei geni invece mi avevano detto che non era niente di grave). Appresa la notizia, verso fine gennaio ho visto l'ortopedico che mi avrebbe operata e prima del primo marzo non ci si poteva operare...

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ciao Ester...innanzi tutto volevo farti i complimenti per come hai scritto e volevo ringraziarti per avere avuto l'idea di raccontare la tua esperienza.
io ho 15 anni e gioco a pallavolo (mi piace anche il tennis Wink) e due mesi fa, durante una partita, ho fatto uno strano movimento e dopo essere andata da ortopedico, fisioterapista, dopo una risonanza e altre palle varie, abbiamo finalmente scoperto che ho rotto il crociato anteriore.
ora, l'ultimo ortopedico che mi ha visitata e che ha confermato la rottura del crociato, mi ha consigliato di fare l'operazione e credo anche io che sia la cosa migliore, l'unica cosa è che dopo aver letto il tuo racconto dettagliato ho un po' di paura...
volevo chiederti se il "procedimento" che hai scritto (es. cosa si fa prima dell'intervento, com'è l'anestesia ecc...) è lo sempre lo stesso o può variare a seconda di chi deve essere operato, ad esempio a seconda dell'età...
Spero in una tua risposta
grazie mille <3

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Ciao carissima! Wink Ti ringrazio per la tua gentile risposta, mi ha fatto molto piacere che ti sia stata utile...Rispondo alla tua domanda: l'iter che si segue durante il ricovero penso che sia lo stesso, gli esami sono quelli (prelievo del sangue ed elettrocardiogramma) e anche l'anestesia... Se tu hai timore di quest'ultima ti dico che è' stata la cosa più sciocca di tutto quanto Smile una puntura impercettibile nella schiena e via... E penso anche la cura post intervento (antibiotico e punture di anticoagulante). Te lo posso dire con certezza perché bene o male abbiamo la stessa età e siamo entrambe ragazze...
Tienimi aggiornata e chiedimi tutto ciò che vuoi! Wink

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Va bene..grazie ancora. È rassicurante poter parlare di una cosa importante come questa, con una ragazza giovane come me (piu o meno Razz) e che sta vivendo l'esperieza...intanto ti auguro che la tua buona guarigione continui...ti terró aggiornata Smile

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Grazie a te!!! una cosa che volevo dirti prima: prima ti operi e prima tornerai a giocare, non far passare tempo inutilmente ;-)

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certo, su questo hai ragione.
la nostra idea era però di aspettare l'estate prossima per l'operazione, perchè se mi mettono in lista adesso mi opererebbero tra due o tre mesi e non vorrei che, l'operazione, mi portasse via tempo per lo studio (l'anno prossimo secondo anno a liceo scientifico...aiuto!!). Nel frattempo l'ortopedico mi ha consigliato un tutore fatto apposta e che dovrebbe aiutarmi a giocare senza farmi male....questa è un'idea, dobbiamo ancora decidere definitivamente.
Vedremo che fare Smile
grazie ancora ahahahah Esperienza operazione Crociato anteriore 97171

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Visto che l'esito parla di rottura del crociato io non aspetterei più di tanto... Siamo a metà maggio, se ti metti in lista adesso entro la fine di agosto (nella peggiore delle ipotesi) ti sarai già operata e il periodo di ripresa dall'intervento dura massimo una settimana, dopodiché camminerai già come una persona quasi normale... Secondo me riesci a fare tutto molto prima che inizi la scuola, fidati Wink e poi se il crociato ormai e' spacciato, giocarci sopra non può che farti male credimi. Anche con il tutore. Quando e' successo a me e' stato categoricamente vietato il tennis e penso che la pallavolo non sia da meno... E poi se agisci adesso entro l'anno prossimo potrai saltellare e fare tutte le cose che vuoi, invece di aspettare un anno intero rischiando di peggiorare le condizioni del tuo ginocchio. Inoltre se ti alleni presso una società o con un allenatore, non credo minimamente che ti lascerebbero giocare nella squadra prendendosi la responsabilità, come non credo possibile che un medico ti rilasci un certificato di attività sportiva per gareggiare (anche non agonistica)... Pensaci ;-) in questa estate hai la possibilità di risolvere tutto prima di settembre...

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devo dire che hai ragione, ma noi pensavamo di aspettare l'estate perchè, anche se il recupero (cioè camminare da sola ecc...) dura una settimana o poco più, dopo devi fare molte sedute di fisioterapia...è questo che portrebbe via tempo allo studio (così crediamo io e i miei) e per questo avevmo pensato di aspettare l'anno prossimo così che durante l'estate possa fare tutto con calma. è comunque un'idea, non è sicuro e dobbiamo pensarci bene....

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Cara Ester, volevo avvisarti che mi sono messa in lista per l'operazione....ti avvisero poi quando sara di preciso Smile
Ciao ciao

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Grandeeeee!!!!! Avvisami appena sai qualcosa di nuovo...Wink

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ahahah grazie ...ti farò sapere Smile

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Ciao Ester!!! Come va?? Il ginocchio? :)io sto bene e sono in lista per l'operazione, anche se la vediamo dure perchè in estate i posti letto sono molto ridotti...speriamo in bene :Dciauuu ♥

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Ciao Eleonora!! scusa se ti rispondo in ritardo Sad
Mi fa moolto piacere che ti sia messa in lista, hai fatto il passo decisivo ; )
Io sto' bene, sto' andando ogni giorno in palestra per un'ora e mezza per potenziare i muscoli della gamba e fare un programma di atletica per ritornare a giocare entro la fine di agosto..Non ci credo che fra un mese potro' finalmente rigiocare, è un sogno che si realizza! Fra tutte le cose la palestra è quella meno traumatica, forse un po' noiosa ma assolutamente necessaria, infatti la gamba sta diventando muscolosa come l'altra. Tu ovviamente adesso stai ferma? dammi tue notizie, un bacio Wink 
(ti faccio vedere a distanza di 5 mesi com'è la cicatrice e la differenza con l'altra gamba)

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