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Federer, quanto durerà?

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descriptionFederer, quanto durerà? - Pagina 24 EmptyRogi... gioie o dolori ?

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Promemoria primo messaggio :

per la gioia dei fans di Rogi...


Ma davvero Rogi sta invecchiando cosi´ male?


Federer, quanto durerà? - Pagina 24 In-evi11


L'8 agosto 2011 Roger Federer da Basilea ha compiuto 30 anni. Traguardo significativo per la sua vita personale, secondo alcuni anche sportiva, visti i risultati definiti da molti deludenti. Lo stesso campionissimo dopo la sconfitta con Djokovic a Flushing Meadows ha apertamente detto di "aver avuto stagioni migliori". Ma come hanno gestito questa "anzianità anagrafica" gli altri big del decennio 2000? Siamo andati a verificare come Andre Agassi e Pete Sampras si sono comportati nella stagione in cui hanno raggiunto i 30.

Nota bene: la statistica tiene conto dei risultati raggiunti negli Slam e nei Master 1000, all'epoca Master Series. Ogni match vittorioso nei primi, da 2 punti; nei secondi 1 punto. Ecco i risultati dello studio.

Pete Sampras: 35 punti. Pistol Pete, classe 1971, nell'anno 2001 raggiunge "solo" la finale dello Us Open, persa contro Agassi. Negli Slam non va oltre gli ottavi in Australia e a Wimbledon, mentre il Roland Garros è disastroso, con un misero secondo turno. Non va meglio nei Master, dove arriva in finale solo a Indian Wells, vincendo in tutto altri 4 incontri negli altri tornei.

Andre Agassi: 40 punti. Meglio dello storico rivale fa Agassi, classe 1970, che nel 2000 vince subito a Melbourne, e poi arriva in semifinale contro Rafter a Wimbledon. La finale arriva anche nella MAsters Cup di Lisbona, sconfitto da Kuerten. Negli altri tornei poco o nulla da segnalare, a parte la semifnale di Miami. Pessimi Roland Garros e Us Open, con due secondi turni.

Roger Federer: 55 punti (stagione ancora in corso). Semifinale in Australia e allo Us Open (sconfitte con Djokovic, poi vincitore), finale contro Nadal a Parigi, quarti di finale gettati al vento dopo essere stato avanti di 2 set con Tsonga a Londra. Rispetto agli altri due colleghi, Roger si comporta meglio anche nei Master 1000, dove vince almeno una partita in ogni torneo (semi a Indian Wells, Miami e Madrid). E manca ancora qualche mese alla fine della stagione.

La statistica, che come tutto ciò che si basa sui freddi numeri ha dei limiti, mostra un Roger Federer che raggiunge migliori risultati rispetto ad Agassi e Sampras nel 30esimo anno di vita. Vero è che il livello generale di questi ultimi anni è (parere personale) superiore rispetto a quello di fine anni '90 e primi anni 2000, quindi il traguardo è ancor più significativo, al di là di infortuni che hanno debilitato i due americani nell'anno considerato. Non siamo qui a sindacare se Roger sia il GOAT. Certo è che criticarlo in questo 2011 è legittimo fino ad un certo punto, perchè i risultati sono stati mediamente superiori rispetto ad altri numeri 1 in questa fase della loro carriera, arrivando quasi sempre nel clou dei tornei, e mantenendo una tecnica forse irraggiungibile per tutti. Se poi fenomeni come Novak Djokovic e Rafa Nadal riescono nell'impresa di superarlo, dopo anni di sconfitte, tanto di cappello, ma per poter essere paragonati a lui non basta collezionare coppe in quantità industriale.

Fonte: TW (n.d.r.)

descriptionFederer, quanto durerà? - Pagina 24 EmptyRe: Federer, quanto durerà?

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FedEx ha scritto:
Di niente...ma come faccio a fare quello che dici tu??


Se premi "citazione" sul mio post lo vedi, in ogni caso puoi fare così:

Codice:


[url=http://www.youtube.com/watch?v=nxyXAobHchE]2003 - prima vittoria a Wimbledon[/url]

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Io sinceramente non ci credevo.....temevo che il divario atletico fosse tale da fare la differenza!!
Invece sono contentissimo di essermi sbagliato cheers

Comunque negli ultimi due anni secondo me ha alzato veramente l'asticella del suo gioco, il che dimostra ulteriormente la sua grande professionalità e ambizione (e un talento smisurato ). Grande Ruggero, dovresti insegnare a quel bischero di Dolgo ( il mio giocatore preferito ) a essere professionale...

descriptionFederer, quanto durerà? - Pagina 24 EmptyRe: Federer, quanto durerà?

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Rf_47010

287 settimane da Federer

Dopo il successo a Wimbledon, e la conseguente conquista della prima piazza del ranking mondiale, Roger Federer si è assicurato un nuovo record, che oggi può toccare con mano. La classifica di questa mattina lo vede infatti in vetta per la 287esima settimana, una in più rispetto alle 286 di Pete Sampras, che deteneva il primato in precedenza, con 16 settimane di vantaggio su Ivan lendl e 18 su Jimmy Connors. L’elvetico ha così aggiunto un altro grande traguardo al suo palmares, tanto che anche l’Atp ha voluto omaggiarlo, dedicandogli una pagina commemorativa in apertura, che rimanda a un articolo di tributo al campione svizzero
Immagine e articolo da T.it (n.d.r.)


Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Roger10


Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Untitl20


Federer Rises Above

Roger Federer continues to rewrite history book, this time setting a milestone for most weeks at No. 1 in the South African Airways ATP Rankings.
Roger Federer is a genius at winning matches, with aesthetic beauty, in the power era of tennis. Over the course of his career, he has left an indelible mark on the sport’s record books.

Today, he starts his 287th week at No. 1 in the South African Airways ATP Rankings. It is another record-breaking milestone in a career of unrivalled achievement.

Federer first became World No. 1 on 2 February 2004, when the average age of the Top 10 was 24.8 years. For 237 consecutive weeks, until 18 August 2008, he was the man to beat, taking the sport to new levels and growing into his role as a global superstar.

His monogram, RF, which is embroidered onto his clothing, has become instantly recognisable by sports fans worldwide. More than 10 million people follow his Facebook feed, on the social networking site, while he has "the most impressive endorsements portfolio in sports" according to Forbes Magazine. He has also shown great leadership qualities as President of the ATP Player Council since June 2008.

In a golden era of men’s professional tennis, Federer and his rivals, Rafael Nadal and Novak Djokovic, have won 29 of the past 30 major championships. In that period, since May 2005, Federer, the classical player of his generation, has won 13 of his 17 Grand Slam championship titles from 20 finals.

When nine majors – since the 2010 Australian Open – passed by without a title and the tennis world began to ask questions, he admitted his confidence took a hit. Every champion hopes that their best form can be recaptured, however irrational it might seem. Federer was no exception.

Through hard work with his coach Paul Annacone, he kept putting himself in contention. Andre Agassi, who remains the oldest player to have been No. 1 in the South African Airways ATP Rankings, at 33 years and 131 days in 2003, proved to be a great inspiration.

The sport’s greatest ambassador has picked up 75 tour-level titles over 12 consecutive seasons and extended his remarkable record of 33 consecutive Grand Slam quarter-finals.

Since losing to Djokovic in the 2011 US Open semi-finals, Federer has compiled an astonishing 63-6 mark, which includes his sixth title at the Barclays ATP World Tour Finals in November, his 20 ATP World Tour Masters 1000 trophy at the Mutua Madrid Open in May, plus six other pieces of silverware.

Eight days ago, his hard work paid off. By equalling Pete Sampras’ record of seven Wimbledon titles, Federer once again became the World No. 1 just four weeks shy of his 31st birthday.

It was a source of great pride.

The status of being acknowledged as best in the world has always mattered to Federer. Even when he achieved the junior No. 1 ranking in 1998 and after he won his first Grand Slam championship in June 2003 at Wimbledon, getting to the top of the South African Airways ATP Rankings was of primary importance.

Federer continues to embody elegance and effortless style. By playing a light schedule and with luck in avoiding serious injury, he has managed to retain his speed and athleticism, his joy and expressiveness, to rank World No. 1 at a time when the average age of the Top 10 is 26.6 years.

Federer’s love for the sport is intense. He has indicated a desire to compete at the 2016 Olympic Games in Rio de Janeiro, so the chances of further record-breaking and glory on the grandest of stages cannot be ruled out for, who many consider is, the greatest player of all-time.


Sources: Photo Getty Images - Articolo da ATP Off site - James Buddell (n.d.r.)

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Beh, credo che ci sarà anche la 288, 289... Insomma, fino all'Olimpiade mi sa che Federer andrà avanti nel suo cammino di gloria!

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... nel frattempo godiamoci e ricordiamoci la n° 287 ...



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errex ha scritto:

Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Rogi15 tribute






Wow veramente senza parole... Video stupendo...
Nicolò

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Federe33


Federer pensa al 2016...


“Rio 2016? Chi lo sa. Penso di avere una chance”.

Eccola lì, la frase strappatitolo. La prendiamo in prestito anche noi, perché le parole di Roger Federer tranquillizzano chi guarda con terrore al giorno del suo ritiro. A due giorni dall’inizio di Londra 2012, hanno chiesto al numero 1 del mondo se ha intenzione di partecipare a Rio de Janeiro 2016. Lui non ha chiuso la porta, anzi. Nel 2016, lo svizzero avrà 35 anni. In genere, a quell’età un tennista ha alzato bandiera bianca. Non tutti sono come Jimmy Connors, semifinalista allo Us Open a 39 anni. Borg si è ritirato giovanissimo, Lendl ha mollato a 34 anni, Becker a 32, Edberg a 30, Sampras ha giocato la sua ultima partita a 31…l’unico che è andato avanti più a lungo è stato Andre Agassi, il cui commovente match contro Benjamin Becker si è giocato quando aveva 36 anni e mezzo. E Federer? Fino a quando potrà giocare? Fino a quando potremo vedere il suo tennis classico, la sua eleganza, i suoi colpi al limite del disumano? Prendiamo Andre Agassi: il kid di Las Vegas ha giocato 1144 match nel circuito maggiore (870 vinte e 274 perse). Si è ritirato perché il suo fisico non ne poteva più, restava in piedi grazie a unguenti e cerotti.

Federer si presenterà al match contro Falla con 1045 partite sulle gambe (853 vinte e 192 perse). Supererà Agassi sia per numero di vittorie che di match totali, ma continuare ad essere competitivo fino al 2016 significa giocare 70-80 partite all’anno. Significa che da qui a Rio de Janeiro 2016 potrebbe giocare circa 280-300 partite. Che la può fare? Agassi è stato così longevo anche perché la sua carriera è stata piena di pause più o meno forzate. Negli ultimi anni, poi, era diventato un mostro di programmazione. Testa e fisico di Federer sono perfettamente integri: quindi si, ce la può fare. Lo svizzero presta particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni. Non ha mai avuto problemi, a parte una leggera mononucleosi e qualche problema alla schiena. Ed è un maestro nel programmarsi, alternare tornei, allenamenti, riposo e…famiglia. Forse non ci arriverà da numero 1, ma la quinta olimpiade non è un miraggio. Lo deve alle Olimpiadi, in fondo. A Sydney 2000, quando è giunto in semifinale e ha perso la finale per il bronzo contro Arnaud Di Pasquale, conobbe la sua attuale moglie Mirka Vavrinec. I due si puntarono per due settimane. Ammiccamenti timidi, fatti di sguardi e parole. Fino all’ultimo giorno, quando arrivò il fatidico bacio. Un bacio che ha cambiato la vita e la carriera dello svizzero. La presenza della Vavrinec, non sempre apprezzata dagli addetti ai lavori, gli ha dato una stabilità eccezionale. E’ sfociata in un matrimonio, da cui sono fiorite le due gemelline Charlene Riva e Myla Rose. Nel 2004 era già lo sportivo svizzero più importante e gli fecero portare la bandiera svizzera durante la cerimonia inaugurale dei Giochi di Atene. Sul campo andò meno bene, con la sconfitta al secondo turno per mano di Tomas Berdych. A Pechino è stato nuovamente portabandiera, ha perso nei quarti con James Blake ma si è rifatto aggiudicandosi l’oro in doppio con Wawrinka. Quest’anno è il favorito numero 1, nel 2016 potrebbe chiudere il cerchio che si è inaugurato a Sydney.

Un addio al tennis alle Olimpiadi sarebbe affascinante, ma ci sono tanti tornei che meriterebbero di ospitare l’ultima partita di Federer: Wimbledon, Basilea, il Masters…Vedremo. Di sicuro non è uno che parla a vanvera. Quindi bisogna prenderlo sul serio quando dice:

“Non credo sia impossibile vedermi a Rio. Sto per compiere 31 anni, allora ne avrò 35 ma la mente è ben disposta. Vedremo. Attualmente non c’è alcun progetto di ritirarmi. Ho già progetti per l’anno prossimo e oltre”.

Quando ha vinto il Roland Garros 2009, completando il Career Grand Slam, gli chiesero se avrebbe giocato fino a Londra 2012. La risposta fu affermativa.

“Bene, eccomi qui”.

Sul torneo, Roger ha detto che pensa soltanto al primo turno contro Alejandro Falla (non semplice, visto che il colombiano lo stava per battere un paio d’anni fa) e ha ribadito le ragioni della scelta di non fare il portabandiera.

“L’ho già fatto due volte, penso che qualcun altro meriti la chance di portare la bandiera. Mi sarebbe piaciuto farlo ancora: quelle di Atene e Pechino sono state grandi esperienze, ma mi fa piacere che il Comitato Olimpico Svizzero abbia scelto Wawrinka. Cedo che sia una bella decisione”

L’ultima frase sembra un messaggio in codice:

“Guardate che non sono stato io a imporre WawrinkaC’era stata qualche polemica, ma quando il torneo inizierà ce le saremo già dimenticate. Magari ne riparliamo per Rio 2016, ok?”.


Immagine e articolo da TB (n.d.r.)

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Untitl13

Federer: Andy e' stato grandioso


Roger Federer è un persona molto positiva, per lui è un argento vinto, non un oro perso. Così la sconfitta subita da Andy Murray nella finale olimpica assume un tono diverso, meno amaro. Perché in fondo si tratta di una vittoria. E noi gli crediamo.

“A me non è andata molto bene, peccato. Ma nello stesso tempo mi vedo come vincitore e sono molto orgoglioso di avere la medaglia al collo. -Dice sereno Federer – Sono veramente contento di aver vinto la medaglia d’argento. Per me non è una sconfitta, anche se avrei potuto e voluto giocarmela meglio questa finale e poi davvero Andy è stato grandioso”.

Andy Murray forse si sentiva un predestinato. Aveva una missione da compiere per il Paese e per la Regina, considerato che un suddito di sua Maestà non vinceva a Wimbledon dal lontano 1936 (l’ultimo fu Fred Perry). Questo gli ha consentito di giocare una partita perfetta, terminata in poco meno di due ore per 6-2 6-1 6-4.

“Oggi Andy Murray era molto forte, molto più forte di me. – Afferma sereno Roger Federer – E’ vero che ho avuto qualche piccola occasione nel primo e nel secondo set, ma era più forte. Chiaramente ho dei rimpianti e c’è un po’ di delusione, ma bisogna vedere il lato positivo delle cose. Ho faticato per arrivare qui, ho rischiato di uscire nella semifinale, per cui va bene così. Ha vinto il giocatore più forte, insomma questa medaglia è il miglior risultato che potessi conquistare”.

Federer non è stato arrendevole, ma la testa sembrava non rispondere a pieno regime.

“Ho dato tutto quanto potevo dare, ero molto stanco a livello emotivo dopo la finale, ma anche dopo la partita con Del Potro avevo le lacrime agli occhi. Forse è questo che è mancato alla fine nel corso di tutto l’incontro di oggi. – Prosegue Federer – Non so come spiegarmelo, c’era qualcosa che mancava, forse è per questo che talvolta ho preso le decisioni sbagliate nei momenti importanti, mentre lui era semplicemente più forte, è lui che ha vinto una partita eccezionale”.

Cosa è cambiato da Wimbledon di un mese fa a quello olimpico?

“La maggior differenza sta nel fatto di giocare al meglio dei tre set, a parte la finale di oggi. E poi forse sono arrivato un po’ stanco dalla maratona con Del Potro. Sia nella parte di esordio che nella semifinale ero molto coinvolto, arrivare in finale significava che il mio sogno di conquistare la medaglia d’oro era ancora vivo”.

La motivazione c’era, ma non è bastata.

“Alla fine questi fattori mi sono costati mi sono costati la vittoria ed a causa loro ho preso delle decisioni sbagliate in campo. In ogni caso ho veramente apprezzato questo torneo olimpico, è stato speciale perché si è tenuto proprio qui a Wimbledon. E’ un torneo sacro per tutti i tennisti ed è il mio torneo preferito”.

Federer giocherella con la medaglia d’argento durante l’intervista, facendo capire quanto ci tenga.

“Ho dato molto, per me era un grande obiettivo quello di conquistare una medaglia, certo avrei preferito l’oro ma anche il bronzo sarebbe stato meraviglioso. In fondo, quella semifinale (con Del Potro) era già quasi una finale. Sono fiero di questa medaglia d’argento vinta per la Svizzera e per me”.

Immagine e articolo da T.it (n.d.r.)

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Parole bellissime da grande sportivo. E mi chiedo: come sarebbe andata se Federer non avesse sputato sangue contro Del Potro arrivando svenato in finale? Per dire: non sarà il caso di cominciare a fare un pensierino all'introduzione del tie-break ovunque? Perché giocare ad oltranza sarà tanto bello e affascinante ma se rischia di condizionare enormemente il cammino di un giocatore in un torneo (se non addirittura di falsarlo) forse proprio così bello non è. Isner sputò sangue 3 giorni per vincere con Mahut e cosa ottenne? Di presentarsi quasi in barella al secondo turno compromettendo anche i successivi mesi di attività. Per carità magari col tie-break contro Del Potro Federer avrebbe perso, ma almeno la finale si sarebbe giocata ad armi pari.

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Quoto... Rolling Eyes
Se ci fosse stato il tie-break nell'ultimo set con Delpo (e Roger lo avesse vinto) la finale si sarebbe giocata perlomeno ad armi pari...

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E Curzio Maltese che massacra Roger su Repubblica?? Smile

http://www.zeroviolenzadonne.it/rassegna/pdfs/6539327edd11b803e8661c1b6df98036.pdf

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Per dipingere il ritratto di Federer Maltese cita Wallace ("più di Jordan, Alì o Maradona"), elencare vittorie dentro e fuori dal campo a quel punto diventa in ogni caso superfluo. E poi quel "il più poetico...". Fantastico

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Federe11


Buon compleanno, Roger

Il numero uno del mondo compie oggi trentuno anni.

Oggi, mercoledì 8 agosto, appare semplicemente una data come tutte le altre. Niente di speciale, insomma, se non fosse che proprio tale giorno, esattamente trentuno anni fa, ha dato i natali alla più grande leggenda vivente di questo sport: Roger Federer, indubbiamente il tennista contemporaneo più amato, forse il più apprezzato di ogni epoca.

Nato a Basilea da papà Robert e mamma Lynette, il piccolo Roger investe Boris Becker prima e Pete Sampras poi come suoi idoli. Dopo un’ ottima carriera da junior, che lo ha visto trionfare a Wimbledon nel 1998 e quindi salire al numero uno, ha fatto irruzione nel circuito maggiore tanto che l’anno seguente, a 18 anni e 4 mesi, chiude la stagione come il più giovane tennista nei primi cento. Passano altri due anni e arriva il primo titolo Atp in quel di Milano, mentre l’anno successivo è già un top-10. Ma è il 2003 che gli consente di conquistare le copertine di tutto il mondo: Roger si laurea re a Wimbledon e si aggiudica il Masters di fine anno. E il 2 febbraio 2004, all’indomani del successo agli Australian Open, conquista la prima posizione del ranking; in quell’anno arrivano anche il secondo sigillo a Wimbledon e il titolo agli Us Open. Alla fine dell’anno saranno ben undici i titoli conquistati, tanti quanti ne otterrà nel 2005, anno in cui arrivano altri due Slam (Wimbledon e Us Open) diventando il primo tennista a calare l’accoppiata Wimbledon/Us Open per due anni di fila dal 1938.

Mai come in questo momento il tennis è ai suoi piedi. Il dominio di Roger è totale, se si esclude la supremazia di un rampante Nadal sulla terra battuta. Nel 2006 arrivano altri dodici titoli, di cui tre Majors (Aus Open, Wimbledon, Us Open), e con essi piovono record su record: diventa così il primo nell’Era Open a vincere almeno 10 titoli per tre anni di fila, il primo giocatore dal 1969 capace di raggiungere in un anno tutte e quattro le finali dei Majors e riesce nell’impresa di vincere almeno 80 partite stagionali per due anni di fila. Nel 2007 piazza per la quarta volta il 3/4 di Slam, grazie ai titoli ottenuti a Melbourne, Wimbledon e New York. Il 2008 è un anno di magra: il solo trionfo agli Us Open non è sufficiente per mantenere la vetta del ranking, “scippatagli” dalla nemesi Rafael Nadal. L’anno seguente arriva il tanto agognato successo al Roland Garros, unico Slam che ancora gli mancava. L’elvetico diventa così il sesto nella storia capace di vincere tutti i tornei dello Slam. Un mese dopo arriva il sesto titolo a Wimbledon(battuto Roddick 16-14 al quinto): questo trofeo gli consente di superare Sampras per numero di Slam vinti (15 a 14) e fa di Roger il tennista più vincente di tutti i tempi. E’ un anno importante anche per l’uomo Roger, che ad aprile sposa Mirka e a luglio diventa padre delle gemelline Charlene Riva e Myla Rose. Tutto coronato dal ritorno in vetta al ranking.

E’ il gennaio 2010 e a Melbourne diventa il primo papà vincitore di un Major dal 1993 che gli assicura almeno uno Slam per l’ottavo anno consecutivo (eguagliati Sampras e Borg); inoltre, a testimonianza di una straordinaria continuità di rendimento ad altissimi livelli, centra la sua 23ma semifinale consecutiva nei tornei dello Slam (striscia iniziata a Wimbledon 2004): altro record. Ciononostante, il 7 giugno 2010 è costretto a cedere lo scettro del ranking Atp: il rammarico è doppio, dal momento che il regno dello svizzero s’interrompe si quando manca una sola settimana per eguagliare il record di Sampras (286 settimane di primato per Pistol Pete, 285 per Roger). Il 2011 è un anno che, a detta di molti, sancisce il tramonto di King Roger: per la prima volta dal 2003, infatti, l’elvetico rimane a digiuno di Slam. Lo svizzero si risveglia in autunno, dove si rende protagonista di un ottimo finale di stagione e chiude con il sesto successo al Masters (ennesimo record). Il resto è storia recente. Federer ha vissuto un’ottima prima metà di 2012 vincendo a Rotterdam, Dubai, Indian Wells e Madrid.
Poi, a Wimbledon, ha riscritto la storia conquistando il 17° Slam e strappando a Sampras il record di permanenza al numero uno.
In molti lo pronosticavano vincente anche a Londra, ma lo svizzero si è dovuto accontentare di un onorevole argento dicendo definitivamente addio a quel sogno chiamato oro. Sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta, ma tant’è.
Avercene, di carriere così da raccontare.

Immagine e articolo da T.it (n.d.r.)

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Brevi-10
(photo by TWE)

Roger ringrazia i suoi fans


" E' stata ed è un'estate fantastica, ricca di emozioni. Mi piacerebbe ringraziare tutti del supporto che mi avete dimostrato nel corso dell'anno: molto di quello che sono riuscito a raggiungere non sarebbe stato possibile senza di voi.
Grazie per tutti gli auguri ed i regali; la vostra creatività e lealtà sono inimmaginabili.
Non vedo l'ora di condividere ancora tanti momenti insieme a voi.
Roger."


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Tanti Auguri Campione!!
Federer, quanto durerà? - Pagina 24 463 Federer, quanto durerà? - Pagina 24 664672

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auguri federer, ma la tua carriera era scritta negli astri, essendo nato lo stesso giorno di ace59... solo qualche anno dopo!

una data un destino!!! Federer, quanto durerà? - Pagina 24 97171

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Interv10

Roger Federer ha svolto, come sempre, la conferenza stampa pre-torneo. Lo svizzero si è voluto soffermare sull'attuale situazione dell'amico e rivale Rafa Nadal:

" Sono molto preoccupato e triste per Rafa. Pensavo che avrebbe giocato sia Toronto che Cincinnati ma così non è stato. Gli scriverò per saperne di più sulla situazione che sta vivendo."

Si torna sul cemento americano e lo si fa dopo la parentesi Olimpica:

" Quest'anno è tutto un po' diverso, ho cambiato preparazione rispetto alle scorse stagioni per via dei Giochi. Veniamo da tre settimane giocate sull'erba ed è più difficile adattarsi al cemento, ma la situazione è uguale per tutti. E' stato fondamentale prendermi una settimana di riposo dopo le Olimpiadi ed è per questo che ho deciso di saltare Toronto. Sto bene e sono felice di non avere alcun fastidio fisico."

La netta sconfitta subita in finale contro Andy Murray una settimana fa sembra non aver lasciato tracce:

" Ci ho messo davvero poco a superare quel momento. Credo cinque minuti. (risata). Non ho avuto bisogno di sedermi in un stanza buia e piangere. Mi sono reso conto piuttosto rapidamente di quello che era successo pochi istanti prima."

Uno dei desideri che Federer ha sempre espresso è quello che le sue figlie lo vedessero giocare:

" In realtà questo era più un desiderio di Mirka. Sono contento che loro abbiano la possibilità di vedermi giocare ad alto livello, le cose stanno andando molto bene, sono un padre fortunato perchè ogni giorno posso giocare con loro e dargli da mangiare. Non so cosa pensano di me. Sanno che sono un tennista, che gioco tanto ma non hanno capito che questo è il mio lavoro. Stiamo cercando di proteggerle il più possibile ma ho voluto che assistessero a varie cerimonie di premiazione perchè quei momenti rimarrano per sempre impressi nella mia mente, nessuno li potrà cancellare."

Tanti sono i record detenuti dal campione di Basilea ma due sono quelli che gli vengono ricordati: mai un ritiro avvenuto sul campo e il numero di Slam giocati consecutivamente dal 2000. Il commento è questo:

" In realtà parecchie volte in campo ho pensato ' O mio Dio sento troppo dolore, non posso andare avanti' ma poi ho chiuso comunque i match per rispetto dell'avversario. Se scendi in campo vuol dire che stai bene ed è nostro dovere giocare. Per quanto riguarda gli Slam giocati, non faccio molta attenzione a questo dato. Cerco di concentrarmi su ogni singola partita."
Immagine e articolo da TWI (n.d.r.)

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Federer, quanto durerà? - Pagina 24 Rogi10 Federer, onore al "vecchio mago"


Roger Federer con il Masters di Cincinnati corona un luglio-agosto di trionfi e riscatti. Dato da molti all’ennesimo tramonto, ha smentito tutti con successi...lirici.

17 Slam, 21 tra Masters Series e 1000, 76 Tornei ATP (ad un passo da McEnroe). Infine il n.1 che ritorna col record di settimane: per molti inaspettato, per altri sacrosanto, nell'ottica di una presunta, quasi necessaria restaurazione. Tanti, e diversi, i significati che possiamo dare a questi ultimi due mesi, targati Roger Federer. Ma i ogni caso, qualche sia il punto di vista, che dire di questo 2012, in cui fino ad ora l'elvetico ha approfittato degli inciampi e dei problemi altrui per riprendersi il trono che mancava da più di due anni?

Dire tanto, dire poco rispetto a queste cifre, e a questo gioco che torna a dominare? Le analisi, se me lo si concede, rimandiamole ad altri pezzi, e con persone certamente più preparate ed esperte del sottoscritto.
Eppure, seguendo questa estate olimpica, piena di sorprese fino a Parigi impensabili, ho trovato un piccolo insegnamento, penso valido per il mio futuro di appassionato, ma anche un senso originale, quasi lirico e poetico a tutto questo.

L'insegnamento è quello per cui la prima cosa da fare sarebbe stare con i piedi per terra prima di esprimersi, prima di esaltare o deprimere troppo un atleta di caratura, Federer, Nadal, Djokovic o Murray che sia. Perché di crisi o di successi, se questa distinzione si può fare viste le carriere di questi giocatori sempre ai vertici, ne abbiamo viste tante per ciascuno di loro, molte negli ultimi due-tre anni, leggendo i quotidiani.
E la stampa, proprio con Federer da fine 2010 allo scorso maggio, oppure nei primi mesi del 2009, non è mai stata tenera.
Anzi tutt'altro, prevedendo declini e burroni alle porte dati dall'età di questo svizzero ormai stagionato, l'avvento di un tennis fisico non più sostenibile, e la classe tecnica che non basta più, forse per un ruolo da nobile comprimario. Così come da oggi non lo sarà più con Djokovic, che viene dato già per spacciato, persino tornato quello della fine del 2010, dove già si parlò di presunti problemi psicologici e di gioco, con la nuova racchetta che non funzionava e l'incrinarsi del rapporto con coach Vajda. Per Murray poi, sconfitto all'indomani dell'oro olimpico, subito la stampa britannica gli si è voltata contro, recuperando il cliché del perdente nei momenti che contano. E Nadal, il povero Nadal? Vive già nell'occhio del ciclone, con tutti che già parlano di ritorni rinviati al nuovo anno, e neanche sicuri, come per esempio sostiene John Werhteim su Sports Illustrated.

Cosa dire allora di questi media che non si fermano mai, vivono sempre sulla scorta dell'attualità, cavalcano esclusivamente il momento e parlano soltanto di quello, senza magari pensare al prima e al dopo? Beh, diciamo che forse la finale di ieri a Cincinnati, come tante altre partite negli snodi di questa era del fondo e dei lunghi scambi, non rappresentano vere e proprie svolte. Ed anzi, lo stesso match di ieri, unito a quello che questa estate ha rappresentato sino ad oggi, potrebbe essere totalmente smentito tra poche settimane o pochi mesi, quando riparleremo di atleti oggi perdenti chiamandoli dominatori e viceversa.

Eppure, guardando la partita di Cincinnati, e tutte le sfide chiave di questi due mesi e mezzo, mi è venuto quasi immediato, istintivo, naturale fare un paragone con la storia del melodramma italiano, il più recente. Forse qui rischio di perdere obiettività, ma nella mia doppia natura di appassionato di tennis e malato d'opera, ho pensato che la rete è anche condivisione di pensieri su cose che tanti vedono e tanti sentono, per poi metterli a confronto. E ho pensato: "Federer mi ricorda Giuseppe Verdi".

Ma come è possibile, mi si direbbe? Ma Come si fa a paragonare un tennista, per quanto leggendario, a un compositore fra i più celebri dell'operistica mondiale? Che senso avrebbe? Eppure, questo paragone un pò forzato, non lo neghiamo, potrebbe esserci.

Partiamo per esempio dal fatto che nelle due carriere, e con le debite proporzioni, troviamo continui successi, e senza lunghi periodi di inattività o "gloria". Verdi poi, proprio come Federer, non era stato oggetto di forti accuse dalla critica in un certo periodo della sua carriera (gli anni '60-'70 dell'800), ma anche da parte del movimento artistico chiamato "La Scapigliatura", guidato da un certo Arrigo Boito, che sarà poi suo grande collaboratore negli ultimi vent'anni di vita?

Ironia del destino, sarà proprio questo "giovane mai troppo cresciuto" a costruire nel tempo il nomignolo con cui Verdi resterà nella leggenda: prima "Il Vecchio", da giovane ribelle che considerava vecchia, superata la sua musica, quindi "Il Grande" o "Il Mago", perché capace, a dispetto degli anni che passano e delle critiche, di restare sempre in piedi, ovviamente aggiornandosi, ma senza cambiare quei motivi o quelle caratteristiche che piacevano al pubblico.

E' così, in un certo senso, per Federer, il nostro "vecchio mago": magari può piacere o non piacere, dare fastidio quella sua aria a tratti snob, a tratti da bravo ragazzo senza un difetto. Tutto è concesso, anzi. Ma stupisce, e sempre di più, il fatto che sia lì, sempre pronto, come un diciottenne, a sbarrare la strada di ragazzi che vogliono sfondare ma non possono, non ci riescono. E magari saltano, perché scelgono vie che ti danno superiorità per un momento, una certa gloria, che poi alla lunga lascia il tempo che trova. Proprio questo vedevo ieri o Wimbledon, quando Federer alzava le braccia o cadeva piangendo, soddisfatto. E in Nole Djokovic o Andy Murray, rassegnati nell'avvicinarsi alla rete, ma composti, consapevoli di un fatto che ho cercato di spiegarmi, in questo modo.

UBITennis (n.d.r.)

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Nessun commento??????? Deve ancora giocare roger?

A me i tifosi di roger ( ribadisco i tifosi) mi ricordano gli interisti.

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Very Happy
anche i giornalisti Wink Riprendendo l'articolo qui sopra non avevo notato

"Tutto è concesso, anzi. Ma stupisce, e sempre di più, il fatto che sia lì, sempre pronto, come un diciottenne, a sbarrare la strada di ragazzi che vogliono sfondare ma non possono, non ci riescono. E magari saltano, perché scelgono vie che ti danno superiorità per un momento, una certa gloria, che poi alla lunga lascia il tempo che trova."

se gli altri vincono c'è il trucco, altrimenti non si spiega Very Happy

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Secondo me i tifosi di Rafa (ribadisco i tifosi) vogliono fare troppo i simpaticoni... Federer, quanto durerà? - Pagina 24 810504

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Per fortuna che poi ero io l'antisportivo eh...

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FedEx ha scritto:
Per fortuna che poi ero io l'antisportivo eh...


ma era riferito a me? usa il tasto "citazione" altrimenti si capisce poco.

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rafapaul ha scritto:
Nessun commento??????? Deve ancora giocare roger?
A me i tifosi di roger ( ribadisco i tifosi) mi ricordano gli interisti.


A me pare necessaria una revisione alla grammatica italiana Wink

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Giunta, a tutti e due...più che antisportvivi sono due interventi di cattivo gusto...fatti solo per provocare... io almeno quando scrivo di Rafa non lo faccio perchè godo sulle "sofferenze" altrui...
In ogni caso quel che dovevo dire l'ho già scritto su un altro post...
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