tattica contro i regolaristi

Luchino 67 ha scritto:

Chi se ne frega se è Ferragosto...... IO NON HO MAI DETTO CHE IL MIO GIOCO E' IL MIGLIORE INTANTO 
Io ho detto in più modi e più volte possibili, che non rispetto i pallettari veri e più ancora quelli che si mettono a pallettare solo per vincere pur sapendo fare un tennis "normale" ed ho anche motivato il perchè e pensa che tu l'avevi anche riconosciuto, il mio ragionamento che c'era dietro a questo mio odio.....ma te lo provo a rispiegare con un esempio, prendendo spunto dalla pubblicità che va in onda su super tennis, dove ci sono la Garbin e Volandri che fanno da modelli: alla fine dello spot appare una scritta che dice "vestiamo la grandiosità del tennis".......Ecco, se si parlasse dei pallettari ( non dei regolaristi ) la frase finale sarebbe "offendiamo la grandiosità del tennis"....perchè, se per vincere uno si mette a giocare in quel modo osceno (e non ditemi che sia bello e divertente veder giocare così ), per me è di una vigliaccheria enorme......e visto che tu citi i professionisti per fare un paragone con il mio tennis, permettimi di fare altrettanto: si è mai visto tra i pro, qualcuno pallettare per delle ore per vincere una partita 
E poi chi se ne frega dei pro...io guardo a quello che devo fare nella mia realtà, ed i back di diritto, oltre ad essere efficacissimi per gli approcci a rete, sono anche dei colpi consigliati dai maestri, come si vede nei video postati da [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link], mentre non mi risulta di maestri che insegnino a tirare la palla 3/4 metri sopra la rete con la racchetta a mò di padella, perchè così giocano i pallettari a cui mi riferisco ed ho visto io........

malconcio ha scritto:

Quanto è comica la vita. Luchino cita una pubblicità il cui protagonista è uno dei più grandi regolaristi della storia. Volandri batté al forum Federer di pura regolarità, dimostrando al mondo che giocare in difesa può portare a grandi risultati. Io ero sugli spalti e godetti come un riccio.

malconcio ha scritto:

Mi piacerebbe poi sentire anche qualche intervento di altri forumisti, che mi dicano "malconcio, dici cose sensate" oppure "malconcio, saranno pure quarant'anni che giochi a tennis, che prendi lezioni, che leggi libri e riviste sul tennis, che vedi partite in TV e dal vivo, che assisti ad allenamenti di giocatori del Tuo Circolo che provano a fare i pro, ma fidati, non hai capito niente." Perché altrimenti, in mancanza di vostri contributi, questo non è più un forum di persone, ma uno scontro sterile tra me e Luchino e ne possiamo pure fare a meno...

malconcio ha scritto:

E a proposito di video, ne esiste una infinità sul web che ti dice di palleggiare alto da fondo, cercando di dare profondità e di avere pazienza. Chi gioca a tennis si pone innanzitutto l'obiettivo della regolarità. Poi ognuno la ottiene a modo suo: il giocatore atp ti tira un caricone con la palla che ruota a 3.000 giri, il giocatore di club un semilob piatto e tra i due estremi ci sono tante vie intermedie, ma tutti, proprio tutti, cerchiamo innanzitutto regolarità e sai perché? Perché nel tennis la massima parte dei punti si fa sull'errore dell'avversario, errore che non significa solo che l'avversario ha tirato in rete o fuori, ma via via che il livello si alza che ti ha dato una palla attaccabile, perché non ha giocato lungo e profondo. La prossima volta che giochi chiediti se ti sarebbe stato possibile fare il tuo attacco di diritto in back se il tuo avversario ti avesse giocato alto e lungo. Hai voglia a dire: io vario il gioco e non permetto al pallettaro di pallettare, perché è vero il contrario, vari il gioco perché il pallettaro ha giocato corto. Prova a giocare un attacco in back su un caricone di top del tuo avversario e poi mi saprai dire. Probabilmente odi i pallettari perché non ti mettono nelle condizioni di fare con facilità il tuo gioco di attaccante, ma che dovrebbero dirti: prego si accomodi?

Donnari Massimo ha scritto:

Tutto giusto, condivido 100'/, il gioco moderno, dopo che sono state abbandonate le racchette di legno, è questo, palla carica che deve passare almeno un metro sopra la rete, è questo il modo per ottenere profondità di palla,

andrea scimiterna ha scritto:

Condivido in toto il post sopra. Per aggiungere il mio pensiero, io ho avuto la tessera agonistica per 12-18 mesi niente da fare il fuoco dell'agonismo dentro non c'è l'ho tornando dai tornei mi chiedevano con chi hai giocato rispondevo tizio, che classifica ha, boh replica ma come fai a giocare con uno e non conoscere la classifica rispondevo, ma che mi frega della classifica mi piace giocare se son più forte vinco se no perdo. A riprova di ciò noni piacciono neanche le varie formule dei tpra, appunto perché l' agonismo il torneo i punti, ma anche (magari purtroppo) la vittoria non superano il semplicissimo piacere di giocare.Qualcuno di quelli che scendono in campo col coltello tra i denti penserà, questa è un ma pippa che non porta a casa una partita. Vero, pace, non me ne può fregar di meno.

Giulio Marino ha scritto:

 Penso invece che andrebbero allontanati dai campi da tennis quelli che deridono e infastidiscono l'avversario con frasi come "come faccio a perdere con questo /  ha solo culo, prende sempre le righe e i nastri, ecc..." , questi soggetti dovrebbero farsi curare da un bravo psicologo prima di scendere in campo.

malconcio ha scritto:

Luchino, adesso hai una grandissima opportunità. Puoi scrivere un msg in cui dici che abbiamo frainteso, che tu non capisci chi deciderà di giocare da pallettaro, ma che non ti sogneresti mai di non avere rispetto per chi gioca da pallettaro. Potresti dire che hai usato parole forti, come si usa tra amici al bar,  e che la prossima volta soppeserai le parole. A questo punto io ti abbraccerei, virtualmente si intende, ti inviterei a bere una birra insieme, ti chiederei della tua ultima pesca e agli altri forumisti spunterebbe una lacrima di commozione. Che dici, la prendi al volo questa occasione? Forza, non c'è niente di male nel riconoscere di essersi espressi male.