Ljubo ha scritto: Ora, se in queste condizioni di gioco, 7 scambi su 10 durano 3 colpi di media, quanto credete che potrebbe durare uno scambio in media su superfici più rapide e palline con meno massa? Semplice, non si potrebbe giocare a tennis.
Le palle per favorire scambi più lunghi dovrebbero pesare di meno. Se più pesanti prendono meglio il colpo. Un esempio limite sono le palle di spugna. A dispetto di una grande forza che si possa imprimere al colpo perdono quasi subito l' inerzia e frenano in aria. Man mano che la palla aumenta di peso (chiaramente entro certi limiti di una palla standard ATP) si ha un fenomeno contrario. Un altra variante, per tentare di aumentare la durata dello scambio e quindi contestualmente rendere più faticoso il winner, è quella di aumentare di pochissimi millimetri il diametro mantenendo il peso inalterato. In questo modo diminuisce la densità della palla stessa con ovvie conseguenze (si ha per così dire un leggero effetto "spugna"). In realtà a livello ITF/USTA vi è una tolleranza essendo stati stabiliti dei limiti.
Fino al 2002 esisteva un solo tipo di palla, la “Tipo2”. Nel 2002 furono introdotti due nuovi tipi, la palla “Tipo1” che ha un rimbalzo più basso e rapido della Tipo2, e la “Tipo3” con diametro maggiorato del 6% che consente un rimbalzo più alto e lento della Tipo2. Tipo3 da altitudine”, una palla speciale per giocare ad alta quota, dai 1200 s.l.m.
Tutte le palle (tipo 1, 2 e 3) devono avere un peso compreso fra i 56 e 59,4 grammi; il diametro fra 6,54 e 6,85 cm per le palle di tipo 1 e 2; tra 6,98cm e 7,30cm per le Tipo3. Palle ben diverse tra loro anche se conformi alle norme