alain proust ha scritto: swinic ha scritto: quanto scrive marconadal e'assolutamente vero. ci gioco da maggio ,a giugno il mio primo torneo di quarta poi altri due a luglio . oltre a grandi risultati mi ha disarmato la facilita ' in tutto : spinta , precisione , recuperi , gioco a rete . non ho custom ma a questo punto lo provero'...quel che e' certo e' che dopo wilson babolat e un paio di head ....il matrimonio e' per sempre !
la faccenda si fa misteriosa...
da come la descrivi tu sembra una racca facile facile: spinge, è precisa, aiuta nei recuperi. ma altri l'hanno descritta come un'attrezzo morbido (e qui non si discute penso) che non spinge e che nei recuperi non aiuta, che bisogna sempre essere messi bene con le gambe, spingere sempre bene il colpo ecc., quindi un telaio da giocatori di buon livello. Insomma, tutto l'opposto di una profilata che bene o male aiuta e perdona (vedi babolat, wilson pro open e simili).
provo a risolvere il mistero
- non intendevo "facile-come-una-profilata". ho giocato anche io per diverso tempo con una pure drive, ed è oggettivamente più facile nel senso che come tocchi la palla - anche nei recuperi - la palla va di là. ma la prince è "facile" nel senso che, posto si abbia un minimo di tecnica di base, mi pare decisamente più efficiente di una profilata tipo: si trasferisce con maggiore esattezza il tipo di colpo, forza e direzionalità che si intendono dare alla palla.
- è molto precisa (qualcuno ha usato qui la felice espressione "sembra di spingerla con la mano") e questo è a parer mio espressione di facilità: vuoi fare una cosa, e molto frequentemente riesci a farla. ciò è certamente dovuto in gran parte anche al
- profilo sottile: dona alla racchetta straordinaria sensibilità e precisione, controbilanciando la relativa perdita di controllo che un piatto 100 paga rispetto ad un 98 o 95 ( io lo noto molto sul rovescio in top, la cui traiettoria era più imprevedibile con la pure drive, mentre qui, di nuovo, la palla va dove e come ho in mente debba andare)
- la questione della bassa rigidità: in termini di potenza pura, la prince mi sembra (intuibilmente) inferiore ad una profilata. allo stesso tempo, la sensibilità che si guadagna "agguantando" la pallina restituisce gran parte del maltolto in termini, appunto, di esatta direzionalità al colpo che, non devastante, riesce bene (e certamente meglio e più che con una profilata) ad essere pesante anche grazie al cosidetto "massive spin potential" - non c'è dubbio, come è stato fatto notare, che la terra rossa sia l'ambiente naturale di questo telaio. qui giocano anche le corde e le tensioni, credo: incordata a 25 non spinge, a 22/23 molto di più (e si controlla ancora molto bene, vedi sopra). non da ultimo, in particolare per chi come me ha una certa età e risente di dolorini/doloroni vari, la morbidezza del telaio non pone alcun problema in questo senso, lasciando anche dopo due ore serrate un braccio non affaticato e (magari il mattino dopo) non dolorante.
- i "buconi": elemento importante, che non avrei immaginato rendesse così veloce il movimento e lo swing della racchetta. si sente proprio che la racchetta penetra più facilmente nell'aria, a tutto vantaggio della velocità di impatto - e relativa velocità della pallina.
- recuperi: dipenderà da fattori particolari e non valutabili se non in riferimento alla meccanica unica del gesto di ciascuno di noi, ma certo è che con questa racchetta riesco a passare incrociato su un attacco profondo o a rientrare nel palleggio con un recupero in top alto e profondo come non mi è mai capitato.
riassumendo, quindi: in mano ad un neofita o giocatore dalla tecnica ancora da sgrezzare, non mi sentirei di dire che la racchetta sia facile. se invece si possiedono una buona tecnica e un sufficiente atletismo che consentono di spingere, penso questa possa essere una racchetta che da grandi soddisfazioni nell'avvicinarsi a realizzare il tipo di gioco che si ha in mente.