Differenze tra corsa in pianura ed in salita

Ciao, premetto che per adesso vista la stagione faccio solo tapirulan, volevo capire che differenza ci sono tra allenarsi a correre in pianura ed in salita. Forse in pianura si fa più fiato mentre in salita più muscoli? Come mi consigliate di alternare le due cose?
Thanks!

Ma in salita sempre sul tapirulan ? 

onehandjack ha scritto:

Ma in salita sempre sul tapirulan ? 

Si, si può impostare la pendenza, alta tecnologia

Oggi sono andato di 5%, sono arrivato morto come se avessi scalato il monte bianco

Secondo me più che salita o pianura andrebbe valutato il tempo; nel senso che ripeto, secondo me, è inutile stare lì a macinare km, che sia in pianura oppure in salita, anche perchè il tennis non è uno sport aerobico. Voglio dire, a questi livelli è raro arrivare ad una soglia lattacida durante uno scambio...io riterrei più opportuno fare delle ripetute su una breve distanza...Pronto ad essere smentito 

Gianluca Peddis ha scritto:

Secondo me più che salita o pianura andrebbe valutato il tempo; nel senso che ripeto, secondo me, è inutile stare lì a macinare km, che sia in pianura oppure in salita, anche perchè il tennis non è uno sport aerobico. Voglio dire, a questi livelli è raro arrivare ad una soglia lattacida durante uno scambio...io riterrei più opportuno fare delle ripetute su una breve distanza...Pronto ad essere smentito 

Quoto Gianluca, per un tennista normale sarebbe così.
Ma il nostro Adolfo fa del moto perpetuo in campo un must

Gianluca Peddis ha scritto:

Secondo me più che salita o pianura andrebbe valutato il tempo; nel senso che ripeto, secondo me, è inutile stare lì a macinare km

completamente d'accordo, infatti io al momento mi alleno sempre su una distanza fissa di 6km (alternando anche scatti), nel tennis non serve fare fondo (dai 10km in su lo sarebbe), anzi può anche essere contro producente.

Però all'interno di questi 6km mi piacerebbe capire che differenze ci sono nel tipo di allenamento che si va a fare con pendenze varie.

onehandjack ha scritto:

Gianluca Peddis ha scritto:

Secondo me più che salita o pianura andrebbe valutato il tempo; nel senso che ripeto, secondo me, è inutile stare lì a macinare km, che sia in pianura oppure in salita, anche perchè il tennis non è uno sport aerobico. Voglio dire, a questi livelli è raro arrivare ad una soglia lattacida durante uno scambio...io riterrei più opportuno fare delle ripetute su una breve distanza...Pronto ad essere smentito 

Quoto Gianluca, per un tennista normale sarebbe così.
Ma il nostro Adolfo fa del moto perpetuo in campo un must

Una cosa buona del correre in salita è che al ritorno stai in discesa e vai alla grande.

Adolfo ha scritto:

Gianluca Peddis ha scritto:

Secondo me più che salita o pianura andrebbe valutato il tempo; nel senso che ripeto, secondo me, è inutile stare lì a macinare km

completamente d'accordo, infatti io al momento mi alleno sempre su una distanza fissa di 6km (alternando anche scatti), nel tennis non serve fare fondo (dai 10km in su lo sarebbe), anzi può anche essere contro producente.

Però all'interno di questi 6km mi piacerebbe capire che differenze ci sono nel tipo di allenamento che si va a fare con pendenze varie.

No io parlo proprio di scatti sulla breve distanza...al limite alternarli a squat sul posto oppure affondi, ma sempre con un recupero,secondo me max 120"...tra 6 km e 10 km secondo me non c è differenza...ovvero stai già lavorando a livello aerobico, che si innesca dopo 20 minuti (krebs)

Gianluca Peddis ha scritto:

ma sempre con un recupero,secondo me max 120"...tra 6 km e 10 km secondo me non c è differenza...ovvero stai già lavorando a livello aerobico, che si innesca dopo 20 minuti (krebs)

questo è un punto interessante, siamo sicuri che nel tennis non serva il lato aerobico?

Mi trovo spesso davanti giocatori che quando lo scambio si allunga un pò di più, iniziano a perdere lucidità ed a sparare ad occhi chiusi pur di interromperlo, un allenamento sulla resistenza su corte distanze (tipo 6km) non potrebbe giovargli??

Adolfo ha scritto:

Gianluca Peddis ha scritto:

ma sempre con un recupero,secondo me max 120"...tra 6 km e 10 km secondo me non c è differenza...ovvero stai già lavorando a livello aerobico, che si innesca dopo 20 minuti (krebs)

questo è un punto interessante, siamo sicuri che nel tennis non serva il lato aerobico?

Mi trovo spesso davanti giocatori che quando lo scambio si allunga un pò di più, iniziano a perdere lucidità ed a sparare ad occhi chiusi pur di interromperlo, un allenamento sulla resistenza su corte distanze (tipo 6km) non potrebbe giovargli??

Beh male non fa ovvio ;-) Il tennis è uno sport completo: serve velocità, resistenza, equilibrio, poi ovvio, uno  va a compensare le sue carenze per completarsi...io, dovendo scegliere ( non faccio nessuno dei 2 ) preferirei le ripetute su brevi distanze con aggiunta degli esercizi già citati

Secondo me ci vuole entrambi: gli scatti per velocita e reattività negli spostamenti e la resistenza per la lucidità/resistenza quando lo scambio si alza di intensità e si allunga la durata dello stesso

Adolfo ha scritto:

Ciao, premetto che per adesso vista la stagione faccio solo tapirulan, volevo capire che differenza ci sono tra allenarsi a correre in pianura ed in salita. Forse in pianura si fa più fiato mentre in salita più muscoli? Come mi consigliate di alternare le due cose?
Thanks!

In salita si allena la velocita...mi sembra

S usa la resistenza

trovo pericolosissimo il "secondo me" in un campo come questo.
o si sa di quel che si parla o è meglio stare zitti.

ciao
andy

In salita si allena un mix di velocità e resistenza.
Velocità perché correndo in salita alleni la forza del muscolo a causa della rottura e del rinnovo/rimpiazzo di fibre muscolari, che aumentano in numero, hai più spinta.. ti fai due gambe così in sintesi.
Resistenza perchè una maggior quantità di fibre significa più capillari, quindi volgarmente più ossigeno nei muscoli e la soglia lattacida aumenta..

Il fiato, se corri regolarmente, lo crei easy.

Se esci in strada a fare le salite occhio alle discese che sono più b****e delle salite stesse.. 

Io personalmente farei un allenamento vario di ripetute, salite e corsa in piano, regolare per recuperare..

Reputo anche importante non farsi ingolosire dal tempo di recupero (quindi non allungarlo troppo) durante gli allenamenti sulle brevi distanze, tra uno scatto e l'altro, perchè in campo non riposi moltissimo durante lo scambio.
Essendo però una novellina in questo sport lascio la parola a chi se ne intende di più.

Adolfo, ma sul tapirulan che usi non ci sono dei programmi giá impostati ?
Tipo 5 km con variazioni di pendenze e di velocità?
Quando lo facevo,bei tempi,mi ammazzava...

Marcotop65 ha scritto:

Adolfo, ma sul tapirulan che usi non ci sono dei programmi giá impostati ?
Tipo 5 km con variazioni di pendenze e di velocità?
Quando lo facevo,bei tempi,mi ammazzava...

Sarebbe figo ma non ne ho idea!

Correre sul tappeto è differente dal correre all'aperto proprio per un discorso biomeccanico dove nel primo abbiamo una spinta muscolare meno efficace in quanto è il tappeto che si muove e noi dobbiamo restarci sopra compiendo un movimento quasi verticale ossia vs l'alto mentre all'aperto il movimento dipende solo dalla nostra spinta. Calcoliamo poi il lavoro maggiore dei muscoli stabilizzatori dove dovremo evitare eventuali punti sconnessi ,buche, ostacoli e via dicendo.....comunque sia il lavoro in salita è un buon aerobico/anaerobico in entrambi i casi.

GIANLUINI DICA ha scritto:

Correre sul tappeto è differente dal correre all'aperto proprio per un discorso biomeccanico dove nel primo abbiamo una spinta muscolare meno efficace in quanto è il tappeto che si muove e noi dobbiamo restarci sopra compiendo un movimento quasi verticale ossia vs l'alto mentre all'aperto il movimento dipende solo dalla nostra spinta.

Questo è vero però c'è anche l'altro lato della medaglia. Sul tappeto una volta che hai impostato una velocità per un intervallo di tempo quella devi tenere a meno di non voler essere scaraventato fuori, mentre all'aperto puoi inconsciamente assecondare i cali spontanei di ritmo che il fisico ti chiede perchè un pò affaticato.
Diciamo che per quella che è la mia esperienza, per i motivi che ho scritto sopra, il tappeto ti fa faticare di più

Adolfo ha scritto:

GIANLUINI DICA ha scritto:

Correre sul tappeto è differente dal correre all'aperto proprio per un discorso biomeccanico dove nel primo abbiamo una spinta muscolare meno efficace in quanto è il tappeto che si muove e noi dobbiamo restarci sopra compiendo un movimento quasi verticale ossia vs l'alto mentre all'aperto il movimento dipende solo dalla nostra spinta.

Questo è vero però c'è anche l'altro lato della medaglia. Sul tappeto una volta che hai impostato una velocità per un intervallo di tempo quella devi tenere a meno di non voler essere scaraventato fuori, mentre all'aperto puoi inconsciamente assecondare i cali spontanei di ritmo che il fisico ti chiede perchè un pò affaticato.
Diciamo che per quella che è la mia esperienza, per i motivi che ho scritto sopra, il tappeto ti fa faticare di più

Certamente hai ragione, ma alcune volte la testa ci spinge a fare cose che il nostro corpo in quel momento non puó fare.
Non sempre superare "la soglia" è positivo.. imho..

Nandi795 ha scritto:

Certamente hai ragione, ma alcune volte la testa ci spinge a fare cose che il nostro corpo in quel momento non puó fare.
Non sempre superare "la soglia" è positivo.. imho..

Assolutamente vero, infatti non sono poche le volte che scendo dal tappeto DEVASTATO

  a chi lo dici.. anche all'aperto mi spingo spesso troppo lontano da casa per tornare sana

Certo diciamo che molto spesso la fatica agisce sullatesta e ti induce a rallentare pur avendo la capacità di sostenere lo sforzo; infatti sarebbe meglio utilizzare sempre un cardiofrequenzimetro e impostare le proprie soglie aerobiche e anaerobiche: all'inizio può sembrare un lavoro un pò complesso ma una volta che ci hai preso gusto è anche divertente perché riesci a percepire i miglioramenti,inoltre oggi con gli smartphone esistono app molto carine che praticamente svolgono il grosso del lavoro. Comunque sia il tappeto soprattutto nella stagione invernale è un grosso aiuto.

Da quanto ho letto la corsa in salita è fatta per aumentare la forza nelle gambe. mentre quella in discesa aumenta la velocità. Il tennis è uno sport principalmente che richiede l'intervento del metabolismo anaerobico, alattacido e lattacido, più il primo e solo un piccola percentuale dell' aerobico. Allenarsi aerobicamente (resistenza), come ti è stato già detto, fà aumentare la capacità di sopportare l'accumulo di acido lattico, soglia anaerobica. Poi dipende anche da quale superficie giochi, sul cemento gli scambi sono più rapidi mentre sulla terra sono più lunghi. Il consiglio che ti posso dare è quello di andare a correre alternando tratti in salita e tratti in discesa così alleni tutte queste qualità.La pendenza in discesa non deve esse eccessiva, massimo 5%. Se usi il tapais roulant prova ad aumentare progressivamente la pendenza. Tapais roulant che hanno la pendenza in discesa sono rari.