Diciamo che prima dell'avvento di Lombardi a capo del Settore Tecnico della Federazione, la Scuola Nazionale Maestri diretta da Tonino Rasicci al Tre Fontane di Roma, durava un anno ed accoglieva solamente giocatori di una certa classifica (quasi tutti B), e molti di loro erano anche diplomati ISEF.
Una specie di college del tennis gestito dal Sergente Hartman di Ufficiale e Gentiluomo.
Io ne ho conosciuti tanti di questi maestri usciti da quella scuola e devo dire che erano molto preparati, soprattutto per l'insegnamento ai bambini.
La critiche che fece Lombardi a questa scuola che fu da lui smantellata fu che:
-era in perdita per la FIT (non produceva ricavi)
-si insegnava ad insegnare un tennis retrodatato, dei "gesti bianchi"
Prma osservazione: una scuola di quel tipo non deve produrre profitto, perchè il profitto te lo da nel lungo termine grazie all'attività che poi svolgeranno quei maestri nei circoli.
In quella scuola si sta investendo sul futuro, ed il ritorno dell'investimento lo hai a lungo termine.
Le sacche di profitto la FIT avrebbe dovuto trovarle altrove, non spennando da subito alcuni suoi futuri collaboratori.
Anzi quella scuola era il fiore all'occhiello della Federazione.
Seconda osservazione: ad un bambino cosa vuoi insegnare? Il dritto in top alla Nadal? Ma perchè quelli di Federer nno sono gesti biachi su cui si è lavorato sopra modernizzandoli? Ma perchè il mio maestro che ha fatto la scuola di Rasicci non mi ha prima insegnato il dritto piatto, nel 1976, per poi modificarmelo negli anni 80 facendomi giocare in top?
Come scrive Veterano, tanto poi nessuna scuola può insegnarti i dettagli che servono ad un giocatore di un certo livello.
Ma almeno le basi giuste si, poi ci si lavora nel tempo, ma modificare qualcosa partendo da una base corretta, come un gesto bianco, con le giuste impugnature e la giusta dinamica, credo sia enormemente più facile che partire da un dritto in top tutto storto, con impugantura personalizzata, in open stance insegnato ad un bambino di 10 anni.
Tra l'altro vorrei aggiungere una mia personalissima considerazione, non perchè sono un nostalgico di un certo tennis, ma Roberta Vinci non raggiunge tutti i suoi risultati con un tennis fatto di gesti "quasi" bianchi?
Ci si deve vergognare di giocare in quel modo?
Tim Henman, uno che di "gesti bianchi" ne masticava parecchio, non ha raggiunto dei risultati che i nostri tennisti "moderni" italiani non hanno mai raggiunto?
Per non scomodare Sampras e Federer, ma Del Potro ad esempio, non gioca un tennis iperclassico anche se attualizzato?
L'universtià non ha il compito di insegnarti a lavorare, ha il compito di fornirti le basi giuste per affrontare qualsiasi tipo di lavoro nell'ambito dei tuoi studi.
La specializzazione te la fai lavorando.