Gigetto ha scritto: Tutto vero quel che è stato riportato ma ... ci sono dei ma...
Innanzitutto la Fit per presentare la domanda attribuisce diversi punteggi alla classifica avuta, al titolo di studio, ecc. e qui si aprono scenari davvero vari perchè a fronte di qualche diploma e qualche rara laurea, la maggior parte possiedono la terza media. Ma non è tanto questo il punto quanto il fatto che nelle SAT non mi pare di aver visto spiegare con dovizia di particolari, come si esegue un diritto, un rovescio, un servizio, ecc.
I più si limitano a gestire le scuola affidando appunto a palleggiatori i ragazzini. E su questo condivido quanto scritto da lion94; di rotazione ben pochi sanno spiegare cosa intendono. Il mio maestro toscano, grande appassionato, spiegava bene come si doveva partire impugnando con le giuste impugnature, spiegando cosa succedeva colpendo in un modo o nell'altro.
Non mi pare proprio che questo avvenga.
D'accordo anche con miguel ma...molti han problemi con soggetto, predicato e complemento.
Anche Vet ha parzialmente ragione da vendere; il tennista di vertice esce per la sua volontà e le possibilità della famiglia, in alcuni casi l'impostazione la vedo poco. E faccio i nomi di tal Borg, di tal Courier, ad esempio che colpivano la palla in maniera molto poco scolastica.
Condivido mino59 che ogni sera arriva a casa stanchissimo.
Forse sarebbe opportuno che si valutasse veramente la persona, come si impegna in campo, come parla ai ragazzi, e non come avevo sostenuto, in base alla classifica. E' ovvio che un 4 cat. non tirerà mai fuori dei campioni ma anche un ex A che non si aggiorna lo farà mai.
Poi mi sembra che i vari Piatti, Castellani e qualcun altro, siano soprattutto all'estero e non in Italia o qui ci vengano per poco tempo.
Allora vediamo un po come stanno le cose,ormai in giro per il mondo si possono fare corsi di tre giorni per poter insegnare tennis e pagando la quota si vede passare di tutto ma proprio di tutto,lo stesso vale per i corsi federali,dove "forse" ce un po piu di attenzione nel dare i diplomini ma anche li ho visto un po di tutto.
Finito il corso si dovrebbe fare un tot di tempo di pratica in un club seguiti da un maestro piu' esperto,cosa che per la maggior parte delle volte non avviene, insomma si lascia un po i nuovi maestri allo sbaraglio,e non li si aiuta a crescere.
Non credo che il buon maestro si veda da come parla ma da come trasmette,e si puo trasmettere ed insegnare bene senza per forza parlare un italiano perfetto.
IL discorso del maestro toscano che fai tu puo' essere interessante per un adulto,ma interessante non significa indispensabile.
Cioe' mi spiego meglio,non e' importante avere troppe nozioni per chi deve imparare ma le nozioni essenziali,per esempio non serve sapere i nomi delle varie impugnature, ma come si fa il movimento,percio' indipendentemente da che impugnatura si usi ci sara' un tipo di movimento che il maestro dovra' spiegarvi, praticamente, facendovi vedere li movimento da fare e facendovi fare gli esercizi necessari per apprenderlo.
Personalmente non credo che serva molto entrare in certi dettagli che possono si soddisfare la curiosita' dell adulto che vuole sperne di piu', ma che poi possono distogliere l'attenzione dalle cose essenziali.
Praticamente in campo non serve spiegare tutto nei dettagli ma focalizzarsi sui punti essenziali,poi se si tratta di una lezione privata dove l'allievo ti chiede di spiegargli come funziona la catena del dritto in semi open stance lo si puo fare,ma onestamente lo si puo fare anche senza parlare molto e senza dare molti dettagli e terminologie che possono solo fuoriviare.
IL bambino non ha bisogno di sapere il nome dell' impugnatura che sta usando e come si chiama il tipo di passo che sta facendo con i piedi,le si fa vedere come si fa e con i giusti esercizi apprende......senza dover mettere l'attenzione in cose che praticamente non le servono.
L'adulto invece pensa di piu' e purtroppo si va a mettere in complicazioni che per la maggior parte delle volte non le servono per crescere,ovviamente un maestro deve sapere bene cosa sta insegnando e deve conoscere tutte le terminologie necessarie, un giocatore invece deve concentrarsi di piu' sul gioco e sui movimenti piu' che dover sapere se fa un cross step oppure gioca con una western o una estern.
IL mio discorso non e' legato ad una categoria di giocatori che puo' fare o non fare il maestro,perche' anche un quarta con una buona tecnica di base potrebbe farlo,con la giusta formazione e con l'appoggio di qualcuno che lo faccia crescere,cosa che purtroppo sia a livello di formazione che poi di seguimento in campo non ce......e da li purtroppo si vedono i danni.
Anche qua ce ne sono..ce una scuola dove hanno credo 300 bambini e dove solo l'Head Coach ha un po di esperienza sia come giocatore che come insegnante,gli altri sono stati buttati in campo alla bene e meglio dopo un corso di tre giorni ed insegnano sin dall inizio a tutti......non avendo la minima nozione di quello che stanno facendo.....e crescendo ben poco.........e ovviamente insegnando male.....purtroppo la maggior parte dei genitori non ha cultura di tennis e credendo di mandare il figlio in una buona scuola non avendo le capacita' per accorgersi di cosa si fa in campo fa si che spenda soldi inutilmente e magari faccia imparare poco o niente e male al figlio....
Capisco la passione che e' fondamentale ed il mio non e' un monito al quarta per allontanarlo dall insegnamento,piu che altro penso che questi corsi dovrebbero essere piu seri e onesti,e non solo fatti per riempire le tasche delle varie federazioni o associazioni........indipendentemente dal livello di gioco ragggiunto la selezione doverebbe essere fatta piu seriamente..........almeno credo.........