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Federer, quanto durerà?

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descriptionFederer, quanto durerà? - Pagina 14 EmptyRogi... gioie o dolori ?

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Promemoria primo messaggio :

per la gioia dei fans di Rogi...


Ma davvero Rogi sta invecchiando cosi´ male?


Federer, quanto durerà? - Pagina 14 In-evi11


L'8 agosto 2011 Roger Federer da Basilea ha compiuto 30 anni. Traguardo significativo per la sua vita personale, secondo alcuni anche sportiva, visti i risultati definiti da molti deludenti. Lo stesso campionissimo dopo la sconfitta con Djokovic a Flushing Meadows ha apertamente detto di "aver avuto stagioni migliori". Ma come hanno gestito questa "anzianità anagrafica" gli altri big del decennio 2000? Siamo andati a verificare come Andre Agassi e Pete Sampras si sono comportati nella stagione in cui hanno raggiunto i 30.

Nota bene: la statistica tiene conto dei risultati raggiunti negli Slam e nei Master 1000, all'epoca Master Series. Ogni match vittorioso nei primi, da 2 punti; nei secondi 1 punto. Ecco i risultati dello studio.

Pete Sampras: 35 punti. Pistol Pete, classe 1971, nell'anno 2001 raggiunge "solo" la finale dello Us Open, persa contro Agassi. Negli Slam non va oltre gli ottavi in Australia e a Wimbledon, mentre il Roland Garros è disastroso, con un misero secondo turno. Non va meglio nei Master, dove arriva in finale solo a Indian Wells, vincendo in tutto altri 4 incontri negli altri tornei.

Andre Agassi: 40 punti. Meglio dello storico rivale fa Agassi, classe 1970, che nel 2000 vince subito a Melbourne, e poi arriva in semifinale contro Rafter a Wimbledon. La finale arriva anche nella MAsters Cup di Lisbona, sconfitto da Kuerten. Negli altri tornei poco o nulla da segnalare, a parte la semifnale di Miami. Pessimi Roland Garros e Us Open, con due secondi turni.

Roger Federer: 55 punti (stagione ancora in corso). Semifinale in Australia e allo Us Open (sconfitte con Djokovic, poi vincitore), finale contro Nadal a Parigi, quarti di finale gettati al vento dopo essere stato avanti di 2 set con Tsonga a Londra. Rispetto agli altri due colleghi, Roger si comporta meglio anche nei Master 1000, dove vince almeno una partita in ogni torneo (semi a Indian Wells, Miami e Madrid). E manca ancora qualche mese alla fine della stagione.

La statistica, che come tutto ciò che si basa sui freddi numeri ha dei limiti, mostra un Roger Federer che raggiunge migliori risultati rispetto ad Agassi e Sampras nel 30esimo anno di vita. Vero è che il livello generale di questi ultimi anni è (parere personale) superiore rispetto a quello di fine anni '90 e primi anni 2000, quindi il traguardo è ancor più significativo, al di là di infortuni che hanno debilitato i due americani nell'anno considerato. Non siamo qui a sindacare se Roger sia il GOAT. Certo è che criticarlo in questo 2011 è legittimo fino ad un certo punto, perchè i risultati sono stati mediamente superiori rispetto ad altri numeri 1 in questa fase della loro carriera, arrivando quasi sempre nel clou dei tornei, e mantenendo una tecnica forse irraggiungibile per tutti. Se poi fenomeni come Novak Djokovic e Rafa Nadal riescono nell'impresa di superarlo, dopo anni di sconfitte, tanto di cappello, ma per poter essere paragonati a lui non basta collezionare coppe in quantità industriale.

Fonte: TW (n.d.r.)

descriptionFederer, quanto durerà? - Pagina 14 EmptyRe: Federer, quanto durerà?

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Federer non si ferma piu'

Continua la marcia dello svizzero sul cemento americano dopo la vittoria di una settimana fa ad Indian Wells. Dopo quello che si è visto nei primi turni difficilmente Roddick potrà impensierirlo.

Roger Federer non ha nessuna intenzione di rallentare. Iniziato il secondo torneo americano di primavera con la stessa spavalda sicurezza che gli aveva permesso di vincere a Indian Wells. Il migliore dei giovani americani, Ryan Harrison, non è stato in grado di creargli il minimo problema e per quello che si è visto nei primi due turni sembra diffciile che Andy Roddick, il suo prossimo avversario, sia ancora in grado di ripetere uno di quei duelli che occasionalmente hanno caratterizzato qualcuna delle due sfide con il campione svizzero.


Tra i motivi principali della replica di Miami c’erano alcun verifiche. Tra queste. naturalmente, la conferma della crescita di Isner (non in centimetri, naturalmente) che comunque ha pagato qualcosa, cedendo un set a Davydenko, al grande torneo giocato ad Indian Wells. Bisognava poi vedere se Andy Murray, che stenta sempre più degli altri a rimettersi in linea dopo qualche settimana di sosta agonistica, riuscirà a rimanere agganciato al quartetto giocatori che hanno preso il comando della classifica mondiale.

Per il resto il tennis maschile sembra destinato ad una sostanziale conferma dei valori, come sono espressi dal computer nell’attesa che Juan Martin Del Potro dimostri di riuscire a completare quell’operazione di aggancio che aveva interrotto dopo la ormai dimenticata vittoria all’open degli Stati Uniti del 2009.
UBITennis (n.d.r.)
Rino Tommasi

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NON E' POSSIBILE!!!
Ma come si fa a perdere da 'sto Roddick, privo di colpi vincenti e che corre come un bradipo!?!| Federer, quanto durerà? - Pagina 14 939115 Federer, quanto durerà? - Pagina 14 939115 Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad

Ma dai Roger, proprio sul più bello vai a perdere punti...

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Privo di vincenti? Shocked

FedEx, quando si parla di rogi perdi l'obbiettività.

Ma lo hai visto il terzo set? Suspect

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A-Rod ha dichiarato

“E’ stata un po’ come una partita a scacchi: io all’inizio sono rimasto molto indietro sulla sua battuta, e forse è rimasto un po’ sorpreso da questo.
Poi, dato che è di Roger che stiamo parlando, sono arrivati i suoi adeguamenti ed ha iniziato a venire avanti molto di più”.


...mentre Federer:

“Mi sentivo molto piatto, credo sia stata la stanchezza di tutti i match giocati che mi è arrivata addosso tutta in un colpo”.

Purtroppo il Roger di questo match non ha avuto la medesima incisitivita' cui ci aveva abituati ultimamente ... il che e' umano Wink

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Ma che ha combinato Federer? io non ho visot la partita - ci vuole un riassunto sui punti cruciali.
Non sono tanto autolesionista a vederla per capire che è successo.

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@ Alba


Federer, quanto durerà? - Pagina 14 Roddic11


Clamoroso Roddick, Federer out


Lo statunitense supera il numero 3 del mondo 7-6 (4) 1-6 6-4 e vola agli ottavi a Miami. Interrotta la striscia di vittorie dello svizzero, imbattuto da 16 partite. Andy batte Roger per la 3° volta in 24 incontri.

Clamoroso a Miami. Già, è proprio il caso di parafrasare un pezzo di storia della radiocronaca sportiva per rendere l’idea di ciò che è accaduto in Florida questa notte. Allora, 4 giugno 1961, il protagonista assoluto fu il giornalista Sandro Ciotti (che pronunciò le celebri parole per annunciare il gol del Catania contro l’Inter); oggi, 27 marzo 2012, l’autore della perla è quello che forse non ti aspetti più. E’Andy Roddick l’eroe dell’impresa più ardita: battere Roger Federer per la terza volta in ventiquattro incontri e a quattro anni di distanza dall’ultima vittoria (Miami 2008).

Partita avvincente ma ricca di errori. L’inizio del match non lasciava presagire nulla di nuovo rispetto alle sfide precedenti, almeno stando all’atteggiamento in campo: Roger prende subito l’iniziativa ed Andy rimane ben dietro la linea di fondo, forse preparato alla solita mattanza. Sul 2-1 Roddick lancia il primo segnale di battaglia: sotto 15-40, infila quattro prime di servizio e si salva. Sembra la prima di tante chances per l’elvetico, non sarà così. Il punteggio segue ora i servizi e il match scorre via rapidissimo (appena mezzora per dieci giochi). L’americano si aggrappa a “San Servizio” e a drittoni liftatissimi, con l’intento (riuscito) di mandare un po’ in confusione Federer. Si arriva al tie-break e qui lo svizzero si macchia di un errore per lui inusuale: sotto 3-4, non chiude lo smash e Roddick lo infilza col dritto. L’americano è determinatissimo e senza esitazioni va a chiudere 7-4. Nonostante un avvio traballante e ricco di errori (specie col rovescio), il numero 3 del mondo riesce a ottenere il break nel terzo game grazie alla complicità del suo avversario. Da questo momento inizia un’altra partita: Roger ritrova smalto e colpi, Andy accusa un lungo passaggio a vuoto e il set è presto fatto. Federer se lo aggiudica 6-1 in appena 29 minuti. La qualità del match, però, non è eccelsa. Il black out dello statunitense sembra protrarsi all’inizio del terzo parziale e il servizio, colpo che era stato devastante nel primo set, perde notevolmente di efficacia. Ma nel secondo gioco arriva la reazione: Roddick salva con coraggio quattro insidiosissime palle break, si porta sull’1-1 e riprende fiducia. Galvanizzato, l’americano strappa la battuta a Roger nel game successivo grazie ad una clamorosa volée di dritto fallita da un Roger troppo brutto per essere vero. Federer alza notevolmente il numero di errori gratuiti e fatica a sfondare un avversario che, intelligentemente, ha capito di non avere davanti un cecchino infallibile e lo lascia giocare. Forte del break di vantaggio, lo statunitense va dunque a servire per il match sul 5-4: lo svizzero (ora acclamatissimo dal pubblico, bando alle nazionalità) tenta l’ultimo assalto portandosi sul 15-30, ma Roddick mantiene i nervi saldi e con un ace e due servizi vincenti porta a casa il match chiudendo 7-6 (4) 1-6 6-4 dopo due ore di gioco. Onore a questo giovanotto texano, che a Miami ha ritrovato fiducia e convinzione strappando una piccola rivincita dopo anni di scoppole e umiliazioni. Una vittoria meritata, perché lo svizzero visto in campo non era che la copia sbiadita del giocatore ammirato nelle ultime settimane.

La cronica mancanza di cinismo sulle palle break (3/10, contro l’1/2 di Roddick) unita ai numerosissimi errori gratuiti e all’efficiente servizio di Andy sono state le chiavi del match.
Articolo e foto: T.it (n.d.r.)

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Non ho visto il match, ma comunque mi aspettavo una cronaca del genere: stiamo comunque parlando di un giocatore (Roddick) al quale è difficilissimo strappare turni di servizio, quindi si è a rischio al minimo passaggio a vuoto... una sconfitta così, sul cemento e in casa sua, ci può stare secondo me!!!

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@Eiffel: Io non ho visto la partita, ho letto solo dei commenti sul match in un altro sito e, siccome mi sembrava concordassero, ho riportato quello che mi pareva, ma probabilmente ho sbagliato (anche se il dritto di Andy non è più così distruttivo come qualche anno fa...)

Secondo me la sconfitta ci può stare perchè Roger forse era un po' stanco per le intense settimane appena trascorse, Roddick ha giocato benissimo e ha trovato la partita della vita (più o meno).
Sono contento per l'americano perchè era triste vederlo così in basso, ma sono "un po'" deluso perchè Roger avrebbe avuto un tabellone piuttosto facile e perchè sarebbe stata un'occasione importante per tentare il sorpasso a Nadal, soprattutto per l'avvicinarsi imminente della stagione sul rosso.
Spero che questo non lo butti troppo giù...
Cavolo però, perderà un po' di punti (ma non poteva almeno perdere in semi!?! Evil or Very Mad)...
Tutta 'sta fatica per tentare il sorpasso, buttata all'aria "per colpa" di un buon Roddick e di troppi errori gratuiti...
Adesso spero solo in un colpaccio di Dimitrov...
Forza Roger!!

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E poi mi sono rotto le scatole di leggere sempre 'sti articoli di giornalisti fatti tutti con lo stampino, che fanno sempre le stesse domande e che sparano stupidate a raffica:
Quando Roger perde dicono che sia in declino e sulla via di appendere la racchetta al chiodo, quando Murray perde dicono che non vincerà mai uno Slam (mentre quando vince dicono che lo vincerà a breve), quando Djokovic perde dicono che non vincerà mai come lo scorso anno (mentre quando vince dicono che farà il Grande Slam), quando Nadal perde dicono che stava male (mentre quando vince dicono che batterà il serbo), quando un top 20 arriva in finale in un Master 1000 dicono che potrà stare nei primi 5 al mondo e addirittura vincere uno Slam...
Ma per favore, non prendiamoci in giro: vincere o perdere è umano...

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Fed


... esattamente cio' che ho scritto 'stamattina (9:07) Wink

"
Purtroppo il Roger di questo match non ha avuto la medesima incisivita' cui ci aveva abituati ultimamente ... il che e' umano Rolling Eyes
"

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FedEx ha scritto:
E poi mi sono rotto le scatole di leggere sempre 'sti articoli di giornalisti fatti tutti con lo stampino, che fanno sempre le stesse domande e che sparano stupidate a raffica:
Quando Roger perde dicono che sia in declino e sulla via di appendere la racchetta al chiodo, quando Murray perde dicono che non vincerà mai uno Slam (mentre quando vince dicono che lo vincerà a breve), quando Djokovic perde dicono che non vincerà mai come lo scorso anno (mentre quando vince dicono che farà il Grande Slam), quando Nadal perde dicono che stava male (mentre quando vince dicono che batterà il serbo), quando un top 20 arriva in finale in un Master 1000 dicono che potrà stare nei primi 5 al mondo e addirittura vincere uno Slam...
Ma per favore, non prendiamoci in giro: vincere o perdere è umano...


Sottoscrivo anche le virgole sui commenti stupidi dei giornalisti e i cronisti in TV.
Lo stesso Bertolucci e Meneschincheri su ST un anno fa davano Fed per finito mentre ora che ha vinto un po' di titoli consecutivi se la sono quasi presa con dei loro colleghi che prematuramente ..... ecc ecc...

Lo stesso come sottolinei tu succede con molti altri giocatori... affraid

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Qualcuno dice che Federer abbia perso quasi apposta, per motivi familiari e per fare un favore all'amico Roddick (per me la loro amicizia è molto più sentita che quella mediatica con Nadal)...boh, ma in effetti le dichiarazioni prima e dopo il match mi "puzzano" un po'...
Forse vuole prepararsi al meglio per il RG, visto che ha molti punti da difendere...
Trovo però OFFENSIVO che Nadal faccia la vittima, facendo finta di avere tendiniti varie e di essersi quasi spaccato il giocchio per poi andare a vincere e arrivare in semi...vedremo tra un mese...

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Che abbia perso apposta non lo credo, e nemmeno per omaggiare Mirka il giorno della finale avrebbe compiuto gli anni...

Secondo me tra un po' di stanchezza e tanta fiducia dei recenti risultati oltre ad aver battuto talemnte tante volte Roddick, avrà sottovalutato l'avversario che si sta aggrappando ad ogni ancora di salvezza.

Tra i due c'è sincero rispetto che traspare.

Eh sì - Nadal avrebbe avuto i lproblema prima di IW - ecco perché ha perso da Federer. Per chi non l'avesse capito...
Io sono nuova del tennis/ tennisti e situazioni dell'ultimo decennio ma c'è chi dice che questo atteggiamento va avanti da tanti anni...

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Sì ma Roger prima del match aveva rilasciato dichiarazioni sospette...
Si sa che è un bonaccione, si sentirà ancora in colpa per la finale di Wimbledon 2006... Federer, quanto durerà? - Pagina 14 97171
Boh, comunque speriamo bene...
La cosa che mi fa inc.....e è il modo con cui ha perso Roddick da Monaco e che Roger dovrà ritardare ancora la corsa al n.1...
C'mon Roger!!!!

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Che dichiarazioni pre partita? Mi sono persa qualcosa... Very Happy

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Prima del match:
"Affrontare Andy è sempre speciale, ci siamo affrontati tante volte in
passato e spesso in match importanti. Mi ha già battuto qui 4 anni fa, ha già vinto questo torneo ed ha esordito molto bene quest'anno.
Quando ci si trova di fronte a gente come lui, o Hewitt, o Ferrero,
bisogna sempre stare attenti. Sono tutti stati numeri 1, hanno vinto grandi trofei e saranno pericolosi fino alla fine delle loro carriere, non hanno
nulla da dimostrare. Il mio vantaggio negli head to head non conta
molto quando gioco contro di lui, a dire il vero dipende sempre molto da
come gira il suo servizio. Ma lui ha anche altre qualità, quindi se non
giocherò bene so che perderò. Non nascondo di avvertire un po' di
pressione, in quanto non puoi permetterti di affrontarlo con leggerezza.
Sono consapevole dei pericoli di questa partita ma spero di soddisfare
le aspettative e vincere ancora".

Dopo:
" Sono contento di aver visto Roddick giocare a questi livelli, è un campione incredibile. Spero che da questo momento in poi sia la gente che i giornalisti gli attribuiscano i giusti meriti, per il tennis americano questa è stata una serata incredibile. Parlando del match Andy è stato molto bravo a vincere il primo set, poi per me la situazione è cambiata perchè ho vinto il secondo set 6-1 e non sono riuscito a sfruttare delle palle break in apertura di terzo, lì lui ha servito molto bene e ha messo in campo degli smash non facili. E' stato un incontro combattuto."

A chi gli chiedeva se si sentisse un po' stanco dopo la serie incredibile di vittorie: "Ho solo il rimpianto di non essere sceso in campo nel modo in cui avrei voluto: inizialmente sentivo che le mie energie non erano al massimo, mi sentivo un po' stanco, ho giocato tanto. Credo sia stata più una stanchezza mentale che fisica, ho giocato partite in cui ero molto più stanco di adesso. Ma dall'altra parte della rete c'era un giocatore che ha giocato benissimo nei momenti importanti e quindi diamo credito a lui. Adesso ha un ranking di numero 30, ma non rispecchia il suo vero valore. Dovreste dargli più credito in America, e approfittarne finchè è ancora nel circuito. Era un secondo turno complicato perchè so cosa vuol dire affrontare Roddick in casa soprattutto in una sessione serale."

Si interrompe un'altra particolare striscia di vittoria per Federer. Lo svizzero aveva vinto 77 partite consecutive contro giocatori fuori dai primi 20: " Non sapevo questa cosa. Credo sia una bella striscia di successi. Peccato si sia conclusa."

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Eh già - davvero peccato.

Infatti quell dichiarazioni le avevo lette.
Ma non significano assolutamente che abbia regalato il match.
Forse quello d'esibizione a NY sì ma mai un partita ufficiale

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Almeno avrà più tempo per prepararsi sul rosso... Sperèm...

descriptionFederer, quanto durerà? - Pagina 14 EmptyRe: Federer, quanto durerà?

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Federer, quanto durerà? - Pagina 14 Roger_20 E ora cosa ci aspetta?

Analisi della prima parte di stagione di Roger Federer

"E il meglio deve ancora venire..": periodo pressappoco scribacchiato da una nota canzone di Ligabue. Premesso che credo poco a rinascite di qualunque tipo e che il suddetto autore non sia nella mia hit-parade, ammirando Roger in 9 anni di scellerata carriera e analizzandone ogni mini e maxi periodo, qualcosa si è modificato nel gioco di uno svizzero dalla racchetta brillante. Arrivo a scrivere di lui dopo la terza sconfitta dagli US Open 2011 con in saccoccia 40 vittorie e 3 sconfitte (si, nel palmares vengono contati anche regali o presunti tali con Isner in Davis e che Roddick a Miami). Nel mezzo tanti tornei vinti e una continuità di bel gioco che raramente negli ultimi anni ha espresso. Basilea, Parigi-bercy, Master di Londra, Dubai e Indian Wells vanno a rimpinguare un cantiere che ormai conta di 73 tornei in bacheca con buona pace di Mirka e delle gemelline.

Parlar di nemesi è tanto, in questo caso positiva ma cosa c'è dietro questa sequela impressionante di ottimi risultati a cui Federer non era abituato dal momento in cui Nadal uscì dalla bambagia e si rese d'esser un giocatore capace di vincere dovunque: passi falsi, smarrimenti temporanei e dolorosi nel corso dello stesso match e sicurezze ben celate che iniziavano a vacillare. Le sconfitte arrivavano, i trofei latitavano. Le sconfitte arrivavano e non per mano di Nadal ma si aggiunsero Djokovic, Berdych, Murray e carneadi della racchetta (attenzione, che non si fraintenda: non carneadi in senso stretto ma tennisti che non potessero reggere il paragone con i primi quattro della classe). Quest'anno Federer gioca 6 match con TOP 5 e ne esce vincente 5 volte, eccezion fatta per la sconfitta patita con Nadal agli Australian Open. Declini o simil tali non sono ammessi: Roger è alla stregua di un titolo azionario costante tale che broker sprovveduti o hedge fund incalliti non scommettano su di lui. Un rendimento che l'ha portato, negli ultimi sette anni, a vacillare tra la prima e la terza posizione mondiale.

Era quel quid però che mancava, un qualcosa che lo facesse rinascere dal torpore e che lo smuovesse dal limbo di battere giocatori al di sotto di lui con costanza e lo facesse avvicinare alla diatriba che sembrava non appartenergli più tra Djokovic e Nadal: un passo è stato fatto. Indian Wells e la conseguente passerella con Isner in finale non sarebbero arrivati se prima non avesse sfoderato qualcosa con Nadal in semifinale.

Solleticando le statistiche, Federer conclude la prima parte di 2012 con 5 vittorie in più rispetto allo stesso periodo del 2011 (23 vs 18) e lo stesso numero di sconfitte (3). Di per sè non è un dato trascendentale: scrutando il tabellone dei tornei affrontati lo scorso anno però ci si accorge che lo svizzero arriva in fondo a tutti i tornei giocati, perdendo sistematicamente con Nadal o Djokovic. Quest'anno la tendenza è invertita e i tornei vinti ne sono la dimostrazione.

Le statistiche dicono soprattutto come Federer sia sostanzialmente più efficace nello svolgimento dei match, sia per durata che per attenzione: la conversione di palle break cresce (48% vs 41%) come anche quella di palle break salvate (61% vs 74%). L'ultimo Australian Open è in questo particolarmente indicativo: Federer, con esattamente la stessa permanenza in campo (al minuto, 1h e 33m in entrambi gli anni), paradossalmente allunga la durata dello scambio, avventurandosi molto meno spesso a rete (238 vs 147), riducendo allo stesso tempo i vincenti (238 vs 227) ma strozzando gli errori (215 vs 159). Sintomi questi di una forma fisica che sicuramente sostiene lo svizzero ed è alla base dei suoi ultimi innumerevoli successi. Le percentuali, con piccole variazioni, sono rimaste pressocchè le medesime anche nei tornei a seguire, segno di un Federer maggiormente centrato sullo scambio e, soprattutto, propenso ad accettarlo da fondo anche con giocatori che del gioco dalla linea di out hanno fatto la loro arma imprescindibile.

Alla luce di queste considerazioni, alla domanda ricorrente se Federer possa continuare su questo stampo per tutta la durata della stagione, e, soprattutto, delle Olimpiadi, la risposta non può che essere positiva.
Roger, nel 2 su 3, checchè se ne dica, rimane sicuramente l'uomo da battere.
TWI (n.d.r.)

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se non avete visto la partita guardatela!

/watch?v=kOn3gSzIErU

per me poteva vincere facile

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Federer, quanto durerà? - Pagina 14 Roger_20


Federer: "Il n.1 è ancora possibile"

In un intervista esclusiva a Reneè Stauffer del Tages Anzeiger, Roger Federer parla di come si sta preparando ad un'estate davvero speciale, della terra blu e del rapporto (intatto) con Nadal.
Poi rilancia: "Il n.1 è ancora possibile ma dovrò giocare molto bene".


Lontano dalle scene tennistiche da poco più di un mese, Roger Federer torna a parlare di passato ma soprattutto di futuro, della tanto discussa terra blu e sulla delicata preparazione per un’estate senza precedenti. Si presenta da solo, senza manager per una sessione mattutina con una mezza dozzina di giornalisti svizzeri in un lussuoso hotel immerso nel verde. E’ Reneè Stauffer, suo biografo ufficiale, ad avere l’onore di una lunga intervista col campione svizzero in cui si percepisce l’attenzione alla preparazione di una delle fasi più importanti della sua carriera.
Sono passate 6 settimane dall’ultimo torneo giocato. Prende la rincorsa per prepararsi a questa speciale estate tennistica, con l’aggiunta delle Olimpiadi a Wimbledon?
L’aver perso a Miami così presto e non aver giocato in Davis è stata sicuramente una fortuna nella sfortuna. Ho avuto più tempo per prepararmi meglio. Ma c’è da dire che mi ero lasciato comunque aperte diverse possibilità. Se avessimo battuto gli Stati Uniti in Davis, avrei probabilmente saltato Indian Wells e Miami. Tra Madrid e Wimbledon ho solo una settimana di pausa, quindi un po’ di riposo in più era necessario.
A Madrid si giocherà sulla terra blu. Cosa ne pensa di questa innovazione rivoluzionaria?
Non ho idea di come andrà. Noi eravamo contrari, Nadal soprattutto e io l’ho sostenuto. Temeva che abbandonando la tradizione si potesse dare agli organizzatori la libertà di decidere se giocare sul rosso, sul verde o sul grigio. Anche io sono per la tradizione, anche se capisco che bisogna provare nuove cose. La terra però a Madrid dovrà essere perfetta altrimenti sarà un disastro per il torneo.
E lei non è arrabiato?
Io sono contrario perchè Nadal è contrario e perchè avevamo altre possibilità. Ma Ion Tiriac ha insistito al punto che non ce l’abbiamo fatta più. Alla fine abbiamo detto: fa tante buone cose per il tennis, lasciamoglielo fare. Ma non va bene che abbia il controllo di queste cose.
Da Miami è andato in vacanza ai Caraibi. Quando riprende ad allenarsi?
Già verso la fine delle vacanze ho ripreso ad allenarmi, avevo come sparring Jesse Levine. A metà aprile, quando sono tornato in Svizzera, ho ripreso l’allenamento a pieno regime. Non ho nemmeno avuto problemi con il tempo perché all’inizio ho lavorato con Paganini sulla condizione fisica. Ma ho giocato anche un po’ a tennis. Insieme a Annacone e Lüthi c’era anche Michael Berrer.
Come vive le sfide di questa estate?
Abbiamo davanti a noi una fase con molti picchi, la motivazione non è un problema. Noi tennisti siamo privilegiati ad avere così tante occasioni importanti. Divido i prossimi mesi in due blocchi: prima la fase con French Open e Wimbledon, poi tre settimane di pausa prima delle Olimpiadi per poi cominciare la stagione americana sul duro.
Se dovesse scegliere, quali tornei vorrebbe vincere in questo 2012: Parigi, Wimbledon, le Olimpiadi o gli US Open?
Per me Wimbledon è sempre stato il nonplusultra e resta speciale. La possibilità di poterci giocare di nuovo in occasione delle Olimpiadi è una grandissima fortuna per la nostra generazione. Il bello è avere innanzitutto la possibilità di farlo. Poi spero di vincere un paio dei tornei menzionati.
Preferirebbe vincere Wimbledon o le Olimpiadi?
Non ho davvero preferenze.Entrambi sono importanti per me anche se le Olimpiadi hanno un valore diverso per via della loro cadenza quadriennale. Molti pensano che una vittoria olimpica significherebbe di più per la Svizzera, ma io non la vedo così. Quello che mi piace è che arriviamo a Wimbledon con una grande generazione di tennisti, Djokovic, Nadal, Murray e io. Questo dovrebbe bastare a far parlare tutti del torneo e dovrebbe essere un’ottima pubblicità per il tennis alle Olimpiadi.
Sente la pressione che questi potrebbero essere i suoi ultimi giochi olimpici?
Francamente non mi sembra impossibile giocare anche a Rio. La pressione c’è sempre. Quello che rende il torneo olimpico pericoloso è che all’inizio si gioca al meglio dei 3 set e possono bastare 10 minuti non al massimo per giocarsi la partita. E’ un altro sport rispetto agli Slam.
La difesa del titolo in doppio con Wawrinka è un obiettivo importante? Avete giocato poco insieme, e siete al n.1271.
Si si, il doppio è un obiettivo importante. Ma per me è difficile giocare anche quello. Gioco così tanti tornei e ho avuto anche piccoli problemi fisici. Ho sentito fastidio al piede per tutto il tempo a Rotterdam, in Davis, a Dubai e anche un po’ ad Indian Wells. L’unica cosa che funziona in quei casi è il riposo. Non sarebbe saggio giocare anche il doppio. Ma spero di poter giocare il doppio con Wawrinka prima delle Olimpiadi.
La maggior parte dei suoi fan si fa queste due domande: tornerà ad essere il n.1 e vincerà il 17esimo Slam?
Nemmeno io lo so.Ma da qui si capisce quante cose incredibili pensano che io sia ancora capace di raggiungere. Questo è uno dei motivi per i quali mi alleno così duramente e do il massimo. Il n.1 quest’anno è ancora possibile ma devo giocare molto bene. Djokovic potrebbe vincere il suo quarto slam di fila a Parigi e se ci riesce sarà molto difficile per me tornare ad essere il n.1. Ma non ha ancora vinto a Parigi. E se io continuo a giocare bene, quanto meno mi metterei in una buona posizione per vincere uno Slam.
Sarebbe il coronamento?
Sì, tornare al n. 1 sarebbe davvero un coronamento. Mi preparo e gioco tornei per quello.
Perchè ha rinunciato all’offerta di giocare contro Nadal allo stadio Bernabeu il 14 luglio?
La data – il primo sabato dopo Wimbledon – non mi andava affatto bene. In quel periodo sono in vacanza. La settimana dopo l’avrei potuto anche, ma non era possibile. Sarebbe stato bello partecipare ma spero che avrà successo con Djokovic.
Il suo rapporto con Nadal è cambiato nei mesi scorsi per via di divergenze di opinioni? Ha anche lasciato la carica di vicepresidente del Players Council..
Ci siamo sicurametne visti meno.Lui non era a Rotterdam e a Dubai, io non ero a Shangai, lui non era a Bercy. Ci siamo visti a Londra, Melbourne e poi per poco a Indian Wells. Al momento c’è più distanza tra di noi rispetto a quando ci vedevamo tutti i giorni. Per questo sono nati dei problemi di poca comunicazioni. Ma questa non è una scusante. Dall’altro lato credo sia del tutto normale avere opinioni differenti. Io non ho nessun problema con Nadal, qualunque cosa pensi. L’importante è che continui ad interessarsi ai processi politici del circuito e a come cambiare in meglio le cose.
Come Presidente del Players Council non ha molto da vincere, si è anche preso spesso le critiche di giocatori come Nadal, Stachovsky o Davydenko. Ha mai pensato una volta di lasciar perdere tutto?
Certo, se dovessi reagire spontaneamente probabilmente avrei già dato le dimissioni. Ma non mi sono mai sentito attaccato personalmente. Spesso i giocatori esagerano ma poi non succede mai nulla. Alcuni vogliono essere più aggressivi con gli Slam perché pensano che non ci interessa. Il Roland Garros e Wimbledon hanno reagito e hanno dato una risposta e ora sono tutti più contenti.
Ai French Open oltre a Djokovic può scrivere la storia anche Nadal, dovesse vincere il suo settimo titolo. Lei si vede favorito?
No, ma è incredibile pensare che Djokovic sia nella condizione di poter vincere il suo quarto Slam di fila. Ho avuto anche io quella possibilità, due volte, Nadal una volta nel 2011. Non è ancora successo nella storia del tennis che tre giocatori avessero questa chance in così poco tempo. Credo sia fantastico che i migliori giochino tutti così bene. Se non vinco io un torneo, lo vince quasi sempre un top 4.
Fino a pochi mesi fa era Lei il giocatore più in forma. Ora invece è di nuovo nell’ombra di Nadal e Djokovic. Le dà fastidio?
Questo dipende dal fatto che non ho giocato a Montecarlo, Djokovic ha vinto Miami e Nadal a Monaco. Bisogna pur andare in vacanza, altrimenti sarebbe tutto diverso. Ma a me piace staccare completamente per un po’, non parlare con nessuno, perché il resto del tempo sono onnipresente nel tennis, in Svizzera.
Pensa spesso alla sua vita dopo il tennis? Le sue bimbe crescono, compiranno presto tre anni.
Al momento riflettiamo sul dove vogliamo vivere, dove vogliamo mandarle a scuola. Non è ancora una cosa definitiva. Sono piccole cose che lentamente dovranno essere decise. Ovvio che penso più spesso a cosa farò quando smetterò, se vorrò fare il coach…
. . . o giocare nel Senior Tour…
Esatto.Per ora non lo so. Dipenderà dalla mia condizione fisica, da quanto ancora avrò voglia di viaggiare e quanto sarà impegnato con la mia fondazione. Tutto è possibile.
Ma una cosa è certa: sono un tennista. Questo è quello che faccio al meglio e che voglio essere. Il resto può aspettare.
Vuole altri figli?
Per ora ci godiamo le piccoline che ci tengono già abbastanza impegnati. E’ una cosa che discuteremo il prossimo anno credo. Per ora non se ne parla.
Per TWI - SC (n.d.r.)

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12 dicembre 2012

Esibizione da 2,5 milioni

La trattativa è stata lunga e complessa, ma si è risolta positivamente. Roger Federer giocherà un’esibizione in Argentina. L’appuntamento è per il prossimo 12 dicembre, quando sarà impegnato contro Juan Martin Del Potro. Il calendario di Federer è preciso, studiato nei dettagli. E’ uno dei segreti della sua straordinaria longevità agonistica, tanto che in una recente intervista ha detto che non esclude di andare avanti fino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. L’Argentina, dicevamo: i tornei in Sudamerica non hanno mai fatto parte della “schedule” di Federer (per la verità neanche di Nadal, che dopo il 2005 non ha più messo piede da quelle parti, almeno per i tornei ATP). Le offerte per giocare qualche esibizione non mancavano: Tony Godsick, manager dello svizzero e vicepresidente IMG, aveva un’ottantina (!) di offerte per portare Federer in Sudamerica. Nessuna di queste era soddisfacente dal punto di vista economico. Poi è cambiato qualcosa: il “taglio” del calendario ATP ha concesso a Federer qualche settimana per dedicarsi alle esibizioni. Colombia, Brasile, Cile ed Argentina si erano messe in fila. Uno degli uomini-chiave è stato Josè Luis Clerc, il mitico “Batata”, che allo scorso Us Open è andato a New York non solo nelle vesti di commentare ESPN ma anche per farsi una chiacchierata con Godsick. L’altro personaggio della vicenda è Guillermo Marin, uomo forte di “Imagen Deportiva”, l’impresa che l’anno scorso è riuscita a portare in Argentina Andre Agassi e Pete Sampras. Le trattative sono andate avanti fino allo scorso torneo di Miami, quando finalmente è stato raggiunto l’accordo. Il 12 dicembre, uno stadio da 20.000 persone a Tigre (città natale di Gisela Dulko, già sede di Sampras-Agassi) accoglierà il campione di Basilea. Uno stadio da 20.000 posti verrà appositamente costruito nei pressi del pittoresco Puerto de Frutos.

I dettagli economici sono soggetti alla massima riservatezza, ma secondo il quotidiano “La Nacion” Federer intascherà due milioni e mezzo di dollari. Una cifra spaventosa, quasi il doppio di quello che si incassa vincendo uno Slam. Tra qualche settimana i biglietti verranno messi in vendita e il costo oscillerà tra i 400 e i 1500 pesos, non esattamente cifre popolari (grossomodo tra i 75 e i 300 euro). “Quando ho saputo che Federer aveva ricevuto una così grande quantità di offerte sono rimasto sorpreso – ha detto Marin – per questo ho voluto creare uno stadio da 20.000 persone, con strutture spettacolari. Ci sarà uno spazio per i VIP e per la festa che si terrà la serà prima. Inoltre ci sarà un parcheggio per quasi 20.000 auto”. Federer non ha fatto richieste particolari: “Non ha chiesto niente di niente. Mi ha sorpreso. Avevo avuto la stessa sensazione con Lionel Messi. E’ un grande, uno dei più forti di sempre, eppure è davvero semplice”. Il viaggio di Federer in Argentina è già pianificato nei dettagli: si presenterà con 2-3 amici e il manager (non è ancora confermata la presenza di Mirka Vavrinec), e alloggerà presso l’hotel “Algodon Mansion” di Recoleta, interamente riservato a lui e ai suoi accompagnatori. Oltre all’esibizione, Federer terrà una clinic per bambini e parteciperà a una cena cui potranno prendere parte coloro che acquisteranno i biglietti più costosi. “Abbiamo stabilito il prezzo dei biglietti tenendo in considerazione il cambio” ha detto Marin. Josè Luis Clerc ha sfruttato il suo background tennistico per “approcciare” Federer, invitandolo a chiedere “referenze” a tutti i top-players portati in Argentina (Agassi, Sampras, Fish e Courier). “Sarà uno degli eventi sportivi più importanti nella storia dell’Argentina – dice Clerc – non sappiamo se Federer tornerà in Argentina, soprattutto quando sarà ancora in attività. In Argentina sono venuti i Rolling Stones, ma l’arrivo di Federer è come se arrivassero i Beatles. Federer può riempire 10 stadi del River Plate. Lo si può paragonare a John Lennon”.

Al momento di pensare all’avversario, gli organizzatori non hanno avuto dubbi: doveva essere Juan Martin Del Potro, superstar del tennis argentino. “Gli ho detto che Del Potro mi sembrava il più indicato – continua Clerc – e lui ha subito approvato, dicendo che hanno un’ottima relazione. La gente vedrà una partita da “Champions League”. Sarà il replay della finale dello Us Open 2009. C’è già una grandissima richiesta”. Secondo Guillermo Ricaldoni, direttore marketing di IMG Argentina, l’arrivo di Federer potrebbe essere una buona occasione per fare promozione turistica. “Lui è un ambasciatore dello sport mondiale. Pensate a un suo palleggio nella piazza dell'obelisco, o a un suo passo di tango…sarebbero immagini che farebbero il giro del mondo. Spero che non sia un evento isolato e che venga sfruttato dal paese e dalla federazione, aiutando il tennis. Sarebbe bello se ci fosse anche un po’ di solidarietà”. Tra i vari obiettivi di Marin c’è quello di creare un antipasto a Federer-Del Potro: far giocare Gaudio-Coria. “Non abbiamo ancora trattato, sarebbe uno splendido addio per entrambi. Se non vorranno giocare rispetterò il loro desiderio. Ma ci proverò fino a un mese prima”.
Recentemente, i due argentini hanno girato uno spot per una nota compagnia telefonica. Che sia il primo passo?
Immagine e artcolo da TB (n.d.r.)

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Federer, quanto durerà? - Pagina 14 Roger_20 Federer: "Non so se giocherò a Roma"


Durante la conferenza stampa di ieri Roger Federer ha espresso le sue perplessità sulla superficie di Madrid: "Era molto scivoloso stando a fondo campo, non mi fidavo, specie all'inizio" e ha ribadito che quello di Madrid "è un torneo molto difficile, come quello della prossima settimana a Roma", lasciandosi sfuggire un "Se giocherò a Roma" appena dopo.

Frase che lascia supporre dubbi a riguardo da parte dello svizzero, che forse aspetta di vedere fin dove arriverà a Madrid e quanto avrà speso, per non compromettere il proprio fisico prima dell'inizio del Roland Garros.

Decisione che comunque sarebbe alquanto strana, essendo appena tornato dopo un mese e mezzo e dunque a corto di match, considerando poi che Roma è molto più simile al Roland Garros come condizioni di quanto lo sia Madrid, a causa dell'altura e la terra blu.
UBITennis (n.d.r.)

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Federer, quanto durerà? - Pagina 14 Roger_20 Federer : a Roma dovrei giocare ...
...ma vedremo come vanno le cose´


I dubbi espressi nel pomeriggio sulla partecipazione (o il forfait) di Federer agli Internazionali non sono del tutto cancellati:

Durante la conferenza stampa dopo la partita con Gasquet, Roger ha dichiarato:

" Ci sono molte possibilità che io giochi settimana prossima.
Ma voglio programmarmi settimana dopo settimana e vedere come vanno le cose.
Questo è quello che voglio fare quest'anno."

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Mah, sarebbe stupido non andarci, ormai ha preso la ruota di Nadal, il sorpasso pare quasi sicuro.

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Federer, quanto durerà? - Pagina 14 Roger_20 presente a Roma

Dopo la vittoria su Ferrer, Roger Federer afferma in conferenza stampa:
"Ho giocato aggressivo, sapevo di dover fare così contro di lui, perchè gioca molto bene, specie sulla terra. La terra blu? Non credo sia un problema insormontabile per la stagione, ho giocato su tante superfici diverse, Roma, Amburgo, Parigi, Montecarlo. Comunque ora prima del French Open c'è Roma, che ci offre la possibilità di prepararci al meglio per l'appuntamento dello Slam".

Conferma esplicita della presenza nella Capitale, nonostante i dubbi degli ultimi giorni dunque.
TWI (n.d.r.)
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