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Velocità e massimo rendimento con il minor sforzo

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Apro questo 3d ispirata dalle seguenti parole di kingkongy
citate dal 3d
top
di rovescio (a due mani)
[/quote]
Trovo molto interessante
l'argomento su come mettere in atto questo principio usando la
biomeccanica e la combinazione di angoli e leve...
Interessante trattare tutti i tipi di colpi, tagli ed effetti e situazioni.

kingkongy ha scritto:

I campioni dominano perfettamente le tensioni muscolari.
Il loro obiettivo? Velocità & Massimo rendimento con il minor sforzo!
Per
avere la massima velocità della testa della racchetta puntano alle leve
(le più lunghe possibili) e alla somma di leve. Ogni angolo è un
guadagno.

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seguo sempre con interesse i tuoi commenti che trovo molto puntuali e passionali come pure quelli fantasmagorici e divertenti di kingkongy ma, questa volta non credi che la state facendo troppo complicata ?Velocità e massimo rendimento con il minor sforzo 97171

biomeccanica , leve , .... mi sembra che state vivisezionando il gioco rendendolo troppo asettico , almeno ai nostri livelli, quando alla fine si tratta di sudore , fatica , un po di tecnica , tanta passione e tantissimo sano divertimento che può anche sconfinare verso il caxxeggio Velocità e massimo rendimento con il minor sforzo 97171

naturalmente dipende dalle aspettative che uno ha rispetto al tennis anche in relazione alla propria età , tuttavia credo che ai livelli medi di gioco la ricerca della sofisticazione della tecnica e dei movimenti non porti grandi vantaggi quando magari ci sono altri limiti nel proprio gioco sui quali lavorare

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Argomento affascinante, ma decisamente fuori della mia portata!!! Sia tecnicamente che come conoscenze oggettive della fisica Embarassed

Ala fine quoto Ace, al mio livello devo pensare nell'ordine a:

0) Ricordarmi di mettere le palline buone nel borsone Smile
1) Divertirmi
2) Footwork
3) Tenere la giusta distanza dalla pallina
4) Non cedere alla tentazione del colpo "da fenomeno"
5) Fare un finale decente
6) ecc.. ecc..

La biomeccanica non rientra certo tra le mie priorità!!! Comunque sono assolutamente d'accordo sulla validità PER UN PRO di valutare questo aspetto, e può essere applicato a qualsiasi sport!!! Wink

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A me interessa... sono una pippa ma per migliorare in ogni ambito bisogna sempre pensare in grande.

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maledetti fannulloni! hahahahhahaha

Io lavoro "per voi", visto che per me è tempo perso...e voi mi mordete la mano!
Nel titolo c'è scritto "minor sforzo"...non avete apprezzato...

Prendendo spunto, questa volta io, dalla discussione - ormai tutta al femminile - tra Alba e Marti sul rovescio in top, ho gettato lì un concetto: "Quanto vi aggrappate al grip della racchetta?". Ovvero quanto forte la serrate tra le mani?
Siete consapevoli che effettuare uno swing con la mano troppo serrata può farvi perdere almeno il 20% della velocità (nel servizio anche di più)?

Per tensioni muscolari...si intende anche e soprattutto questo: ovvero "barriere" alla catena cinematica.
Dai, non serve essere dei pro...basta ragionarci un po' e fare delle prove. Ai pro...non servono questi discorsi, perché lo sanno benissimo! Parlare di giocatori aggrappati alla racchetta ha senso proprio per gli amateur.

Giochino!
Con quanta forza tenete la racchetta in mano prima dello swing e durante lo swing? E all'impatto?

Presa corda, legata al centro dello SweetSpot e, dall'altro capo, serrata al collo di una bottiglia di plastica.
Volevo misurare - empiricamente - quanti kg erano necessari per strapparmi la racchetta di mano....
PROVATE, PROVATE....

p.s. guardate che questa prova (non con la bottiglia ma con le mani) la fa qualsiasi maestro di tennis dotato di QI (e qualifiche) nella media planetaria...

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Yeaaaaah fannullone rulez! hahahahahaha! Very Happy

Aspetta aspetta, la cosa della bottiglia non mi è chiara: leghi una bottiglia al centro dello sweetspot...e poi? qualcun'altro dall'altra parte prova a toglierti la racchetta di mano? hahahaha se lo spiego a mia moglie ride per 2 giorni, già mi prende in giro ora! Very Happy comunque voglio provare, la racchetta solitamente la tengo abbastanza stretta, perchè se allento la presa stecco di brutto! Wink

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Aspetta, che non voglio avere sul groppone un divorzio.... hehehhe
Prendi un metro di filo, un capo alla racchetta, l'altro alla bottiglia di plastica. Metti in tensione la corda e vedi se quel peso ti porta via la racchetta oppure il tuo "solito grip" resiste.

E' un metodo un po' (tanto) empirico, per capire quanto il tuo avambraccio (mano, polso etc) sottrae velocità dal tuo swing "al netto" di tutto.

Considera che ogni steccata fa più male alle articolazioni con il grip d'acciaio stile Petrus.... hehehheheheheh (beccatevi pure questa, così imparate a prendere in giro un povero scimmione in arrampicata libera sul grattacielo!!!!)

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x ace59.... più cazzegging di così?!!!!!!! hehehheheh

Ma la fai la croce sulla polenta come usava la nonna?

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quoto l'argomento di alba77 e quanto detto da king (ormai del resto si creata una corrispondenza di...amorosi sensi tra noi 3!!)

magari però non complichiamo troppo il lessico perchè anch'io quando si inizia a pèarlare di leve e angoli vado in crisi (in fisica trigonometria e geometria ero un disastro...)

possiamo partire però come fa king da un concetto di base;il grip.perchè dal palleggio nel pittino al vincente la regola dovrebbe essere una sola:non stringo la racchetta in preparazione, la stringo (senza esagerare) quando colpisco, rilasso la mano dopo l'impatto;io per esercitarmi alcune volte adotto un trucco insegnatomi da un compagno di circolo (non è un maestro e quello che andrò a descrivere credo sia un sistema da autodidatta)

si tratta ogni volta che si è concluso il movimento di quasi "trasferire"la racchetta all'altra mano in maniera che in posizione di attesa, mentre si guarda dove va la palla e il colpo dell'avversario la raccehtta sia "maggiormente"sostenuta dalla mano sinistra (per i destrorsi)mentre la destra è quasi appoggiata alla racchetta (lui addirittuta mi diceva di sollevare il mignolo.

ho adottato qualche volta, in palleggio, tale soluzione per abituarmi ad allentare la tensione della mano attorno al grip e devo dire che ho imparato così a non aggrapparmi così tenacemente alla racchetta, guadagnandone in fluidità

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quoto l'argomento di alba77 e quanto detto da king (ormai del resto si creata una corrispondenza di...amorosi sensi tra noi 3!!)

magari però non complichiamo troppo il lessico perchè anch'io quando si inizia a pèarlare di leve e angoli vado in crisi (in fisica trigonometria e geometria ero un disastro...)

possiamo partire però come fa king da un concetto di base;il grip.perchè dal palleggio nel pittino al vincente la regola dovrebbe essere una sola:non stringo la racchetta in preparazione, la stringo (senza esagerare) quando colpisco, rilasso la mano dopo l'impatto;io per esercitarmi alcune volte adotto un trucco insegnatomi da un compagno di circolo (non è un maestro e quello che andrò a descrivere credo sia un sistema da autodidatta)

si tratta ogni volta che si è concluso il movimento di quasi "trasferire"la racchetta all'altra mano in maniera che in posizione di attesa, mentre si guarda dove va la palla e il colpo dell'avversario la raccehtta sia "maggiormente"sostenuta dalla mano sinistra (per i destrorsi)mentre la destra è quasi appoggiata alla racchetta (lui addirittuta mi diceva di sollevare il mignolo.

ho adottato qualche volta, in palleggio, tale soluzione per abituarmi ad allentare la tensione della mano attorno al grip e devo dire che ho imparato così a non aggrapparmi così tenacemente alla racchetta, guadagnandone in fluidità

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non sono megalomane.... devo aver registrato due volte....sorry...

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kingkongy ha scritto:
Aspetta, che non voglio avere sul groppone un divorzio.... hehehhe
Prendi un metro di filo, un capo alla racchetta, l'altro alla bottiglia di plastica. Metti in tensione la corda e vedi se quel peso ti porta via la racchetta oppure il tuo "solito grip" resiste.

E' un metodo un po' (tanto) empirico, per capire quanto il tuo avambraccio (mano, polso etc) sottrae velocità dal tuo swing "al netto" di tutto.

Considera che ogni steccata fa più male alle articolazioni con il grip d'acciaio stile Petrus.... hehehheheheheh (beccatevi pure questa, così imparate a prendere in giro un povero scimmione in arrampicata libera sul grattacielo!!!!)


Ahahah nessun pericolo, ci prendiamo in giro continuamente per le "manie" reciproche! Very Happy

Ok ho capito, provo e poi ti so dire il risultato!!! Quindi secondo te quanto dovrebbe essere il peso massimo dopo il quale "cade la racchetta"? 1/2 kg? 1 kg?

Per le stecche... non mi preoccupo del male che fa ma se la palla va dall'altra parte o no! Razz

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Brava Marti!
A me non lo dicevano perché io esageravo... Rolling Eyes però lo diceva eccome, il maestro, ed eravamo già a livello agonistico...

La mano sinistra sul cuore aiuta moltissimo come riflesso condizionato in due occasioni: risposte e gioco a volo.
E se ce la fai cambi anche impugnatura per il rovescio...

Se analizzi i video, i grip in attesa della palla di servizio o del passante, sono leggerissimi e la racchetta viene spessissimo "accompagnata" dalla sinistra per superare l'inerzia del "primo centimetro". Sono automatismi che fanno guadagnare tantissimo.

Già che ci siamo, basta guardare quanto la racchetta viene frullata, anche durante il gioco: sono tutte decontrazioni e, appena molli il grip, si riattiva la sensibilità della mano, pronta per quando stringi nuovamente.

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per B52.... tu prova...poi te lo dico... hehehehehheheh così telefono a tua moglie e ci raccontiamo un paio di barzellette.

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Mmmmhhh a me pare pericoloso prendere come riferimento aspetti del tennis professionistico e applicarli ad amatori .
Mi spiego , alcuni particolari tecnici possono dare benefici ad atleti agonisti ( veri agonisti ) che avranno sicuramente da migliorare con tali accorgimenti , mentre potrebbero creare confusione in un tennista nn tecnicamente pronto .
Penso sia piú utile concentrarsi sulle cose basilari che alla fine servono sempre per giocare bene a tennis.

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va bene;ora con il grip ci siamo (ovviamente attendiamo tutti l'esito del test di B52...a proposito...in bocca al lupo....!!)

ora passiamo alle leve (però traduciamo perchè la fisica non è nelle mie corde(siano esse ibrido, monofilamento o multifilamento....!)

king, sviluppaci il concetto di leve più lunghe possibile

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kingkongy ha scritto:
per B52.... tu prova...poi te lo dico... hehehehehheheh così telefono a tua moglie e ci raccontiamo un paio di barzellette.


A questo punto provo sì, che son curioso come una scimmia! (haha citazione quantomai azzeccata) Very Happy

Per quanto riguarda la risposta che hai dato a marti... la mano sul cuore la tengo spesso quando sono a rete, perchè mi aiuta a ricordarmi di non aprire, mentre durante gli scambi frullo come un Moulinex! Very Happy sono sulla buona strada?

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Nardac... prendo la tua nota con grande attenzione e non posso che convenire in linea generale.
Credimi, non voglio creare confusione o spostare la passione sul piano della mera tecnica. Io sono il giocatore più stupido e passionale della Via Lattea e di Alpha Centauri.

Però tra una richiesta di customizzazione corde-telaio su racchette da paura, con set-ut da ATP, con incordature ibride-reverse-progressive e pesi al grammo di overgrip... ci sta anche il consiglio saggio di non stare "aggrappati" all'impugnatura.

A me dispiace dover "difendere" l'argomento...perché siamo alla tecnica di base... Qualsiasi istruttore FIT direbbe che il passo successivo, in ordine di difficoltà, è "Come aprire il tubo di palle senza tagliarsi"...
Se solo uno dei forumisti guadagna qualcosa da questi consigli, io sarei felicissimo.

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marti ha scritto:
va bene;ora con il grip ci siamo (ovviamente attendiamo tutti l'esito del test di B52...a proposito...in bocca al lupo....!!)

ora passiamo alle leve (però traduciamo perchè la fisica non è nelle mie corde(siano esse ibrido, monofilamento o multifilamento....!)

king, sviluppaci il concetto di leve più lunghe possibile


Hahaha oddio addirittura in bocca al lupo? Very Happy

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Bravi, molto interessante.
Io tengo il grip molto lento in fase di preparazione, lo stringo quanto basta durante l'impatto e lo riallento subito dopo.
Recentemente, alla prima lezione col nuovo maestro, mi ha detto: "ehi, ma cerca di stringere l'impugnatura, altrimenti la racchetta ti gira nella mano", e io: "maestro, io decontraggo durante l'apertura e subito dopo l'impatto", e lui: "azz, bene, allora non sei così scarso come vuoi farmi credere!"

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mamma mia Marti...che grinta!

Io parto da un concetto: il tennis è un gioco inventato da Isaac Newton o qualcuno imparentato stretto. Nella tattica ci ha messo lo zampino qualche campione di biliardo (forse lo Scuro di Francesco Nuti...). Mentre la strategia viene dritta dritta dalla Scuola di Vienna (celebre il trattato "Il Tennis come sublimazione del sesso").

Lasciando stare la coppia di doppio Freud-Jung e la carambola... passiamo al tipo della mela in testa.

Per intenderci, Archimede (non quello pitagorico) disse: "Datemi una leva e un punto d'appoggio e io vi solleverò il mondo". Megalomane, ma era un tipo a posto.
A noi, però, non interessa sollevare ma far andare una racchetta piuttosto veloce.
I protagonisti:
leva = racchetta
fulcro = mano (sul grip)

Domanda: ma tu la racchetta la "smanetti" attaccata al corpo, con il manico appoggiato all'ombelico?
Risposta: no, la tengo in mano, che è attaccata al polso, che è attaccata all'avambraccio, che è attaccato al gomito, che è attaccato al braccio, che è attaccato all'omero che è attaccato alla spalla, che è attaccata alla colonna vertebrale, che è appoggiata sul bacino, che è supportato dal femore, che sta sopra il ginocchio, poi c'è la tibia, la caviglia, la pianta, le dita.... BASTAAAAAAAA!!!!!

Allora, ricapitolando: stiamo parlando di una decina di fulcri e di una decina di ...LEVE. Ogni ossa è una leva. Ma, guarda, che abbiamo fatto alla pane e salame....

Perché ci interessan tanto le leve?
Per capirlo prendi un righello tra due dita e fallo oscillare. Le due dita sono il fulcro della leva (che è il righello). Vicino alle dita il richello si muove di qualche millimetro, a metà di qualche centimetro...in punta di diversi centimetri, anche decimetri.
Eppure lo sforzo (diciamo il lavoro) che tu fai è lo stesso, solo che vicino alle dita fai poco movimento, scarsi risultati...mentre in punta, il righello si muove velocemente!
Più distante vai dal fulcro e più la leva si muove velocemente.

Diciamo la verità: Archimede era un fiko, meglio di Federer!

Se tu sostituisci il righello alla racchetta e le due dita alla mano, eccoti una leva-racchetta, che in testa si muove velocemente.

Ma tu hai appena detto che la racchetta non è attaccata all'ombelico...ma è incernierata a una serie di giunture e leve...!!!

Proposta: ti faccio una colata di gesso dall'alluce alla mano: un monoblocco lungo lo stesso asse. Ho preso tutte le tue 10 (un numero a caso) leve e ne ho fatta una lunghissima. Tu muovi appena l'alluce e la racchetta si muove per un paio di metri, velocissima.
Ottimo risultato...peccato che giocare così è elegante (il bianco è un classico)...ma un po' scomodo.

Poi arriva Archimede con un chinotto con cannuccia, si appoggia alla rete e fa: "Ah, ma allora non avete capito un cavolo siracusano!!!!. Non si fa così per girare la racchetta velocemente!!".

---- segue ----

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kingkongy ha scritto:

Se solo uno dei forumisti guadagna qualcosa da questi consigli, io sarei felicissimo.


Lungi da me criticare i tuoi consigli , anzi , molto meglio parlare di tecnica che di super set up di corde da PRO , su quello concordo con te Laughing

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---- leve 2° tempo ----

Newton che passava da quelle parti con le sue Wilson Autograph in legno di Sua Maestà, scuote la testa e comincia a parlare di velocità radiale, momento d'inerzia, energia etc etc.

Tu sei nel gesso, manco respiri e sudi come un orso polare al Club Med di Malindi...

Newton, si fa un earl gray e commenta: "Ma quanto ben di dio sprecato! Dico 10 leve e 10 fulcri non utilizzati". Prende la motosega e ti libera. Poi ti fa vedere la "magia della fisica".

Muovi il polso? Sì! Allora eccoti un po' di velocità.
Muovi l'avambraccio? Sì! Allora vediamo se ti serve, sul servizio di certo.
Il braccio, la spalla? Sì, allora sommiamo!

In poche parole, ogni giuntura la si sfrutta. Pieghi il polso di 90°? Diciamo che la testa della racchetta va a 30 Km/h? Bene, poi sommiamo i 50 Km/h del braccio e quelli della spalla. Non è una somma algebrica ma un calcolo più complicato...Il concetto però è quello.

Intanto, Archimede, ha finito il chinotto SanPellegrino e si concede un ruttino: "Vabbé, state migliorando...ma vi manca un passaggio...dilettanti!".

---- segue ----

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nardac... ci provo hehehhehehe sperem!!! Velocità e massimo rendimento con il minor sforzo 97171

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Vai con la terza parte, perché Archimede ha quasi finito il chinotto e sono certo che vuole fare una dimostrazione pratica Wink
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