mamma mia Marti...che grinta!
Io parto da un concetto: il tennis è un gioco inventato da Isaac Newton o qualcuno imparentato stretto. Nella tattica ci ha messo lo zampino qualche campione di biliardo (forse lo Scuro di Francesco Nuti...). Mentre la strategia viene dritta dritta dalla Scuola di Vienna (celebre il trattato "Il Tennis come sublimazione del sesso").
Lasciando stare la coppia di doppio Freud-Jung e la carambola... passiamo al tipo della mela in testa.
Per intenderci, Archimede (non quello pitagorico) disse: "Datemi una leva e un punto d'appoggio e io vi solleverò il mondo". Megalomane, ma era un tipo a posto.
A noi, però, non interessa sollevare ma far andare una racchetta piuttosto veloce.
I protagonisti:
leva = racchetta
fulcro = mano (sul grip)
Domanda: ma tu la racchetta la "smanetti" attaccata al corpo, con il manico appoggiato all'ombelico?
Risposta: no, la tengo in mano, che è attaccata al polso, che è attaccata all'avambraccio, che è attaccato al gomito, che è attaccato al braccio, che è attaccato all'omero che è attaccato alla spalla, che è attaccata alla colonna vertebrale, che è appoggiata sul bacino, che è supportato dal femore, che sta sopra il ginocchio, poi c'è la tibia, la caviglia, la pianta, le dita.... BASTAAAAAAAA!!!!!
Allora, ricapitolando: stiamo parlando di una decina di fulcri e di una decina di ...LEVE. Ogni ossa è una leva. Ma, guarda, che abbiamo fatto alla pane e salame....
Perché ci interessan tanto le leve?
Per capirlo prendi un righello tra due dita e fallo oscillare. Le due dita sono il fulcro della leva (che è il righello). Vicino alle dita il richello si muove di qualche millimetro, a metà di qualche centimetro...in punta di diversi centimetri, anche decimetri.
Eppure lo sforzo (diciamo il lavoro) che tu fai è lo stesso, solo che vicino alle dita fai poco movimento, scarsi risultati...mentre in punta, il righello si muove velocemente!
Più distante vai dal fulcro e più la leva si muove velocemente.
Diciamo la verità: Archimede era un fiko, meglio di Federer!
Se tu sostituisci il righello alla racchetta e le due dita alla mano, eccoti una leva-racchetta, che in testa si muove velocemente.
Ma tu hai appena detto che la racchetta non è attaccata all'ombelico...ma è incernierata a una serie di giunture e leve...!!!
Proposta: ti faccio una colata di gesso dall'alluce alla mano: un monoblocco lungo lo stesso asse. Ho preso tutte le tue 10 (un numero a caso) leve e ne ho fatta una lunghissima. Tu muovi appena l'alluce e la racchetta si muove per un paio di metri, velocissima.
Ottimo risultato...peccato che giocare così è elegante (il bianco è un classico)...ma un po' scomodo.
Poi arriva Archimede con un chinotto con cannuccia, si appoggia alla rete e fa: "Ah, ma allora non avete capito un cavolo siracusano!!!!. Non si fa così per girare la racchetta velocemente!!".
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