Mi permetto, visto l'argomento, di postare ciò che scrive un ex-utente (rimpianto e stimato da molti utenti di questo forum), molto preparato, riguardo questo argomento che credo possa di essere d'aiuto allo sviluppo della discussione.
Per onestà metterò anche il link dove ho trovato questi saggi insegnamenti, sperando possano, come è già successo in passato, portare un miglioramento ed una aiuto a molti di noi:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]Virgoletto le sue parole:
"cosa fare dopo che ho deciso l'impostazione della mia partita nel
tentativo d'inchiodare il pallettaro ad un'angolo ? ovvero parliamo di
tattica vera e propria.
La prima domanda é : cosa ho ottenuto ? e su quale diagonale ?
A)
l'avversario tiene benissimo la mia diagonale ed é addirittura lui che
mi mette in difficoltá e sono costretto io ad uscirne. Ok a questo
punto visto che é pallettaro per cui ha due gambe cosí ( xx ) e
soliditá nei colpi hai 4 opzioni
1) metti via la racchetta al primo
cambio di campo e vai a farti per 6 mesi almeno 3 ore a settimana di
allenamneto sulla diagonale
2) prova a concentrarti al massimo
tentando i famosi colpi di Halley di Satrapiana memoria che magari una
partita giocata cosí in sette anni una l'azzecchi sicuro e magari é
proprio quel giorno.
3) Prova a corrompere gli organizzatori
spezzandogli il ritmo, magari dopo aver perso 6-0 il primo fai entrare
per mezz'ora gli addetti alla manutenzione cosí gli s'induriscono le
gambe e non riesce piú a giocare. Te ci ridi, ma me l'han fatto la
settimana scorsa e quasi rado al suolo il circolo
, roba che McEnroe neanche se la sogna.
4)
Spera di trovargli un clamoroso punto debole del tipo zero in volée o
zero sul passante e punta tutto ed esclusivamente su quello, unica
opzione seria.
B) Ho ottenuto secondo logica, essendo io il piú
talentuoso visto che lui si ritrova a fare il pallettaro, che lo
costringo a uscire sistematicamente per evitare la mia pressione che
gli causa una palla facile su cui posso attaccare.
Ammettiamo che
esca con un lungolinea, cambio diagonale ? se si come siam messi noi su
quella diagonale ? Son sicuro a questo punto che te hai passato molto
tempo alla sparapalle ad allenarti proprio lí, sul cambio di diagonale
e sai perfettamente qual'é la tua opzione migliore. O no ?
Chiara a
questo punto é una cosa, un'uscita forzata é comunque per me un
vantaggio che, anche se a volte microscopico mi dá qualcosa in piú, stá
a me ora concretizzare maggiormente con PAZIENZA E SENZA FORZARE un
ulteriore vantaggio maggiore che puó essere preludio di un mio vero
attacco, e qui e doti personali specifiche o i difetti personali
specifici dell'avversario giocano un ruolo determinante.
Te ne indico tre, le piú comuni, ma te ne puoi inventare altre
1)
continuo tranquillamente nell'altra diagonale perché son forte anche
lí, io il talento ce l'ho e tu pallettaro no, la onde per cui il
giochetto al gatto e al topo lo sposto semplicemente dall'altra parte
2)
sono scarso in diagonale di rovescio, ma mi sono allenato come un matto
proprio lí, non tengo bene questa opzione, ma appena mi dai un
lungolinea ho messo su un rovescio di uscita profondo, sicuro, angolato
che ti metto in difficoltá immediatamente, ricorda una cosa, un
lungolinea di uscita forzata non potrá mai essere cattivo, ma tu su
quel lungolinea lo potrai essere perché hai spazio per farlo.
3)
sono clamorosamente scarso di rovescio rispetto all'avversario, rifiuto
come la peste la diagonale di rovescio, ma ho un'ottimo slice, a questo
punto ti rimando indietro il lungolinea, ti dó una palla sporca che non
é attaccabile anch'essa in lungolinea e vediamo ora cosa fai."
...a mio parere "perle di saggezza"
Ciao a tutti.