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un antidoto contro i pallettari

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descriptionun antidoto contro i pallettari - Pagina 10 Emptyun antidoto contro i pallettari

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Promemoria primo messaggio :

che rimettono la palla in campo e sperano nelle'errore,
mamma mia quanto li odio un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 97171

ieri,
gioco per la prima volta con un 4.3 del circolo, palleggiamo,
e mi dico, beh dai....al massimo fa un game a set.

iniziamo,
6.1 per lui un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 Icon_eek

pausa di riflessione,
dentro di me penso....che ci stai a fare in campo cosi?

quale è il tuo colpo migliore?
il rovescio

ebbene,
ad ogni suo servizio...mi sono messo nella posizione di poter colpire solo di rovescio,
tanto la velocità del servizio opposto non supera i 60km,
del tipo: una rimessa in gioco.

risultato
6.0
6.1

consiglio:
non rimanete passivi,
aggrediteli e non sanno più che pesci pigliare,loro fanno punti solo sull'errore dell'avversario, al contrario...

nada

spero vi sia utile

ps ah la sua scusante,
e sai....ho calato il ritmo, ero stanco ahahahahahahahahah

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L'incubo ritorna!!!

Sabato al primo turno ho trovato un signore sui 50. Sono partito tirando mazzate come faccio sempre e mi sono portato subito avanti di un break. Quando ha visto che non aveva la mia velocità di palla ha iniziato a "spallettare" alla grande e a mandarmi fuori giri, aiutato da un discreto back di rovescio. Ho perso il primo 6-4, vinto il secondo 4-6 ma nel terzo ho completamente perso la pazienza e ho commesso molti errori, finendo stritolato 6-1.
Niente da fare, contro giocatori esperti e pallettari vado ancora in crisi.

PS - A fine match il signore mi ha chiesto scusa per aver giocato così, ma ha detto che se avesse tirato i colpi sarebbe tornato a casa velocemente. Che dire... Accetto la sconfitta e continuo a combattere.

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Mr Lybra ha scritto:
PS - A fine match il signore mi ha chiesto scusa per aver giocato così, ma ha detto che se avesse tirato i colpi sarebbe tornato a casa velocemente. Che dire... Accetto la sconfitta e continuo a combattere.


beh, almeno è stato onesto... un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 97171

PS: hai tutta la mia solidarietà, visto che ho esattamente il tuo stesso problema...

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Idem. Ho una amica pallettara che non ha un colpo uno al mio livello: servizio, diritto, rovescio sono più deboli e la rete è per lei un oggetto misterioso. Ma corre come una lepre e recupera tutto. Regolarmente tutti rimangono stupefatti (= Shocked nel senso letterale del termine) quando affermo che fino ad ora ho sempre perso Neutral , con lei: nei match ufficiali No come pure nelle partitelle di allenamento, anche se le ultime le ho affrontate più in ottica di sperimentazione Cool che come test-match. Ma ad oggi ho vinto secondo aspettative (6-2) solamente un set e l'ho fatto perchè ero riuscita a prenderla a pallate ad ogni colpo.. cosa che in torneo difficilmente avrei la forza (detto anche: il coraggio Smile ) di giocare in quel modo.. non sono così consistente. Con lei dovrei palleggiare almeno una dozzina di volte a punto e.. non ho la pazienza per farlo. Così mi affido alla roulette dell'accelerazione confidando che la statistica sia quella volta dalla mia parte Laughing

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Parlo per interesse personale Smile, dato che purtroppo inizio a sentirmi dire sempre più spesso: "le prendi tutte", sinistro segnale premonitore di un possibile epiteto di pallettaro.
Io vedo tre sfumature importanti nella definizione di pallettaro.
a) se tiro colpi, anche forti, ma sempre centrali metto l'avversario (anche il peggiore) nelle condizioni per rispondere con una stance stabile e quindi consistente
b) se tiro angolato con regolarità ma non profondo metto l'opponente, con una buona preparazione aerobica, nelle condizioni di rispondere ai miei colpi con una stance stabile e quindi consistente
c) se tiro angolato, anche con regolarità MA profondo e con un sufficiente topspin tali da spingere l'avversario a 1,5/2 m dalla linea di fondo e a gestire palle che salgono alte, capita che questi arrivi con stance non sempre stabilissime oppure non ha la forza di superare la rete.

Se l'avversario tira a campanile, al posto di arrabbiarmi ho trovato divertente provare a me stesso se riesco a replicare senza rischi in topspin: ne risulta un toppone alto che mette in panico il malcapitato dall'altra parte.

Ammetto, infine, che a me piace quando lo scambio dura tanto, ancora di più se fatto tirando forte, perché mi permette di andare in ritmo, colpire, spostarmi dall'altra parte, cloppete cloppete , colpire e via così. Cosa ci sto a fare in campo se non per usare la racchetta?

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Neytiri ha scritto:
Così mi affido alla roulette dell'accelerazione confidando che la statistica sia quella volta dalla mia parte Laughing

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect

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Mr Lybra ha scritto:
Neytiri ha scritto:
Così mi affido alla roulette dell'accelerazione confidando che la statistica sia quella volta dalla mia parte Laughing

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect




Se per tirare intendi (come penso) tirare e non invece buttar via i colpi assieme alla partita a mio parere non fai bene, fai molto bene!

Nel senso, perdere un match fa girare i gioielli di famiglia già in allenamento quindi li fa girare il doppio in torneo.

Andare a casa dopo aver perso per giunta col braccino per tutto il match o giù di lì è roba che ancora un pò e servono gli antidepressivi nel dopomatch!

Della serie: il turno lo passa lui, ma la soddisfazione di giocare quanti più vincenti possibile in una partita che avrei comunque perso me la levo eccome!

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Mr Lybra ha scritto:
Neytiri ha scritto:
Così mi affido alla roulette dell'accelerazione confidando che la statistica sia quella volta dalla mia parte Laughing

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect


Era il mio grosso difetto da giovanotto: non riuscivo a reggere più di 3 scambi, dopodichè tiravo una sassata da "o la va o la spacca". Ora invece sono più paziente, tengo lo scambio, magari cercando gli angoli ma più gradualmente... peccato che il mio tennis sia calato drasticamente dopo i 15 anni abbondanti di stop!!! azz, avere il braccio di allora e la testa di adesso... un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 810504

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b52_ste ha scritto:
Mr Lybra ha scritto:
Neytiri ha scritto:
Così mi affido alla roulette dell'accelerazione confidando che la statistica sia quella volta dalla mia parte Laughing

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect


Era il mio grosso difetto da giovanotto: non riuscivo a reggere più di 3 scambi, dopodichè tiravo una sassata da "o la va o la spacca". Ora invece sono più paziente, tengo lo scambio, magari cercando gli angoli ma più gradualmente... peccato che il mio tennis sia calato drasticamente dopo i 15 anni abbondanti di stop!!! azz, avere il braccio di allora e la testa di adesso... un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 810504




E telone/pini (almeno per quanto riguarda me) ringraziavano!

Scherzi a parte dirò una ovvietà ma un conto è tirare il colpo della disperazione ed un altro giocare a tutto braccio contro i signori oggetto di questa discussione.

Nel senso, io so che se mi metto a fare titictitoc con quelli di cui sopra perdo in ogni caso e, cosa peggiore, gioco col braccio rattrappito.

Perdere per perdere (ma mai dire mai nella vita........) tanto vale lasciare andare il braccio e provare a dare un (bel) pò di angolo ai colpi!

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ma variare il gioco con palle corte?

alla fine ad una palla corta non si può rispondere con regolarità.. quindi si interrompe il loro gioco.

bisogna osare, e cambiare il ritmo una palla corta secondo me è molto più efficace di provare la bomba da fondocampo contro i pallettari

logicamente non serve fare la palla corta perfetta... ma basta poi essere pronti a correre perchè sicuramente la risposta richiederà uno scatto

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Mr Lybra ha scritto:

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect

questo è l'errore di prospettiva che fanno molti principianti ed intermedi (me compreso fino a qualche mese fa, oggi sto rinsavendo): pensare che il tennis sia un gioco uno-due, servizio, risposta, ribattuta, cazzo me l'ha ribattuta! devo chiudere lo scambio, forziamo, colpo teso, occhi chiusi, speriamo bene! ... esito: telone, oppure rete, oppure fuori di 2 mt, oppure vincente in campo imprendibile persino dal miglior nadal.
ok, ho esagerato, ma ci siam capiti.
oppure che sia un tiro al bersaglio (corollario del tennis uno-due), cioè un esercizio di balistica in cui ci sono alcuni scambi inutili che fungono da preludio al colpo risolutore (normalmente il terzo dello scambio), mirando ad una parte del campo come se si impugnasse il fucile e con un esito che può essere bersaglio-colpito, bersaglioo-mancato.
ok, ho esagerato di nuovo, ma ci siam capiti di nuovo.

insomma, sembra che l'attesa, il colpo interlocutorio, sia uno sporco lavoro da pallettari, non sia "eroico" come il tirare bastonate alla palla dal primo all'ultimo (che poi è il terzo) scambio, ma sia invece sintomo di cuor di coniglio, di persona che non gioca a tennis ma te la butta di là.

sono errori di interpretazione del tennis e devo dire che questo l'ho capito la prima volta che ho visto dei pro giocare dal vivo, quest'anno a mcarlo.
erano tipsarevic contro feliciano lopez. gran bella partita. la cosa che ho niotato subito è questa. pensavo di vedere delle fucilate dal primo all'ultimo colpo di ogni scambio. e invece, da vicino, vedevo come molti, durante lo scambio, fossero i colpi evidentemente interlocutori: la palla veniva "buttata" di là (che per un pro buttata è un po' un termine fuori luogo, perchè era un colpo carico di top), il colpo era solo di rimando, in assoluta sicurezza, ben dentro il campo, solo in attesa del momento proprizio per attaccare, che poteva avvenire dopo 5 o 6 scambi in diagonale.

ecco, dopo aver visto che anche i pro attendono, aspettano, non forzano sempre, anzi, solo quando ne hanno l'occasione, ho capito che è sciocco per uno scarsone come me avere la presunzione di chiudere lo scambio dopo due colpi e magari con una palla che mi rimbalza fuori dal rettangolo di servizio, e quindi abbastanza profonda e non attaccabile in sicurezza.
insomma, da allora ho capito che fare colpi interlocutori non è fare i pallettari, significa aver iniziato a capire il tennis.

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alain proust ha scritto:
Mr Lybra ha scritto:

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect

questo è l'errore di prospettiva che fanno molti principianti ed intermedi (me compreso fino a qualche mese fa, oggi sto rinsavendo): pensare che il tennis sia un gioco uno-due, servizio, risposta, ribattuta, cazzo me l'ha ribattuta! devo chiudere lo scambio, forziamo, colpo teso, occhi chiusi, speriamo bene! ... esito: telone, oppure rete, oppure fuori di 2 mt, oppure vincente in campo imprendibile persino dal miglior nadal.
ok, ho esagerato, ma ci siam capiti.
oppure che sia un tiro al bersaglio (corollario del tennis uno-due), cioè un esercizio di balistica in cui ci sono alcuni scambi inutili che fungono da preludio al colpo risolutore (normalmente il terzo dello scambio), mirando ad una parte del campo come se si impugnasse il fucile e con un esito che può essere bersaglio-colpito, bersaglioo-mancato.
ok, ho esagerato di nuovo, ma ci siam capiti di nuovo.

insomma, sembra che l'attesa, il colpo interlocutorio, sia uno sporco lavoro da pallettari, non sia "eroico" come il tirare bastonate alla palla dal primo all'ultimo (che poi è il terzo) scambio, ma sia invece sintomo di cuor di coniglio, di persona che non gioca a tennis ma te la butta di là.

sono errori di interpretazione del tennis e devo dire che questo l'ho capito la prima volta che ho visto dei pro giocare dal vivo, quest'anno a mcarlo.
erano tipsarevic contro feliciano lopez. gran bella partita. la cosa che ho niotato subito è questa. pensavo di vedere delle fucilate dal primo all'ultimo colpo di ogni scambio. e invece, da vicino, vedevo come molti, durante lo scambio, fossero i colpi evidentemente interlocutori: la palla veniva "buttata" di là (che per un pro buttata è un po' un termine fuori luogo, perchè era un colpo carico di top), il colpo era solo di rimando, in assoluta sicurezza, ben dentro il campo, solo in attesa del momento proprizio per attaccare, che poteva avvenire dopo 5 o 6 scambi in diagonale.

ecco, dopo aver visto che anche i pro attendono, aspettano, non forzano sempre, anzi, solo quando ne hanno l'occasione, ho capito che è sciocco per uno scarsone come me avere la presunzione di chiudere lo scambio dopo due colpi e magari con una palla che mi rimbalza fuori dal rettangolo di servizio, e quindi abbastanza profonda e non attaccabile in sicurezza.
insomma, da allora ho capito che fare colpi interlocutori non è fare i pallettari, significa aver iniziato a capire il tennis.




Chapeau, il mio allenatore dice esattamente le stesse cose

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corcordo ma io ho una visione diversa del pallettaro, o almeno definisco tale solo colui che non va oltre il colpo interlocutorio, attendendo solo ed esclusivamente l'errore dell'avversario e tirando al massimo un vincente a set, quando proprio non gli resta altra alternativa. Pare impossibile ma esistono anche di questi soggetti. Il gioco di cui parli non lo ritengo da pallettaro ma come dici tu, lo considero il gioco di chi ha capito "come giocare a tennis"! e per inciso, spero di capirlo quanto prima anch'io!

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giulioz3 ha scritto:
corcordo ma io ho una visione diversa del pallettaro, o almeno definisco tale solo colui che non va oltre il colpo interlocutorio, attendendo solo ed esclusivamente l'errore dell'avversario e tirando al massimo un vincente a set, quando proprio non gli resta altra alternativa. Pare impossibile ma esistono anche di questi soggetti. Il gioco di cui parli non lo ritengo da pallettaro ma come dici tu, lo considero il gioco di chi ha capito "come giocare a tennis"! e per inciso, spero di capirlo quanto prima anch'io!




non appartengo alla categoria ma se mi ritrovassi dei fondamentali "interlocutori" ma profondi che mi danno punti a palate chi me lo farebbe fare di aumentare la pesantezza dei miei colpi per consentire al mio avversario di sentirsi più a casa e, già che ci siamo, appoggiarvici sopra?

parola mia non avei il minimo dubbio sul da farsi........benchè (mi vien da dire ahimè perchè di sicuro vincerei più partite) non appartenga a quella parrocchia........

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in tal caso ti taccerei di pallettaro doc :-) per carità è uno stile di gioco che frutti punti e vittorie, molte, ma che non diverte nè l'avversario (e di questo chissene..) ma nemmeno chi lo utilizza ( e su questo ci rifletterei) e che dimostra una codardia, passami il termine, nell'affrontare la partita, ovvero sia l'atteggiamento di chi non si espone, di chi non intende primeggiare per meriti propri, di chi preferisce "appoggiarsi" sull'errore altrui senza dimostrare la minima iniziativa in campo. Questo a mio modo di vedere è l'aspetto più deprecabile del pallettaro, il fatto di vincere sugli errori altrui e non di vincere e basta un match. Una partita di tennis infatti la si può perdere per bravura dell'avversario o la si può perdere per colpa propria (troppi errori). Potrai replicare che chi sbaglia meno è cmq più bravo...e vabbè...in effetti parlare di pallettari e non è come un cane che si morde la coda, non se ne esce, o si amano o si odiano :-)

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Neytiri ha scritto:
Così mi affido alla roulette dell'accelerazione confidando che la statistica sia quella volta dalla mia parte Laughing


Mr Lybra ha scritto:

Eh quello che faccio io, tiro avanti un paio di set poi mi rompo le balle e dico "se devo perdere, perdo tirando". E infatti perdo tirando. Suspect


Portate pazienza, non voglio essere nè scortese, nè offensivo ma solo un po' ironico ma... : che fretta avete? Dovete dovete andare?
Siete nel campo, la pallina sta volando in aria (e la vedete bene perché avete occhio SOLO per lei), a breve rimbalzerà e verrà verso di voi, siete in stance, i muscoli si caricano come una molla e... plac!, la pallina riparte in una nuvola d'oro fatta di pulviscolo di panno che si sperde nell'aria e viaggia profonda verso l'angolo più lontano... e il tempo rallenta e non esiste niente altro.
Volete uscire da tutto questo ben di Dio?, volete tornare in coda al semaforo?, davanti alla TV, ad un piatto di polpette della suocera? Smile


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fiumi di parole, cantavano quei maestri della musica leggera i jalisse (chi si ricorda questa meteora?).
sono quelli che son stati scritti qui pallettari, sulla chi lo sia e chi no, se è giusto o no esserlo, se hanno tecnica o no ecc.
ci sono dei 3d infiniti qui e in altri forum.
non si arriverà mai ad una soluzione condivisa.

tuttavia, immagina la partita di torneo, palleggi, non dico di fare campanili, ma palleggiare in sicurezza, leggero top, diagonale, e via così. il tuo avversario tiene la diagonale, non ti dà palle attaccabili, tu giustamente non attacchi e non ti sposti dalla diagonale. puntualmente, dopo cinque scambi, lui stecca, manda fuori, manda a rete, gli vien fretta e attacca a testa bassa mandano fuori. ecco, se vedi che è così, che fai, cambi tattica, ti metti a fare serve and volley, attacchi sulla seconda palla che ti arriva? pur sapendo che al quinto colpo l'altro va in fuori giri?

ecco, saresti un pallettaro? no, secondo me. saresti uno che sa giocare a tennis, sa tenere la diagonale, sa quando è il momento e quando no di attaccare ecc. E' il tuo avversario che non sa giocare, perchè non sa tenere lo scambio e, se lo tiene, non sa aspettare.

e anche quelli che ti fanno i campanili per tenerla dentro e disturbarti, forse che fanno qualcosa di male? se non riesci a contrastarli, sei tu (tu è generico, non parlo a nessuno nello specifico) che hai carenze tecniche, non loro. che poi magari li si chiama pallettari, ma alla fine portano a casa la partita perchè non sbagliano e sfruttano il fatto che sono più solidi di te, e allora è colpa loro se tu dopo qualche scambio sbagli e gli regali i punti?!

il pallettaro (e qui cito i maestri, parlo purtroppo solo per teoria che non so applicare) si batte con la maggiore tecnica e maggiore solidità. se sono solido, lo premo in diagonale in sicurezza, lui potrà ribattere, ma o è molto bravo a tenere senza accorciare (ma allora non è un pallettaro, ma un bravo giocatore), oppure prima o poi accorcerà e io potrò attaccare e chiudere. oppure cercherà di uscire dalla diagonale con un lungolinea che, se non sarà profondissimo, mi darà angolo per chiudere sul suo rovescio. in teoria tutto facile...

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wbtit ha scritto:

Siete nel campo, la pallina sta volando in aria (e la vedete bene perché avete occhio SOLO per lei), a breve rimbalzerà e verrà verso di voi, siete in stance, i muscoli si caricano come una molla e... plac!, la pallina riparte in una nuvola d'oro fatta di pulviscolo di panno che si sperde nell'aria e viaggia profonda verso l'angolo più lontano... e il tempo rallenta e non esiste niente altro.



sei appena diventato il mio poeta di gesti bianchi preferito. un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 97171

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ciao a tutti,,, non vuole assolutamente essere una provocazione la mia,,non ne sono il tipo e tantomeno lo farei un un bell'ambiente come questo ma:

non e' che la cosa del "perdere contro un pallettaro" e' solo un alibi di chi e' talmente debole atleticamente che non sopporta + di 3 scambi???

perche' capisco forzare x disperazione dopo 15 scambi,,ma dopo 3 mi sembra eccessivo.

il tennis agisnistico sara' pure per gente che corre piuttosto che gente in sovrappeso no?

ho visto un game tra nole e nadal in finale (non certo 2 pallettari) che e' durato + di un quarto d'ora con diversi scambi.

e poi secondo me il + forte vince sempre,,,come si fa a dire: mi ha battuto perche' e' un pallettaro nonostante sia + scarso di me!!!!

chiuedo dicendo invece che i pallettari quelli veri (solo palle alte e 0 rischi) danno fastidio,,ma poco poco di fondamentali in + di loro e poco poco di fiato non si puo' perdere secondo me.

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alain proust ha scritto:
fiumi di parole, cantavano quei maestri della musica leggera i jalisse (chi si ricorda questa meteora?).


Mi piace questo e il post di prima (che sostanze prendi per essere così saggio?)

@giulioz3
Considera che molti di noi NON hanno la capacità di costruirsi il punto per limiti fisici, tecnici o d'età. Ribattere la palla è il massimo livello che riescono a raggiungere. Oppure hanno mezza epicondilite e si trattengono per non farsi male e continuare a giocare. Sta a te buttarli fuori dal campo, considerala un'opera pia... Smile

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wbtit ha scritto:
alain proust ha scritto:
fiumi di parole, cantavano quei maestri della musica leggera i jalisse (chi si ricorda questa meteora?).


Mi piace questo e il post di prima (che sostanze prendi per essere così saggio?)


un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 97171
molta birra, molta vodka e, purtroppo, l'aiuto delle mie 40 primavere...

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alain proust ha scritto:
....palleggiare in sicurezza, leggero top, diagonale, e via così... ....non ti sposti dalla diagonale....dopo cinque scambi, lui stecca, manda fuori ....che fai, cambi tattica, ti metti a fare serve and volley ...ecco, saresti un pallettaro? no, secondo me. saresti uno che sa giocare a tennis, ...E' il tuo avversario che non sa giocare, perchè non sa tenere lo scambio......


Ottimo Alain! hai detto una grande verità, i pallettari non esistono esistono giocatori bravi e giocatori meno bravi In partita i giocatori bravi se la giocano sempre giocano sui punti deboli dell'avversario o sui loro punti di forza, alcuni forzano il servizio, altri forzano la risposta, altri tirano molti vincenti o vanno spesso a rete; se giocano meglio degli avversari vincono, se giocano peggio perdono, ma se la giocano sempre. Quelli meno bravi invece provano a vincere con i mezzi loro disposizione, alcuni provano a forzare il servizio, altri provano risposte vincenti, altri ancora provano vincenti da fondo campo o provano a fare il punto a rete...e regolarmente perdono!
I giocatori bravi sanno di esser bravi, tutti, e giocano al loro livello, molti giocatori meno bravi provano ad esser giocatori bravi, ma non essendolo perdono.
Una sotto categoria dei giocatori meno bravi è quella a cui appartengono quelli che non provano ad essere bravi, ma, consci della categoria cui appartengono, tirano come sono capaci, e qualche partita la vincono, ovviamente con quelli che provano ad esser bravi.
Ergo non esistono i pallettari, esistono solo quelli che tirano , più o meno bravi, e quelli che provano a tirare.
Ovviamente io appartengo alla seconda categoria, i blu.... Sad
provo il servizio di Roddick, provo il rovescio di Federer, provo il dritto di Nadal provo l'anticipo di Djokovic e provo l'estro di Dolgopolov......provo provo provo ....
Alla mia età sarebbe intelligente smettere di provare e iniziare a tirare....piano, corto e male, ma tirare.

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john68 ha scritto:
che rimettono la palla in campo e sperano nelle'errore,
mamma mia quanto li odio un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 97171

ieri,
gioco per la prima volta con un 4.3 del circolo, palleggiamo,
e mi dico, beh dai....al massimo fa un game a set.

iniziamo,
6.1 per lui un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 Icon_eek

pausa di riflessione,
dentro di me penso....che ci stai a fare in campo cosi?

quale è il tuo colpo migliore?
il rovescio

ebbene,
ad ogni suo servizio...mi sono messo nella posizione di poter colpire solo di rovescio,
tanto la velocità del servizio opposto non supera i 60km,
del tipo: una rimessa in gioco.

risultato
6.0
6.1

consiglio:
non rimanete passivi,
aggrediteli e non sanno più che pesci pigliare,loro fanno punti solo sull'errore dell'avversario, al contrario...

nada

spero vi sia utile

ps ah la sua scusante,
e sai....ho calato il ritmo, ero stanco ahahahahahahahahah


2 giorni fà è successa la stessa cosa anche a me , mi ero innervosito talmente tanto che ho perso 6-2 il primo set e perdevo di 4-0 il secondo, questo non faceva altro che mandarmi la palla (un pò tagliata) nel campo .. poi ho iniziato a giocare ed è finito 7-5 il secondo e 6-2 il terzo Wink

P.S. quello che giocava contro di me era un 4.2 e non riesco proprio a capire come sia possibile perchè oltre a un discreto servizio in slice era veramente scarso

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alain proust ha scritto:
il pallettaro (e qui cito i maestri, parlo purtroppo solo per teoria che non so applicare) si batte con la maggiore tecnica e maggiore solidità. se sono solido, lo premo in diagonale in sicurezza, lui potrà ribattere, ma o è molto bravo a tenere senza accorciare (ma allora non è un pallettaro, ma un bravo giocatore),


giuntaman ha scritto:
ma variare il gioco con palle corte? alla fine ad una palla corta non si può rispondere con regolarità.. quindi si interrompe il loro gioco. Bisogna osare, e cambiare il ritmo una palla corta secondo me è molto più efficace di provare la bomba da fondocampo contro i pallettari logicamente non serve fare la palla corta perfetta... ma basta poi essere pronti a correre perchè sicuramente la risposta richiederà uno scatto

Non è detto. Io adoro variare il gioco, tanto che una amica 4.2 mi ha detto che non è piacevole giocare con me perchè non consento di prendere ritmo, visto che ogni palla ha peso, velocità, rotazione e direzione diversa. Mai due volte lo stesso colpo. E nel novero è ovviamente inclusa la palla corta, che spesso segue un colpo tirato forte, anche centrale ma che costringe l'avversaria a rispondere a metà campo da due metri oltre la linea di fondo. Well.. la mia amica pallettara è capacissima di arrivarci, su quella palla corta. Magari io poi chiudo la sua ribattuta con una volee, ma ci arriva e qualche volta riesce anche a piazzarla bene.
E' in difficoltà a causa della pressione esercitata dal palleggio? Si rifugia in un lob alto-alto lento-lento profondo-profondo e tocca ricominciare da capo.

Non è quindi detto che i pallettari giochino sul ritmo.. a mio avviso la definizione di pallettaro è differente.

[ study ON]

Pallettaro è colui che non avendo un colpo vincente si affida alla regolarità ( Sleep ) confidando nell'errore di chi è dall'altra parte della rete.

Bravo giocatore è colui che ha un gioco solido e completo. Ne consegue che il pallettaro non può essere un bravo giocatore in quanto privo della capacità di praticare non un gioco offensivo, ma anche singoli colpi d'attacco. E' un bravo pallettaro, ossia una pratica sportiva a parte Very Happy

[ study OFF]

lol!

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esempio pratico derivante da un partita di torneo sociale, vista ieri.
due miei amici, un 4.1 bravo, impostato, bel giocatore.
l'altro, un 4.4 fai-da-te, mai presa una lezione, fiato da vendere, dritto, rovescio e servizio inguardabili. percentuale di errori gratuiti e di doppi falli pari a zero assoluto.
ebbene, dopo un primo set senza storia (61) il secondo è stato sì vinto anch'esso dal 4.1, ma è stato inaspettatamente combattuto (64, infatti). il "pallettaro" correva come un matto, prendeva ogni cosa, rimetteva di là palle sporche, con effetti che nemmeno lui voleva imprimere, per ogni punto, il 4.1 doveva non solo ridurre a zero la percentuale di gratuiti, ma non poteva neanche permettersi di giochicchiare, doveva mettere pressione, spingere, con ciò aumentando i rischi di errore.
insomma, due giocatori agli antipodi, ma nel secondo set la partita c'è stata e non si può che togliersi il cappello di fronte al 4.4 "pallettaro" che, con la SUA tecnica personale, ha saputo massimizzare il proprio rendimento tennistico e azzerare ogni possibile errore non provocato.

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Alain, il 4.4 era un bravo pallettaro, ma sempre tale rimane. Anche se potrebbe sorgere un dubbio: era pallettaro dentro oppure l'avversario gli ha imposto di esserlo? Mi spiego meglio. A me piace giocare d'attacco, imporre il mio gioco.. ma se l'avversaria mi è troppo superiore, quello che posso fare è cercare di difendermi e quello che normalmente considererei un vincente per lei sarebbe un colpo normale sul quale appoggiarsi e ributtare a velocità doppia. Eviterei quindi di forzare (perchè sarebbe inutile) e cercherei soprattutto di contenere..

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giulioz3 ha scritto:
in tal caso ti taccerei di pallettaro doc :-) per carità è uno stile di gioco che frutti punti e vittorie, molte, ma che non diverte nè l'avversario (e di questo chissene..) ma nemmeno chi lo utilizza ( e su questo ci rifletterei) e che dimostra una codardia, passami il termine, nell'affrontare la partita, ovvero sia l'atteggiamento di chi non si espone, di chi non intende primeggiare per meriti propri, di chi preferisce "appoggiarsi" sull'errore altrui senza dimostrare la minima iniziativa in campo. Questo a mio modo di vedere è l'aspetto più deprecabile del pallettaro, il fatto di vincere sugli errori altrui e non di vincere e basta un match. Una partita di tennis infatti la si può perdere per bravura dell'avversario o la si può perdere per colpa propria (troppi errori). Potrai replicare che chi sbaglia meno è cmq più bravo...e vabbè...in effetti parlare di pallettari e non è come un cane che si morde la coda, non se ne esce, o si amano o si odiano :-)



magari fossi un pallettaro doc, per farlo serve esser dotati di pazienza e quando Dio la distribuiva io ero in fondo alla fila quindi ne era rimasta davvero poca........


wbtit ha scritto:

Portate pazienza, non voglio essere nè scortese, nè offensivo ma solo un po' ironico ma... : che fretta avete? Dovete dovete andare?
Siete nel campo, la pallina sta volando in aria (e la vedete bene perché avete occhio SOLO per lei), a breve rimbalzerà e verrà verso di voi, siete in stance, i muscoli si caricano come una molla e... plac!, la pallina riparte in una nuvola d'oro fatta di pulviscolo di panno che si sperde nell'aria e viaggia profonda verso l'angolo più lontano... e il tempo rallenta e non esiste niente altro.
Volete uscire da tutto questo ben di Dio?, volete tornare in coda al semaforo?, davanti alla TV, ad un piatto di polpette della suocera? Smile



se giochi rischiando i colpi più di chi te li ribatte al sesto dritto pesante che tiri nei pressi della riga di fondo e ancora non fai il punto o sei Gandhi o ti fumano i gioielli di famiglia, garantito........


alain proust ha scritto:
fiumi di parole, cantavano quei maestri della musica leggera i jalisse (chi si ricorda questa meteora?).
sono quelli che son stati scritti qui pallettari, sulla chi lo sia e chi no, se è giusto o no esserlo, se hanno tecnica o no ecc.
ci sono dei 3d infiniti qui e in altri forum.
non si arriverà mai ad una soluzione condivisa.

tuttavia, immagina la partita di torneo, palleggi, non dico di fare campanili, ma palleggiare in sicurezza, leggero top, diagonale, e via così. il tuo avversario tiene la diagonale, non ti dà palle attaccabili, tu giustamente non attacchi e non ti sposti dalla diagonale. puntualmente, dopo cinque scambi, lui stecca, manda fuori, manda a rete, gli vien fretta e attacca a testa bassa mandano fuori. ecco, se vedi che è così, che fai, cambi tattica, ti metti a fare serve and volley, attacchi sulla seconda palla che ti arriva? pur sapendo che al quinto colpo l'altro va in fuori giri?

ecco, saresti un pallettaro? no, secondo me. saresti uno che sa giocare a tennis, sa tenere la diagonale, sa quando è il momento e quando no di attaccare ecc. E' il tuo avversario che non sa giocare, perchè non sa tenere lo scambio e, se lo tiene, non sa aspettare.

e anche quelli che ti fanno i campanili per tenerla dentro e disturbarti, forse che fanno qualcosa di male? se non riesci a contrastarli, sei tu (tu è generico, non parlo a nessuno nello specifico) che hai carenze tecniche, non loro. che poi magari li si chiama pallettari, ma alla fine portano a casa la partita perchè non sbagliano e sfruttano il fatto che sono più solidi di te, e allora è colpa loro se tu dopo qualche scambio sbagli e gli regali i punti?!

il pallettaro (e qui cito i maestri, parlo purtroppo solo per teoria che non so applicare) si batte con la maggiore tecnica e maggiore solidità. se sono solido, lo premo in diagonale in sicurezza, lui potrà ribattere, ma o è molto bravo a tenere senza accorciare (ma allora non è un pallettaro, ma un bravo giocatore), oppure prima o poi accorcerà e io potrò attaccare e chiudere. oppure cercherà di uscire dalla diagonale con un lungolinea che, se non sarà profondissimo, mi darà angolo per chiudere sul suo rovescio. in teoria tutto facile...



quoto nuovamente un tuo post. Sono un sostenitore della tesi che chi vince è sempre il più forte, perlomeno in quella occasione. Non sta nè in cielo nè in terra a mio parere perdere ed uscire dal campo commentando con gli amici "però gioco meglio io" o, pure peggio, "però son più forte io"


silvio72 ha scritto:
ciao a tutti,,, non vuole assolutamente essere una provocazione la mia,,non ne sono il tipo e tantomeno lo farei un un bell'ambiente come questo ma:

non e' che la cosa del "perdere contro un pallettaro" e' solo un alibi di chi e' talmente debole atleticamente che non sopporta + di 3 scambi???

perche' capisco forzare x disperazione dopo 15 scambi,,ma dopo 3 mi sembra eccessivo.

il tennis agisnistico sara' pure per gente che corre piuttosto che gente in sovrappeso no?

ho visto un game tra nole e nadal in finale (non certo 2 pallettari) che e' durato + di un quarto d'ora con diversi scambi.

e poi secondo me il + forte vince sempre,,,come si fa a dire: mi ha battuto perche' e' un pallettaro nonostante sia + scarso di me!!!!

chiuedo dicendo invece che i pallettari quelli veri (solo palle alte e 0 rischi) danno fastidio,,ma poco poco di fondamentali in + di loro e poco poco di fiato non si puo' perdere secondo me.



son 194cm per 81kg, oggettivamente non ho un filo di grasso addosso. Il mio problema, ad esempio, non è atletico bensì legato alle mie leve lunghe. Spostati di qua spostati di là dovrei essere un mago ad avere il footwork di un mio pari livello alto 20 e passa cm di meno. Più a lungo mi sposto meno controllo lo scambio, da lì la necessità di guadagnare campo per controllare lo scambio e prendermi il punto (volesse Iddio che ci riesco!). Per guadagnare campo devo prendermi un rischio appena son messo bene tirando un dritto come Dio comanda. Tutto là


Frantz ha scritto:
alain proust ha scritto:
....palleggiare in sicurezza, leggero top, diagonale, e via così... ....non ti sposti dalla diagonale....dopo cinque scambi, lui stecca, manda fuori ....che fai, cambi tattica, ti metti a fare serve and volley ...ecco, saresti un pallettaro? no, secondo me. saresti uno che sa giocare a tennis, ...E' il tuo avversario che non sa giocare, perchè non sa tenere lo scambio......


Ottimo Alain! hai detto una grande verità, i pallettari non esistono esistono giocatori bravi e giocatori meno bravi In partita i giocatori bravi se la giocano sempre giocano sui punti deboli dell'avversario o sui loro punti di forza, alcuni forzano il servizio, altri forzano la risposta, altri tirano molti vincenti o vanno spesso a rete; se giocano meglio degli avversari vincono, se giocano peggio perdono, ma se la giocano sempre. Quelli meno bravi invece provano a vincere con i mezzi loro disposizione, alcuni provano a forzare il servizio, altri provano risposte vincenti, altri ancora provano vincenti da fondo campo o provano a fare il punto a rete...e regolarmente perdono!
I giocatori bravi sanno di esser bravi, tutti, e giocano al loro livello, molti giocatori meno bravi provano ad esser giocatori bravi, ma non essendolo perdono.
Una sotto categoria dei giocatori meno bravi è quella a cui appartengono quelli che non provano ad essere bravi, ma, consci della categoria cui appartengono, tirano come sono capaci, e qualche partita la vincono, ovviamente con quelli che provano ad esser bravi.
Ergo non esistono i pallettari, esistono solo quelli che tirano , più o meno bravi, e quelli che provano a tirare.
Ovviamente io appartengo alla seconda categoria, i blu.... un antidoto contro i pallettari - Pagina 10 939115
provo il servizio di Roddick, provo il rovescio di Federer, provo il dritto di Nadal provo l'anticipo di Djokovic e provo l'estro di Dolgopolov......provo provo provo ....
Alla mia età sarebbe intelligente smettere di provare e iniziare a tirare....piano, corto e male, ma tirare
.



l'ultima parte del tuo post a mio parere è esemplificativa del fatto che al netto delle ispirazioni che possiamo avere sui fondamentali è invece cosa buona e giusta sdoganare un proprio stile sugli stessi al fine di avere dei precisi punti di riferimento in partita, specie nei momenti in cui le cose non girano per il verso giusto


alain proust ha scritto:
esempio pratico derivante da un partita di torneo sociale, vista ieri.
due miei amici, un 4.1 bravo, impostato, bel giocatore.
l'altro, un 4.4 fai-da-te, mai presa una lezione, fiato da vendere, dritto, rovescio e servizio inguardabili. percentuale di errori gratuiti e di doppi falli pari a zero assoluto.
ebbene, dopo un primo set senza storia (61) il secondo è stato sì vinto anch'esso dal 4.1, ma è stato inaspettatamente combattuto (64, infatti). il "pallettaro" correva come un matto, prendeva ogni cosa, rimetteva di là palle sporche, con effetti che nemmeno lui voleva imprimere, per ogni punto, il 4.1 doveva non solo ridurre a zero la percentuale di gratuiti, ma non poteva neanche permettersi di giochicchiare, doveva mettere pressione, spingere, con ciò aumentando i rischi di errore.
insomma, due giocatori agli antipodi, ma nel secondo set la partita c'è stata e non si può che togliersi il cappello di fronte al 4.4 "pallettaro" che, con la SUA tecnica personale, ha saputo massimizzare il proprio rendimento tennistico e azzerare ogni possibile errore non provocato.




c'è n'è uno così dove mi alleno io, al CUS Ferrara.

Inguardabile ma un vero e proprio incubo per chi ci gioca contro.

Palle senza peso lunghe ed angolate e fiato da vendere, colpi stilisticamente atroci.

I suoi avversari spaccano mediamente una racchetta a partita........
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