Il pallettaro e' il miglior compagno di allenamenti che si possa incontrare,perche' come dice Felipo il suo scopo primario e buttarti la palla dall'altra parte facendo meno errori di te.Bueno a poco serve farlo correre a poco serve tirare piu forte di lui,insomma la parola d'ordine e consistenza.Bisogna sbagliare in primis meno di lui ,poi entrano a far parte un sacco di problematiche in base al livello che si gioca ed alla preparazione atletica che si ha.Ma e proprio perdendo e giocando che si impara,un prioblema puo essere la preparazione fisica ed in questo i pallettari sono molto prepararti perche' sanno che correre ed avere resistenza e la base del loro gioco,se ad una velocita' relativamente bassa sono sempre io che vado in affanno fisicamente e commetto errori per questo motivo,bene so che cosa devo fare per pareggiare i conti,prepararmi di piu' fisicamente,se invence tengo fisicamente ma dopo quattro o cinque scambi sono dinuovo io che tiro in rete o sbaglio malamente il problema e dinuovo mio.A questo punto senza parlare tanto di tattica ma solo di mettersi li a ributtare di la quello che il nostro avversario ci propone riuscendo magari a tenere le diagonali come fa lui il primo passo e stato fatto.
Da li in avanti se siamo in cosiddetto ipotetico pareggio ,bisogna saper interpretare la partita e trarre vantaggio appena ne ho l'oppurtunitá,ma per riuscire a trarrre vantaggio mi devo costruire un colpo,per la maggiore un dritto che faccia la differenza,non dico che se lui tira a 2 io devo imparare a tirare a 50,dico che tirando a 4 o a 5 ma dominanado bene la profondita' quello spingere in piu' fara' la differenza,poi quando sono arrivato a cinque con una buona sicurezza passero al seguente livello 10 o quindici (tanto per dare dei numeri),e nohn parlo solo di velocita' di palla ,ma di complessita',ossia una palla che viaggia in prorporzione un po di piu' di quella del mio avversario e che sia altrettanto piu complessa da rigiocare,sempre con lo stesso margine di errore,quasi nullo,di quando giocavo ai 2 all ora.
Bene a questo punto che cosa ho fatto,spingo piu di lui ho una palla un po piu pesante e complessa e sono ben allenato fiscamente..........mi sembra gia' un buon punto di partenza senza dannarmi troppo l'anima con improbabili tattiche che non portatno a un bel niente ,se non sono in grado di reggeree fisicamente e tecnicamente.Il solo fattore di spingere un po piu di lui e metterlo in difficolta' con una palla piu complessa mi portera' dei vantaggi che poi dovro' saper riconoscere e sfruttare,tipo quello della palla corta e alta a meta' campo,ma palla alta e corta a meta' campo almeno che no si giochi ad un livello veramente basso,sono io che devo crearmi la situazione per farmi giocare questo tipo di palla,amche perche' seil pallettaro e uno decente una palla alta a meta campo non me la regala neanche se gli sparo,insomma sono io che devo metterlo in difficolta' perche' mi giochi una palla attaccabile.
Parliamo di palla attacabile,bene ho un dritto che pesa piu del suo e che mi permette di giocare profondo ad una velocita' suoeriore alla sua,a questo punto cosa devo fare,continuo a giocare sulla diagonale fino a quando per forza di cose sara' lui che dovra' fare qualcosa per cambiare questa situazione di continua pressione,perche' se continua sa che appena accorcia io sono li pronto che aspetto per giocare il mio bel lungolinea e metterelo ancora di piu' in difficolta'.Siccome il cambio sulla diagonale da cross a parallelo e piu difficile per diversi motivi ed ha piu pro che contro va fatto solo nel momento in qui si e' in vantaggio e si riconosce una tale situazione vantaggiosa per fare questo cambio.Ma siccome e' sempre chi e' in difficolta' che in genere cambia che lo faccia pure,ma non e' lo stesso cambiare quando si e' sotto pressione che invece quando si ha un vero vantaggio in questo cambio.
Anzi il cambio casuale puo provocare piu' danni che altro perche' senza un vero vantaggio,con un cambio sotto pressione ma ovviamente meno preciso o angolato di qunado si gioca in vantagio,si possono offrire all avversario angoli e spazi in campo che da solo non sarebbe in grado di trovare o costruirsi.
Ragazzi non guardate le partite dei pro per prendere degli spunti su come giocare,stiamo parlando di una velocita' e complessita palla che noi neanche ci sognamo,ma comunque la base della diagonale vale anche per loro,e vedendo le ultime sfide tra Nadal e Diokovic alla fine la base del gioco e quella,io spingo piu di te e comando lo scambio cerco di buttarti fuori dal campo, e quando accorci ti castigo, Nadal giocava cinque metri fuori dal campo, e Diokovic molto vicino alla linea,bene cosa si puo notare da tutto questo,uno che Diokovic fisicamente sta meglio di Nadal,ma non solo tiene e comanda per la maggior parte il gioco,ossia ha pareggiato, il gap fisico che aveva nei confronti di Nadal,e tecnicamente vince anche gli scambi lunghi sulla superficie preferita' da Raffa .Bene cosa ha che vedere tutto questo con il gioco di quarta o amatoriale,che se sto meglio di te fisicamente posso permettermi di correre piu di te e piu a lungo di te,se ho una tecnica superiore che mi permette di spingere piu di te alla fine lo scambio lo vinco io,anche li se guardiamo bene di tattiche spaziali non ne ho viste,ed in prorporzione a volte basta quel tanto in piu per fare la differenza,perche' tra Nadal e Diokovic adesso come adesso la differenza non e poi che sia abissale ehhhhhhhh solo che in questo momento uno sta piu in forma dell' altro e di conseguenza visto che la tecnica no gli manca il tutto funziona meglio.
Behhhhhh ho scritto fin troppo e spero di essermi fatto capire........a volte mi faccio prendere dall onda..........come direbbe un mio amico surfista