Orcapaletta! Avevo scritto un papiro ieri e ha cancellato tutto (non è partito).
Allora, esercizi fisici.
Palla di plastilina, pallina sgonfia o "attrezzo a molle". Il meglio è la plastilina (Pongo dei bambini o stucco per vetri). Appena hai un po' di tempo, anche davanti alla Tv, una mezz'ora al giorno te la becchi.
Poi, con la racchetta, prima di tirare qualche colpo, "lanci le dita". Hai presente il movimento che fai per schizzare l'acqua in faccia di qualcuno? Ecco, chiudi il pugno e apri di scatto, distendendo bene tutte le dita. Se lo fai per 10 minuti di fila, finisci per "anestetizzare" l'avambraccio. Bene, ora puoi tirare con la mano/avambraccio decontratti. Che più decontratti di così non si può proprio!
Acquisire sensibilità.
Prendi la racchetta in mano e leghi al piatto corde uno spago di 30-40 cm e, dall'altro capo, una bottiglia d'acqua da 500-750 ml (di plastica ben chiusa...). Quando sollevi la racchetta lo farai con la tua solita presa. Appena arrivi a mettere in tensione la corda...quella è la massima pressione che devi esercitare: alzi la mano e la racchetta ti deve sfilare via, tenuta dalla corda.
Esercizio sul campo.
Impugnatura pistol di dritto. Mignolo appoggiato sul massimo diametro del tacco. Anulare alla base del tacco serrato. Medio appoggiato. Indice disteso a cavallo di uno spigolo (il bavel dipende dall'impugnatura...). Pollice che si contrappone (Darwin varrà pur qualcosa) e seconda falange del pollice a cavallo di uno spigolo.
In pratica tieni la racchetta con 3 dita (scarse). Prova a tirare così, senza pallina. Tanti swing per abituarti a stringere leggermente quando senti la testa della racchetta che pesa sull'indice (pistol). Ovviamente quando inverti la direzione della racchetta, con il polso che si flette, lì la racchetta rischi di perderla. eppure è un punto fondamentale per generare velocità.
Quando sei pronto...prova a colpire.
Altro esercizio. Impugni molto alto e provi a giocare qualche palla in decontrazione. In questo caso hai dimezzato l'inerzia della racchetta e, pertanto, fai meno fatica a serrare e distendere la muscolatura quando non serve. Progressivamente scendi verso il tacco, cercando di mantenere le sensazioni.