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WTA News 2011

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anche MaSha nel nuovo spot Nike US






WTA  News  2011 - Pagina 8 810504

Ultima modifica di errex il Sab 20 Ago 2011 - 11:57 - modificato 3 volte.

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Serena Williams


WTA  News  2011 - Pagina 8 Serena18


E' stato confermato ufficialmente che la stagione 2011 di Serena si ferma alla finale dei recenti US Open (sconfitta da Samantha Stosur).

Rivedremo Serena nel 2012, anche in FED Cup, altrimenti non potra' partecipare alle Olimpiadi 2012.

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WTA  News  2011 - Pagina 8 12410
(photo file T.it)


Sharar Peer


Stagione conclusa per la n° 27 del WTA R, a causa di una frattura da stress alla schiena:

"
Sono spiacente di annunciare che ho una frattura da stress e ho bisogno di riposare almeno quattro settimane. Questo significa che la mia stagione è finita, ma prometto di tornare prontissima per salutare il nuovo anno!
"

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Dinara Safina

un arrivederci o un addio?



WTA  News  2011 - Pagina 8 Dinra10


Manca ancora l'annuncio ufficiale, ma dopo le parole del fratello Marat, sembra ormai certo che la carriera di Dinara Safina, numero uno del mondo per 27 settimane e 3 volte finalista Slam, sia giunta al capolinea ad appena 25 anni. Il suo fisico le ha concesso appena un anno e mezzo di rendimento al top.

“Solo la sorella di Marat”, si diceva un tempo, credendo che non sarebbe riuscita a diventare altro, con ventidue anni suonati, pochi risultati di vero rilievo e un tennis drammaticamente monocorde e allo stesso tempo scostante.
“Un giorno sarò io ad essere ricordato come il fratello di Dinara” fece notare però proprio lui, il tennista più famoso di Russia, ben prima che la sorella facesse finali Slam e diventasse numero uno del mondo, forse per quella protettività che i fratelli maggiori si dice abbiano sempre nei confronti delle sorelle minori, o forse per lungimiranza. Entrambe le frasi, alle lunghe, si sono rivelate sbagliate, sproporzionate, e anche se manca l’ufficialità di una dichiarazione della diretta interessata, la carriera di Dinara Safina resterà ormai, probabilmente per sempre, sigillata tra l’una e l’altra. La russa è stata ben altro che la sorella di suo fratello, numero uno del mondo per 26 settimane (17 in più di Marat), vincitrice di 12 titoli in singolare sul circuito maggiore tra i quali i Premier Mandatory/Five di Roma, Madrid, Berlino, Canada e Tokyo, medaglia d’argento olimpica e finalista tre volte in un Major; ma proprio la mancanza di un grandissimo trionfo, e lo scomodo ruolo – diviso con Jankovic e Wozniacki – di numero uno senza Slam, fanno sì che sia stata considerata negli anni quasi un’intrusa – uno dei simboli ambulanti della malattia del tennis femminile e del disinteresse delle Williams - e di altra categoria rispetto al fratello.

Dinara avrebbe meritato almeno uno dei tre titoli dello Slam persi in finale, e non solo perché oggi il suo personaggio e la sua sfortuna intristiscono e inteneriscono, ma perché, con il senno di poi, ci si rende conto che è stata probabilmente una tennista più forte - o almeno alla pari - sia di Ana Ivanovic che di Svetlana Kuznetsova, le due giocatrici che l’hanno battuta a Parigi nel 2008 e nel 2009. Avrebbe meritato il primo titolo al Roland Garros per le maratone – con match point eliminati – contro le connazionali Sharapova e Dementieva, quanto ancora nessuno la credeva di quel livello e dopo aver vinto a gran sorpresa il Tier I di Berlino (sconfiggendo la regina della terra battuta, Justine Henin, nell’ultimo incontro della sua prima carriera); ma soprattutto avrebbe meritato il secondo, al termine di una stagione sul rosso che l’aveva vista dominare i tornei di Roma e Madrid (più la finale a Stoccarda) e perdere appena 5 game sino ai quarti a Parigi.

Lasciando perdere l’Australian Open del 2009 e i 3 giochi striminziti che una Serena Williams straordinaria le concesse, pensando a quelle finali ci si rende conto che ad accumunare davvero Dinara e Marat sono stati la fragilità fisica e quella mentale, in entrambi i casi più drammaticamente per Dinara, forse anche perché il fratello, più dotato di puro talento tecnico, in certi momenti di furore coincisi per sua fortuna con i due (pochissimi, comunque) titoli dello Slam vinti è stato in grado di soffocare le proprie paure e la propria discontinuità con un tennis talmente straordinario da permettergli di battere Federer e addirittura dominare Sampras.

Per una tennista con il gioco di Dinara, fatto di potenza e solidità, la fragilità mentale, a partire dalla semantica dei termini, è stata il più imperdonabile dei difetti, e non a caso resterà emblema della sua carriera il doppio fallo sul match-point della finale di Parigi 2009, la sua seconda di servizio che si impenna sul nastro e poi esce, in quel sabato pomeriggio uggioso e pieno di lacrime. Di pari passo, per una giocatrice muscolare e “di forza”, la delicatezza del corpo è risultata in questo caso deleteria, e l’infortunio, anzi il calvario iniziato al Master del 2009 – si ritirò al primo incontro di Round Robin, per la prima volta a causa di problemi alla schiena, rinunciando alla possibilità di chiudere la stagione in testa alla classifica – e parso di volta in volta più grave, sembra infine essere riuscito a sconfiggere quella tenacia che l’aveva vista partecipare, quest’anno, persino a tornei ai quali una giocatrice della sua caratura non sarebbe stata normalmente interessata.

“Lunedì tornerò in Germania per controllare di nuovo la mia schiena,” riportano le ultime laconiche parole di Dinara sul suo sito web, datate 30 Settembre. “Sfortunatamente non so se e quando ritornerò.” Più esplicito, proprio Marat ha invece dichiarato: “Dinara ha bisogno di riportare la sua schiena alla normalità in modo da camminare e vivere normalmente. Continuerà a curarsi ma non giocherà più. Farà un annuncio ufficiale ma come suo fratello credo che non ci siano possibilità di ritorno.”

Dopo aver terminato il 2009 al 2° posto in classifica, alla fine di un 2010 a dir poco accidentato dall’infortunio, Dinara chiuse la stagione numero 62 del ranking. Di questo 2011 il solo capitolo che resterà indelebile è purtroppo il doppio 6-0 subito per mano di Kim Cljisters al primo turno dell’Australian Open, l’unico patito da una ex numero uno a livello Slam nell’era Open, e altre pesantissime sconfitte (1 game contro Bartolì a Horbat, 2 con Sharapova a Indian Wells), sino all’ultimo torneo, a Madrid. Ripercorrendo la sua carriera, ci si rende conto che il fisico le ha concesso davvero appena pochi mesi ai più alti livelli - dalla primavera del 2008 all’autunno del 2009 - e che con un po’ di tempo in più, vista anche la situazione così frammentata e discontinua del tennis femminile, e pensando ad altre che hanno faticato prima di imparare ad affrontare certe situazioni – Kim Cljisters su tutte - verosimilmente anche lei sarebbe riuscita a vincere uno o più grandi tornei, e forse a trasformare davvero Marat solo in suo fratello.
Fonte: UBITennis (n.d.r.)



noi preferiamo..."Arrivederci, Dinara"

cheers




Dopo le dichiarazioni di Marat, certo del ritiro della sorella, arrivano le prime parole della Safina: “Non sono certa se tornerò. Per adesso, comunque, non c’è nulla di ufficiale”.
E dopo tanto rumore arrivano finalmente le sue parole. Sono settimane, ormai, che si rincorrono le voci su un probabile ritiro di Dinara Safina dall’attività agonistica. Indiscrezioni, tra l’altro, accreditate da una recente intervista a Marat il quale aveva spento ogni barlume di speranza in merito a un ritorno sui campi della sorella: “Dinara deve mettere a posto la sua schiena in modo da consentirle di camminare e vivere normalmente. Deve curarsi e non credo possa tornare a giocare. Farà un annuncio ufficiale”. Laconico, scarno, significativo. Ora, però, parla Dinara.
Dinara dixit. L’ex regina del ranking Wta, oggi retrocessa alla 129ma posizione mondiale, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Espn.com: “Onestamente, non sono sicura del mio ritorno in campo“, ha chiosato la venticinquenne moscovita. “Ma non voglio ancora annunciare ufficialmente il mio ritiro. Quando avverto dolore alla schiena non penso di certo al tennis. Sta diventando una malattia cronica. Convivere un anno e mezzo con questo problema non è per nulla piacevole”. La Safina, poi, esprime tutta la sua frustrazione: “Appena penso minimamente ad un eventuale ritorno in campo ci pensa il dolore a riportarmi coi piedi per terra. E’ davvero frustrante“. Infine: “Quello che chiedo adesso è solo una vita normale. Se un giorno dovessi pensare al rientro, tornerò ad allenarmi. Non ci sono, però, come e quando. Per adesso voglio solo vivere giorno per giorno“.
Due anni infernali. I guai fisici perseguitano Dinara da almeno due anni. Dopo aver chiuso il 2009 al numero 2 Wta, all’inizio del 2010 l’infortunio alla schiena la costringe a saltare molti tornei tant’è che a fine anno sarà numero 62, chiudendo la stagione fuori dalle top 20 per la prima volta dal 2004. Il 2011, ahilei, è ancora peggio. Il “cappotto” subito a Melbourne dalla Clijsters e i due giochi rimediati contro la Sharapova a Indian Wells sono sintomatici del suo ridimensionamento. Il suo ultimo match risale a maggio, quando a Madrid perse dalla tedesca Julia Goerges. Ed è con queste immagini che vi lasciamo, con l’auspicio che quella non sia stata l’ultima partita di una sfortunata campionessa.
da T.it (n.d.r.)

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Viktoria Azarenka WTA  News  2011 - Pagina 8 10510
continua l' incubo




Per la tennista bielorussa continuano i problemi fisici che non le permettono di giocare con continuità.

A volte i campioni arrivano subito, vincono quando ancora devono terminare lo sviluppo fisico e non sembrano pronti per i grandi palcoscenici. Ma inarrestabili, favoriti dall’entusiasmo e dalla fiducia acquisita attraverso i primi successi, smentiscono tutti e battono atleti molto più esperti e titolati (come ha fatto Michael Chang negli ottavi di finale del Roland Garros 1989 quando sconfisse il n.1 del mondo Ivan Lendl in 5 set, per esempio, o Martina Hingis nella finale dell’Australian Open 1997, vincitrice su Mary Pierce).
Altre volta c’è qualcosa che si interpone fra il talento e il successo, impedendo a potenziali campioni di dimostrare subito il proprio valore.
E’ il caso di Victoria Azarenka, 22enne bielorussa dal talento indiscutibile, già vincitrice di 7 titoli WTA su 14 finali disputate.
Le capacità ci sono: è indietro per 2-4 negli scontri diretti con Caroline Wozniacki e 1-6 con Serena Williams, ma ha battuto entrambe nelle uniche occasioni in cui si sono confrontate in finale, a dimostrazione anche di un’ottima gestione psicologica nelle partite importanti. Victoria Azarenka è inoltre la vincitrice di 2 delle ultime 3 edizioni (2009 e 2011) del prestigioso torneo di Miami. Nessun infortunio grave, con lunghi stop forzati o tornei importanti non giocati, ma una serie impressionante di piccoli problemi che non le permettono di acquisire sicurezza ed ottenere risultati in successione. L’ultimo dei problemi stato quello al piede destro, che l’ha costretta ad abbandonare il China Open a Beijing prima del match contro Anastasia Pavlyuchenkova.

“E’ frustrante aver abbandonato il torneo questa mattina, – ha detto la giovane tennista bielorussa su facebook – mi dispiace per i miei fans. Stavo sperando che il mio piede fosse OK, ma mi sta preoccupando da Tokio. Continuerò a consultarmi con il mio medico. Spero di tornare per il Lussemburgo.” Con questa, sono addirittura 12 le partite di singolare in cui non ha giocato o si è ritirata dall’inizio del 2010 (inclusa la Fed Cup). A queste vanno aggiunte le 6 in doppio. Se allarghiamo l’analisi, prendendo in considerazione anche il 2009, diventano 14 in singolare e 10 in doppio (nel 2009 la bielorussa vinse addirittura 13 partite consecutive in questa specialità, aggiudicandosi però solo 2 titoli in quel periodo, proprio per colpa dei matches disertati a causa degli infortuni). Ovviamente, con questi numeri, iniziare a vincere tornei importanti richiede grandi qualità mentali, perché ogni volta che si prova ad acquisire fiducia con le vittorie, si è fermati da problemi che non sono relativi al proprio tennis. Anche disponendo di un gran talento, si complica tutto. La 22enne di Minsk, oltre ai buoni (ma non ancora ottimi) risultati ottenuti in singolare, può anche vantare 6 titoli in doppio e 10 finali perse, tra cui quelle dell’Australian Open 2008 (con Shahar Peer), del Roland Garros 2009 (con Elena Vesnina) e ancora dell’Australian Open 2011 (con Maria Kirilenko). Nel doppio misto si è aggiudicata la vittoria al Roland Garros 2008 (in coppia con Bob Bryan), mentre insieme al connazionale Max Mirnyi ha vinto gli U.S. Open 2007 ed è stata finalista all’Australian Open dello stesso anno. Forse, per convincere tutti quanti, manca qualche risultato importante nei tornei dello slam in singolare. Per ora i suoi migliori risultati sono i quarti di finale all’Australian Open (2010), stesso risultato ottenuto al French Open (2009 e 2011), la semifinale a Wimbledon (2011) e gli ottavi agli U.S. Open (2007).

Solo il tempo potrà dirci se sarà capace di fare qualcosa in più. Problemi fisici permettendo…

T.it (n.d.r.)

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WTA Ranking - Top 20
aggiornamento al 10 ottobre 2011

1 1 Wozniacki, Caroline 8005
2 2 Sharapova, Maria 6370
3 4 Azarenka, Victoria 6190
4 5 Kvitova, Petra 5760
5 3 Zvonareva, Vera 5755
6 7 Stosur, Samantha 5455
7 6 Li, Na 5425
8 12 Radwanska, Agnieszka 4940
9 11 Petkovic, Andrea 4640
10 8 Clijsters, Kim 4501
11 10 Bartoli, Marion 4460
12 9 Schiavone, Francesca 4210
13 13 Jankovic, Jelena 3195
14 14 Williams, Serena 3180
15 16 Pavlyuchenkova, Anastasia 2910
16 15 Peng, Shuai 2825
17 17 Lisicki, Sabine 2724
18 26 Pennetta, Flavia 2490
19 21 Kuznetsova, Svetlana 2487
20 18 Ivanovic, Ana 2470



Le italiane

12 9 Schiavone, Francesca 4210
18 26 Pennetta, Flavia 2490
22 20 Vinci, Roberta 2390
47 39 Errani, Sara 1190
74 75 Brianti, Alberta 906
95 100 Oprandi, Romina 723


Source: WTA official Site

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Race to WTA Championship - Istanbul Ottobre 2011-

Partecipano al WTA Championship le prime otto tenniste del Ranking (singolare)
e le prime quattro coppie (doppio).



Ranking Singles delle Top 8 +12
aggiornamento al 10 ottobre 2011

1 Wozniacki, Caroline 7395 Qualificata
2 Sharapova, Maria 6370 Qualificata
3 Kvitova, Petra 5691 Qualificata
4 Azarenka, Victoria 5590 Qualificata
5 Li, Na 5351 Qualificata
6 Zvonareva, Vera 5190 Qualificata
7 Stosur, Samantha 4975 Qualificata
8 Radwanska, Agnieszka 4940

9 Petkovic, Andrea 4580
10 Bartoli, Marion 4455
11 Schiavone, Francesca 3900
12 Williams, Serena 3180
13 Clijsters, Kim 3161
14 Jankovic, Jelena 3045
15 Pavlyuchenkova, Anastasia 2865
16 Peng, Shuai 2800
17 Lisicki, Sabine 2724
18 Pennetta, Flavia 2490
19 Kuznetsova, Svetlana 2487
20 Goerges, Julia 2225



Ranking Doubles delle Top 4

1 Peschke, Kveta / Srebotnik, Katarina 9291 (qualificate)
2 Huber, Liezel / Raymond, Lisa 6773 (qualificate)

3 Dulko, Gisela / Pennetta, Flavia 5706
4 Shvedova, Yaroslava / King, Vania 5530
5 Kirilenko, Maria / Azarenka, Victoria 5490
6 Mirza, Sania / Vesnina, Elena 4788



Source: WTA official site

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Il giorno magico di Flavia Pennetta


Venerdì scorso, a Pechino, la nostra portacolori ha firmato una doppia impresa: dopo aver battuto la n.1 Wozniacki in singolare, infatti, è tornata in campo con Gisela Dulko, e ha sconfitto anche Liezel Huber, e la sua compagna Lisa Raymond.
La doppia vittoria nello stesso giorno ha un solo precedente nella storia del tennis femminile.


Il sito ufficiale della WTA riporta quest'impresa eccezionale compiuta dalla nostra Flavia, un evento che ci era sfuggito. Tutti presi a celebrare la vittoria sulla Wozniacki nei quarti di finale per 3-6 6-0 7-6, abbiamo dato poco peso a quanto successo dopo, la vittoria in semifinale nel doppio per 6-4 6-2, pur se contro una delle coppie più forti in circolazione, Huber-Raymond.

Ma questa seconda vittoria racchiude qualcosa di storico, visto che la Huber è n.1 mondiale del ranking di doppio: la Pennetta ha quindi battuto entrambe le dominatrici delle rispettive specialità, e nello stesso giorno! Solo un'altra tennista nella storia ha firmato quest'impresa, è il suo nome è nell'Olimpo del tennis: si tratta infatti di Steffi Graf, che il 19 maggio 1986, a Berlino, ha battuto Martina Navratilova (n.1 delle due classifiche) nelle due finali del torneo. Prima in singolare, 6-2 6-3, e poi insieme alla Sukova ha battuto Navratilova e Temesvari 7-5 6-2.

La rosa si allarga un po' se consideriamo le tenniste che abbiano battuto le due n.1 durante lo stesso torneo, ma resta comunque un club molto esclusivo: la Pennetta è stata infatti la quinta a riuscirci. Questi i precedenti:

Steffi Graf
1986 Berlino
b. Navratilova nella finale del singolare, 62 63
con Sukova, b. Navratilova/Temesvari nella finale del doppio, 75 62
(Navratilova era n.1 sia in singolo che in doppio)

Jana Novotna
1996 Olimpiadi di Atlanta
b. Seles nei quarti di finale del singolare, 75 36 86
con Sukova, b. Martínez/Sánchez-Vicario nella semifinale del doppio, 62 76(1)
(Seles n.1 in singolare, Sánchez-Vicario in doppio)

Lindsay Davenport
2000 Indian Wells
b. Hingis nella finale del singolare, 46 64 60
con Morariu, b. Hingis/Pierce nella semifinale del doppio, 36 76(5) 61
(Hingis era n.1 sia in singolo che in doppio)

Venus Williams
2009 Wimbledon
b. Safina nella semifinale del singolare, 61 60
con Serena Williams, b. Black/Huber nella semifinale del doppio, 61 62
(Safina n.1 in singolare, Black & Huber co-n.1 in doppio)

Flavia Pennetta
2011 Pechino
b. Wozniacki nei quarti di finale del singolare, 36 60 76(2)
con Dulko, b. Huber/Raymond nella semifinale del doppio, 64 62
(Wozniacki n.1 in singolare, Huber n.1 in doppio)
UBITennis (n.d.r.)

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Yanina Wickmayer



WTA  News  2011 - Pagina 8 Images56


Si chiude qui anche il 2011 della belga - WTA R 26 - ancora afflitta dai postumi dell' incidente alla schiena occorsole a luglio, con il conseguente ritiro dagli US Open.

Rientro previsto: AO 2012

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WTA Ranking - Top 20
aggiornamento al 17 ottobre 2011

1 1 Wozniacki, Caroline 8005
2 2 Sharapova, Maria 6370
3 3 Azarenka, Victoria 6190
4 4 Kvitova, Petra 5970
5 5 Zvonareva, Vera 5755
6 6 Stosur, Samantha 5585
7 7 Li, Na 5425
8 8 Radwanska, Agnieszka 4940
9 11 Bartoli, Marion 4610
10 9 Petkovic, Andrea 4580
11 10 Clijsters, Kim 4501
12 12 Schiavone, Francesca 4210
13 13 Jankovic, Jelena 3200
14 14 Williams, Serena 3180
15 15 Pavlyuchenkova, Anastasia 2910
16 16 Peng, Shuai 2825
17 17 Lisicki, Sabine 2724
18 18 Pennetta, Flavia 2490
19 19 Kuznetsova, Svetlana 2487
20 23 Cibulkova, Dominika 2405




Le italiane
(escluse Schiavone e Pennetta, gia' comprese tra le Top 20)

22 22 Vinci, Roberta 2330
46 47 Errani, Sara 1190
73 74 Brianti, Alberta 906
85 95 Oprandi, Romina 792
141 142 Giorgi, Camila 457
158 158 Knapp, Karin 388
172 170 Camerin, Maria Elena 347
173 174 Floris, Anna 338
185 186 Dentoni, Corinna 326



Source: WTA official Site

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Race to WTA Championship - Istanbul Ottobre 2011-


WTA  News  2011 - Pagina 8 956px-10

Partecipano al WTA Championship le prime otto tenniste del Ranking (singolare)
e le prime quattro coppie (doppio).


Ranking Singles delle Top 8 +12
aggiornamento al 17 ottobre 2011

1 Wozniacki, Caroline 7395 (qualificata)
2 Sharapova, Maria 6370 (qualificata)
3 Kvitova, Petra 5970 (qualificata)
4 Azarenka, Victoria 5590 (qualificata)
5 Li, Na 5351 (qualificata)
6 Zvonareva, Vera 5190 (qualificata)
7 Stosur, Samantha 5115 (qualificata)
8 Radwanska, Agnieszka 4940

9 Bartoli, Marion 4610
10 Petkovic, Andrea 4580
11 Schiavone, Francesca 3900
12 Williams, Serena 3180
13 Clijsters, Kim 3161
14 Jankovic, Jelena 3115
15 Pavlyuchenkova, Anastasia 2865
16 Peng, Shuai 2800
17 Lisicki, Sabine 2724
18 Pennetta, Flavia 2490
19 Kuznetsova, Svetlana 2487
20 Cibulkova, Dominika 2355




Ranking Doubles delle Top 4
( gia' qualificate)

1 Peschke, Kveta CZE / Srebotnik, Katarina SLO 9291
2 Huber, Liezel USA / Raymond, Lisa USA 6773
3 Dulko, Gisela ARG / Pennetta, Flavia ITA 5776
4 Shvedova, Yaroslava KAZ / King, Vania USA 5730

5 Kirilenko, Maria / Azarenka, Victoria
6 Mirza, Sania / Vesnina, Elena
7 Grandin, Natalie / Uhlirova, Vladimira
8 Vinci, Roberta / Errani, Sara



Source: WTA official site

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Kim riparte da Brisbane


WTA  News  2011 - Pagina 8 Untitl12



Kim ha confermato - attraverso il suo sito ufficiale - il rientro a Brisbane, in preparazione agli AO 2012

"Sia il piede che i muscoli dello stomaco rispondono bene agli sforzi" - ha detto la Clijsters - "Sto continuando comunque a sottopormi ad esercizi di rieducazione, soprattutto per gli addominali. Le cose stanno andando per il meglio e sento che per Brisbane sarò pronta".

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anzi, no...

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Il ritorno di Kim

Tra poco meno di due mesi la campionessa belga tornerà in campo per un match di esibizione contro la Wozniacki e per il 2012 punta dritto alle Olimpiadi

Kim Clijsters tornerà in campo prima della fine dell’anno: la belga sarà infatti la protagonista dei Diamond Games, evento in cui si troverà di fronte la numero 1 del ranking mondiale Caroline Wozniacki, per un match d’esibizione che già si mormora riempirà il palazzetto dello sport di Anversa.


WTA  News  2011 - Pagina 8 Clijst12

“Questa è la decima edizione dei Diamond – ha spiegato l’organizzatore Bob Verbeeck – e dopo aver fatto parte ufficialmente del circuito Wta, oggi il nostro appuntamento si è trasformato in un appuntamento unico, da non perdere. Siamo sicuri che il palazzetto di Anversa, che dispone di 14.000 posti, sarà tutto esaurito. Per la Wozniacki sarà la seconda apparizione in Belgio in questo 2011, dopo la sua presenza al Wta di Bruxelles”.

Fuori dal circuito professionistico da tempo per una serie di infortuni (prima la caviglia, poi la fascia addominale), la 28enne ha già incontrato due volte in carriera la top player danese: una volta nel 2009, in finale agli Us Open, mentre la seconda avvenne nel 2010 nella cornice di Doha. In entrambi i confronti è stata però la Clijsters a prevalere: nel primo incontro Kim si è imposta per 7-5, 6-3; mentre al Masters la belga ha portato a casa il match in tre set con il punteggio di 6-3, 5-7. 6-3.

“Sono in piena fase di ripresa – ha affermato la ex numero 1 durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – e per quel che riguarda il mio infortunio stiamo facendo tutti i trattamenti necessari. Sto lavorando sodo ma non voglio forzare le cose. Ogni giorno faccio dei piccoli progressi e vedo che anche il mio servizio è sulla buona strada, anche se cerco di non sforzarmi troppo, Gli allenamenti infatti durano al massimo una mezz’ora. Sto provando anche un altro tipo di servizio, dove la palla viene lanciata un po’ più in alto rispetto a prima e questo richiede maggiore pressione sulle spalle, è un po’ più verticale come posizione e ancora mi devo abituare”.

Sulla sfida contro la Wozniacki ha affermato: “Sono contenta di incontrare Caroline, mi piace come persona ed ha la stoffa della numero uno. Lo scorso anno a Doha contro di lei ho giocato uno dei miei migliori match della stagione. Rispetto a prima non vivo più il tennis come priorità assoluta, ho una famiglia che mi riempie la vita e per il resto mi alleno costantemente, per rimanere comunque al passo con i tempi”.

E per quanto riguarda il calendario 2012 Kim ha spiegato: “La mia stagione è già stabilita. Di sicuro prenderò parte a tutti i tornei più importanti, come anche ai Diamond Games. Quello che mi preme ora come ora è essere pronta per l’Australia. Credo che ci trasferiremo con un po’ di anticipo, prima di Natale tra il 21 e il 22 dicembre, in modo da passare tutti insieme le feste lì e abituarmi con calma al cambio di clima e di fuso orario. Dopo di ciò puntelleremo a dovere il resto dell’anno”.

Ultimo capitolo quello riguardante la competizione a squadre, dove la giocatrice è rimasta un po’ sospesa: “Parteciperò alla Fed Cup? Ancora non posso lasciare dichiarazioni in merito. Devo dire che quest’anno il mio obiettivo principale solo i Giochi Olimpici. Mi piacerebbe prendere parte anche agli Us Open è chiaro, ma non posso dare oggi la conferma per un torneo che si disputerà tra poco meno di un anno. Voglio fare le cose con la testa, senza precipitare né tempi, né decisioni”.
T.it (n.d.r.)

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WTA Ranking - Top 30
aggiornamento al 24 ottobre 2011

1 1 Wozniacki, Caroline 7395
2 2 Sharapova, Maria 6370
3 4 Kvitova, Petra 5970 ----> Career High
4 3 Azarenka, Victoria 5750
5 7 Li, Na 5351
6 5 Zvonareva, Vera 5190
7 6 Stosur, Samantha 5115
8 8 Radwanska, Agnieszka 4940
9 9 Bartoli, Marion 4610
10 10 Petkovic, Andrea 4580
11 12 Schiavone, Francesca 3900
12 14 Williams, Serena 3180
13 11 Clijsters, Kim 3161
14 13 Jankovic, Jelena 3115
15 15 Pavlyuchenkova, Anastasia 2865
16 16 Peng, Shuai 2825
17 20 Cibulkova, Dominika 2755
18 17 Lisicki, Sabine 2724
19 19 Kuznetsova, Svetlana 2606
20 18 Pennetta, Flavia 2490
21 21 Goerges, Julia 2325
22 22 Vinci, Roberta 2110
23 25 Hantuchova, Daniela 2095
24 27 Safarova, Lucie 2070
25 26 Wickmayer, Yanina 2050
26 23 Ivanovic, Ana 1945
27 24 Kirilenko, Maria 1930
28 28 Medina Garrigues, Anabel 1765
29 34 Niculescu, Monica 1715
30 31 Cetkovska, Petra 1662




Le italiane


11 12 Schiavone, Francesca 3900
20 18 Pennetta, Flavia 2490
22 22 Vinci, Roberta 2330
46 47 Errani, Sara 1190
73 74 Brianti, Alberta 906
85 95 Oprandi, Romina 792
141 142 Giorgi, Camila
158 158 Knapp, Karin
172 170 Camerin, Maria Elena
173 174 Floris, Anna
185 186 Dentoni, Corinna
233 231 Burnett, Nastassya
237 244 Remondina, Anna
269 280 Gatto-monticone, Giulia
276 277 Bona, Annalisa


Source: WTA official Site

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ESPN & WTA

contratto quadriennale

Nuovo contratto quadriennale tra la WTA e ESPN, che inizierà a partire dai TEB BNP Paribas WTA Championships di Istanbul in programma dal 25 al 30 ottobre.
Oltre alla copertura degli eventi in modalità plurupiattaforma (disponibile presso ESPN.com), l'accordo prevede l'assegnazione i diritti esclusivi per tutti e gli 11 WTA Premier (il primo sarà Sydney), così come per i già citati Championships, i quali negli USA saranno trasmessi anche su ESPN2 e ESPN3, oltre che da Tennis Channel (con almento 35 ore "live").
Per ESPN, che già detiene nella propria offerta tutte le prove dello Slam - Australian Open (fino al 2021), Roland Garros (fino al 2015), Wimbledon (fino al 2023) e gli U.S. Open (fino al 2014) - gli ATP 500 e i Masters 1000, offrirà altre 150 ore di programmazione in diretta destinato ad un "audience" di poco più di 90 milioni di utenti cosiderando la sola rete internet ad alta velocità. I dettagli economici dell'accordo dovrebbero essere ufficializzati a breve.
Sta di fatto che Tennis Channel (che al momento copre tutti gli eventi del circuito WTA a partire dai quarti di finale) si ritroverà una concorrenza più che agguerrita sul versante del broadcasting.
UBITennis (n.d.r.)

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Stacey Allaster , fiducia incondizionata

Con sette voti su sette la dirigente canadese guiderà per altri cinque anni il tennis femminile, dalla sua parte l’esperienza e la capacità di far crescere il business.


WTA  News  2011 - Pagina 8 Allast10
(Istanbul - Stacey Allastar con 7 delle partecipanti ai Championships
- Photo by Getty Images through WTA off site)


Stacey Allaster guiderà per altri cinque anni il board Wta. Le elezioni, svoltesi il mese scorso, hanno rinnovato la fiducia alla dirigente canadese per altri cinque anni, con un voto unanime. Il prossimo mandato scadrà nel 2017 e questo le permetterà di diventare la più longeva CEO del tennis femminile di tutti i tempi.

“Questa decisione è legata soprattutto alla nostra voglia di stabilità – ha dichiarato la responsabile della Wta, eletta per la prima volta nel luglio del 2009 -: le giocatrici mi conoscono, i tornei anche, per non parlare poi di tutti coloro che girano intorno agli eventi, dagli sponsor a coloro che in generale ne detengono gli interessi. La mia presenza è una doppia sicurezza, perché non hanno nulla da insegnarmi e mi conoscono oramai da anni”.

“Lei ha chiare le idee in testa su come far crescere il business legato al tennis – ha affermato Billie Jean King, fondatrice della Wta - , sa prevedere il futuro di questo sport e quindi è la persona ideale per far sviluppare il nostro progetto, fa tutto con passione e professionalità”.

La Allaster in questi anni è stata capace di portare a termine la road map disegnata dal suo predecessore Larry Scott, in cui era previsto in maniera prioritaria lo snellimento del calendario, in modo da ridurre il più possibile le assenze delle giocatrici. Allo stesso modo è stata poi capace nel tempo di aumentare gli interessi intorno al mondo del tennis femminile, facendo così crescerne anche le entrate economiche.

Da quando la leadership della Wta è nelle sue mani, il Tour ha avuto l’abilità di aumentare ad esempio il suo prize money, come allo stesso modo l’attenzione a livello televisivo, senza dimenticare poi le presenze degli spettatori durante i tornei. La Allaster ha assicurato entrate per circa 80 milioni di dollari grazie alle sponsorship legate alla Sony Ericsson e la marca d’abbigliamento sportiva cinese Peak.

Nella sua totalità, il montepremi previsto per il 2012 raggiungerà i 52 milioni di dollari, senza contare i torneo del Grande Slam, un più 3% rispetto all’anno in corso e un aumento del ben 48% in relazione al 2008.

Nonostante le assenze importanti degli ultimi tempi come quelle delle sorelle Williams e di Kim Clijsters, in generale la partecipazione delle atlete ai tornei è cresciuta del 24%, mentre i ritiri pre tornei sono scesi del 18% rispetto al 2008, ultimo anno senza la road map.

“Sono davvero contenta – aveva affermato la Allaster in una recente intervista telefonica – che le giocatrici siano quasi tutte in forma e abili nel mantenere fede agli impegni presi nell’arco della stagione. Certo però non posso negare che è stato un anno difficile per quanto riguarda tenniste storiche come Serena, Venus e Kim.”.

La situazione economica mondiale non è tra quelle più tranquille degli ultimi anni e anche il tennis deve tenere testa alle difficoltà che potrebbero presentarsi nel futuro: “Non siamo certo immuni dalla crisi economica – ha precisato la Allaster – ma quello che sto cercando di fare nel tempo è il rafforzamento dei legami di sponsorship, per creare maggiore credibilità ambo le parti e avere maggiori sicurezze”.

La CEO ha poi mostrato soddisfazione per il gruppo di giovani giocatrici che si sta affermando negli ultimi tempi, in particolare ha elogiato la numero 1 al mondo Caroline Wozniacki e la vincitrice di Wimbledon Petra Kvitova che, nell’ultimo anno, ha scalato più di 20 posizioni.

Durante l’intervista la responsabile del board Wta ha anche sottolineato l’importanza che i social network stanno ricoprendo nel processo di rivoluzione del tennis femminile, un cammino a cui si potrebbe accompagnare presto anche un nuovo accordo con un broadcaster con base nel Regno Unito. Il contratto potrebbe permettere di raddoppiare il numero di incontri live disponibili su più dispositivi, dalla tv ai tablet.

Grande anche l’importanza rivestita dal nuovo appuntamento dei Championships in Turchia, un ottimo viatico per esplorare nuovi mercati e accrescere il numero di fan in tutto il mondo. Gli organizzatori turchi hanno pagato infatti ben 42 milioni di dollari per ospitare il torneo al via da domani: “Questo – ha concluso la Allaster – è il modo migliore che possiamo utilizzare per far crescere il nostro sport e modificare senza traumi il calendario”.
T.it (n.d.r.)

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Maria José Martinez Sanchez


WTA  News  2011 - Pagina 8 M_j_m_10 operata lunedi' al menisco (ginocchio sx), per evitarne la probabile rottura sotto stress.

MJMS prevede il rientro agli AO 2012

"Vorrei iniziare ad allenarmi entro il 2011 e presentarmi in buone condizioni all'Australian Open, ma se non dovessi farcela non bisognerà cadere nell'allarmismo. Per ora la riabilitazione procede bene".

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"Wozniacki non è la migliore"

Wozniacki è la numero 1 del mondo ma ciò non significa che sia la più forte del mondo.
Parola di Mats Wilander, non certo tenerissimo con la danese, uscita prematuramente ai WTA Championships in corso ad Istanbul.
"Il ranking è il risultato dell'essere la più solida, non la migliore.
Gioca per essere la numero 1, per vincere molti match e far molti soldi o per vincere gli Slam? Credo che bisognerebbe chiederglielo" ha detto Wilander.
Lo svedese ha rincarato la dose ponendo l'accento sulla questione della mentalità, uno dei punti deboli di Caroline:
"Il punto è che sappiamo che può vincere dei tornei minori ma non sappiamo se può vincere quelli grandi".
Ma cosa fa la differenza tra i tornei minori e gli Slam?
Per Wilander la risposta è la presenza del coach: "Quando non c'è l'allenatore in campo sembra persa".
L'alternativa proposta da Wilander al posto di Wozniacki ha un nome ed un cognome: Petra Kvitova.
"Mentalmente è molto solida.
Cerca sempre di venire avanti e di essere aggressiva. Viene volentieri a rete e fa sbagliare le sue avversarie. A differenza di Caroline ha già dimostrato che il suo gioco le può far vincere uno Slam".

UBITennis (n.d.r.)

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Petra o Vika : chi vince e' seconda


WTA  News  2011 - Pagina 8 Kvitov17


La finale dei WTA Championships tra Petra Kvitova e Victoria Azarenka vale anche la seconda posizione nella classifica WTA

Tutto pronto per l’epilogo dei WTA Championships di Istanbul e di tutta una stagione di tennis WTA. La finale sarà tra le numero 3 e 4 del mondo, rispettivamente Petra Kvitova a Viktoria Azarenka. Quattordici incontri hanno portato ad una finale decisamente meritata da entrambe le protagoniste, emerse fin dalle prime battute del torneo come me le giocatrici più in forti, o almeno più in forma.

Il pubblico di Istanbul potrà così assistere ad una finale che porterà la vincitrice al numero 2 della classifica WTA, con concrete chance di volare presto al comando del ranking se Caroline Wozniacki non troverà nuove armi per puntellare il suo scricchiolante trono.

Per Petra Kvitova un successo rappresenterebbe un serio tentativo di candidarsi se non a dominatrice, a chiaro punto di riferimento del tennis femminile. Dopo il successo di Wimbledon Petra ha infatti dovuto rallentare per problemi fisici ed appena la salute le ha dato tregua, è tornata a vincere a Linz ed ha dominato i primi incontri di Istanbul. Viene spontaneo chiedersi cosa sarebbe successo se la ceca fosse rimasta in buona condizione per tutta la stagione.

Da parte sua Viktoria Azarenka non può ancora esibire titoli (o finali) dello Slam, ed il secondo posto verrebbe forse più come un auspicio che come una fedele descrizione della stagione della bielorussa, fino ad oggi incapace di incanalare il proprio devastante talento soprattutto nei momenti chiave dei tornei. L’ascesa lenta è costante della ragazzina di Minsk è il paradossale compromesso tra un potenziale altissimo ed una scarsa capacità di dare il meglio nei momenti più importanti.

T.it (n.d.r.)

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WTA e BNP Paribas
insieme per le vittime del terremoto in Turchia



WTA  News  2011 - Pagina 8 Donazi10
(photo by Getty Images - WTA official site)







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WTA Ranking - Top 20
aggiornamento al 31 ottobre 2011

1 1 Wozniacki, Caroline 7485
2 3 Kvitova, Petra 7370 Best Ranking
3 4 Azarenka, Victoria 6520
4 2 Sharapova, Maria 6510
5 5 Li, Na 5720
6 7 Stosur, Samantha 5585
7 6 Zvonareva, Vera 5435
8 8 Radwanska, Agnieszka 5250
9 9 Bartoli, Marion 4710
10 10 Petkovic, Andrea 4580
11 11 Schiavone, Francesca 3900
12 12 Williams, Serena 3180
13 13 Clijsters, Kim 3161
14 14 Jankovic, Jelena 3115
15 15 Pavlyuchenkova, Anastasia 2865
16 16 Peng, Shuai 2825
17 17 Cibulkova, Dominika 2755
18 18 Lisicki, Sabine 2724
19 19 Kuznetsova, Svetlana 2606
20 20 Pennetta, Flavia 2490



Le italiane

11 11 Schiavone, Francesca 3900
20 20 Pennetta, Flavia 2490
22 22 Vinci, Roberta 2110
45 45 Errani, Sara 1190
71 73 Brianti, Alberta 906
82 85 Oprandi, Romina 824


Source: WTA official Site

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WTA  News  2011 - Pagina 8 Petra_19
(photo by Getty Images - TEB Istanbul off site)

Petra Kvitova, la n° 1

Non lo sarà per il computer, ma per noi è ormai difficile asserire il contrario.

L’hanno chiamata la stagione dell’incertezza ed in un certo qual senso è pure difficile dar loro torto: tre nuove campionesse nei tornei dello Slam, la posizione numero 1 del ranking occupata per la quasi totalità dell’annata da una tennista che, non fosse per la quantità industriale di volte in cui vengono trasmessi gli spot pubblicitari in cui compare – “Game, set and match Wozniacki” – sparisce sistematicamente dalle immagini televisive delle ultime battute nei tornei più importanti (ed ormai anche in quelli meno) e una nidiata di personaggi che hanno fatto capolino con exploit esorbitanti per poi tornare nella loro mesta condizione (Goerges, Kanepi, Kerber..Pennetta).
Sarà stata la stagione dell’incertezza, ma il solo pensiero che il 2011 possa venire archiviato come un anno di interludio mi fa rabbrividire, perché nel frattempo è emersa e si è fatta conoscere anche dal grande pubblico la giocatrice che, con ogni probabilità, andrà a dominare le annate a seguire: Petra Kvitova.
Solo 115 punti le vietano di potersi fregiare dell’epiteto di prima della classe, però nessun torto verrebbe fatto se già ora fosse vista come tale: d’altro canto si tratterebbe solo di preconizzare un evento prossimo a venire.
Ma a prescindere da quello in cui le logiche aritmetiche ci vorrebbero trascinare, ciò che si evince guardando quanto è avvenuto nel corso degli ultimi 10 mesi è che Petra Kvitova è innanzitutto una numero 1 per quello che crea sul campo da gioco. Arriverà anche il giorno in cui i calcoli del computer glielo riconosceranno, per ora è sufficiente che sia la sua racchetta a suggerircelo.
E che non si ricorra, con la mente, a quelle occasioni in cui Kvitova ha lasciato la contesa anzitempo, come a New York, né tantomeno si alluda alle assenze per infortuni di altre fiere rappresentanti di questo sport per screditarla: Petra, da un certo momento in avanti, quando il fisico glielo ha concesso, ha vinto quello che c’era da vincere.
Anzi, in certi casi ha pure stravinto.
La fotografia che meglio descrive la sua annata la vede alzare il trofeo di Wimbledon, ma già ad inizio febbraio, in quella magica cornice creata ad hoc dal palazzetto di Parigi, Petra prendeva a pallate per due set consecutivi la fresca trionfatrice di Melbourne Kim Clijsters.
Una prova di forza e di classe, al tempo stesso, perchè Kvitova è questo: potenza e talento. E chi più ne ha, più ne metta.
Ad un’analisi sommaria, in effetti, il suo gioco pare non avere alcun punto debole: il servizio mancino viene giocato con diversi tagli e soprattutto è decisivo quando serve, da fondo domina grazie alla potenza e alla profondità sprigionata da entrambi i fondamentali, ma quello che la distingue dalle altre contendenti è che, sempre più, trova il tempo per scendere a rete e sopratutto denota una particolare sensibilità, in maniera particolare dal lato del rovescio, che le permette di dare varietà e ariosità al suo gioco, qualora qualcosa si inceppasse. Come se da un mazzo già ben nutrito di opzioni, sicuramente superiori a quello delle avversarie, Petra riuscisse ad estrarre carte sempre nuove che scompaginano tavoli da gioco apparentemente definiti.
E dopo Parigi ci sono state altre tappe epifaniche del suo talento, intervallate da lunghi periodi di vuoto.
Il trionfo di Madrid è stata l’ultima perla prima della consacrazione londinese, poi nuovi “bassi” a causa di problemi fisici, soprattutto alle anche, che ne hanno mutilato le speranze di ulteriori successi, fino alle 10 vittorie di fila che hanno concluso la stagione prima dell’epilogo della Fed Cup.
Tra Austria e Turchia, tra Linz e Istanbul, 10 successi che hanno riportato in auge le sue qualità, ma che ci hanno soprattutto permesso di valutare altri due aspetti che ci portano a definirla la vera numero 1.
La maturità atletica: Petra, per quanto il fisico non le garantisca di sfornare colpi su colpi all’interno di match che si allungano eccessivamente, ha dimostrato che le corse nei boschi cechi fatte durante l’inverno le sono servite per tenere duro quando la lucidità viene meno.
E quella mentale: quando Kvitova supera le prime fasi di un torneo, è difficile, a meno di prestazioni straordinarie, che non riesca a dire la sua in ottica successo finale.
Il modo in cui ha festeggiato il successo a Wimbledon è la riprova di quanto fosse già tennisticamente matura per aggiungere al suo palmares un titolo di tale portata. Quando poi, soprattutto nelle ultime settimane, emette quei gemiti gracchianti dopo punti di particolare importanza, vuol far valere, ce ne fosse ulteriore bisogno, la sua presenza sul campo.
Non è molto importante, infine, se dal 5-0 ti fai raggiungere fino al 5-5, se poi chiudi 7-5, oppure se vai sotto 1-5 in un set, se poi te lo aggiudichi al tie break, tanto per citare alcune frazioni vinte durante i Wta Championships: in entrambi i casi vuol dire che hai acquisito la mentalità da campionessa.
Poco ci interessano, poi, i riferimenti alla vita privata da “anti-diva” – ma in uno sport in cui i media impazziscono dietro a Maria Sharapova o alle sorelle Williams è pure difficile assurgere a tale se hai un look assolutamente anonimo – al fidanzato di quattro anni più giovane e all’insensato paragone con Martina Navratilova, il cui tennis non è avvicinabile se non altro perché l’evoluzione dello sport porta a parlare di due discipline ben differenti.
Al netto di tutte queste chiacchiere che poco hanno a che vedere con la pratica sportiva, Petra Kvitova è la numero 1 del tennis attuale, con o senza Kim Clijsters – e permetteteci di avere, ora, anche dei dubbi che Serena Williams possa riprendersi la poltrona senza patire grosse pene.
Il suo tennis, il suo carattere, il suo modo di stare in campo ci hanno convinto mese dopo mese che non bastano 115 punti a smentire quello che sarà e soprattutto quello che deve essere.
Per il bene del tennis.

da T.it - editoriale di Luca Brancher

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Pagelle 2011


Con la stagione ormai chiusa, ripercorriamo il 2011 con le protagoniste del circuito femminile. Chi sale, chi scende, chi si rassegna ad un ruolo di secondo piano. L'unico "10 lo assegnamo a Petra Kvitova , promozioni piene per Roberta Vinci e Francesca Schiavone. Bocciate Wozniacki, Jankovic e Ivanovic.

Petra Kvitova 10
Poco da dire. E’ stato il suo anno, anche se non sono mancati i passi falsi. Sei tornei vinti, di cui due pesantissimi: Wimbledon e Masters; 32 posizioni scalate in classifica con soli 115 punti dalla vetta; imbattibilità indoor e vittoria di un titolo su tutte le superfici. Qualche sconfitta ingiustificata qua e là c’è ancora stata, ma i picchi di gioco raggiunti nelle settimane di vena sono inarrivabili per quasi tutte. Ciò che impressiona di più sono i margini di miglioramento che possiede sia sul piano fisico sia su quello mentale e che spiegano gli alti e bassi che attraversa e i cali di forma. Nei momenti cruciali della stagione, però, ha fatto vedere di avere una mentalità vincente e una grande sicurezza, qualità che valgono di più delle doti tecniche, che non sono sicuramente in discussione. Il futuro sembra essere tutto suo. Che il circuito femminile abbia trovato la dominatrice del prossimo decennio?
Na Li 9
L’anno migliore della sua carriera l’ha portata a raccogliere risultati forse inaspettati, forse irripetibili: una finale e una vittoria Slam sono un palmares a questo livello già superiore a quello dell’attuale numero 1 del mondo. Prima di lei nessuna tennista asiatica si era spinta così avanti nei quattro tornei più importanti del tennis. Basterebbe solo questo per considerare strepitosa la sua stagione. Peccato che dopo la vittoria al Roland Garros si sia bloccata e non abbia più vinto un match come dimostra il bilancio di 7 vittorie e 9 sconfitte. Il prossimo anno è un incognita. La condizione mostrata nell’ultimo Masters è stata deprimente: lenta, insicura, sembrava la pallida controfigura della tennista vista in azione in Australia e a Parigi. Se scatterà l’appagamento o se la pressione di un miliardo di cinesi, che ora la considerano un idolo, la schiaccerà, ripetersi a quei livelli sarà impossibile. Chissà che la motivazione olimpica non la risvegli.
Samantha Stosur 9
Per la prima australiana capace di vincere uno Slam dai tempi di Margareth Court, è stato un anno del riscatto. Dopo una finale persa al Roland Garros quando era nettamente favorita, sembrava impossibile per lei avere di nuovo un’occasione così propizia. Invece Samantha ha dimostrato che la sua presenza nell’olimpo del tennis non è un caso, andando a sconfiggere nella finale degli Us Open quella che da molti viene considerata la “vera” numero 1 del mondo. Alla faccia di quelli che definivano “una buona doppista prestata al singolare”. Certo il rovescio è ancora molto insicuro (anche se i miglioramenti ci sono stati) e i gesti non solo proprio quelli della Lenglen, ma, se diritto e servizio funzionano, la possibilità di dire ancora la sua c’è. Forse non per la vittoria finale di uno Slam, ma non mi sorprenderei se si togliesse ancora qualche soddisfazione.
Maria Sharapova 8
Il suo gioco non è più quello di una volta, ma Maria non si arrende. Il servizio è diventato un handicap, ma lei continua ad essere la belva di sempre. Ha già dimostrato che è una tosta e che le lusinghe dello show business non hanno intaccato il suo amore per il tennis. Vero Kournikova? Dall’infortunio alla spalla forse non si riprenderà mai completamente, ma qualche zampata riuscirà ancora ad assestarla. Come quest’anno d’altronde. La finale di Wimbledon e la semi al Roland Garros sono stati i picchi di una stagione in cui ha alternato buonissime prestazioni, vedi Roma e Cincinnati, a crolli improvvisi e inspiegabili, vedi Us Open. Sarà una delle incognite della prossima stagione. Potrebbe uscire definitivamente delle parti alte della classifica o rassegnarsi a risultati di medio spessore. Ma per quanto una con la sua grinta e il suo orgoglio potrà resistere fuori dalla vetta?
Andrea Petkovic 7
Non è l’erede di Steffi Graf, ma è riuscita a riportare la Germania nella top 10 del tennis femminile dal lontano 99. Quest’anno la tedescona di origine serba ha mostrato notevoli miglioramenti nel rendimento del suo diritto, colpo potente ma non sempre sicuro. La sua indole di grande lottatrice e le capacità atletiche di primo livello supportano il suo gioco e le permettono di ottenere risultati sempre molto continui. Lo dimostra il fatto che è l’unica tennista ad aver raggiunto almeno i quarti in tre Slam su quattro. Difficile che in futuro possa fare molto di più in termini di risultati, ma “Petkorazzi” è uno dei pochi personaggi di questo circuito femminile. Teniamocela stretta.
Sabine Lisicki 7
E’ stato l’anno delle tedesche. Oltre alla Petkovic è esplosa la Goerges ed è tornata ad alti livelli la sfortunata Lisicki. Prima di infortunarsi seriamente ad una caviglia, la teutonica si era già spinta fino ai quarti di Wimbledon nel 2009. La semifinale di quest’anno nello stesso torneo la ripaga dei momenti difficili passati lo scorso anno e la inserisce nella lista delle possibili outsider nei tornei dello Slam del prossimo anno. Con quel servizio, uno più veloci del circuito, e un diritto al fulmicotone è una mina vagante, soprattutto sui terreni veloci.
Agnieszka Radwanska 7
Quando la tattica batte la potenza. La tenace e velocissima tennista polacca ha dimostrato che si può emergere anche se non si è alte e muscolose. Con le sue variazioni e i suoi angoli si è tolta parecchie soddisfazioni in stagione, vincendo tornei di primo piano e raccogliendo scalpi importanti. Manca ancora l’exploit negli Slam, nei quali non si è mai spinta oltre i quarti di finale. E’ proprio su questo aspetto che dovrà migliorare se vorrà consolidare ulteriormente la sua posizione tra le prime 10. Difficile immaginarla trionfatrice in un major, ma con un buon tabellone potrebbe anche andarci vicina.
Roberta Vinci 8
E’ la sorpresa italiana dell’anno. Non solo per la stupefacente vittoria sulla numero 1 del mondo. Ma perché, con il suo tennis classico, ha saputo ritagliarsi uno spazio nel power tennis attuale, fino ad entrare nelle prime venti tenniste del mondo. I tre tornei vinti in stagione sono la ciliegina sulla torta di un’annata che la vede protagonista fino alla fine, con la convocazione a Bali.

Prima o poi ce la faccio

Victoria Azarenka 6
Qualche passo avanti c’è. Prima semifinale Slam e finale del Masters non bastano, però, a far svanire quell’aurea da eterna incompiuta che la circonda.Sin da quando è esplosa ad alto livello, è sempre crollata sul più bello, complice anche qualche infortunio di troppo e una sfortuna fantozziana, come quest’anno agli US Open, quando Serena è stata sorteggiata proprio nel suo settore di tabellone. I miglioramenti si sono visti tutti nella parte finale di stagione: gioco più vario, tenuta atletica di primissimo livello. Quello che rimane è la fragilità mentale che ancora la tradisce sul più bello. Se saprà ancora perfezionarsi potrebbe essere lei l’avversaria principale della Kvitova nella prossima stagione.
Caroline Wozniacki 5
Non ci siamo. La prima parte della stagione non è andata male, anzi. Ben cinque titoli portati a casa e una semifinale Slam persa sul filo di lana, dopo aver mancato un match point. Ma il resto? Un totale disastro: terzo turno al Roland Garros, ottavi a Wimbledon e due sconfitte al primo turno consecutive sul cemento americano. Sono questi i risultati di una numero 1? Ma ciò che è più grave è la semifinale Slam contro Serena Williams agli Us Open giocata già sicura della sconfitta. Proprio questa insicurezza è stata il punto debole di una tennista che invece dovrebbe fare della solidità, anche mentale, la sua forza. Di sicuro il tarlo di non essere una numero uno all’altezza si è insinuato nella sua testa e non fa certo bene al suo tennis, apparso involuto, timoroso, per nulla migliorato. L’età è dalla sua parte, ma le occasioni che ha avuto in questi anni potrebbero davvero non ripresentarsi più.

ho perso qualche colpo


Francesca Schiavone 7
Il 2010 era francamente irripetibile. Francesca ci ha provato, puntando tutto su Roma e Roland Garros. Ed è arrivata ad un soffio dalla seconda impresa. Per questo non le si può rimproverare nulla, neanche aver saltato per una volta la Fed Cup. Ma, dopo un inizio promettente, con i quarti raggiunti in Australia, la seconda parte della stagione è stato costellato di occasioni mancate, come la sconfitta di Wimbledon, o brutte prestazioni. Soprattutto nella parte finale dell’anno, periodo che l’ha vista spesso protagonista di buonissimi tornei, è apparsa scarica e con molti problemi, in particolare al servizio. Peccato perché chiudere il secondo anno consecutivo tra le prime 10 era alla sua portata. Chissà che il prossimo anno non si regali ancora qualche gradita soddisfazione.
Vera Zvonareva 5
In calo. Dopo un super 2010, con due finali Slam raggiunte ed il secondo posto conclusivo in classifica, è tornata nei ranghi. Il suo livello è sempre stato quello di una top ten di seconda fascia ed è andata così anche quest’anno. Continuità e solidità le hanno comunque permesso di alzare qualche trofeo e toccare una semifinale Slam. Difficile che il prossimo anno le regali più di questo e che possa arrivare alla vittoria di un major, peraltro neanche sfiorata nelle finali giocate.

i bei tempi andati

Jelena Jankovic 4
Ha avuto il suo anno di grazia, quel 2008 che la Serbia non dimenticherà tanto facilmente. Ora che è tornata sulla terra deve fare i conti con la “normalità” che recita: numero 14 del mondo dopo 4 anni consecutivi chiusi nella top ten, nessuno torneo vinto nel 2011. Vedendola giocare, la prima ad essersi rassegnata a recitare un ruolo di secondo piano è proprio lei. Poco convinta, per nulla aggressiva e con un gioco monotono, questa è la Jankovic versione 2011. Il futuro per lei sembra segnato: qualche buon risultato ma poche chance di tornare tra le prime 5.
Ana Ivanovic 4
Un titolo e due finali: questo il lusinghiero palmares nei major dell’altra ex-numero 1 serba. Bilancio davvero lusinghiero, se non fosse che si perda nella notte dei tempi. Le ultime 3 stagioni le hanno regalato poche soddisfazioni e tante delusioni. Due semifinali come miglior risultato negli eventi disputati nell’annata appena conclusa sono davvero poca cosa per una che è stata in vetta al ranking. Ora le rimane solo il torneo di Bali per riscattarsi e cercare di frenare l’emorragia di punti che la sta portando sempre più in basso nelle graduatorie. Un suo ritorno ad alto livello sembra ormai una chimera. Il talento ci sarebbe, - il tennis che gioca a sprazzi lo dimostra - ma le insicurezze e i problemi tecnici appaiono sempre più di difficile soluzione.
Dinara Safina n.c.
Non si vuole ancora rassegnare. Perché il tennis è la sua vita e perché non aveva previsto di doverlo lasciare così presto. Ma la probabilità che la carriera di Dinara Safina sia finita è altissima. E non solo perché lo dice il suo incauto fratello. Perché seguirla nelle poche partite che è riuscita a giocare quest’anno è stato un tormento. Delle tre finali raggiunte negli Slam, tra il 2008 e il 2009, almeno una meritava di vincerla, per legittimare quel posto di numero 1, tenuto per gran parte del 2009. Chissà che quelle fragilità che le hanno impedito quegli exploit non si trasformino in motivazione per cercare di rientrare.
Venus Williams n.c.
Gli infortuni non l’hanno lasciata in pace. Neanche il ritorno sugli amati campi di Wimbledon è servito a farle ritrovare una forma che oramai è sempre più precaria. Poi, sul finale di stagione una tegola si è abbattutta su di lei: le è stata diagnosticata una sindrome che le provoca stanchezza e che potrebbe giustificare anche i problemi fisici. Difficile immaginarla molto meglio nella prossima stagione. La speranza è che guarisca completamente e che ritrovi se stessa, magari in corrispondenza dell’evento olimpico.

sono la piu' forte, quando ci sono ...

Kim Clijsters n.c.
L’abbiamo vista pochissimo, tra un infortunio e una pausa. Che fosse una tennista part-time lo sapevamo. Poi ci si sono messi anche i problemi fisici a fermarla. Così ha perso due slam su quattro, tra cui il suo amato Us Open. Ha sì fatto in tempo a vincere un Australian Open e a tornare al numero 1 per una settimana ad inizio stagione, ma poi è stato il nulla. La prossima dovrebbe essere la sua ultima stagione, quindi è stata un peccato non averla potuta ammirare di più.
Serena Williams n. c.
E’ tornata in campo dopo un infortunio che ha fatto temere seriamente per la sua salute. Ed fatto capire perché è una campionessa. Nonostante una forma ancora precaria è riuscita a portare a casa due tornei e ad arrivare ad un passo dal 14° titolo dello Slam. La sconfitta in finale agli Us Open l’ha resa umana quando sembrava invulnerabile. Purtroppo il tennis non perdona assenze così lunghe neanche ad una come lei. Ma il 2012 potrebbe regalarle un altro titolo in un major. Ne avrebbe tutte le possibilità.

il futuro e' mio !

Ksenia Pervak
Per la giovane mancina russa è stato l’anno dell’esplosione ad alto livello: 60 posizioni guadagnate in classifica e primo titolo vinto in carriera a Tashkent sono davvero un buon biglietto da visita. Nella prossima stagione deve dimostrare di poter competere nel tennis di alto livello.
Christina McHale
E’ la top 50 più giovane, classe 92. Quest’anno ha già portato a casa gli scalpi della numero 1 e di un'altra top 10, Marion Bartoli, dimostrando di non temere i traguardi importanti. Sul cemento all’aperto è già pericolosa e può solo migliorare.
Petra Martic
Grande talento tecnico, per ora non supportato adeguatamente da un fisico ancora da costruire. Si è comunque ritagliata un posto tra le prime 50 a fine stagione. Se riuscirà ad aggiungere un po’ di potenza è davvero futuribile.
Polona Hercog
E’ già una sicurezza, soprattutto sulla terra battuta, superficie preferita. I mezzi fisici ci sono ed anche il gioco appare già molto completo. La vittoria di Bastad e la finale di Palermo sono stati gli highlights di una stagione che l’ha vista anche sconfiggere una tennista di primo piano come Andrea Petkovic. Sulla terra il prossimo anno sarà davvero un brutto cliente.
da UBITennis (n.d.r.)

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WTA Ranking - Top 20
aggiornamento al 7 novembre 2011

1 1 Wozniacki, Caroline 7485
2 2 Kvitova, Petra 7370
3 3 Azarenka, Victoria 6520
4 4 Sharapova, Maria 6510
5 5 Li, Na 5720
6 6 Stosur, Samantha 5585
7 7 Zvonareva, Vera 5435
8 8 Radwanska, Agnieszka 5250
9 9 Bartoli, Marion 4710
10 10 Petkovic, Andrea 4580
11 11 Schiavone, Francesca 3900
12 12 Williams, Serena 3180
13 13 Clijsters, Kim 3161
14 14 Jankovic, Jelena 3115
15 18 Lisicki, Sabine 2879
16 15 Pavlyuchenkova, Anastasia 2865
17 16 Peng, Shuai 2800
18 17 Cibulkova, Dominika 2755
19 19 Kuznetsova, Svetlana 2606
20 20 Pennetta, Flavia 2490

22 26 Ivanovic, Ana 2260


Le italiane

11 11 Schiavone, Francesca 3900
20 20 Pennetta, Flavia 2490
23 22 Vinci, Roberta 2125
45 45 Errani, Sara 1190
71 71 Brianti, Alberta 906
83 82 Oprandi, Romina 824


Source: WTA official Site

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Kim Clijsters


WTA  News  2011 - Pagina 8 Kim10
(photo by USOpen2010 off site)



In una recente intervista all' emittente televisiva belga VRT, Kim ha confermato che il 2012 sarà l'ultimo della sua carriera.

" Se mi fossi rotta una gamba allora per forza di cose mi sarei dovuta ritirare.
Non vorrei mai una situazione come quella di Justine Henin, che l'ha portata nuovamente al ritiro.
Voglio finire la carriera a modo mio ed essere artefice del mio destino.
Questo non vuol dire che voglio una vittoria in un torneo dello Slam o la medaglia Olimpica.
In tutti i casi, comunque andrà, deciderò dopo le Olimpiadi se tornare per un'ultima volta a New York per giocare lo Us Open"



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Květa Peschke


WTA  News  2011 - Pagina 8 Kveta10
(photo by Wikipedia)



All' alba dei 36 anni, la campionessa ceca ha annunciato il suo ritiro a fine 2012.

Kveta e' stata determinante, insieme a Lucia Hradecka, per il successo della Repubblica Ceca nella recente finale di Fed Cup contro la Russia:

"E' bello poter concludere la propria carriera con una ciliegina sulla torta come questa"

Kveta, inoltre, insieme alla sua partner storica - Katarina Srebotnik - e' stata una delle partecipanti al recente Masters di Istanbul (2e classificate).

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(pic by Getty Images)

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Assegnati i WTA Player Awards 2011


WTA  News  2011 - Pagina 8 Petra16
(photo by Getty Images - WTA off site)

Un 2011 da incorniciare quello di Petra Kvitova: dopo aver vinto Brisbane, Parigi Indoor, Madrid, Wimbledon, Linz, Istanbul, ed aver chiuso il 2011 con la 2° posizione nel WTA Ranking, l’ anno di Petra culmina con 4 premi ai WTA P A di St. Petersburg (USA)


Player of the year: Petra Kvitova

Most improved player (tennista con i maggiori miglioramenti in classifica) : Petra Kvitova

Karen Krantzcke Sportsmanship (professionalita’ fair play) : Petra Kvitova

Most improved team (coppia di doppio con i maggiori miglioramenti in classifica) : Kveta Peschke & Katarina Srebotnik

Newcomer of the year (miglior emergente) : Irina Camelia Begu (dal n° 238 al 38 per terminare l’ anno al 40° posto del WTA R)

Comeback Player of the year ( miglior tennista al rientro) : Sabine Lisicki

Player Service Awawrd (tennista che ha dato il mostrato maggiore impegno supportando le colleghe tramite il Consiglio Wta ed altre iniziative): Francesca Schiavone

Fan favourite single: Agnieszka Radwanska

Fan Favorite Doubles Team: Victoria Azarenka & Maria Kirilenko

Fan Favorite Breakthrough Player: Petra Kvitova

Tournament of the year: Porsche Tennis Gran Prix Stoccarda (Premier) e Abierto Mexicano Telcel Acapulco (International)

Fonte: WTA official site.
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