L' addio di JustinePoche ore fa, dal suo sito web, JH ha annunciato il suo ritiro definitivo con una lettera ai suoi ammiratori
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Dear all,
I address my letter to you because this is currently the best way to express meself, I now experience very difficult times. I have unfortunately not good news. I spent the last days undergoing various medical tests and they have confirmed that my elbow has been damaged by my adventure in Australia.
After my crash at Wimbledon in June, I knew it would be difficult to come back. But I had decided to keep playing and to give everything to overcome the injury. In these recent months I have rarely been spared from the pain, those last months were very hard. Time has passed, and the doubts have grown, and only return to the courts would give me answers. Not the answer I was hoping for... unfortunately. I suffered a lot the last week and every day gave me more and more pain, but I believed that my will would take the upper hand. Today, the examinations are clearly and and the doctors formally, my elbow is too fragile and hurt so that my passion and my profession at high level cannot continue to exist.
I'm in shock, of course, even whith the work of these past seven months I had to understand that there might be a reason for all this. After having well considered and following the advice of doctors, it is now clear and I accept that my career here ... ... finally ends. Even though it's hard, very hard, while I came back with a tremendous fighting spirit.
I'm sorry ... I had hoped for a different return and dreamed of a different ending. I will need time to process all this, but I remain convinced that even with little progress, my level with my return did not meet my expectations, despite everything I've learned a lot over the past 15 months.
I turn, and this time, an incredible page of my life ... What a wonderful trip, I have experience during all these years. Today I'm calmer and I can create a positive and rewarding look back on this experience in my life.
I would never have reached this level all alone, and I insist to thank all persons who sticked with me during adventures. My coach and my friend Carlos, my family, my friends, my whole team, all those who helped me when it was hard and have shared in my joy. Thank you to my partners for the confidence they have given me, for their support in all circumstances. Thanks to my medical staff who, these last months, were always available and always with great professionalism there for me.
Finally and most importantly, thanks everyone. Thanks for standing by my side during all these years. I will never forget your support and your loyalty. And if I only regret one thing, this would be that I've protected myself too hard and that I couldn’t stand closer to you.
I hope you will forgive me my clumsiness and a wonderful reminder of shared emotions will keep them together.
On the way to new adventures ...
See you soon, anywhere ...
Justine
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Da FIT News (n.d.r.)
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Ho trascorso gli ultimi giorni sottoponendomi ad esami di ogni tipo: oggi i risultati dei test sono chiari ed i medici concordano che il mio gomito destro è oramai troppo debole danneggiato per permettermi di continuare con la mia passione ed il mio lavoro ad alti lvelli. La mia carriera finisce qui.
Justine aveva appeso già una volta la racchetta al chiodo nel maggio del 2008, quando era al numero uno del ranking mondiale con un palmares nel quale spiccavano ben sette trofei Slam (le manca solo Wimbledon). Nell'occasione la 28enne belga aveva detto che voleva semplicementre fermarsi un attimo e prendersi una pausa dal tennis professionistico dopo aver trascorso 100 settimane in vetta alla classifica. La fuoriclasse di Liegi era rientrata proprio dodici mesi fa a Brisbane (sconfitta in finale dalla Clijsters) dopo 20 mesi di "pausa di riflessione" durante i quali aveva riscoperto la sua passione per il tennis. E nel giro di qualche settimana era stata capace perfino di arrivare in finale agli Australian Open chiudendo poi il 2010 al numero 12 del ranking, con due trofei Wta in più in bacheca. Ma quest'anno le cose sono andate diversamente. Justine prima di Melbourne ha giocato solo la Hopman Cup (il Begio è stato battuto in finale dagli Usa), primo impegno - anche se solo in esibizione - dopo il lungo stop seguito all'infortunio al gomito che l'aveva tenuta fuori dall'ultimo tornreo di Wimbledon (se lo era procurato nel match degli ottavi contro la Clijsters).
Dopo l'infortunio a Wimbledon" - prosegue la Henin - "sapevo che sarebbe stato difficile rientrare. Ma avevo deciso comunque di impegnarmi al massimo per riuscirci. Questi ultimi mesi sono stati davvero duri. Il tempo passava ed i dubbi aumentavano, ma soltanto tornare sul campo avrebbe potuto darmi una risposta. Purtroppo non è stata quella che speravo. Sono davvero sotto shock". Già a Perth Justine aveva ammesso di non essere in grande condizione. "A Melbourne le cose sono peggiorate: il dolore aumentava giorno dopo giorno. Non è possibile giocare come voglio in queste condizioni".
Il terzo turno degli Australian Open con la sconfitta rimediata dalla Kuznetsova resterà dunque l'ultimo match ufficiale giocato dalla Henin.
Nata a Liegi il primo giugno 1982, la Henin vanta sette prove del Grande Slam -Roland Garros 2003, '05, '06, '07; Us Open 2003 e 2007; Australian open 2004. La Henin, divenuta numero uno della classifica mondiale per la prima volta il 20 ottobre 2003, ha vinto un totale di 43 titoli del circuito professionistico (due, Stoccarda e s'Hertogenbosh, nella sua "seconda" carriera), tra i quali spiccano anche la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene 2004 e il Master 2007. Nel 2001 ha contribuito alla prima storica affermazione della sua nazionale in Fed Cup. Piccola di statura ed esile, la Henin ha sempre puntato su un talento davvero insuperabile, con un rovescio tra i più belli ed efficaci della storia del tennis.
Addio JC: mancherai al tennis