Luchino 67 ha scritto:e chi ha detto che esiste solo questo....io dico che esiste ANCHE questo......
Choppato ha scritto:Non chiedo mai ai maestri perché quasi sempre non capiscono nulla di racchette e dovrebbero vedermi giocare per darmi un consiglio attendibile, se fossero in grado. Scelgo con criterio, non a caso. E non ho il vizio di spendere soldi a vanvera, sono oculato. Mi stai confondendo con altre persone
Choppato ha scritto:E fallo ! Chi ti dice niente ? Anche io se voglio diventare più forte mi rivolgo a un maestro. Una volta ho fatto una lezione di prova che ho chiesto di dedicare interamente al mio rovescio per intraprendere un percorso di miglioramento. Risultato.....per tutto il tempo il maestro parlava del mio dritto. Nella vita reale di ognuno non è tutto matematico, esistono esperienze, delusioni, valutazioni e possibilità. Ed esiste anche la possibilità di giocare senza per forza diventare migliore. Per non parlare di tornei dove l'organizzazione è pessima e le persone pensano solo a bestemmiare invece che godersi la vita
Choppato ha scritto:Questo voi lo chiamate ignoranza o presunzione ? Io ci vedo soltanto pazienza e amore per uno sport per avere una resa soddisfacente nonostante i limiti tecnici e gli acciacchi fisici. Dovrebbe essere ammirevole anziché oggetto di derisione
Choppato ha scritto:Non so se ridere o piangere. Io non ho mai parlato di manico ! La maggior parte dei maestri l'ho detto a proposito delle loro competenze e consigli sulle racchette, non per le lezioni. Non ho mai pensato che non esistono facilmente maestri bravi a dare lezioni. Ho soltanto citato il caso di un mio amico e uno mio per dire che può succedere anche che si vuole migliorare con un maestro ma non si trova sempre la persona giusta che ci ascolta oppure che insegna la presa eastern sul rovescio a una mano a una persona che parte da zero e quindi non si capisce perché deve partire in Continental senza nemmeno sapere che esiste un'alternativa
Choppato ha scritto:Auguri King.....e ci sei cascato anche tu. Evidentemente esiste una voragine che io non vedo. Io e Luchino non abbiamo mai detto di aver trovato una racchetta che migliora quello che sappiamo fare. Abbiamo detto, più volte, di aver trovato una o più racchette con cui possiamo esprimere al meglio quello che sappiamo fare. Che è una cosa molto diversa. Buon anno
kingkongy ha scritto:Buon anno a tutti.
Sto leggendo da un'ora questo appassionante "filone"...però non ho ben capito le posizioni e le tesi sostenute.
Volevo dire qualcosa anche io ma ho quasi paura di disturbare.
Riassumo così: i primi 10 minuti TUTTE le racchette che ho provato mi sono piaciute un sacco! Quante ne ho provate? Centinaia.
Tutte le racchette che ho provato non mi piacevano per come erano incordate.
Tutte le racchette che ho provato per più di 4-5 ore erano "sì, però, mmmm, di dirò, forse...".
La racchetta migliora o peggiora il nostro gioco? Nessuna racchetta "migliora" quello che sappiamo fare. Ma, con molta probabilità, lo peggiora.
La racchetta ideale è solo quella più sincera: se non hai più il fisico (sigh!) certi parametri non te li puoi più permettere, ovvero si allunga l'umiliante e infinita lista dei compromessi.
Però, è stata detta una cosa - secondo me - davvero giusta: esiste la racchetta che ti piace e la racchetta con cui giochi in campo. Non sono la stessa cosa. Alla fine prevale sempre il nostro desiderio di autoingannarci. La racchetta che ci piace (a sensazioni) NON è detto sia quella con cui giochiamo meglio. E' solo quella che ci dà più gratificazioni. E che male c'è? Vuoi giocare o vincere la coppa fragola? Ok, allora è un'altra fiaba.
Ovviamente saluto quelli che conosco e che "augurizzo".