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LA CATENA CINETICA

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Veterano
Alessandro
franza
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Ragus
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drichichi
Andras
13 partecipanti

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Promemoria primo messaggio :

Chi gioca a Tennis a qualsiasi livello lo faccia, dal Tennista della domenica all'Agonista infoiato, prima o poi ha dovuto pagare la tassa della leggenda del "braccio". Specie chi ha imparato a tenere la racchetta in mano 35 anni fa (complici pure attrezzi di legno che pesavano tipo mezzo kg (esagero volutamente) ed avevano un piatto corde di circa 80 square inches (ri-esagero volutamente)) presto doveva fare i conti con chi gli indicava qualcuno che "aveva il braccio" mentre lui generalmente non ce l'aveva. Quasi 40 anni dopo, e Dio sia lodato per questo, le cose son profondamente diverse. Viviamo l'era del Tennis "corri e tira" dove i Tennisti possono essere tirati su da 0 "scientificamente" e l'aver braccio è diventato un plus anzichè una "conditio sine qua non" per poter essere un buon Tennista a qualsivoglia livello. Tale scienza alla quale accenno ha come pietra angolare la cosiddetta "catena cinetica" titolo di questa discussione. Nel Tennis moderno i panzoni inverecondi che san giusto fare la smorzata perchè giocano tutto con impugnatura Continental son stati spazzati via da chi è riuscito ad usare come Cristo comanda codesta catena cinetica, conferendo così ai propri colpi velocità, peso e tutto quello che ne consegue. Curiosamente (ma nemmeno troppo presumo per chi studia Scienze Motorie) cosiddetta catena cinetica ha come cardine la rotazione delle anche esattamente come nel Karate Shotokan (presi il primo Dan il 2/10/1994 in codesta disciplina). Suddetta rotazione trasferisce o per meglio dire amplifica il movimento dagli arti inferiori a quelli superiori attraverso il "core" scaricandosi attraverso lo swing ossia con l'impatto sulla palla. Per quanto mi riguarda (ed è qui che desidero confrontarmi con chi avrà voglia di leggere questo argomento) una volta assodata la centralità della catena cinetica nel Tennis moderno quello che diventa fondamentale per ciascun Tennista è trovare il proprio modo migliore per attivarla. Mi spiego meglio: sono certo che quando si parla di giovanissimi essendo questi cera vergine in mano agli Istruttori si possono cucire ad arte i loro movimenti sulla tecnica tennistica che viene loro insegnata (e che di solito passa attraverso l'utilizzo degli arti superiori per creare lo start della catena cinetica ossia il cosiddetto "coil" al quale segue "l'un-coil" con lo swing) mentre per quanto riguarda noi stagionati come sapete la mia convinzione è che il miglior cpmpromesso consista nel fare l'esatto opposto. Ossia prima trovare il movimento a noi più adatto per costruire codesta catena cinetica col suo coil/uncoil e poi cucire sopra ad essa la tecnica tennistica più appropriata per tradurla nei vari swing. Voglio dire, ha voglia un Tennista ad usare gli arti superiori per innescare suddetto "coil" quando poi effettuando lo swing non riesce a fare il cosiddetto "hip-clearing" ossia non riuscendo ad utilizzare la catena cinetica. Molto ma molto meglio a mio parere (repetita iuvant) cercare e trovare un modo per insegnare al proprio corpo (compatibilmente con l'avere una racchetta in mano ed essere in un campo da Tennis ovvio, con tanto di posizioni da tenere/footwork etc) come innescare codesta catena cinetica correttamente ed utilizzare la tecnica atta a preservarla ad ogni swing.
Voi cosa ne pensate? Sono genuinamente interessato ai vostri pareri. Grazie a tutti!

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Questo intendo.

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drichichi ha scritto:
Portare la racchetta dietro innesca perché muovi il busto ma non le gambe, le gambe le muovi in un secondo momento.


Lungi da me far troppi tecnicismi ma quello che giustamente menzioni avviene in contemporanea al braccio sinistro che si estende. Non avrebbe senso fosse altrimenti come cinematismo

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Prima il braccio sinistro accompagna la racchetta e poi si stacca e la mano è rivolta alla recinzione, poi fa da contrappeso come succede anche per il rovescio quando si estende dietro.

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Per mantenere equilibrio e dare potenza.

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Bueno ammesso e concesso che la catena cinetica funzioni bene vediamo come si puo' produrre una palla pesante, perche' In effetti molto spesso non è chiaro cosa sia una palla pesante e come si possa produrre.

Uno swing più veloce non produce automaticamente una palla più pesante poichè anche consentendo di aumentare l'unico parametro su cui possiamo agire (essendo fissa la massa del telaio) ovvero la velocità che riusciamo a far raggiungere al telaio nel momento dell'impatto, resta il fatto che una palla più pesante non si ottiene impattando "più forte".

La chiave della pesantezza di palla è la complessità, perchè  una palla che "gira" non è detto che sia anche pesante mentre una palla "pesante" sicuramente avrà una grande componente di spin unita però ad una grossa componente di spinta orizzontale. Infatti un back anche se carico di effetto non risulta pesante proprio perchè carente nella componente di spinta orizzontale, mentre una randellata in heavy top può risultare pesantissima.

Quello che rende veramente pesante una palla è in generale la sua traiettoria curva data dal sommarsi di una componente orizzontale di spinta considerevole ad una grande quantità di spin. Un topplayer quando colpisce si preoccupa di controllare due parametri fondamentali che sono appunto la rotazione e la spinta.

La rotazione aumenta all'aumentare della velocità alla quale siamo in grado di swingare perchè è data appunto dalla velocità alla quale riusciamo a spazzolare la palla con il corretto angolo di attacco, e in questo senso dipende direttamente dalla velocità di braccio ma anche dalla capacità di impattare correttamente con un angolo tale da produrre spin (grande velocità di braccio e grande timing sulla palla) ma se ci limitassimo a questo però otterremmo una palla carica di rotazione ma non necessariamente pesante. (Come nel caso del back)

La spinta invece viene prodotta principalmente dal busto (opportunamente caricato) e dalle gambe ma in questa tipologia di colpo solo marginalmente dal braccio perchè l'angolo di attacco del piatto corde idoneo a produrre spin limita di molto la possibilità di produrre spinta orizzontale con il braccio.

Quindi per produrre una palla pesante bisogna riuscire a swingare a velocità molto elevate per produrre spin, spingendo in maniera poderosa con gambe e busto. Da qui deriva il grande dispendio a livello fisico e la grande complessità tecnica del gesto che deve coordinare alla perfezione il lavoro di braccio, busto, gambe con un perfetto timing sulla palla. Un lavoro di forza e di grande precisione che richiede una ricerca perfetta della palla e che ci da un margine di errore molto ridotto. (Infatti quando stecca un topplayer specialmente di dritto normalmente la palla finisce in orbita!)

Ovviamente però i vantaggi sono enormi perchè se tutto viene eseguito bene dalle nostre corde uscirà una palla molto più difficile da ribattere rispetto a qualsiasi soluzione piatta. Inoltre una traiettoria curva mi consente di spingere maggiormente superando agevolmente la rete ma senza preoccuparmi di andare lungo.

In sostanza un giocatore nel generare una palla pesante mira letteralmente al telone di fondo spingendo in maniera poderosa con busto e gambe preoccupandosi contemporaneamente di mandare via il braccio molto veloce e con il corretto angolo di attacco in modo da produrre grandi quantità di top spin che riusciranno a "piegare" la traiettoria del colpo in modo da "costringere" la palla a deviare picchiando verso il basso restanto in campo.

Il concetto importante da capire è proprio questo, il giocatore non colpisce la palla per con l'intezione di produrre direttamente una "curva" ma agisce contemporaneamente su due elementi che sono spinta orizzontale (ad opera di busto e gambe e che isolata prudurrebbe una traiettoria praticamente rettilinea direttamente sul telone di fondo!) e produzione di grande quantità di spin (ottenuta grazie ad una grande velocità di braccio unita ad un angolo di attacco molto aperto) in modo da "piegare" la traiettoria del colpo.

Ora una palla che di per se viaggerebbe veloce direttamente sul telone di fondo quando viene "costretta" dalla rotazione a curvare la sua traittoria risulterà particolarmente complicata da ribattere perchè una volta giunta sulle nostre corde avrà per così dire un comportamento "vivo", ovvero tenterà di proseguire per la sua direzione "orizzontale" come fa una palla piatta, ma in più vorrà anche continuare a descrivere la sua traiettoria curva e noi quindi non dovremo limitarci a invertire il suo senso di marcia (come si fa con una palla piatta) ma saremo costretti a lavorare per "raddrizzarla".

Provate a tirare una pallina dritta contro un muro e tornerà verso di voi lungo la stessa traiettoria, provate ora a tirare sempre "dritto per dritto" ma imprimendo alla palla una rotazione con le dita, e vedrete che devierà all'impatto in accordo con il senso di rotazione che gli avrete impartito.

Se poi aggiungete che una rotazione tanto complessa da riuscire a curvare una traiettoria rettilinea produrrà un rimbalzo attivo (ovvero la palla picchierà verso il basso con decisione producendo quindi un rimbalzo maggiore di quello di un colpo piatto che si abbassa per forza di gravità) quella che arriverà sulle nostre corde sarà una palla che oltra a voler continuare il suo viaggio orizzontale vorrà anche continuare a salire (se colpita in fase ascendente) o a scendere (se colpita in fase discendete) ma comunque risulterà sempre VIVA sulle nostre corde.

Quindi per produrre una palla pesante è necessaria si una grande velocità di braccio ma non basta, ci vogliono gambe, timing, gestione del busto etc. etc. in poche parole grande forza, ottima resitenza e tecnica adeguata.

descriptionLA CATENA CINETICA - Pagina 3 EmptyRe: LA CATENA CINETICA

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Grazie davvero, [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Quello che trovo eufemisticamente singolare nel nostro Sport è come in Quarta Categoria (o appena sopra) la maggior parte della gente che ha un colpo particolarmente forte, come per l'appunto un dritto pesante, di fatto non abbia la minima idea di come faccia ad averlo. Rammento un tizio col quale facevo partita anni fa, aveva un dritto piatto che viaggiava come uno smash (parola mia roba da giocargli solo sul rovescio o chiudeva sempre pure coi piedi fuori dalla riga di fondo, una mannaia) e quando dopo un match gli chiesi come faceva blaterò qualcosa circa lo snap del polso (che ovviamente non chiamava così già che, parlando solo dialetto veneto e faticando ad esprimersi in italiano, figurarsi se conosceva la terminologia dei tutorials messi online dai Coach Pro americani Laughing). Mi presi la briga di osservarlo da fuori mentre faceva partita con un altro nostro sparring comune. Polso un c***o, ad ogni dritto "cadeva" addosso alla palla riuscendo a metterci sopra tutto il peso del suo corpo. Essendo un personaggio oltremodo naive escludo non volesse condividere i suoi "segreti" quanto piuttosto, come dicevo sopra, non avesse proprio idea del cinematismo complessivo che generava un colpo così eccezionale. E qui casca l'asino: codesto personaggio, come molti altri, s'è ritrovato a repertorio un colpo del genere in modo assolutamente "naturale". Roba che se lo affidi ad un Coach di agonisti comunemente inteso è probabile che finisca per incasinargli il colpo nel tentativo di "affinarlo". Mentre, d'altro lato, se una palla così pesante la puoi costruire lavorando su un ragazzino da 0 non per essere pessimista ma la vedo molto più dura da fare per un adulto fatto e finito che galoppa verso la cinquantina........

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[quote="Veterano"]Bueno ammesso e concesso che la catena cinetica funzioni bene vediamo come si puo' produrre una palla pesante, perche' In effetti molto spesso non è chiaro cosa sia una palla pesante e come si possa produrre.

Uno swing più veloce non produce automaticamente una palla più pesante poichè anche consentendo di aumentare l'unico parametro su cui possiamo agire (essendo fissa la massa del telaio) ovvero la velocità che riusciamo a far raggiungere al telaio nel momento dell'impatto, resta il fatto che una palla più pesante non si ottiene impattando "più forte".

La chiave della pesantezza di palla è la complessità, perchè  una palla che "gira" non è detto che sia anche pesante mentre una palla "pesante" sicuramente avrà una grande componente di spin unita però ad una grossa componente di spinta orizzontale. Infatti un back anche se carico di effetto non risulta pesante proprio perchè carente nella componente di spinta orizzontale, mentre una randellata in heavy top può risultare pesantissima.

Quello che rende veramente pesante una palla è in generale la sua traiettoria curva data dal sommarsi di una componente orizzontale di spinta considerevole ad una grande quantità di spin. Un topplayer quando colpisce si preoccupa di controllare due parametri fondamentali che sono appunto la rotazione e la spinta.

La rotazione aumenta all'aumentare della velocità alla quale siamo in grado di swingare perchè è data appunto dalla velocità alla quale riusciamo a spazzolare la palla con il corretto angolo di attacco, e in questo senso dipende direttamente dalla velocità di braccio ma anche dalla capacità di impattare correttamente con un angolo tale da produrre spin (grande velocità di braccio e grande timing sulla palla) ma se ci limitassimo a questo però otterremmo una palla carica di rotazione ma non necessariamente pesante. (Come nel caso del back)

La spinta invece viene prodotta principalmente dal busto (opportunamente caricato) e dalle gambe ma in questa tipologia di colpo solo marginalmente dal braccio perchè l'angolo di attacco del piatto corde idoneo a produrre spin limita di molto la possibilità di produrre spinta orizzontale con il braccio.

Quindi per produrre una palla pesante bisogna riuscire a swingare a velocità molto elevate per produrre spin, spingendo in maniera poderosa con gambe e busto. Da qui deriva il grande dispendio a livello fisico e la grande complessità tecnica del gesto che deve coordinare alla perfezione il lavoro di braccio, busto, gambe con un perfetto timing sulla palla. Un lavoro di forza e di grande precisione che richiede una ricerca perfetta della palla e che ci da un margine di errore molto ridotto. (Infatti quando stecca un topplayer specialmente di dritto normalmente la palla finisce in orbita!)

Ovviamente però i vantaggi sono enormi perchè se tutto viene eseguito bene dalle nostre corde uscirà una palla molto più difficile da ribattere rispetto a qualsiasi soluzione piatta. Inoltre una traiettoria curva mi consente di spingere maggiormente superando agevolmente la rete ma senza preoccuparmi di andare lungo.

In sostanza un giocatore nel generare una palla pesante mira letteralmente al telone di fondo spingendo in maniera poderosa con busto e gambe preoccupandosi contemporaneamente di mandare via il braccio molto veloce e con il corretto angolo di attacco in modo da produrre grandi quantità di top spin che riusciranno a "piegare" la traiettoria del colpo in modo da "costringere" la palla a deviare picchiando verso il basso restanto in campo.

Il concetto importante da capire è proprio questo, il giocatore non colpisce la palla per con l'intezione di produrre direttamente una "curva" ma agisce contemporaneamente su due elementi che sono spinta orizzontale (ad opera di busto e gambe e che isolata prudurrebbe una traiettoria praticamente rettilinea direttamente sul telone di fondo!) e produzione di grande quantità di spin (ottenuta grazie ad una grande velocità di braccio unita ad un angolo di attacco molto aperto) in modo da "piegare" la traiettoria del colpo.

Ora una palla che di per se viaggerebbe veloce direttamente sul telone di fondo quando viene "costretta" dalla rotazione a curvare la sua traittoria risulterà particolarmente complicata da ribattere perchè una volta giunta sulle nostre corde avrà per così dire un comportamento "vivo", ovvero tenterà di proseguire per la sua direzione "orizzontale" come fa una palla piatta, ma in più vorrà anche continuare a descrivere la sua traiettoria curva e noi quindi non dovremo limitarci a invertire il suo senso di marcia (come si fa con una palla piatta) ma saremo costretti a lavorare per "raddrizzarla".

Provate a tirare una pallina dritta contro un muro e tornerà verso di voi lungo la stessa traiettoria, provate ora a tirare sempre "dritto per dritto" ma imprimendo alla palla una rotazione con le dita, e vedrete che devierà all'impatto in accordo con il senso di rotazione che gli avrete impartito.

Se poi aggiungete che una rotazione tanto complessa da riuscire a curvare una traiettoria rettilinea produrrà un rimbalzo attivo (ovvero la palla picchierà verso il basso con decisione producendo quindi un rimbalzo maggiore di quello di un colpo piatto che si abbassa per forza di gravità) quella che arriverà sulle nostre corde sarà una palla che oltra a voler continuare il suo viaggio orizzontale vorrà anche continuare a salire (se colpita in fase ascendente) o a scendere (se colpita in fase discendete) ma comunque risulterà sempre VIVA sulle nostre corde.

Quindi per produrre una palla pesante è necessaria si una grande velocità di braccio ma non basta, ci vogliono gambe, timing, gestione del busto etc. etc. in poche parole grande forza, ottima resitenza e tecnica adeguata.[/quote]


hola grande
super!  
gracias y abrazos

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Andras ha scritto:
Grazie davvero, [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Quello che trovo eufemisticamente singolare nel nostro Sport è come in Quarta Categoria (o appena sopra) la maggior parte della gente che ha un colpo particolarmente forte, come per l'appunto un dritto pesante, di fatto non abbia la minima idea di come faccia ad averlo. Rammento un tizio col quale facevo partita anni fa, aveva un dritto piatto che viaggiava come uno smash (parola mia roba da giocargli solo sul rovescio o chiudeva sempre pure coi piedi fuori dalla riga di fondo, una mannaia) e quando dopo un match gli chiesi come faceva blaterò qualcosa circa lo snap del polso (che ovviamente non chiamava così già che, parlando solo dialetto veneto e faticando ad esprimersi in italiano, figurarsi se conosceva la terminologia dei tutorials messi online dai Coach Pro americani Laughing). Mi presi la briga di osservarlo da fuori mentre faceva partita con un altro nostro sparring comune. Polso un c***o, ad ogni dritto "cadeva" addosso alla palla riuscendo a metterci sopra tutto il peso del suo corpo. Essendo un personaggio oltremodo naive escludo non volesse condividere i suoi "segreti" quanto piuttosto, come dicevo sopra, non avesse proprio idea del cinematismo complessivo che generava un colpo così eccezionale. E qui casca l'asino: codesto personaggio, come molti altri, s'è ritrovato a repertorio un colpo del genere in modo assolutamente "naturale". Roba che se lo affidi ad un Coach di agonisti comunemente inteso è probabile che finisca per incasinargli il colpo nel tentativo di "affinarlo". Mentre, d'altro lato, se una palla così pesante la puoi costruire lavorando su un ragazzino da 0 non per essere pessimista ma la vedo molto più dura da fare per un adulto fatto e finito che galoppa verso la cinquantina........

Ottima analisi Twisted Evil

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drichichi ha scritto:
Andras ha scritto:
Grazie davvero, [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Quello che trovo eufemisticamente singolare nel nostro Sport è come in Quarta Categoria (o appena sopra) la maggior parte della gente che ha un colpo particolarmente forte, come per l'appunto un dritto pesante, di fatto non abbia la minima idea di come faccia ad averlo. Rammento un tizio col quale facevo partita anni fa, aveva un dritto piatto che viaggiava come uno smash (parola mia roba da giocargli solo sul rovescio o chiudeva sempre pure coi piedi fuori dalla riga di fondo, una mannaia) e quando dopo un match gli chiesi come faceva blaterò qualcosa circa lo snap del polso (che ovviamente non chiamava così già che, parlando solo dialetto veneto e faticando ad esprimersi in italiano, figurarsi se conosceva la terminologia dei tutorials messi online dai Coach Pro americani Laughing). Mi presi la briga di osservarlo da fuori mentre faceva partita con un altro nostro sparring comune. Polso un c***o, ad ogni dritto "cadeva" addosso alla palla riuscendo a metterci sopra tutto il peso del suo corpo. Essendo un personaggio oltremodo naive escludo non volesse condividere i suoi "segreti" quanto piuttosto, come dicevo sopra, non avesse proprio idea del cinematismo complessivo che generava un colpo così eccezionale. E qui casca l'asino: codesto personaggio, come molti altri, s'è ritrovato a repertorio un colpo del genere in modo assolutamente "naturale". Roba che se lo affidi ad un Coach di agonisti comunemente inteso è probabile che finisca per incasinargli il colpo nel tentativo di "affinarlo". Mentre, d'altro lato, se una palla così pesante la puoi costruire lavorando su un ragazzino da 0 non per essere pessimista ma la vedo molto più dura da fare per un adulto fatto e finito che galoppa verso la cinquantina........

Ottima analisi Twisted Evil


Grazie Doc. Parlo ovviamente per esperienza già che se provo ad usare il braccio sx come dicevamo giorni addietro nella preparazione del dritto incasino il mio timing sul colpo finendo per produrre qualcosa di peggio rispetto a quanto faccio se evito la cosa Laughing Peraltro rifletto da tempo sul fatto che uno dei migliori dritti mai visti nella Storia del Tennis, quello di Steffi Graf, non verrebbe mai insegnato da nessun Tecnico federale. La Valchiria era lo stato dell'arte del footwork, cosa che la posizionava sempre nella posizione perfetta in fase di preparazione, ma se si osserva poi quello che fa con le braccia di fatto faceva sempre tutto assieme dopo il rimbalzo della palla. Ossia "in ritardo" rispetto a quelli che sono i canoni di insegnamento moderni. Tuttavia la "nostra" effettuava uno swing molto veloce ed altrettanto compatto "saltando addosso" alla palla trasferendole così tutto il suo peso, coi noti risultati. Altro esempio purissimo di colpo "naturale" la cui efficienza/efficacia è virtualmente impossibile da replicare tramite una costruzione tecnica, perlomeno per noi stagionati....Rolling Eyes

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A volte ci ritroviamo dei colpi e non si sa veramente da dove li tiriamo fuori. Istinto, senza pensare sappiamo dove vogliamo colpire la pallina e dove la vogliamo mandare, non serve altro, ma inconsciamente non ci rendiamo conto di cosa stiamo azionando.

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drichichi ha scritto:
A volte ci ritroviamo dei colpi e non si sa veramente da dove li tiriamo fuori. Istinto, senza pensare sappiamo dove vogliamo colpire la pallina e dove la vogliamo mandare, non serve altro, ma inconsciamente non ci rendiamo conto di cosa stiamo azionando.


Peraltro è buona parte del leit motiv de "Il gioco interiore del Tennis". Fondamentalmente sappiamo cosa fare ma spesso ci guardiamo bene dal farlo  Laughing

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Automatismi che si interrompono se iniziamo a pensare cosa fare prima. La prima cosa che salta è la decontrazione.

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Parlando della Graff mi e' venuta in mente questa partita.
Se vogliamo stile moderno contro old style.
Ma la gran differenza in questa partita la fanno la pesantezza dei colpi e la mobilita' unita ad un campo in terra non proprio veloce
La Hingins batte il chiodo sul rovescio della Graff, perche' non poteva permettersi di fare testa a testa contro il  dritto della Graff.
Ma la Graff di rovescio teneva alla grande e poche  giocatrici potevano metterla sotto pressione da quel lato anche  se giocava sempre il rovescio in back.
La Hingins pensava di poter spingere di piu' da quel lato ma a livello potenza anche  avendo il rovescio bimane non risuciva a mettere in grande difficolta' la Graff che  alla prima occasione si metteva in posizione per giocare Il dritto anomalo e fare danni.
Andras ci hai visto bene, la Graff muoveva i piedi come poche  facevano almeno fino a quel momento e tecnica a parte, tirava delle sassate di dritto che  facevano danni, oltre ad avere una tenuta fisica pazzesca.
IL dritto in effetti tecnicamente non era dei migliori ma funzionava alla grande nonostante i difetti che elencavi.
IL footwork unito ad una velocita' di movimento e tenuta fisca pazzeschi facevano si che  quel dritto che non era  proprio il massimo dei canoni tecnici funzionasse a dovere.
La Hinghins sfruttava l'anticipo e la velocita' di palla, ma non aveva una palla pesante, e come fisicita' lasciava a desiderare.
Infatti da quella partita ne usci' con le ossa rotte, insomma la sua tattica di battere il chiodo sul rovescio avversario le si e' rigirata contro perche' al forza di doversi piegare sempre per tirare su le rasoiate di Graff ha pagato il divario fisico rispetto alla sua rivale.
La Graff la teneva in campo e quel rovescio in slice che  poteva sembrare il suo punto debole alla fine e' risultato essere fondamentale.
Da bimane so cosa vuol dire doversi piegare sempre per spingere contro uno che  tiene alla grande in slice.
Alla fine o sei in grado di chiudere in pochi colpi oppure alla lunga ne paghi le conseguenze.
Bella partita ma sopratutto bello vedere giocare la Graff, grande footwork, velocita' e tenuta fisica.

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Veterano ha scritto:
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Parlando della Graff mi e' venuta in mente questa partita.
Se vogliamo stile moderno contro old style.
Ma la gran differenza in questa partita la fanno la pesantezza dei colpi e la mobilita' unita ad un campo in terra non proprio veloce
La Hingins batte il chiodo sul rovescio della Graff, perche' non poteva permettersi di fare testa a testa contro il  dritto della Graff.
Ma la Graff di rovescio teneva alla grande e poche  giocatrici potevano metterla sotto pressione da quel lato anche  se giocava sempre il rovescio in back.
La Hingins pensava di poter spingere di piu' da quel lato ma a livello potenza anche  avendo il rovescio bimane non risuciva a mettere in grande difficolta' la Graff che  alla prima occasione si metteva in posizione per giocare Il dritto anomalo e fare danni.
Andras ci hai visto bene, la Graff muoveva i piedi come poche  facevano almeno fino a quel momento e tecnica a parte, tirava delle sassate di dritto che  facevano danni, oltre ad avere una tenuta fisica pazzesca.
IL dritto in effetti tecnicamente non era dei migliori ma funzionava alla grande nonostante i difetti che elencavi.
IL footwork unito ad una velocita' di movimento e tenuta fisca pazzeschi facevano si che  quel dritto che non era  proprio il massimo dei canoni tecnici funzionasse a dovere.
La Hinghins sfruttava l'anticipo e la velocita' di palla, ma non aveva una palla pesante, e come fisicita' lasciava a desiderare.
Infatti da quella partita ne usci' con le ossa rotte, insomma la sua tattica di battere il chiodo sul rovescio avversario le si e' rigirata contro perche' al forza di doversi piegare sempre per tirare su le rasoiate di Graff ha pagato il divario fisico rispetto alla sua rivale.
La Graff la teneva in campo e quel rovescio in slice che  poteva sembrare il suo punto debole alla fine e' risultato essere fondamentale.
Da bimane so cosa vuol dire doversi piegare sempre per spingere contro uno che  tiene alla grande in slice.
Alla fine o sei in grado di chiudere in pochi colpi oppure alla lunga ne paghi le conseguenze.
Bella partita ma sopratutto bello vedere giocare la Graff, grande footwork, velocita' e tenuta fisica.


Mettici pure che Steffi aveva già 30 anni all'epoca, ed era Pro da più di 15. Mettersi in tasca Parigi surclassando fisicamente (e mentalmente, quell'ipocrita della Hingis crollò anche di testa nel terzo) il nuovo fenomeno della WTA fu tantissima roba. Serenona Williams sicuramente più completa di Steffi tecnicamente parlando ma la Valchiria a mio parere superiore fisicamente. Voglio dire, parliamo di una donna che non aveva il problema del rovescio perché 9 volte su 10 riusciva a circumnavigare la palla e giocarla di dritto. Quando voleva eh, perché come dici tu quel back là era una dannazione specie per le bimani....

descriptionLA CATENA CINETICA - Pagina 3 EmptyRumore della pallina in uscita dalle corde

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Ciao tutti,
Ho un quesito da chiedervi, e sono grata se potrete aiutarmi:
In uscita dalle corde sul dritto, spesso si sente un suono come un click.
Il mio maestro dice che è dovuto al fatto che non stringo abbastanza il manico, quindi rimane dell'aria tra la mia mano e il manico, come se non pressasse abbastanza. Ho avuto modo di giocare anche con un altro maestro, e alla mia domanda, mi ha detto che tale suono era dovuto ad una buona rotazione in top spin del colpo. Magari poi devo solo cambiare le corde! Che ne pensate? Grazie in anticipo

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[quote="Frency"]Ciao tutti,
Ho un quesito da chiedervi, e sono grata se potrete aiutarmi:
In uscita dalle corde sul dritto, spesso si sente un suono come un click.
Il mio maestro dice che è dovuto al fatto che non stringo abbastanza il manico, quindi rimane dell'aria tra la mia mano e il manico, come se non pressasse abbastanza. Ho avuto modo di giocare anche con un altro maestro, e alla mia domanda, mi ha detto che tale suono era dovuto ad una buona rotazione in top spin del colpo. Magari poi devo solo cambiare le corde! Che ne pensate? Grazie in anticipo [/quote]

potrebbe essere semplicemente snap-back ... che corde monta? da quanto?con alcuni parametri potrebbe essere facile rispondere 
“a naso” sarei d’accordo con il secondo maestro 

ciao ciao

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Frency ha scritto:
Ciao tutti,
Ho un quesito da chiedervi, e sono grata se potrete aiutarmi:
In uscita dalle corde sul dritto, spesso si sente un suono come un click.
Il mio maestro dice che è dovuto al fatto che non stringo abbastanza il manico, quindi rimane dell'aria tra la mia mano e il manico, come se non pressasse abbastanza. Ho avuto modo di giocare anche con un altro maestro, e alla mia domanda, mi ha detto che tale suono era dovuto ad una buona rotazione in top spin del colpo. Magari poi devo solo cambiare le corde! Che ne pensate? Grazie in anticipo


Ciao [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] e benvenuto nel forum.
Essendo nuovo magari non lo sapevi: prima di aprire qualsiasi argomento o quesito, scegli la sezione che più si avvicina alla discussione da trattare e poi apri tranquillamente l'argomento.
Il tutto per evitare OT (andare fuori tema) e mantenere il forum di facile consultazione per tutti.
Buon tennis

_______________________________________________

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Ritorniamo al post iniziale e alla famosa catena cinetica e al suo funzionamento.
Come diceva Andras nel post di partenza si vedono molti giocatori cercare peso di palla tramite all' utilizzo della catena cinetica, senza pero' riuscire a venirne a capo.
In un post antecedente ho spiegato come e cosa serve par dare peso alla palla, in questo mi piacerebbe parlare del perche' anche se la catena cinetica funziona apparentemente bene i risultati a volte a livello peso di palla lasciano a desiderare, e di quanto sia complesso riuscire a sfruttare tutti i potenziali che  la tecnica ci puo' offrire.
Ora visto che in questi giorni sto allenando una ragazzina con questo problema vi spiego perche' da soli a volte non ci si arriva a migliorare anche  se sembra che tutto sia fatto nel modo corretto.
Bene ragazzina di 13 anni che fino ad adesso nel suo paese ha ottenuto ottimi risultati, con ottima base a tutto campo buon servizio con ottime varaizioni, ottima risposta, gioco al volo decente, e al vedersi buona pressione da fondo.
IL problema' e' il dirtto che fino a questo momento sembrava funzionare adesso non sembra andare piu' come si deve.
Ovvero visto che sta incominciando ad allenarsi con ragazzine piu' grandi di lei la palla non le viaggia piu' come dovrebbe e non genera piu' pressione per poter impensierire le ragazzine piu' grandi.
Bueno a questo punto si potrebbe pensare ai muscoli o alla fisicita', ma il problema' non e' quello, fisicamente vedendola dimostra piu' anni di quelli che ha ed in quanto a potenza fisica non le manca proprio nulla,percio' dove sta il problema.
Bueno non e' stato tanto difficile capirlo ma sara' molto complicato riusciere a correggerlo.
Il problema sta nella preparazione, la ragazzina porta troppo in dietro la racchetta, e di conseguenza colpisce in un punto che  non le permette di scaricare bene il peso sulla palla, percio' riesce a generare una palla veloce ma con poco peso.
E ormai gli automatismi sono quelli, cioe' si e' abituata a colpire in un punto d'impatto che non e' corretto ma dovuto.
Come diceva Taglia in un altro post il tennis e' uno sport individuale ed individuale e' la crescita del giocatore, per questo basi a parte le complicazioni si creano quando per sfortuna o magari per fortuna  ci sono dei colpi personalizzati.
Nessuno puo' garantire la funzionalita' di un determinato colpo diciamo personalizzato.
Perche' mettiamo l'esempio di Nadal Con quel suo dirtto particolare carico di spin, senza quella fisicita mi sarebbe stato difficile prevedere il risultato,ossia quel colpo li le ha funzionato bene da quando ha messo su muscoli.Insomma non e' che  quel dritto non si possa giocare, perche' tutti lo possono giocare, ma un conto e' giocarlo per esigenza una volta ogni tanto ed un altro conto e giocarlo volontariamente e costantemente con un ottima percentuale di riuscita.
In somma quel colpo li ti riesce costantemente e solo se sei Nadal.
Detto questo vediamo dove sta l'errore, semplice e' la preparazione piu' arretrata, non di molto, ma quel tanto che  basta per non permettergli di colpire avanti come dovrebbe per scaricare bene il peso sulla palla,la preparazione piu' arretrata  e' sempre da considerare un errore tecnico, specialmente nella fase di apprendimento.
Ma questo errore puo' diventare una personalizzazione o essere definito un tecnicismo nel corso tempo.
Cioe' prima imparo la base e non esagero a portare indietro la racchetta per preparare e poi con il tempo vediamo se magari naturlamente posso e sia meglio per me preparare piu' indietro.
Il personalismo del colpo ci sta' ma in molte occasioni il lasciar fare perche' al momento il movimento sembra andare bene cosi puo creare piu' danni che  benefici in un futuro prossimo.
Ora non e' che non si possa correggere,ma il lavoro da fare e' enorme.
Sia tecnicamente che  mentalmente.
Mentalmente perche' deve concentrasi a non portare tanto indietro la racchetta e tecicamente perche' il punto d'impatto con la palla e' differente.
E purtroppo con questi cambi andiamo a modificare anche la ricerca palla ed il footwork.
Bueno una cosa che  sembrava un nulla e' diventata un problema.
Ora la domanda e' riuscira' a corregere l'errore e a non perdersi per strada ?.....difficile da valutare....e solo il tempo ce lo potra' dire.
Ci puo' riuscire? Si..... ma come dicevo visto che il livello e' buono ce il rischio che  mentalmente non accetti il cambio,oppure che  ci sia molta difficolta' in accettarlo.
Tradotto in altra parole ormai le mie avversarie mi mettono in difficolta' e devo cambiare per mettermi alla pari, pagandone le conseguenze in campo, specialmente all' inizio del cambio.
Perche' purtroppo non e' facile passare dall' essere vincente all' essere perdente dall' oggi al domani.
Ora in ogni caso anche  accettando la preparazione piu' arretrata deve per forza di cose colpire piu' avanti, e gia' questo le darebbe un grande vantaggio, ma al momento non vedo un movimento cosi veloce da potersi permettere questo ritardo a colpire e conseguente impatto arretrato da potersi permettere di continuare a giocare con quella preparazione.
Bueno spero di non avervi annoiato troppo con tanti tecnicismi che effetivamente possono essere abbastanza noiosi da leggere.
Per terminare con la ragazzina ed il percoroso giusto da seguire, siamo ad un bivio nel senso che se non vogliamo mandarla in crisi si continua con quello che ce sperando che aquisisca velocita' di braccio e martellandola in ogni caso sul colpire piu' avanti.
Se no ce l'opzione B scelta drastica e non so quanto digeribile....
Facile il tennis vero.....

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Veterano scrivi dei post/report che son lo stato dell'arte del Coaching tennistico.
Mi è impossibile immaginare chi possa annoiarsi leggendoli.
Ciao!

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A quanto detto da Veterano, che già di per se basterebbe per lavorarci anni, volevo aggiungere un particolare che ,anche se a prima vista può non sembrare fondamentale, mi ha permesso di aumentare di molto la pesantezza del mio rovescio, e che sto tentando di applicare anche al dritto.

Si tratta della tecnica dell' Heel down, ovvero quando si effettua l'ultimo passo, in particolare in posizione chiusa (ma vale anche per la open) prima si mette giù prima il tallone, e poi la punta.


In questo modo il peso del corpo si scarica in avanti , la gamba si piega in automatico, e l'equilibrio del corpo viene sostenuto dai grandi muscoli.

Se si va di punta invece il peso del corpo tende a schiantarsi a terra, si scarica tutto sul ginocchio e sui polpacci, l'equilibrio diventa precario e si tende a scoporsi.

Cosa ne pensi Vet?

Ho trovato un video in rete molto esplicativo: 

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Basta vedere wawrinka

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albs77 ha scritto:
A quanto detto da Veterano, che già di per se basterebbe per lavorarci anni, volevo aggiungere un particolare che ,anche se a prima vista può non sembrare fondamentale, mi ha permesso di aumentare di molto la pesantezza del mio rovescio, e che sto tentando di applicare anche al dritto.

Si tratta della tecnica dell' Heel down, ovvero quando si effettua l'ultimo passo, in particolare in posizione chiusa (ma vale anche per la open) prima si mette giù prima il tallone, e poi la punta.


In questo modo il peso del corpo si scarica in avanti , la gamba si piega in automatico, e l'equilibrio del corpo viene sostenuto dai grandi muscoli.

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Questo canale sembra molto interessante! Grazie!

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piccolit ha scritto:
albs77 ha scritto:
A quanto detto da Veterano, che già di per se basterebbe per lavorarci anni, volevo aggiungere un particolare che ,anche se a prima vista può non sembrare fondamentale, mi ha permesso di aumentare di molto la pesantezza del mio rovescio, e che sto tentando di applicare anche al dritto.

Si tratta della tecnica dell' Heel down, ovvero quando si effettua l'ultimo passo, in particolare in posizione chiusa (ma vale anche per la open) prima si mette giù prima il tallone, e poi la punta.


In questo modo il peso del corpo si scarica in avanti , la gamba si piega in automatico, e l'equilibrio del corpo viene sostenuto dai grandi muscoli.

Se si va di punta invece il peso del corpo tende a schiantarsi a terra, si scarica tutto sul ginocchio e sui polpacci, l'equilibrio diventa precario e si tende a scoporsi.

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Questo canale sembra molto interessante! Grazie!

Guarda onestamente ci sono diversi pareri rispetto a questo, che  non e' sbagliato di base,ma che a mia opinione lascia il tempo che  trova o almeno io non mi ci spaccherei troppo la testa.
Nel senso che ok di base cerchiamo di fare quello che  ci insegna il video ma poi il campo parla,nel senso che  voglio vederti quando devi correre come un forsennato di qua e di la per il campo se pensi a mettere il tallone giu' prima.
E poi anche  pensandolo non e' detto che  tu riesca a farlo almeno sempre.
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guarda in questo video anche  se parla di Federer quante volte Diokovic sul rovescio si appogia prima sul tallone......mi sa che neanche  una.... oppure veramente poche...
Nel rovescio ad una mano e' piu' frequente vederlo quel tipo di presa di appoggio,ma a livello di potenza non credo che  il risultato anche se non appoggiassi prima il tallone cambierebbe di molto.come neanche  a livello stabilita'.O almeno io non me ne farei una fissa,ok fai il rovescio ad una mano ,mi pianti prima il tallone ok bene,ma questo non vuole dire che tu non riesca a trovare un ottimo appoggio senza per forza mettere giu' il tallone per primo.

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Se prorprio vogliamo aggiungere qualcosa diciamo che in fase di apprendimento per non sbilanciare il peso in avanti puo' essere utile usare questo tipo di appoggio,ma anche li diciamo che  poi non ne vedo un utilita' essenziale,una volta che  impari a come devi bilanciare il corpo a prescindere dal mettere giu' il tallone prima non vedo questi grandi vantaggi nel dover farlo sempre.
E' un po come nel servizio quando prima di partire alzi la punta.
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Bene guarda i video uno e di Sampras e al'altro e di Federer al servizio.
Uno alza la punta prima di iniziare il movimento e l'altro no.
Trovi che  ci sia molta differenza a liveli di resa a rispetto di uno o dell' altro o che  in qualche  modo questo alzare la punta possa considerarsi un effetivo vantaggio....
Io no......

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Altro esempio di rovescio ad una mano dove il tallone non viene praticamente quasi mai utilizzato in fase di ricerca appoggio.
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e questo qua il rovescio lo sa tirare, ma non vedo una presa di posizione chiara rispetto al apoggio del tallone.
Direi che  se magari qualche  volta lo fa lo fa e perche' arriva con i piedi cosi in corsa,ma in situazioni normali dove avebbe tempo per prendere l'appoggio cosi non lo fa mai....
Come ripeto credo che sia una questione di abitudine che  in fase di apprendimento puo aiutare, ma da li in avanti non vedo molti benefici nel cercare costantemente una presa di appoggio del genere,anzi vedo un altro modo per andarsi ad incasinare ulteriormente.
Poi se vedi il video a volte colpisce in semi open cosa che  fino a pochi anni fa era diciamo tabu....e tutti dicevano che  era proibito giocare il rovescio ad una mano in semi open.....poi pero' con l'evoluzione del gioco il campo parla chiaro,e se prima era proibito adesso e' diventato un obbligo o quasi....
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