Chi gioca a Tennis a qualsiasi livello lo faccia, dal Tennista della domenica all'Agonista infoiato, prima o poi ha dovuto pagare la tassa della leggenda del "braccio". Specie chi ha imparato a tenere la racchetta in mano 35 anni fa (complici pure attrezzi di legno che pesavano tipo mezzo kg (esagero volutamente) ed avevano un piatto corde di circa 80 square inches (ri-esagero volutamente)) presto doveva fare i conti con chi gli indicava qualcuno che "aveva il braccio" mentre lui generalmente non ce l'aveva. Quasi 40 anni dopo, e Dio sia lodato per questo, le cose son profondamente diverse. Viviamo l'era del Tennis "corri e tira" dove i Tennisti possono essere tirati su da 0 "scientificamente" e l'aver braccio è diventato un plus anzichè una "conditio sine qua non" per poter essere un buon Tennista a qualsivoglia livello. Tale scienza alla quale accenno ha come pietra angolare la cosiddetta "catena cinetica" titolo di questa discussione. Nel Tennis moderno i panzoni inverecondi che san giusto fare la smorzata perchè giocano tutto con impugnatura Continental son stati spazzati via da chi è riuscito ad usare come Cristo comanda codesta catena cinetica, conferendo così ai propri colpi velocità, peso e tutto quello che ne consegue. Curiosamente (ma nemmeno troppo presumo per chi studia Scienze Motorie) cosiddetta catena cinetica ha come cardine la rotazione delle anche esattamente come nel Karate Shotokan (presi il primo Dan il 2/10/1994 in codesta disciplina). Suddetta rotazione trasferisce o per meglio dire amplifica il movimento dagli arti inferiori a quelli superiori attraverso il "core" scaricandosi attraverso lo swing ossia con l'impatto sulla palla. Per quanto mi riguarda (ed è qui che desidero confrontarmi con chi avrà voglia di leggere questo argomento) una volta assodata la centralità della catena cinetica nel Tennis moderno quello che diventa fondamentale per ciascun Tennista è trovare il proprio modo migliore per attivarla. Mi spiego meglio: sono certo che quando si parla di giovanissimi essendo questi cera vergine in mano agli Istruttori si possono cucire ad arte i loro movimenti sulla tecnica tennistica che viene loro insegnata (e che di solito passa attraverso l'utilizzo degli arti superiori per creare lo start della catena cinetica ossia il cosiddetto "coil" al quale segue "l'un-coil" con lo swing) mentre per quanto riguarda noi stagionati come sapete la mia convinzione è che il miglior cpmpromesso consista nel fare l'esatto opposto. Ossia prima trovare il movimento a noi più adatto per costruire codesta catena cinetica col suo coil/uncoil e poi cucire sopra ad essa la tecnica tennistica più appropriata per tradurla nei vari swing. Voglio dire, ha voglia un Tennista ad usare gli arti superiori per innescare suddetto "coil" quando poi effettuando lo swing non riesce a fare il cosiddetto "hip-clearing" ossia non riuscendo ad utilizzare la catena cinetica. Molto ma molto meglio a mio parere (repetita iuvant) cercare e trovare un modo per insegnare al proprio corpo (compatibilmente con l'avere una racchetta in mano ed essere in un campo da Tennis ovvio, con tanto di posizioni da tenere/footwork etc) come innescare codesta catena cinetica correttamente ed utilizzare la tecnica atta a preservarla ad ogni swing.
Voi cosa ne pensate? Sono genuinamente interessato ai vostri pareri. Grazie a tutti!
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