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Promemoria primo messaggio :

Veterano ha scritto:
Agam Bernardini dice:


ciao ragazzi, vedo che vi siete dati da fare a discutere sui vari aspetti del tennis. Avete detto tutti delle cose molto giuste, ma vi chiedo una cosa? Riuscite ad entrare in campo e ricordarvi tutte quelle parole e quelle idee? Se io dovessi pensare anche a un centesima parte di tutto quello che è stato detto resterei paralizzato a pensare quale è quella giusta e quella sbagliata. Capisco la necessità di entrare in campo con le idee chiare e la voglia di sapere cosa fare. Quello che io propongo è di mettere tutta la vostra attenzione sulle tecniche di centratura e di attenzione, perché quando ci riuscite, contattate il vostro centro e allora saprete in ogni momento esattamente cosa fare, quale colpo eseguire, se attaccare o difendervi. Insomma cadrà ogni dubbio e saprete da "dentro" la cosa giusta da fare. Credo che ognuno di voi abbia provato almeno una volta quella sensazione, ha giocato la partita perfetta. Chiamiamo quella sensazione essere "In the zone" "stare nella zona". Se l'avete provata anche una sola volta vuol dire che l'avete dentro di voi e dovete solo ricontattarla facendo gli esercizi e le tecniche di centratura e di attenzione e darete il meglio di voi senza pensare. La mente è la prima nemica del tennista. Dobbiamo giocare con il corpo, non pensare, ma stare centrati, rilassati, attenti e presenti e giocheremo il nostro miglior tennis e ci divertiremo moltissimo e usciremo dal campo sempre soddisfatti e felici.
Un'ultima cosa, con un gruppo di amici stiamo cercando un posto dove creare "L'Accademia dello Zennis". Se sapete di qualche Circolo di tennis in vendita o in gestione, per favore fatemelo sapere, ciao a tutti e a presto, Agam Bernardini


Ciao ragazzi, scusate se ve lo dico, ma siete andati totalmente nella testa e nella mente. Nello zen la mente viene definita come un meccanismo nato per risolvere i problemi pratici, il guaio è che quando non ci sono problemi reali se ne inventa di inesistenti per mantenere il controllo su di noi.
L'altra cosa importante da ricordare è che il tennis si gioca con il corpo e non con la mente visto che come riconoscono anche gli scienziati moderni, la mente è molto più lenta del corpo nel decidere cosa fare quando arriva una pallina a tutta velocità. Il corpo risponde istintivamente e quasi sempre molto saggiamente, la mente si domanda:"Faccio così o il contrario di così?" e arriva l'errore. A mio avviso la cosa è molto semplice: se sono attento e centrato gioco bene, se non sono attento e centrato gioco male. Oppure si può discutere all'infinito di cose teoriche che secondo me non sono di nessun aiuto quando si è in campo. In attesa di sapere cosa ne pensate, buon gioco e buon divertimento, ciao Agam



Oggi ho giocato con un socio del mio club con cui non avevo mai giocato e so che gioca bene e tutti mi dicevano, stai attento è molto difficile giocarci contro. In palleggio non ho notato nessun punto debole, sbagliava poco o niente e non capivo se aveva meglio il dritto o il rovescio. Allora mi sono detto, quale migliore occasione per mettere tutta la mia attenzione sulla palla, guardarla fino a che tocca le corde e vedere cosa succede: ho giocato una partita quasi perfetta e ho vinto 6-1 3-1 senza nessuna fatica e nessuna tensione. Viva l'attenzione e lo Zen, ciao a tutti, Agam.



Comunque voglio condividere una mia esperienza. Ieri ho giocato con un mio amico veterano come me anche lui maestro di tennis. Fra noi c'è una bella rivalità e non ci piace perdere quando giochiamo insieme. Lui ha una bella battuta e un gran dritto con cui fa molti punti da fondo, per cui il mio pensiero fisso era:" Non giocargli sul dritto" e con mia grande sorpresa e frustrazione i miei colpi andavano tutti verso il suo dritto. Eravamo 2-0 per lui e palla del 3-0 quando mi sono fermato e mi sono chiesto: "cosa stai facendo? Stai giocando lui, la tua attenzione è tutta su di lui. Torna a giocare la palla e a guardarla fino a che tocca le corde!!!!" E' finita 6-3 3-1 per me.

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Questo è il lavoro principale da fare: appena vediamo che la nostra attenzione si sposta su un qualunque elemento esterno, torniamo a fare l'esercizio di attenzione che abbiamo scelto e che possiamo cambiare a piacimento a seconda della situazione che stiamo affrontando. L'attenzione va allenata continuamente, anche quando non giochiamo: mentre camminiamo mettiamo l'attenzione sul camminare ecc. ecc.

Ciao e a presto e attendo altri contributi, Agam



Non mi interessa fare polemiche che sia ben chiaro a tutti..... ne di fare guerre tra forum.....non ho bisogno di nessuna conferma sui contenuti che scrivo......sulla forma a volte si.....son quasi trenta anni che sono fuori dall' italia e parlo per la maggior parte Inglese e Spagnolo anche in casa, non ho la tv italiana e leggo poco niente in italiano, percio' a volte quando scrivo in italiano mi possono venire dei dubbi sulle parole usate, ma non sui contenuti.
Non ho mai voluto offendere nessuno e parlo sempre in generale, anche perche' se non lo facessi la patente dell' idiota me la darei da solo.
Dopo aver chiarito questo se  per qualche motivo qualcuno si puo' essere sentito chiamato in causa per qualche motivo, il problema e' solo suo, e a me non interessa proprio.
Mi sono anche scusato prima di lasciare la discussione, e se questo non basta, lascio il campo libero a qualsiasi tipo di insinuazione nei miei confronti,che scivola sui binari della mia indifferenza senza colpirmi benche' minimamente.
Se tutta la questione e' nata dal fatto che  per qualcuno io dicessi che la mente a livello di " attenzione" non conta nulla, dovrebbe andare a rileggersi per bene cosa dico,perche' non ho mai fatto un affermazione simile.
Comunque per quello che mi riguarda la questione si era gia' conclusa credo almeno 25 post fa.
Ho postato i messaggi di Bernardini l'autore di Lo Zen E l'arte di giocare a Tennis perche' trovo che sia un buon libro per chi a problemi di concentrazione, non parla molto di tecnica e tattica ma e' molto interessante per quello che riguarda l'aspetto mentale inteso come attenzione.
Saluti a tutti e veramente senza rancore per nessuno.
Buon proseguimento
Vet.

Ciao veterano, mi fa piacere che sei tornato a scrivere qui, veramente. Quello che ho evidenziato in grassetto, è esattamente, quello che mi è riuscito di fare per quasi un anno intero, ed esattamente quello che non riesco a rifare. Nel 2015, ho avuto il mio anno magico e grazie ai risultati raggiunti, passai in terza categoria. Ricordo che anche prima di entrare in campo, avevo piena consapevolezza di quello che sapevo fare, ed in partita, riuscivo a mettere in pratica il 90% di quello che mi proponevo di fare. Purtroppo, a tutt'oggi, non sono più riuscito a richiamare quella condizione mentale se non per brevi periodi, 3-4 partite al massimo, poi ritorno a giocare in maniera insicura.
Io intendevo proprio una cosa come questa, quando insistevo che la mente influisce sulla prestazione....poi, hai ragione tu, a dire che più sei allenato e meno rischi di cadere in questa condizione, ma comunque, il rischio che un qualche stato di ansia ti prenda, anche se sei un grande professionista, esiste sempre....a maggior ragione, a livelli più bassi, dove la scarsa consapevolezza tecnica, mette nella testa dei "poveri" giocatori, i dubbi delle proprie capacità.....
Questo è un campo, dove non esiste la ragione assoluta.....troppe variabili......e come dici tu, la discussione si poteva considerare finita già parecchie pagine fa...ci siamo intestarditi in parecchi, ma alcune cose utili, ne sono uscite fuori comunque....
Ciao e buon tennis e buon lavoro alla tua accademia..... Wink Wink

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piccolit ha scritto:
Luchino 67 ha scritto:
piccolit ha scritto:
drichichi ha scritto:
Quindi come premi stop e resetti per tornare sui binari?


Di solito ripensando al mio piano....che chiaramente deve essere scolpito nella pietra perchè se nella mia testa l'immagine del mio piano vacilla o è sfocata...è la fine...
Io penso a una descrizione super semplice del mio piano, come ad esempio "gioca sul rovescio" , e qualsiasi palla mi arrivi la gioco li.
Che mi arrivi una palla in back, in top, corta lunga qualsiasi cosa succeda il mio obiettivo è impostare il gioco sulla diagonale di rovescio, fine....questo mi aiuta anche a pensare molto di meno al gesto tecnico, penso al cosa e il "come" viene fuori quasi da solo...
Non mi viene facile e sto cercando di imparare a farlo in questo periodo, ma vedo che se lo faccio, rendo 100 volte di più rispetto a quando non lo faccio...

Ma se giochi con uno che ha dritto e rovescio praticamente simili...che fai ? e se giochi contro un mancino ? Avere solo il piano A, può essere rischioso.....se poi, non sappiamo fare altro, allora, vada come vada e pazienza.....io, come ho già detto, a 53 anni, non ho più interesse a giocare per cercare di migliorarmi....mi piacerebbe, ma ho, poco tempo, poco fisico, pochi soldi.... Sad Sad


Non ho mai giocato con un mancino e non sai quante volte mi sono chiesto come sarebbe!! Devo trovarne uno e provare. Credo sarebbero caxxi onestamente  Very Happy
Al momento non ho un piano B, e credo di poter dire che non ho nemmeno un piano A decente....intanto lavoro sul piano A e poi al B ci penseremo, altrimenti finirei per avere 2 o  3 piani, tutti  ottimi per perdere... lol!

Piuttosto che 2 o 3 Piani preferisco un attico a New York Very Happy

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Beato te che non ci hai mai giocato, con un mancino......devi sperare che abbia un lato molto debole, se no sembra di giocare con un essere di un altro pianeta  Shocked Shocked..........io però, ne ho incontrati anche di anomali......giocavano quasi piatto sia col servizio che con il diritto, per cui la "maledetta" rotazione mancina, era poco percettibile, ed era quasi come giocare con un destro.... Identifica i punti deboli del tuo avversario - Pagina 2 810504 Identifica i punti deboli del tuo avversario - Pagina 2 810504

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Io ho giocato con due Mancini, due mostri  affraid

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Più che altro, i mancini sono abituati a giocare con i destri...i destri non sono abituati a giocare coi mancini...

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taglia1964 ha scritto:
Aggiungo:
Allenamento della tecnica = ripetizioni di colpi e di situazioni di gioco, all'infinito con coach, che può esser il maestro, il compagno di sventura, un amico competente.
Esempio rovescio monomano: 1 cesto di rovesci da colpire all'altezza del ginocchio/vita, gioco i colpi sempre incrociati, top spin - 1 cesto di rovesci con palla da colpire all'altezza della spalla piatto/coperto incrociato - 1 Cesto con palla bassa da colpire in avanzamento da giocare in back profondo, basso, lungolinea.
1 Cesto situazione di gioco: 2 rovesci altezza ginocchio/vita da giocare in top inrociato, 1 rovescio altezza spalla da spingere piatto incrociato, 1 rovescio in avanzamento da giocare con back profondo lungolinea.

Allenamento del gioco= nella partita con lo sparring, che può essere il maestro, il compagno di sventura, ecc, si gioca provando il proprio gioco, con diversi tipi di punteggio (classico, con KP a 40-40, punti singoli 1,2,3 stile ping pong). Questo è il momento per provare "il colpo" che si è allenato nell'allenamento tecnico che era ad esempio il rovescio incrociato piatto all'altezza della spalla o il back profondo sulla palla corta.

E' chiaro che o li alleno o questi colpi mi usciranno 1 volta si e tre no.
la testa in questa circostanza deve solo far si che io giochi quello che so fare e che ho allenato.

Se in allenamento tutto funziona, allora potrò ad inserire nel mio gioco "da torneo" anche l'attacco di rovescio.
Chiaro che se uno i tornei non li fa, di vincere o perdere non gli importa, tutto quel che ho scritto per lui è solo spazzatura, ed è giusto che sia così.

buon tennis

Per migliorare per me è fondamentale anche allenamento con palla viva senza partita: partendo da semplici serie sulle due diagonali(fatte bene,recuperando),parallelo uno col dritto e l'altro col rovescio,e migliorando anche variazioni come uno sempre parallelo e l'altro incrociato o ogni due palle un giocatore cambia parallelo e l'altro sempre sulla diagonale...ecc ecc

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O schemi simili

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drichichi ha scritto:
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Se tiri un po' più piano va bene lo stesso  Very Happy

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Iron ha scritto:
drichichi ha scritto:
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Se tiri un po' più piano va bene lo stesso  Very Happy

Pensavo più forte  Very Happy
L'idea è lo schema comunque.

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In quarta categoria vince la continuità, non la forza, a patto però di prendere tutto.

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drichichi ha scritto:
O schemi simili

Finché non si controllano bene mi limiterei a diagonale dritto, diagonale rovescio,parallelo dritto contro rovescio in un lato del campo
Ripeto che la cosa fondamentale é non rimanere fermi dopo aver colpito,anche se sappiamo che la palla torna nello stesso punto,ma recuperare sempre almeno un minimo

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c'è un bell'esercizio che aiuta a capire perché il lungolinea non va allenato in palleggio.

provate a tenere un scambio a bassa velocità (diciamo 40-50% della forza), un giocatore fa solo lungolinea e l'altro solo incrociato quindi saranno sempre diritto e rovescio alternati per entrambi.
la palla deve rimbalzare attorno alla linea del servizio, quindi non profondissima e non corta, diciamo una palla comoda. l'obiettivo è tenere lo scambio per almeno 10 colpi a testa. Contate a voce alta. 10 minuti a testa a fare il lungolinea.

Non vi anticipo nulla. Tutti voi arriverete alle conclusioni. Chi l'ha già fatto sa. 

Scrivete qui a proposito di questo esercizio solo dopo averlo provato. Ipotesi e immaginazione non sono d'aiuto, l'esperienza si.

Buon tennis

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taglia1964 ha scritto:
c'è un bell'esercizio che aiuta a capire perché il lungolinea non va allenato in palleggio.

provate a tenere un scambio a bassa velocità (diciamo 40-50% della forza), un giocatore fa solo lungolinea e l'altro solo incrociato quindi saranno sempre diritto e rovescio alternati per entrambi.
la palla deve rimbalzare attorno alla linea del servizio, quindi non profondissima e non corta, diciamo una palla comoda. l'obiettivo è tenere lo scambio per almeno 10 colpi a testa. Contate a voce alta. 10 minuti a testa a fare il lungolinea.

Non vi anticipo nulla. Tutti voi arriverete alle conclusioni. Chi l'ha già fatto sa. 

Scrivete qui a proposito di questo esercizio solo dopo averlo provato. Ipotesi e immaginazione non sono d'aiuto, l'esperienza si.

Buon tennis


Ciao Taglia, il tuo post mi fa sorgere una domanda.
Io col mio maestro faccio un esercizio in cui alterno un incrociato a un lungolinea, il maestro si mette a un vertice del campo e io corro di qua e di la per rimandargliela, alternando appunto i due colpi.
Di fatto non è un po come allenare un lungolinea in palleggio? Mi piacerebbe avere il tuo parere, grazie!

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taglia1964 ha scritto:
c'è un bell'esercizio che aiuta a capire perché il lungolinea non va allenato in palleggio.

provate a tenere un scambio a bassa velocità (diciamo 40-50% della forza), un giocatore fa solo lungolinea e l'altro solo incrociato quindi saranno sempre diritto e rovescio alternati per entrambi.
la palla deve rimbalzare attorno alla linea del servizio, quindi non profondissima e non corta, diciamo una palla comoda. l'obiettivo è tenere lo scambio per almeno 10 colpi a testa. Contate a voce alta. 10 minuti a testa a fare il lungolinea.

Non vi anticipo nulla. Tutti voi arriverete alle conclusioni. Chi l'ha già fatto sa. 

Scrivete qui a proposito di questo esercizio solo dopo averlo provato. Ipotesi e immaginazione non sono d'aiuto, l'esperienza si.

Buon tennis

Chiaramente è un esercizio avanzato,infatti lo trovo utile esclusivamente  per giocatori completi e soprattutto in forma fisicamente....aiuta ad allenare i cambi di direzione e molto la resistenza e gli spostamenti di chi è obbligato a giocare parallelo.....
Utile anche a fare capire che il parallelo non incisivo non è una buona idea tattica in partita ,😀😀

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Chiaramente il tuo maestro non può fare l'esercizio da me proposto perché dovrebbe correre anche lui, per cui, per allenarti a colpire in movimento, ti costringe a fare il tergicristallo. nell'esercizio da me proposto si corre in due e si deve tirare piano.

provare, provare...

Il lungolinea in palleggio non si allena perché è un suicidio. Stiamo parlando di allenamento tecnico finalizzato alla competizione e non all'imparare l'esecuzione di un colpo dove, per azzerare il movimento giochiamo praticamente  solo in lungolinea...

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Si [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] semplici, in base al nostro livello.

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taglia1964 ha scritto:
VANDERGRAF ha scritto:
a me piace variare il gioco il più possibile. come ho già scritto in precedenza ci sono alcune cose che riesco a fare ma non sono di grande gradimento, altre invece sì. per gradimento non intendo una eccessiva carenza tecnica in confronto agli altri colpi, ma soltanto un modo meno istintivo ed esteticamente apprezzato di giocare, ad esempio palle con traiettoria alta molto arrotate. se vedo che l'avversario si trova nettamente meglio sui ritmi regolari o sui rimbalzi alti cerco di non dargli punti di riferimento costanti. se invece gioca di fino e si muove bene cerco di impostare più sulla pesantezza di palla. ma non è che faccio un'ora intera di questo, lo inserisco nei limiti del possibile e se vedo che è agevole. se invece lui fa bene tutto, mi tocca farlo pure a me, mi tocca è una battuta ovviamente. sempre riferito a quei livelli.


fatico davvero a capire: cosa vuol dire variare il gioco il più possibile? una palla alta, una bassa, un back, un top, un lungolinea, un incrociato stretto, una smorzata e poi attacco in controtempo e chiusura con volèe strettisima?

A me pare il modo di giocare da saltimbanco...da giullare. Io non giudico e non critico le capacità tecniche di chichessia. Ognuno ha ciò per cui è dotato è per cui si è allenato. Ma se sai fare bene tre colpi, è con quelli che devi giocare in partita.
Poi se vincere o perdere non è importante e se fare ogni singolo punto non è importante ma l'importante è solamente fare dell'attività ludico/fisica allora vale tutto. Pretendere però di far passare concetti oggettivamente sbagliati contrapponendoli a quelli di chi (Veterano ad esempio) ne fa la propria professione trovo che sia politicamente scorretto.

Allora Vander partiamo da qui.
sono andato a rivedermi la discussione e non ho riproposto questo post per evidenziare quello che Taglia dice a rispetto dell' essere politicamente scorretto nei miei confronti,ma per evidenziare un semplice concetto.
Il tuo discorso ha una logica totalmente personale e si basa esclusivamente sulla tua esperienza di 4.4 ma anche fosse di 4.1 poco cambierebbe.
Ne io ne Taglia, che e' stato un maestro e ha giocato in categorie superiori alla tua, riusciamo a capirti......e ora ti spiego perche non riusciamo a capirti.
Tu parli della tua esperienza noi della nostra ossia come giocatori di categorie superiori alla tua, e  poi come maestri e per questo Taglia risponde in un certo modo.
Mi spiace ma non si possono valutare le opinioni di ognuno con lo stesso peso e misura, perche' il peso e la misura sono dovuti all' esperienza in campo dell' individuo, specialmente quando si cerca di dare un consiglio che sia tecnico o tattico cercando di farlo passare come valido quando non si hanno le competenze per farlo, mettendosi in netta contrapposizione con chi le competenze le ha, e non vuol dire fare gli sborroni sono semplici dati di fatto.
Non ti capisco perche' non ce un progetto dietro le tue parole, che si evidenzia quando continui a precisare la categoria quarta e ancor di piu' il valore raggiunto in questa categoria 4.4 ma ripeto fosse anche 4.1 poco cambierebbe.
Non ce un progetto logico per chi insegna tennis ed allena, perche' basandomi da cosa scrivi, e leggendo l'analisi che hai fatto sul gioco della Barty, mi sembra che il tuo concetto di tennis si fermi a delle conclusioni personali (tue ) ma senza una base consolidata in campo come giocatore e come maestro per avere delle convinzioni simili.
Taglia ti ha gia' risposto rispetto a quello che tu intendi per gioco vario e per variazioni e non saprei risponderti in modo differente.
E scusami se faccio il saccente ma da quello che leggo e che Taglia ti conferma, tu stai parlando veramente di altre cose, ma non perche' vediamo il tennis in modi differenti, semplicemente perche' le tue conoscenze ed esperienze sono quelle che sono e non hanno nulla a che vedere con le mie e con quelle di Taglia.
Cioe' tutto quello che dici va contro a qualsiasi principio di insegnamento di tennis, perche' quando si "costruisce" un giocatore l'obbiettivo o focus e' sempre quello di riuscire a sviluppare i sui punti di forza.
E specialmente quando tu indichi costantemente un certo livello e una certa parita' di livello  da mestro capisco che non hai le idee chiare.
Il tennis si gioca in un solo modo e non puo esistere il dire:
 quello che vale in quarta non vale per il resto delle categorie e specificare per di piu' il livello dentro una categoria in questo caso la quarta .
Perche' specificando questo, quello che capisco e' che non ce la volonta' di migliorare, e non posso accettare il discorso di vado in campo solo per divertirmi,perche' neghi in assoluto tutti i principi dell 'insegnamento,che specialmente in quella categoria sono di migliorare tecnicamente, tutte le situazioni che citi non hanno nulla a che vedere con le variazioni o con il gioco vario che tu continui a citare,ma sono semplici situazioni di gioco,che si riconoscono perche' ci si e' allenati a farlo,essendo il tennis uno sport situazionale ci si allena per riconoscere la situazione e agire.....ma il focus sara' e restera' sempre li tuo gioco.
Come ti ha gia' risposto Taglia il tuo discorso e' personale ma non e' competitivo, se non si fanno tornei e non si compete vale tutto percio' il tuo discorso ci sta tutto bello e buono.
Se no ritorniamo alle motivazioni che hai quando entri in campo.....perche' giochi ???
Tutti motivi validi e rispettabili, ossia gioco per divertirmi,gioco per fare sport,gioco perche' nel club ci sono delle gnocche  da paura, ma che non sono piu' validi quando si gioca per vincere che sia in quarta o in terza o dove vuoi.
Perche' per vincere la strada e' solo una....specialmente ad un livello dove ce ancora tanto da migliorare......

Se poi in campo tu hai cosi tanto tempo per pensare vuol dire che la velocita' di gioco e molto bassa, e non avendo un esperienza di gioco di piu' alto livello non sai proprio di cosa stai parlando riferendoti alle categorie superiori, le basi sono sempre quelle, cambia la velocita' di gioco.
Senza menarla troppo e senza voler fare i superiori ma parlando come fai tu della propria esperienza, io ti posso dire che ,che nei tornei in seconda  non hai tempo per pensare ma solo a muoverti e a correre come un assatanato da una parte e dall' altra del campo per riuscire a colpire la palla, tutte le altre distrazioni mentali quando giochi il punto ti fanno solamente andare fuori partita e commettere sbagli.
Non puoi dubitare e avere incertezze quando giochi....
Al limite quando ce il cambio campo se le cose non vanno come hai previsto puoi pensare di cambiare qualcosa, sempre che tu los sappia fare.
Tanto per citarti un esempio di un professionista che e' arrivato a essere numero uno al mondo seguendo solo ed esclusivamente un piano di gioco e sfruttando esclusivamente le sue armi migliori e senza mai inventarsi nulla potrei citarti Edberg.
Edberg anche a costo di diventare prevedibile, perche' facendo sempre lo stesso gioco alla fine dei conti lo diventi,seguiva il suo piano, sempre....ed e' diventato numero uno al mondo,senza farsi tante turbe mentali ma seguendo un piano ben preciso
Ma non ce solo lui .......
Non stiamo parlando di un gioco da marziani.....anzi tutto il contrario.....e non credi che in proporzioni diverse quello che  faceva Edberg, non il serve and volley, ma il basarsi su quello che meglio sapeva fare, possa tornare utile anche a un giocatore di quarta...
Non posso pensare al tennis come fai tu, perche' mi e' impossibile, non ce un progetto logico, non si ha ben chiaro cosa significhi fare un gioco vario o fare delle variazioni, quello che continui a puntualizzare come variazioni o gioco vario sono solo situazioni di gioco.....che un giocatore che ha fatto un certo percorso riconosce automaticamente e sa cosa fare in merito senza pensare....almeno che non sia distratto dalla mente....
Non mi interessa avere ragione.......ma almeno che tu non pensi che ti racconti una montagna di balle rispetto a quello che ho fatto e che faccio,ragionaci sopra.
Ti prego di non parlarmi piu' di chiusura mentale, perche' a questo punto senza ombra di dubbio sono certo che mi stai prendendo per i fondelli.......e li la discussione si chiude immediatamente.
Poi come ripeto per scritto mi risulta difficile per moltissimi motivi riuscire a trasmettere quello che voglio, in campo si farebbe molto prima.
Vander nulla di personale.....nel senso che il mio pensiero non cambierebbe se qualsiasi altro al posto tuo scrivesse quello che hai scritto tu....
Un abraccio.
Vet

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Dimenticavo :
non entrero' piu' in merito alle questioni complottistiche che si suppongono, ho gia' chiarito e non ci ritorno piu' sopra.
Che ognuno si faccia e si tenga le sue opinioni.
Saluti E buon Tennis a tutti.

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il mio discorso ha una logica di fondo e questa logica è stata riscontrata direttamente sul campo.
proprio domenica scorsa, ad esempio, ho giocato con una ragazza di livello 3.4 e alla fine mi ha 
fatto i complimenti proprio per la mia varietà di soluzioni di gioco. ovviamente un tennista 
abituato a fare i tornei avrà una maggiore consapevolezza del climax di quel contesto rispetto a 
me che non faccio tornei da circa 10 anni, ma i tornei li ho fatti anche io con la stessa tipologia 
di gioco, non è che non li ho mai fatti e sto parlando soltanto di divertimento. e non ho mai detto
che bisogna inventare qualcosa, questo è il punto fondamentale. ho detto una cosa ben diversa:
che avendo nel proprio modo di giocare una certa variabilità di colpi, soprattutto nelle rotazioni,
si possono sfruttare meglio alcune cose, fattibili. perchè un conto è impostare tutti gli scambi 
con la diagonale sul dritto o colpi di attesa e un altro conto è prendere dei rischi uscendo dalle 
diagonali sia in top che in back. difatti è emerso evidente che questa ragazza aveva un'ottima 
impostazione a coprire bene il campo e a giocare i suoi colpi con poco margine di errore ma al 
tempo stesso andava in difficoltà quasi tutte le volte che io proponevo schemi diversi, dove il 
suo "andamento" veniva spezzato e la chiamavo a giocare soluzioni diverse dalle sue solite.
lo ha detto lei, non me lo sto inventando io. ribadisco anche che non ho mai detto che il gioco 
deve basarsi su questo, perchè può essere anche sufficiente ed efficace fare soltanto il proprio 
gioco senza alcun tipo di insistenza dedicata alla tipologia dell'avversario. e infatti ho parlato 
di eventuali "inserimenti" di queste cose nel contesto della singola partita, dove possibile.
è ovvio che se il mio avversario ha un livello fisico tecnico più alto del mio io dovrò soltanto 
correre e sperare che lui faccia molti errori non forzati. altrettanto ovvio, per me, per quello 
che vedo sul campo (e ti assicuro che non sono allucinazioni) che se invece ci sono spazi 
dove posso inserire, ripeto, una caratteristica tipica del mio gioco, riesco a dire la mia e a 
essere competitivo. chiaramente se nel frattempo riesco anche a limitare gli errori, perchè 
è risaputo che giocare prendendo molti rischi comporta una percentuale media di errori 
più alta. nessuna fantascienza, soltanto un mio modo di giocare che deriva dall'abitudine 
e dai primi apprendimenti. soltanto io faccio così ? non lo so, non mi sono posto il problema.
fatto sta che per quello che io vedo è una delle varie modalità possibili, attuabili.
per voi non è attuabile ? benissimo ! un saluto

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Scusa Vander a questo punto in buona fede ti chiedo: ma tu rileggi mai cosa scrivi.....non mi riferisco a questo post ma a tutti gli altri antecedenti.......perche' ti ripeto o ci sei o ci fai.....e qua no si tratta piu' di non capire o di voler far finta......ma di cambiare ogni volta le carte in tavola per farsi passare per  incompreso.......scusa ma a questo punto ti invito veramente a rileggere i tuoi commenti......non si tratta piu' di chi ha ragione ma di non prenderci per i fondelli.....tu leggendo dici che sai benissimo cosa voglio dire io e l'altro maestro Taglia , ma noi non  non capiamo cosa vuoi dire tu ? rileggiti per favore, e trova le differenze tra l' ultimo post che hai scritto e tutti gli altri.
A questo punto non si tratta piu' di dare il significato giusto ai termini Testa tattica  e variazioni o gioco vario come lo descrivi tu, e di parlare di due cose diverse, perche' se tu avessi scritto in questi termini la discussione non sarebbe neanche iniziata......questo e' un post totalmente differente da quello che scrivi abitualmente.....
Posso ancora avere il dubbio che negli altri post non riuscivi a spiegare il tuo concetto, ma neanche tanto perche' o visto le risposte che hai dato a Taglia..... per di piu' avendo capito per bene e sapendo come dici tu quello che dicevamo Taglia ed io
Mi spiace ma onestamente non so piu' cosa pensare......
Ma mi  sforzo di pensare che parliamo ancora due lingue differenti e per questo continuano ad esserci incomprensioni.....
Rileggiti per favore e poi se vuoi ne parliamo con calma.....
Per il momento son ancora qua'.....
Un abraccio
Saluti
Vet.

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quando vuoi ne parliamo a voce, penso sia l'unico modo efficace. chiamami al 3292037924. Maurizio. ho provato a scriverti un messaggio privato ma non lo visualizzo, forse è un disguido tecnico

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grazie

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Ciao Mauricio, ti chiamerei molto volentieri, per sentirti e conoscerti ,ma credo che i dubbi se ce ne fossero si risolverebbero solo vedendo.
Al límite si puo' organizzare un incontro sul campo anche se onestamente non saprei dirti quando....
Dai magari nei prossimi giorni ti chiamo cosi almeno ci conosciamo.
Un abrazo
Vet.

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era soltanto per spiegarsi meglio, perché io sinceramente non vedo queste diversità clamorose nei miei vari post. e sicuramente non è nella mia personalità fare questi giochetti, li considero poco dignitosi. avrò spiegato male, probabilmente, oppure c'era un atteggiamento prevenuto che non faceva focalizzare bene a tutti di cosa parlavo. non lo so. ma ti garantisco che sono una persona molto seria e coerente e scrivo soltanto di cose reali e che potrebbero essere utili anche ad altri tennisti del mio stesso livello. nella mia opinione ovviamente

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Mauricio per quello che mi riguarda con il tuo último post hai gia' chiarito tutto.
Nessun problema per quello che mi riguarda.
A presto
Vet.

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e comunque non ho fatto nessuna analisi sul gioco della barty, l'ho citata soltanto per fare un esempio di tennis che prevede variazioni di traiettorie e rotazioni, al contrario ad esempio di camila giorgi che ha un gioco monocorde. ma queste non sono considerazioni personali, le fanno anche gli addetti ai lavori, compresi i commentatori televisivi che hanno esperienze notevoli di gioco o di allenamento. solo che se lo dicono loro va bene, se lo dico io divento un caso patologico. scusa la franchezza
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