Identifica i punti deboli del tuo avversario

Promemoria primo messaggio :

Ho trovato questo articolo che aiuta a identificare (o comprendere) i punti deboli del tuo avversario. 

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Questo articolo aiuta a "leggere" il servizio dell'avversario.

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

Voi come riuscite di solito a "leggere" la partita e "studiare" l'avversario? 

Grazie

mi sembrava strano che ancora non si era incavolato nessuno....mah....stai scambiando ironia e goliardia per tutte altre cose. polemica ? per una cosa del genere ? era soltanto per dare un contenuto concreto, visto che mi sembrava una spiegazione molto generica. ma tu ti incavoli sempre così facilmente ?

comunque ti chiedo scusa e con l'occasione evidenzio una cosa: secondo te in uno sport dove molti incontri, anche tra i primi 4 e quelli più giù in classifica, si giocano sul filo del rasoio, spesso su pochi punti decisivi con scarti complessivi statistici ridotti, si può parlare di uno o più tennisti che non subiscono mai il gioco dell'avversario ?

VANDERGRAF ha scritto:

comunque ti chiedo scusa e con l'occasione evidenzio una cosa: secondo te in uno sport dove molti incontri, anche tra i primi 4 e quelli più giù in classifica, si giocano sul filo del rasoio, spesso su pochi punti decisivi con scarti complessivi statistici ridotti, si può parlare di uno o più tennisti che non subiscono mai il gioco dell'avversario ?

Scuse accettate anzi, mi scuso anche io che scatto un pò troppo come una molla....e ti rispondo: 
No, non si può parlare di giocatori che non subiscono mai il gioco avversario, perchè ci sono troppe partite in cui le differenze di rendimento sono minime ed entrambi i giocatori, riescono nell'intento di non farsi sovrastare....ma proprio per questo, il mio discorso, assume un valore definito, se legato a ciò che hai detto tu ovvero, il rendimento,o meglio, la costanza di rendimento. Muster, quante partite consecutive ha vinto, senza che nessuno riuscisse a metterlo sotto....lo stesso Nadal o lo stesso Diokovjc.....ed io stesso, che non ho perso una patita in 8 mesi al mio circolo, perchè ero in uno stato di grazia, e vedevo la palla sempre come se fosse ferma e grossa come un cocomero, mentre adesso faccio fatica a vincere un set contro i miei soliti amici.....
Nel momento in cui un giocatore, riesce a contrastare qualunque tipo di tattica e giocatore gli si ponga davanti e lo fa in modalità diverse e su tante superfici diverse, per me, ha raggiunto quel limite di superiorità, che può essere annientato, solo da chi riuscirà a sovrastarlo a livello mentale, prima ancora che tecnico o fisico........
Per farla breve, tra 2 giocatori uguali a livello/fisico tecnico, vince chi è mentalmente più forte......

per come la vedo io, l'avversario lo subisci spesso, specialmente se ha un gran servizio, magari puoi prevalere negli scambi, ma se nei suoi turni di servizio fa tutti punti diretti o quasi lo stai comunque subendo. la superiorità che fa la differenza è anche saper approfittare dei cali di tensione dell'avversario, limitando i propri ovviamente se no rischi di annullare il vantaggio delle opportunità. è lì che un campione o un giocatore più "bravo" tira fuori il surplus, riesce a rimanere solido e cinico. carpe diem. non so se condividi questo approfondimento

perfetto, ci siamo "avvicinati". il povero gerulaitis diceva....nessuno può battermi più di 17 volte....o qualcosa di simile. anche quella è autostima in fondo

Luchino 67 ha scritto:

VANDERGRAF ha scritto:

comunque ti chiedo scusa e con l'occasione evidenzio una cosa: secondo te in uno sport dove molti incontri, anche tra i primi 4 e quelli più giù in classifica, si giocano sul filo del rasoio, spesso su pochi punti decisivi con scarti complessivi statistici ridotti, si può parlare di uno o più tennisti che non subiscono mai il gioco dell'avversario ?

Scuse accettate anzi, mi scuso anche io che scatto un pò troppo come una molla....e ti rispondo: 
No, non si può parlare di giocatori che non subiscono mai il gioco avversario, perchè ci sono troppe partite in cui le differenze di rendimento sono minime ed entrambi i giocatori, riescono nell'intento di non farsi sovrastare....ma proprio per questo, il mio discorso, assume un valore definito, se legato a ciò che hai detto tu ovvero, il rendimento,o meglio, la costanza di rendimento. Muster, quante partite consecutive ha vinto, senza che nessuno riuscisse a metterlo sotto....lo stesso Nadal o lo stesso Diokovjc.....ed io stesso, che non ho perso una patita in 8 mesi al mio circolo, perchè ero in uno stato di grazia, e vedevo la palla sempre come se fosse ferma e grossa come un cocomero, mentre adesso faccio fatica a vincere un set contro i miei soliti amici.....
Nel momento in cui un giocatore, riesce a contrastare qualunque tipo di tattica e giocatore gli si ponga davanti e lo fa in modalità diverse e su tante superfici diverse, per me, ha raggiunto quel limite di superiorità, che può essere annientato, solo da chi riuscirà a sovrastarlo a livello mentale, prima ancora che tecnico o fisico........
Per farla breve, tra 2 giocatori uguali a livello/fisico tecnico, vince chi è mentalmente più forte......

Dunque ho letto tutto ma non sono daccordo......il fattore mentale a quei livelli li e' fondamentale ma non determinante,nel senso che non e' detto che diciamo a parita' di livello vince quello che e' piu forte mentalmente........specialmente quando le partite sono lunghe......se il fisico cala la mente si annebbia......e anche la tecnica....percio' il tuo discorso e' tutto da rivedere.
Diciamo che ha volte per chi guarda e' difficile capire il perche' si vince o si perde per una manciata di punti.... bisognerebbe essere in campo nei panni del giocatore per capire.
Mi spiego meglio, a quel livello quei tre o quattro animali che spesso citiamo mentalmente sono dei leoni e anche dopo cinque ore di gioco si farebbero sparare piuttosto che perdere quel punto importante,ma discorso mentale a parte ce da considerare chi sta meglio fisicamente in quel momento dopo una partita giocata al limite........ragazzi io non ho un esperienza da pro ma ho giocato ad un livello decente e devo dire che dopo una partita tirata con un avversario  che ben conoscevo, insomma ce la giocavamo sempre, vinceva chi ne aveva di piu' fisicamente.....
Non dico che il fattore mentale non conti ma conta in percentuale come tanti altri fattori e non sempre e causa di vittorie o sconfitte....
Diokovic e' stato ingiocabile per moltissimo tempo,come lo e' stato Nadal e come lo e' stato Federer..... Diokovic faceva fisicamente delle cose in campo che pochi possono permettersi di fare ed arrivare a fine partita con il serbatoio ancora quasi pieno,probabilmente in quel momento Federer non era al top e Nadal si bendava le gionocchia, stesso discorso vale per gli altri due quando uno dominava nettamente per tanto tempo, posso assolutamente sbagliarmi ma quando vedo un giocatore di quel livello, parlando di rendimento,che per lungo tempo ha veramente pochi rivali la prima cosa che  penso e' minchia ma come sta messo fisicamente il tizio.......detto questo non e' che  per me le altre cose siano meno importanti ma avendo quel tanto di piu di benzina alla fina della partita  tutto e' piu' facile.....almeno a mio parere........

Veterano ha scritto:

Luchino 67 ha scritto:

VANDERGRAF ha scritto:

comunque ti chiedo scusa e con l'occasione evidenzio una cosa: secondo te in uno sport dove molti incontri, anche tra i primi 4 e quelli più giù in classifica, si giocano sul filo del rasoio, spesso su pochi punti decisivi con scarti complessivi statistici ridotti, si può parlare di uno o più tennisti che non subiscono mai il gioco dell'avversario ?

Scuse accettate anzi, mi scuso anche io che scatto un pò troppo come una molla....e ti rispondo: 
No, non si può parlare di giocatori che non subiscono mai il gioco avversario, perchè ci sono troppe partite in cui le differenze di rendimento sono minime ed entrambi i giocatori, riescono nell'intento di non farsi sovrastare....ma proprio per questo, il mio discorso, assume un valore definito, se legato a ciò che hai detto tu ovvero, il rendimento,o meglio, la costanza di rendimento. Muster, quante partite consecutive ha vinto, senza che nessuno riuscisse a metterlo sotto....lo stesso Nadal o lo stesso Diokovjc.....ed io stesso, che non ho perso una patita in 8 mesi al mio circolo, perchè ero in uno stato di grazia, e vedevo la palla sempre come se fosse ferma e grossa come un cocomero, mentre adesso faccio fatica a vincere un set contro i miei soliti amici.....
Nel momento in cui un giocatore, riesce a contrastare qualunque tipo di tattica e giocatore gli si ponga davanti e lo fa in modalità diverse e su tante superfici diverse, per me, ha raggiunto quel limite di superiorità, che può essere annientato, solo da chi riuscirà a sovrastarlo a livello mentale, prima ancora che tecnico o fisico........
Per farla breve, tra 2 giocatori uguali a livello/fisico tecnico, vince chi è mentalmente più forte......

Dunque ho letto tutto ma non sono daccordo......il fattore mentale a quei livelli li e' fondamentale ma non determinante,nel senso che non e' detto che diciamo a parita' di livello vince quello che e' piu forte mentalmente........specialmente quando le partite sono lunghe......se il fisico cala la mente si annebbia......e anche la tecnica....percio' il tuo discorso e' tutto da rivedere.
Diciamo che ha volte per chi guarda e' difficile capire il perche' si vince o si perde per una manciata di punti.... bisognerebbe essere in campo nei panni del giocatore per capire.
Mi spiego meglio, a quel livello quei tre o quattro animali che spesso citiamo mentalmente sono dei leoni e anche dopo cinque ore di gioco si farebbero sparare piuttosto che perdere quel punto importante,ma discorso mentale a parte ce da considerare chi sta meglio fisicamente in quel momento dopo una partita giocata al limite........ragazzi io non ho un esperienza da pro ma ho giocato ad un livello decente e devo dire che dopo una partita tirata con un avversario  che ben conoscevo, insomma ce la giocavamo sempre, vinceva chi ne aveva di piu' fisicamente.....
Non dico che il fattore mentale non conti ma conta in percentuale come tanti altri fattori e non sempre e causa di vittorie o sconfitte....
Diokovic e' stato ingiocabile per moltissimo tempo,come lo e' stato Nadal e come lo e' stato Federer..... Diokovic faceva fisicamente delle cose in campo che pochi possono permettersi di fare ed arrivare a fine partita con il serbatoio ancora quasi pieno,probabilmente in quel momento Federer non era al top e Nadal si bendava le gionocchia, stesso discorso vale per gli altri due quando uno dominava nettamente per tanto tempo, posso assolutamente sbagliarmi ma quando vedo un giocatore di quel livello, parlando di rendimento,che per lungo tempo ha veramente pochi rivali la prima cosa che  penso e' minchia ma come sta messo fisicamente il tizio.......detto questo non e' che  per me le altre cose siano meno importanti ma avendo quel tanto di piu di benzina alla fina della partita  tutto e' piu' facile.....almeno a mio parere........

Tipo anche la botta di adrenalina dopo una pallina rubata che ti dà la carica di un rinoceronte arrabbiato e ti permette di vincere un incontro che si era messo male?

probabilmente ti è sfuggito che ha specificato a parità di livello tecnico e fisico. è ovvio che se dopo tre ore uno dei due ha meno benzina fa una brutta fine

VANDERGRAF ha scritto:

probabilmente ti è sfuggito che ha specificato a parità di livello tecnico e fisico. è ovvio che se dopo tre ore uno dei due ha meno benzina fa una brutta fine

Ovviamente si  .

Si la botta di andrenalina ci puo stare, come ci puo stare anche se tu sei incazzato come una scimmia al quale hanno rubato quel succulento casco di banane e aspetti la botta di andrenalina ,ma invece di trascini in campo come un bradipo......a volte non ce ne proprio piu'....

Ma l'adrenalina resta sempre l'adrenalina...

Veterano ha scritto:

Si la botta di andrenalina ci puo stare, come ci puo stare anche se tu sei incazzato come una scimmia al quale hanno rubato quel succulento casco di banane e aspetti la botta di andrenalina ,ma invece di trascini in campo come un bradipo......a volte non ce ne proprio piu'....

Questo è anche vero...

la stessa cosa si potrebbe dire per le giornate che nadal accorcia troppo oppure Roger è troppo ballerino sul rovescio o fognini pensa solo a bestemmiare o serena williams ha le crisi isteriche. sono talmente tante le variabili che qualsiasi cosa, anche un dettaglio, può far pendere l'ago della bilancia. magari nadal si va a grattare il fondoschiena e si accorge che ha dimenticato di mettere le mutande

VANDERGRAF ha scritto:

la stessa cosa si potrebbe dire per le giornate che nadal accorcia troppo oppure Roger è troppo ballerino sul rovescio o fognini pensa solo a bestemmiare o serena williams ha le crisi isteriche. sono talmente tante le variabili che qualsiasi cosa, anche un dettaglio, può far pendere l'ago della bilancia. magari nadal si va a grattare il fondoschiena e si accorge che ha dimenticato di mettere le mutande

VANDERGRAF ha scritto:

probabilmente ti è sfuggito che ha specificato a parità di livello tecnico e fisico. è ovvio che se dopo tre ore uno dei due ha meno benzina fa una brutta fine

Si Vander ma la parita' iniziale con l'andare della partita si rompe inevitabilmente a favore di uno o dell altro,specialmente quando sono partite molto lunghe.
Ora se la partita fosse corta parleremmo di altre cose o forse no.....

in una partita la parità iniziale conta poco. bisogna guardare sempre la parità durante, fino alla fine

poi era stato specificato anche che non si parlava solo di quei livelli, ma anche di comuni mortali. io se ho una giornata che sono svogliato e ho difficoltà di concentrazione, e può capitare spesso a chiunque, ho sempre il solito livello fisico ma non ci faccio un bel niente perché il cervello non trasmette gli impulsi giusti. quindi succede anche che la testa vanifica la prontezza fisica, già dai primi minuti di gioco

VANDERGRAF ha scritto:

poi era stato specificato anche che non si parlava solo di quei livelli, ma anche di comuni mortali. io se ho una giornata che sono svogliato e ho difficoltà di concentrazione, e può capitare spesso a chiunque, ho sempre il solito livello fisico ma non ci faccio un bel niente perché il cervello non trasmette gli impulsi giusti. quindi succede anche che la testa vanifica la prontezza fisica, già dai primi minuti di gioco

O anche prima.

Vander almeno che non vai in campo guardando il cielo e non la palla in quarta puoi andare anche con il cervello quasi spento......basta che guardi la palla se poi quel determinato giorno non hai neanche voglia di fare quello vuol diré che era meglio che stavi a casa......ci sonó dei bei esercizi che si fanno per vedere a che punto técnico sonó i ragazzi......parlo di quarta......loro palleggiano e io le faccio delle domande......facili ehhhh ma mi devono rispondere.......a di li vediamo cosa hanno imparato técnicamente......provaci con un amico non e' difficile.......la testa non si usa.....quelli gia' bravi a livello quarta potrebbero anche parlare al cellulare senza sbagliare......vedi un po tu....

Mi riferivo ad un palleggio di riscaldamento , non botte da orbi,único obbligo non si deve sbagliare mentre si e' interrogati......per chiarire i miei allievi non sono dei mostri.....e gli esercizi di distrazione fanno parte di un normales percorso di allenamento ehhhh.....niente dell' altro mondo....

Post doppio .....sorry

Che ridere Vet!!!

Gli esercizi di “distrazione”!!!
Il problema era quando ci allenavamo tutti insieme ...
In inverno, nei palloni, finché uno scendeva a rete, funziona anche... ma a fondo campo, con il rimbombo e con i nostri argomenti preferiti:
“E’ vero che tua cugina la dà a tuttiiiiiiii???”
“Sì tranne a te che giochi da schifoooooo!!!”
“Tua mamma è un’astronaveeeeee!!!”
“Tuo padre spaccia in stazioneeeeee!!!”
“Così compro la racchetta nuova e quella vecchia te la spacco in testaaaaaa!!!”.

Poi arrivava il maestro ed erano cavoli:
“La smettete di fare i cretini che in segreteria si sono lamentati?!”.

Veterano ha scritto:

framan ha scritto:

Il povero piccolit avrà a questo punto
A) il mal di testa
B) deciso di abbandonare il tennis

Oppure e' un masochista come noi e persite 

Ovviamente è questa la risposta giusta!!

Secondo me parlare dei professionisti e cercare di cavarne qualcosa di utile per noi è pura utopia, quelli fanno un altro mestiere. 

Io sono d'accordo col fatto che conoscere il punto debole dell'avversario, e riuscire a sfruttarlo, sono due cose diverse. 
Anche perchè cosa vuol dire punto debole? quanto debole? Se su scala 100 uno gioca un dritto da 100 e un rovescio da 98 , quanto debole è il suo punto debole? E il suo punto debole genera palle da me aggredibili facilmente oppure no? 
Premesso che io gioco solo su terra rossa, mi rendo conto che il 99% delle volte che perdo male (ad esempio perdo 6-0 quando potrei perdere 6-4 e magari vincere un set 6-4) è perchè voglio spingere troppo, perchè è una tara mentale mia, quando sono in campo mi si chiude la vena e tirerei a 200 all'ora qualsiasi cosa si muove, anche e soprattutto quello che non devo. 
Problema di tecnica ? problema di tattica? Problema di pazienza? 
Si vince sovrastando il gioco dell'avversario...in che senso? Per me ti sto sovrastando se tu non vedi palla. 
Se invece ti costringo a farmi 5 punti per farmene 1, non ti sto sovrastando, sto lottando ma a meno di non finire prima la benzina probabilmente vincerò lo stesso.
A me personalmente, l'idea di sovrastare mette in uno stato mentale che non va d'accordo col gioco del tennis al mio livello (e probabilmente a nessun livello), mi mette l'idea in testa che devo vincere la partita con 570 vincenti, e quindi la perdo con 560 non forzati, e un vincente dell'avversario.


Io credo che ognuno abbia il suo mantra per cercare di essere vincente e non può essere uguale per tutti, è per quello che il tennis è questo sport così meravigliosamente bastardo