Sta venendo fuori proprio un bel topic!!
Premessa, giocare a tennis seguendo uno schema predefinito, nell’intento di imporre un proprio gioco è più difficile che giocare concentrandosi solo sul solo rimettere la palla dall’altra parte del campo, indipendentemente se si consideri un gioco di volo o si consideri l’impiego di soli fondamentali da fondo campo, ma è anche l’unico modo per poter aspirare e poter affermare un proprio tennis piuttosto che stare, più semplicemente, in un campo da tennis ed aspettare gli eventi.
La mia esperienza e la mia competenza non mi permettono di esprimermi su livelli di competizione particolarmente elevati essendo ed essendo stato sempre un giocatore amatore, quindi con ore nelle gambe e preparazione fisico atletica sempre collocata ai livelli tendenzialmente bassi di un ipotetico range di valori.
Fatta questa doverosa premessa, faccio seguire qualche esempio per confortare la convinzione sull’utilità e l’efficacia di poter impiegare anche un gioco che preveda l’approccio alla rete, almeno nella pratica amatoriale.
SCHEMA 1:
servizio da dx slice, o piatto, al corpo o solo leggermente esterno (eseguito da destrorso) nell’intento di aspettarsi una risposta tendenzialmente sul proprio dritto per favorire un diritto incrociato tendenzialmente profondo ancora sulla parte dx del campo del nostro avversario (destrorso e, anche lui, amatore) che, presumibilmente giocherà ancora incrociato sulla parte dx o, al più, centrale del giocatore che ha servito pronto a giocare un lungo linea sul rovescio dell’avversario; se lo giocasse con uno slice (servirebbe l’impugnatura continental) potrebbe avvalersi anche di una più semplice, in questa situazione, open stance senza, quindi, dover cambiare, probabilmente, lo stance dal colpo precedente e poter anticipare un po’ la ribattuta incontrando la palla, se ciò non fosse nelle sue corde, potrebbe giocare un più comune spin con presa eastern su palla in ricaduta, ma dovrebbe, presumibilmente, aiutarsi con una neutral stance, cambiando, probabilmente impostazione delle gambe, rispetto al colpo precedente; a questo punto si aprono per lui almeno 3 scenari:
a) Giocatore da fondo campo; aspetta la ribattuta dell’avversario sulla linea di fondo o, magari, un passo dentro il campo e gioca un diritto profondo sul lato dx del campo del suo avversario, incrociando o lungo linea in sidein, a seconda di dove l’avversario giocherà la ribattuta;
b) Giocatore più poliedrico; aspetta la risposta dell’avversario un passo dentro il campo e gioca una smorzata di diritto incrociata sul lato dx del campo avversario (potrebbe anche essere necessario giocare la smorzata con il rovescio se l’avversario riuscisse ad incrociare molto – più difficile - senza cambiare di molto la difficoltà esecutiva);
c) Giocatore di volo; segue il colpo che sarà, pertanto, un approccio alla rete o, anche in controtempo traslando a rete solo nel momento in cui l’avversario sarà in procinto di ribattere la palla (in questo ultimo caso non si eseguirà lo split step non essendoci il tempo per organizzarlo), per eseguire una volè incrociata o smash nel caso di palla alta.
SCHEMA 2:servizio da sx slice, o piatto, al corpo o solo leggermente esterno (eseguito da destrorso) nell’intento di aspettarsi una risposta tendenzialmente sul proprio diritto per favorire un diritto incrociato tendenzialmente profondo sulla parte dx del campo del nostro avversario (destrorso) che potrebbe giocare incrociato sulla parte dx del giocatore che ha servito o, più probabile, lungolinea (arrivando, forse, un po’ in ritardo), in entrambi i casi il giocatore al servizio posizionato al centro della sua linea di fondo, magari anche un ½ passo dentro, sarà pronto a giocare ancora sul rovescio dell’avversario; a questo punto si aprono per lui almeno i medesimi 3 scenari simili a quelli illustrati in precedenza.
In tutte le opzioni illustrate le difficoltà esecutive mi sembrano molto simili, sia che si cerchi la chiusura del punto da fondo campo, sia che lo si cerchi con una volè a rete.
Inoltre, gli scenari illustrati sono praticabili da un giocatore di media competenza, niente di particolarmente evoluto, almeno mi sembra, è la riuscita dello schema dipenderà, sostanzialmente, solo dalla profondità che il giocatore al servizio riuscirà a proporre nei fondamentali. Quindi, in realtà, l’eventuale impiego della volè servirà solo per finalizzare la bontà del lavoro svolto in precedenza che con il gioco di rete ha molto poco.
Sono solo un paio di esempi di come ad un livello buono, ma comunque basico - vogliamo associarlo al giocatore medio di 4°, 3°? – il gioco di volo è praticabile con un po’ di esercizio acquisendo livelli di difficoltà analoghi al rimanere a fondocampo.
Continuo a pensare che sia solo un fatto di abitutine, mancanza di modelli (vincenti) diversi dal fondocampista e, forse, anche un po' di pigrizia mentale.
Per giocare a rete non si può improvvisare, giocare di istinto e, contemporaneamente, portare a casa molti punti. Bisogna, necessariamente, adottare degli schemi ed allenarli.
Diverso è, invece, giocare senza particolare strategie che non sia la ributto di la e vediamo cosa succede ... questa modalità di interpretare il tennis è sicuramente più semplice, non so quanto efficace?