Paolo070 ha scritto: VANDERGRAF ha scritto: ma hai mai provato a far giocare un qualsiasi tuo avversario livello quarta categoria con una racchetta da 340 grammi in su ? se non l'hai fatto provaci, così ti rendi conto di cosa stiamo parlando. un giocatore del genere (non sto parlando di te perchè è evidente che tu sei un'eccezione in questo senso), tra piazzamenti "improvvisati", spostamenti al limite dell'equilibrio, incapacità di gestire i tagli di campo in diagonale e carenze coordinative di vario genere sulle aperture e gli attraversamenti di palla, si ritrova a dover gestire un fardello che ha come unico effetto un rendimento medio nettamente penalizzato dal peso alto. viceversa (e l'ho visto più volte con i miei occhi), lo stesso giocatore, con un telaio più leggero abbinato ad inerzia contenuta, riesce ad ottenere una rapidità e una fluidità nettamente maggiore, soprattutto sulle superfici veloci. e vale per tutti i colpi, servizio compreso. telai concepiti in modo perfetto ? certo, come la dunlop di mc enroe o la pro staff di sampras, che poi tanto perfetta non doveva essere se la appesantiva fortemente ai lati dell'ovale. peccato che si tratta di un pianeta lontanissimo rispetto ad un quarta e persino un terza categoria degli ultimi 15 anni. perfetti per quell'epoca, non in senso assoluto, se prendiamo in esame gli ultimi 30/40 anni. qualsiasi cosa va aggiornata in relazione a cio' che sopravviene, altrimenti diventa un amarcord privo di logica
Ineccepibile !
Orca, nell'estrema sintesi di Vandergraf, mi ero perso questo suo intervento, che distratto
.
Prendo atto di apparire ai vostri occhi come una sorta di marziano del tennis, che dire, evidentemente ho una bassa considerazione di me
, ma io non mi considero sopra la media di un 4° che gioca mediamente poco.
Comunque, con parca generosità posso dire che una volta giocavano tutti con racchette sopra i 350 gr. abbondanti e negli anni '70 in Italia ci fu un tale boom del tennis che io ricordo l'attesa in macchina alla mattina alle 5 con mio papà per prenotare i campi da tennis per la settimana, non si era proprio in pochi a giocare e non credo fossero tutti dei fenomeni, anzi.
Negli USA, esiste addiritttura un campionato nazionale amatoriale di racchette in legno, notoriamente più pesanti della media.
Insomma, è evidente che si hanno convinzioni diverse, rispette le vostre anche se non le condivido.
A supporto dell'idea che questi moderni telai leggeri siano portatori anche di qualche problemuccio ci sono due aspetti inconfutabili.
Il primo che da quando si usano questi telai la customizzazione è diventata una pratica costante, in passato quasi non se ne parlava.
Il secondo è che con l'uso di queste racchette l'infortunistica agli arti è decisamente lievitata, dati statistici alla mano; "però una volta c'erano infortuni alla spalla con le racchette pesanti" è quello che sento dire spesso. sicuramente non nell'ordine dei problemi al polso e di epicondelite che registriamo ai nostri giorni, inoltre era più una casistica che coinvolgeva gli agonisti che caricavano particolarmente nel servizio rispetto ad un amatore.
Temo che siano proprio due modi di vedere diversamente le cose.