Descrizione dal test di Tennistaste:
"È un telaio che ha una limpidissima connessione con ottime racchette Prince di alcuni anni fa, testimonianza che la tradizione del marchio ancora molto forte e che l’identità, nonostante le evoluzioni, è ancora viva.
Il primo telaio che viene in mente, adoperando la Pro 100P, è senza dubbio la Diablo Tour, racchetta adoperata da Xavier Malisse per una intera carriera, rispetto alla quale, però, il modello attuale presenta una lunghezza standard e una struttura, seppure simile, totalmente ridisegnata, con il profilo più sottile al manico.
Al di là delle somiglianze, Phantom Pro 100 P è una racchetta che offre un feeling d’altri tempi, incastonato in un telaio piuttosto tollerante, molto tollerante se si pensa che parliamo di un Tour Frame. Una tolleranza che lascia liberi di colpire come si vuole, sfruttando un’ampia zona di impatto, soprattutto in orizzontale, che offre una risposta sempre confortevole, ma che facilita la vita nelle diverse fasi di gioco.
Il piatto da 100 pollici non è solo tollerante, ma è anche capace di trasferire le rotazioni in maniera fedele all’azione del braccio, nel bene e nel male. Infatti, non è una racchetta che offre potenza gratuita, piuttosto sfrutta l’alta inerzia, 328 punti, per essere corposa all’impatto e ed essere reattiva alle sollecitazioni importanti.
Quindi, non si tratta di una racchetta che non offre potenza, piuttosto è pronta a darne se il braccio sa creare velocità.
C’è da rilevare che l’equilibrio dinamico è da riferimento e, anche se il piattone crea un po’ di masse sospese da contrastare, tutto funziona davvero bene e la Phantom Pro 100P è un telaio che sa offrire una prestazione rotonda e solida, molto solida, in un telaio dal comfort elevato e dal feeling pulito, morbido e coinvolgente.
Dal punto di vista dello stile di gioco è davvero versatile perché riesce ad accarezzare in anticipo e sfruttare la massa, ma sa anche maltrattare la palla con un movimento ben più ovalizzato, alla ricerca della pesantezza dei colpi.
Il meglio del telaio si ottiene con le variazioni di gioco e di intensità e si apprezza soprattutto la completezza di un attrezzo che ha una buona precisione di uscita dal piatto, è sempre una 100 pollici, e un dwelltime più lungo rispetto al normale, che amplifica la sensazione di impatto, dando un ottimo feedback sensoriale.
Le rotazioni che si ottengono dalla Pro 100P sono immediate, facili ed ottime, se considera un gioco fluido, mentre sono buone se si insiste con lo spin esasperato, proprio perché il telaio ama variare, ma è una classica al 100% e lo spin potential non è certo quello di una profilata, anche per il pattern che, nonostante il 16×18, è piuttosto compatto, sicuramente non chiuso, ma ad una prima occhiata si penserebbe ad un numero maggiore di corde orizzontali.
È solida, tanto, e trasferisce sicurezza sui colpi, con una bella sensazione di controllo e connessione con la palla.
In generale, se si sa spingere e si desidera un telaio da tennista vero, sopraffino nel feeling, ma permissivo e pronto a fare palla complessa, Pro 100P è una soluzione da tenere in primissima considerazione. "
Questa descrizione mi ha fatto ritornare indietro di molti anni. Impatto d'altri tempi ma cattiveria moderna. A patto di poter gestire l'inerzia o semplicemente per gustare sapori passati basta provare la Phantom in qualunque sua declinazione di cui la 100P è il suo fiore all'occhiello (secondo me).
Io ho magari l'amore negli occhi e la vedo solo col "suo" budello what's else! Forse più in là oserò un mono ma per adesso only natural gut!
Vi invito a provarla, almeno 5 minuti di palleggio vanno fatti per fare un salto indietro di almeno 30 anni ed è bello vedere che nel 2019 Prince è sempre Prince.