Beh! Che dire... sono guarito!
Ho trovato il mio telaio ho la 100P e sto giocando bene. Se la pallina non cammina è colpa del gesto tecnico sul quale sto lavorando abbondantemente. Mono o budello, è inutile insistere a cercare similitudini o vie di mezzo con altre corde che non saranno mai uguali. Ho provato materiali, calibri, tipologie, ma se voglio migliorare adesso mi devo fermare come io suggerisco sempre agli altri: Un telaio, una corda, una tensione e tanto sudore, in campo e fuori, a lavorare sulla tecnica. Stop.
Sono sicuro che con un telaio bazooka giocherei più facilmente e vincerei più facilmente, ma non è il mio tennis, non riesco a giocare con un telaio che mi aiuta ma col quale non ho alcun feeling o sensibilità del colpo. Mi piace "gustarmi" i colpi, costruire il punto, vedere impazzire il mio avversario per gli effetti che do alla pallina. Qui ho trovato un poco tutto, so che se voglio essere veramente cattivo devo usare la Tour 1,30 a 12 kg, ed il servizio od il top lo vanno a prendere sui teloni (un poco meno il gioco al volo), se voglio maggiore sensibilità all around Babolat VS Touch BT7 1,30 a 20 kg full, se poi voglio una corda universale per il 90% delle mie giornate la Turbo 6 1,14 che nonostante i miei acciacchi ed alla tensione di 23/22 non mi ha dato nessun risentimento giocando anche per 3 ore di fila! La cosa impressionante è la sensibilità di palla strana per un mono. Già in passato la 1,25 sulla Yonex SI 100 280 gr (che non si può definire proprio telaio flex) mi aveva sorpreso, in questi giorni mi ha confermato le sensazioni di allora. Del resto tutti i grandi campioni c'insegnano che tranne per cambiamenti radicali, stesso telaio (cambia magari PJ) e stessa corda sempre. Le sensazioni sono importanti e bisogna sempre sapere che se metti quella forza la pallina ha quella corsa: stop.
La 100P... non credevo veramente di riuscire a ritrovare i miei colpi, ma gran parte del merito (per così dire) sono le sensazioni del telaio e le tensioni delle corde, o meglio ancora il rumore dell'impatto a certe tensioni, come più volte mi ha ricordato l'esperto ed amico Ing. Gabriele Medri.
I telai che mantengono queste "specifiche" restano in casa Prince ed in casa Yonex, ma il primo amore e l'imprinting non si scordano mai. Sono contento perchè sto migliorando, un poco alla volta, nell'attesa dei primi veri successi, ma per quelli devo lavorare anche su attenzione, visualizzazione e concentrazione: "leggere il nome della pallina mentre viene verso di te".
E non credevo che il 18x20 mi facesse "spinnare" meglio del 16x18
!
In ogni caso sono contento, vi auguro di riuscire a giocare a tennis sempre e sempre meglio.