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Perso contro pallettaro: tiravo più lungo del solito

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Promemoria primo messaggio :

premetto che gioco da poco e ho una tecnica buona, ma oggi ho perso con un pallettaro che metteva tutto in campo, anche quando colpiva il telaio o la rete.
Di solito (per paura) gioco corto (3/4 di campo e il maestro mi dice che posso allungare ancora di un metro e mezzo).
Oggi giocando il primo torneo della mia vita, ho perso contro un pallettaro che nel riscaldamento non combinava molto e voleva addirittura abbandonare vedendomi scaldare teso e lungo.
In partita, forse a causa delle sue palle alte (minimo 2 metri sopra la rete) tiravo spesso lungo di un metro (quindi 2,5 metri rispetto al solito)

E' normale?
Sono incazzato come una bestia, perché anche lui pensava di non portare a casa un game.
(meritevole di aver corso veramente tanto, prendeva tutto)

Grazie a chi vorrà darmi due dritte

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Lunno calma calma! Hihihihi
Son 2 metri sopra la rete ma non di "overnet" da superspin! Ma 2 metri di parabola balistica....sale sale sale scende scende scende...
Very Happy

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gabr179 ha scritto:
La palla del maestro non potrà mai essere come quella del pallettaro, c'é un abisso nella tecnica con cui si colpisce la palla.



se il maestro è maestro fa la palla come la vuole fare e come serve che vada fatta.

se tu (tu ipotetico) patisci il gioco dei pallettari (qualsiasi cosa si voglia intendere con "pallettari"), e paghi per sconfiggere questo gioco specifico, ti offrirà una soluzione e poi ti copre di pallette (qualsiasi sia la "palletta") fin quando da sbagliato, inefficiente inefficace e perdente diventi corretto, efficiente, affidabile e vincente.

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Tipo questo  (sperando di non andare contro il copyright)...




Ultima modifica di Matteo1970 il Mar 10 Mag 2016 - 17:48 - modificato 1 volta.

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Mah io concordo in toto con Vet,
tecnica innanzi tutto, ci sono sempre due punti dove si parte e dove l'80% dei giocatori Pro ha costruito le vittorie, Servizio e Risposta.
Un " pallettaro" non avrà mai un sevizio bomba , anche di prima e di sicuro non lo ha di seconda, se io sono bravo ad entrare in campo ed anticipare la risposta, la palla difficile che mi torni, però ci vuole la tecnica, bisogna saper usare le gambe per attaccare una risposta in anticipo.
Stesso discorso col servizio, non tanto di tirare delle Bombe senza senso dove faccio 3 aces e un sacco di seconde palle, preferisco giocare al 70% di forza e servire in slice o in kick al corpo, e per farlo ci vuole tecnica......così diciamo che diventa più difficile per il pallettaro semplicemente perche molte volte gli si abbrevia il "pallettamento".... se poi risponde e serve meglio allora chapeau a lui io ho cercato di fare il massimo vuol dire che era più bravo di me.
Indi per cui do ragione a Vet.

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Matteo1970 ha scritto:
Tipo questo  (sperando di non andare contro il copyright)...



Tipo il nulla??? Very Happy Very Happy Very Happy

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kingkongy ha scritto:
Lunno calma calma! Hihihihi
Son 2 metri sopra la rete ma non di "overnet" da superspin! Ma 2 metri di parabola balistica....sale sale sale scende scende scende...
Very Happy


Io figurati, gioco piatto che la Giorgi in confronto gioca in sicurezza!
Per me 20 cm sopra la rete e già sei un pallettaro! Smile

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Secondo me gli amatoriali si distinguono in due categorie:

A) chi ha un approccio didattico, prende lezioni, punta a migliorarsi
B) chi gioca per divertirsi, non si cura dell'approccio didattico, non è interessato a migliorare ma esclusivamente a portare a casa il risultato.

che tu sia A o che tu sia B, all'inizio è normale e giusto avere un gioco speculare. In parole povere, chi sbaglia meno vince. Questa per me è la base. Consolidando, si migliora e viene naturale l'aumento di vivacità e intensità. 
Ma vedere federer e nadal in tv e poi dare per scontato di poter partire da quei livelli di gioco, sentire parlare di vincenti, di noia nel giocare con chi ti rimette semplicemente la palla in campo, di giocare aggressivo ma soprattutto di "buona tecnica" da un amatoriale che gioca da pochi mesi (ma anche anni) per me è abbastanza ...curioso.

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ale.crl76 ha scritto:
Matteo1970 ha scritto:
I giocatori amatoriali si dividono in 3 categorie secondo me.
Chi gioca per vincere, ed in questo caso si affida semplicemente a ciò che lo fa vincere, che a livello amatoriale è il non sbagliare.
Chi gioca per diveritrsi, provando a giocare il tennis che gli piace, conscio di essere più esposto ad errori ma che preferisce un punto fatto come piace a lui rispetto a 100 fatti come non gli piace ( la mia categoria).
Il giocatore che non conosce i propri limiti e crede di essere più forte di quant'è in realtà.

Nei tornei amatoriali, vanno avanti solo i primi.

E' vero, però i secondi (di cui anche io faccio parte) possono solo migliorare, i primi restano fermi a dove sono.

Quoto in pieno Ale.crl76.
Io faccio parte della seconda categoria di giocatori....io gioco il tennis che piace a me, perche gioco per divertirmi. Chi se ne fotte se perdo. Gioco 3 volte alla settimana di cui un ora con il maestro. 
Quando faccio partite con amici, io perdo la maggior parte delle volte. Non perchè mi piace perdere....ma perchè mi sforzo e cerco di mettere in pratica quello che mi dice il maestro. Se il maestro mi dice che devo fare un determinato movimento, oppure mi corregge un qualcosa.....non bisogna farlo solo nell ora con lui, ma bisogna ripeterlo anche con gli amici....in modo da assimilare e corregere quello che c'è di sbagliato. Altrimenti non serve a nulla. 
Provate a perdere qualche partita in piu con gli amici ma in maniera costruttiva...concentradovi alle cose errate che fate.
Perderete per un breve periodo di tempo.....poi questi stessi avversari dopo 6 mesi li batterete con regolarità.

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joes ha scritto:
ale.crl76 ha scritto:
Matteo1970 ha scritto:
I giocatori amatoriali si dividono in 3 categorie secondo me.
Chi gioca per vincere, ed in questo caso si affida semplicemente a ciò che lo fa vincere, che a livello amatoriale è il non sbagliare.
Chi gioca per diveritrsi, provando a giocare il tennis che gli piace, conscio di essere più esposto ad errori ma che preferisce un punto fatto come piace a lui rispetto a 100 fatti come non gli piace ( la mia categoria).
Il giocatore che non conosce i propri limiti e crede di essere più forte di quant'è in realtà.

Nei tornei amatoriali, vanno avanti solo i primi.

E' vero, però i secondi (di cui anche io faccio parte) possono solo migliorare, i primi restano fermi a dove sono.

Quoto in pieno Ale.crl76.
Io faccio parte della seconda categoria di giocatori....io gioco il tennis che piace a me, perche gioco per divertirmi. Chi se ne fotte se perdo. Gioco 3 volte alla settimana di cui un ora con il maestro. 
Quando faccio partite con amici, io perdo la maggior parte delle volte. Non perchè mi piace perdere....ma perchè mi sforzo e cerco di mettere in pratica quello che mi dice il maestro. Se il maestro mi dice che devo fare un determinato movimento, oppure mi corregge un qualcosa.....non bisogna farlo solo nell ora con lui, ma bisogna ripeterlo anche con gli amici....in modo da assimilare e corregere quello che c'è di sbagliato. Altrimenti non serve a nulla. 
Provate a perdere qualche partita in piu con gli amici ma in maniera costruttiva...concentradovi alle cose errate che fate.
Perderete per un breve periodo di tempo.....poi questi stessi avversari dopo 6 mesi li batterete con regolarità.

Anche io cerco di giocare un tennis propositivo, ma il punto non è questo: ognuno giochi come gli pare ed accetti anche il gioco dell'altro senza denigrarlo!

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Sevenis ha scritto:
Secondo me gli amatoriali si distinguono in due categorie:

A) chi ha un approccio didattico, prende lezioni, punta a migliorarsi
B) chi gioca per divertirsi, non si cura dell'approccio didattico, non è interessato a migliorare ma esclusivamente a portare a casa il risultato.

che tu sia A o che tu sia B, all'inizio è normale e giusto avere un gioco speculare. In parole povere, chi sbaglia meno vince. Questa per me è la base. Consolidando, si migliora e viene naturale l'aumento di vivacità e intensità. 
Ma vedere federer e nadal in tv e poi dare per scontato di poter partire da quei livelli di gioco, sentire parlare di vincenti, di noia nel giocare con chi ti rimette semplicemente la palla in campo, di giocare aggressivo ma soprattutto di "buona tecnica" da un amatoriale che gioca da pochi mesi (ma anche anni) per me è abbastanza ...curioso.



Direi che sei un po' restrittivo. Non è detto che chi non prende lezioni non voglia migliorarsi, o non si curi dell'aspetto didattico, o che vogla solamente portarea casa il risultato.
Io non prendo lezioni, perchè non ci riesco per motivi di tempo. C'è chi non le prende per motivi di soldi, e chessò altri potrebero non prenderle per motivi religiosi. Eppure molti di noi che non le prendiamo cerchiamo di migliorarci a discapito del risultato. Faccio partite usando solo il rovescio coperto, perchè fa schifo e perchè devo migliorare il timing sulla palla, e a volte gioco  addirittura spostandomi sul rovescio proprio per giocarne di più...oppure faccio partite tirando sempre 2 seconde perchè devo far crescere la seconda di servizio...ovvio che perdo, ma lo so già, è un eservizio per migliorare. E mi informo qui, cerco di migliorare i movimenti confrontando i miei video con quelli didattici, etcc....

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Il bello che vorremo giocare tutti come Federer o Nadal...
Il punto che non basterebbero neanche le ore di 3 vite intere. L importante è divertirsi....

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joes ha scritto:
L importante è divertirsi....

Sottolineo questo passaggio.

E' la cosa principale. O lo si fa per divertirsi, o per soldi (unire le due cose sarebbe il massimo).
Io ho interrotto lo sport che facevo prima perchè non mi divertivo più, la passione c'era ma soldi (che non arrivavano, quindi sempre a correre dietro ai vari "presidenti morosi"), amicizie che non si dimostravano tali, neccesità di impegnarmi maggiormnete nell'attività professionale che mi poteva assicurare un futuro ed infine esigenza di essere più "spensierati" mi hanno fatto interrompere a 33 anni (vabbè, me ne restavano 3 o 4).

Comunque si giochi, bene, male, pallettando, serve and volley, pestando da fondo come pazzi... l'importante e divertirsi!

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Matteo1970 ha scritto:
Sevenis ha scritto:
Secondo me gli amatoriali si distinguono in due categorie:

A) chi ha un approccio didattico, prende lezioni, punta a migliorarsi
B) chi gioca per divertirsi, non si cura dell'approccio didattico, non è interessato a migliorare ma esclusivamente a portare a casa il risultato.

che tu sia A o che tu sia B, all'inizio è normale e giusto avere un gioco speculare. In parole povere, chi sbaglia meno vince. Questa per me è la base. Consolidando, si migliora e viene naturale l'aumento di vivacità e intensità. 
Ma vedere federer e nadal in tv e poi dare per scontato di poter partire da quei livelli di gioco, sentire parlare di vincenti, di noia nel giocare con chi ti rimette semplicemente la palla in campo, di giocare aggressivo ma soprattutto di "buona tecnica" da un amatoriale che gioca da pochi mesi (ma anche anni) per me è abbastanza ...curioso.



Direi che sei un po' restrittivo. Non è detto che chi non prende lezioni non voglia migliorarsi, o non si curi dell'aspetto didattico, o che vogla solamente portarea casa il risultato.
Io non prendo lezioni, perchè non ci riesco per motivi di tempo. C'è chi non le prende per motivi di soldi, e chessò altri potrebero non prenderle per motivi religiosi. Eppure molti di noi che non le prendiamo cerchiamo di migliorarci a discapito del risultato. Faccio partite usando solo il rovescio coperto, perchè fa schifo e perchè devo migliorare il timing sulla palla, e a volte gioco  addirittura spostandomi sul rovescio proprio per giocarne di più...oppure faccio partite tirando sempre 2 seconde perchè devo far crescere la seconda di servizio...ovvio che perdo, ma lo so già, è un eservizio per migliorare. E mi informo qui, cerco di migliorare i movimenti confrontando i miei video con quelli didattici, etcc....


in mancanza di meglio ognuno fa come può, ma senza palle "didattiche" che ti facciano riflettere sui movimenti, e provando schemi/impugnature/timing/footing solo in partita non credo tu abbia palle a sufficienza per poter produrre qualcosa di utile. Se non è un maestro sarà un amico, ma qualcuno o qualcosa che ti spedisca 10-50-100 palle tutte uguali fino a quando non trovi una soluzione ad un problema specifico e imprimi un po' di memoria muscolare ti servirà credo, no?

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Certo, non dico sia meglio l'essere autoditatta.... dico solo che se non si può, ci si arrangia...
Ovvio che un maestro aiuta e pure tanto, diminuiscono i tempi di assimilazione e corregge errori di cui non si ha percezione...


Comunque, armandfederico, facci sapere dell'incontro odierno contro "pallettaro 2"

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Matteo1970 ha scritto:
Sevenis ha scritto:
Secondo me gli amatoriali si distinguono in due categorie:

A) chi ha un approccio didattico, prende lezioni, punta a migliorarsi
B) chi gioca per divertirsi, non si cura dell'approccio didattico, non è interessato a migliorare ma esclusivamente a portare a casa il risultato.

che tu sia A o che tu sia B, all'inizio è normale e giusto avere un gioco speculare. In parole povere, chi sbaglia meno vince. Questa per me è la base. Consolidando, si migliora e viene naturale l'aumento di vivacità e intensità. 
Ma vedere federer e nadal in tv e poi dare per scontato di poter partire da quei livelli di gioco, sentire parlare di vincenti, di noia nel giocare con chi ti rimette semplicemente la palla in campo, di giocare aggressivo ma soprattutto di "buona tecnica" da un amatoriale che gioca da pochi mesi (ma anche anni) per me è abbastanza ...curioso.



Direi che sei un po' restrittivo. Non è detto che chi non prende lezioni non voglia migliorarsi, o non si curi dell'aspetto didattico, o che vogla solamente portarea casa il risultato.
Io non prendo lezioni, perchè non ci riesco per motivi di tempo. C'è chi non le prende per motivi di soldi, e chessò altri potrebero non prenderle per motivi religiosi. Eppure molti di noi che non le prendiamo cerchiamo di migliorarci a discapito del risultato. Faccio partite usando solo il rovescio coperto, perchè fa schifo e perchè devo migliorare il timing sulla palla, e a volte gioco  addirittura spostandomi sul rovescio proprio per giocarne di più...oppure faccio partite tirando sempre 2 seconde perchè devo far crescere la seconda di servizio...ovvio che perdo, ma lo so già, è un eservizio per migliorare. E mi informo qui, cerco di migliorare i movimenti confrontando i miei video con quelli didattici, etcc....


Mi son spiegato male... la distinzione iniziale serviva solo per prefigurare una distinzione tra chi gioca per l'appunto "per migliorarsi" e chi invece lo fa semplicemente per divertirsi.
Non c'è nulla di male ne' in un caso ne' nell'altro ma chiaramente il focus è diverso così come la responsabilità e la consapevolezza del gioco in se.

Ho giocato con diverse persone che rientrano nella seconda casistica e di base partono con il voler emulare i loro idoli visti in tv cercando di tirare siluri a destra e a manca (8 volte su 10 fuori o sbagliando al terzo palleggio) con la conseguenza che quando si trovano davanti qualcuno che "semplicemente" gliela rimette sempre in campo sclerano e partono con l'accusa di essere "pallettaro" che non permette loro di esprimere il loro "potenziale".

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Ma ieri com'è andata? non c'era lo scontro contro "mozzarellaro 2" ?

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Chissà se può aiutare

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Maffa ha scritto:
Chissà se può aiutare


questo i candelottari di quarta non li ha mai visti, nel video parla di high ball e poi si fa tirare palle che passano non più di due metri sopra la rete Very Happy  Very Happy  Very Happy

Comunque dice una cosa giusta (che ho anche sperimentato personalmente). Se si risponde ad un candelotto con un altro candelotto si da la possibilità all'avversario di avere tutto il tempo di scandelottare di nuovo in tutta comodita. Invece se si risponde orizzontalmente (non nel senso che tiro la mina, ma neanche verso l'alto) magari l'avversario arriva un pò meno comodo, accorcia, ed al colpo successivo si può chiudere.

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Bueno il video serve eccome,ora cerchiamo di capire cosa dice il tizio nel video,ossia che la maggior parte delle volte l'errore di un giocatore di club e di non finire bene il movimento verso l'alto,e fa vedere i vari tipi di errore ed il finale coretto.Ora io aggiungo che oltre a questo errore quando si vuole forzare su questo tipo di palle si tende a chiudere molto piu' in basso ed attacare la palla dall alto verso il basso o fare dei cambi di velocita' esagerati che sono molto difficili da gestire per un tennista d iclub. .Altra cosa molto importante che si vede nel video e che per giocare bene bisogna muoversi bene,la velocita del palleggio e medio bassa,ma i movimenti in campo sono precisi e ben fatti.Ecco qua ce la base di gioco,cioe' gioco profondo faccio pochi errori aspetto che il mio avversario giochi corto per cercare di aggredire la palla e mi muovo bene,non ci sono colpi speciali o vincenti da applauso,ma una solidita' di gioco.E da li che si costruiscono le basi,cioe' da questo ritmo di base dove faccio praticamente zero errori, riuscire ad aumentare il ritmo di gioco la precisione  ed avere piu' pesantezza di palla costante.la grande illusione del giocatore di club e che quando riesce a trovare un vincente a tutto braccio oppure una stop volley alla Mac,che ogni tanto "capitano" un po a tutti di pensare di poter basare il proprio gioco su questo tipo di soluzioni.Ora ritornando al palleggio di base non si vedono colpi particolari,inside out o inside in,ma un buon movimento in campo e dei fondamentali solidi.Ecco questo era il classico pallettaro che si incontrava ai miei tempi nei tornei di quarta,cioe' base solida,ma senza colpi particolarmente pesanti.Ora per battere questo tipo di giocatore non e' che ti devi mettere a sparare bordate da destra a sininstra per chiudere il punto o tanto meno farlo correre a destra e sinistra,che tatticamente parlando non ha il minimo senso almeno che non si abbia un livello veramente superiore per poterlo fare,ma parliamo di un giocatore come quello nel video,ossia sbaglia poco e gioca alto e profondo.L'unica cosa che bisogna fare e riuscire ad aumentare questa velocita di base di gioco e pesantezza di palla,quel tanto che basta per mettere in difficolta' avversari di questo tipo,il movimento in campo lo do per scontato perche' se non ce un buon movimento tutto il discorso non ha il minimo senso.Percio' da fondo se non riesco ad avere una velocita' di gioco e pesantezza superiore al mio avversario,che non significa tirare molto piu' forte di lui,ma quel tanto che basta per fargli perdere campo ed accorciare ad ogni tiro che faccio,difficilmente ne usciro' vincitore con un avversario del genere,e non parlatemi del serve and volley perche' in quarta che lo sappiano fare bene e costantemente ed insomma portino a casa le parite contro avversari di questo tipo ne ho visti pochi.
Poi come dicevo in un altro post il gioco incomincia con il servizio poi si risponde.E dal servizio che si costruisce il prorpio gioco,se il servizio e' aggressivo ossia ho una buona prima posso permettermi di chiudere il punto piu' facilmente,se no mi tocca stare li a remare per tutta la partita,cosa che in quarta succede molto spesso ed in terra specialmente.Bueno questo e' un altro tipo di discorso che va gia' verso l'evoluzione del giocatore,dove per arrivare ad un certo livello il servizio e' fondamentale.
Ora per quello che mi riguarda il servizio a questo livello e' ancora piu' determinante che ad alti livelli,cioe' se in questa categoria sono solido di dritto e rovescio come il giocatore del video,senza tirare missili ed ho un buon servizio ed una ripsota decente, in genere la quarta me la volo senza tanti problemi........se no mi tocca stare li a remare......ed in quarta bisogna remare tanto......

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C'è anche questo metodo suggerito, non è male, ma va allenato. I colpi dalla mezzana non sono semplici....


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Io se trovo uno che mi tira così........estinguo qlc specie di volatile. cheers ..... inizierei a trare delle bombe senza senso, è più forte di me, poi almeno il 70% andrebbero sugli spalti ma mi divertirei un mondo.... Very Happy

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Innanzitutto bel video, ma la cosa che più mi balza agli occhi è che per loro il campo sembra piccolo, per noi scarsoni ci sono momenti in cui il campo pare il campo da calcio di Holly e Benji Very Happy

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Cmq il mozzarellaro terribile è quello che ti gioca pallette senza peso e poi quando provi ad attaccarlo sfodera la sua tecnica affatto deficitaria e ti infila a dx a sx e pure dal didietro Smile

Ecco il mozzarellaro per tattica è quello che io detesto!

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jasper ha scritto:
Innanzitutto bel video, ma la cosa che più mi balza agli occhi è che per loro il campo sembra piccolo, per noi scarsoni ci sono momenti in cui il campo pare il campo da calcio di Holly e Benji Very Happy



Vero... e una cosa divertente è che loro i "mozzarellari" li chiamano "Moonballer".... rende l'idea!

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Matteo1970 ha scritto:
C'è anche questo metodo suggerito, non è male, ma va allenato. I colpi dalla mezzana non sono semplici....



Deeee ogni tanto risalta fuori il video dell inventore del walking step......ecco piu lo guardo e piu' mi chiedo ma come si fa a fare un video del genere......tatticamente non ha nessun senso......

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...assurdo... veramente da prendere a sberle!
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