fred flintstone ha scritto: Dopo un mese e mezzo di attesa è arrivata la mia dr98. Giocata la prima ora! Cerco di riportare le mie personalissime sensazioni. Diciamo che arrivo da 2 anni di quasi inattività, ma con un po' di allenamento me la gioco con mio fratello che varia tra 4.1 e 4.2 in base ai tornei che fa. Personalmente non mi sembra una racchetta "difficile" come ho letto, almeno confrontandola con le vecchie racchette agonistiche tutta grafite. Incordata con linx 23/22. Sicuramente non è una racchetta che tira da sola, vuole la spinta e niente braccetto, ma più spingi e più restituisce potenza ma con controllo. L' impatto è pieno e pastoso, la palla si sente alla grande e niente effetto "anestetizzato" tipo babolat, anche se a tratti ho pensato che forse con un multifilamento mi piacerebbe ancor di più. Non condivido chi dice che per azionarla serve un movimento ampio e fluido(che io proprio non ho), per azionarla serve il peso del corpo. Quando ti appoggi sulla palla sembra un'altra racchetta. In anticipo è micidiale, ho provato qualche dritto d'attacco ed escono sassate. il rovescio in back è fantastico, esce sempre una palla lunga e bassa. Sul servizio sono andato in difficoltà, la palla piatta è buona ma sulla seconda mi andava tutto lungo! Ci ho messo un set per prenderci confidenza e alla fine riuscivo a tenere dentro la II di servizo tirandola come una prima, solo un po più tagliata. Si conferma che la devi spingere, anche sul servizio. Il controllo è al top, credo di non essermi mai concesso tante palle corte in vita mia! Ed entravano tutte! La pensi e la fai. La conclusione è che non si tratta di una racchetta da "veterani" da circolo, di quelli che sembra che non si sforzano, nemmeno sudano e gli partono le fiondate. Qui la palla la devi sempre un po' aggredire altrimenti vai corto. E se hai il fisico per farlo per tutto l'incontro allora è la racchetta perfetta. Nonostante però la mia condizione fisica penosa, mi è piaciuta molto; la sensazione che ho avuto è di una racchetta che non ti da tutto e subito ma ti fa assaporare un potenziale enorme, senti che ci puoi tirare fuori cose migliori di quelle che hai sempre fatto, e questo mi intriga. Volendo fare una metafora da maschietti, è come quelle donne con cui il sesso diventa sempre più complicità, ma che magari la prima volta che ci sei uscito sei tornato a casa con un bacio sfiorato su mezza bocca. Ecco, per ora sto al bacio.
Non avrei saputo descriverla meglio.
Sono 6 mesi che ho ripreso a giocare a tennis con la stessa costanza di quando ero universitario (ovvero 25 anni fa....). In tutti questi anni partite ogni tanto ma senza continuità.
8 anni fa ho comprato la Wilson Hyper ProStaff Surge 5.1 con la quale tutt'ora gioco, ma non mi ha mai soddisfatto pienamente fino a quando, montando le Starburn Aqua Power a 22/21, ho trovato un buon setup.
Ma mi è venuto lo "sfizio" di cambiare attrezzo.
Specifico che io sono un NC e mi ha rimesso in campo un amico che vale tranquillamente un 4.1 se non un 3.5, mancino, dal quale prendo ovviamente delle sonore bastonate che però stanno alzando il mio livello tennistico.
Ho avuto prima in test una Mantis 300 con la quale ho da subito riscontrato un buon feeling, per molti versi simile alla ProStaff Surge, ma più "permissiva" su qualche colpo non centrato bene e decisamente più incisiva nel back.
Poi ho potuto provare la DR100, con il mio amico mancino e dopo 10 minuti di solo palleggio l'avevo accantonata. Stranamente colpivo benissimo di rovescio (il mio tallone d'achille) sia in back che il bimane piatto, ma il diritto dove era andato a finire? O corto e senza peso, oppure lungo, ma non di mezzo metro bensì da teloni di fondocampo!
Non sarà la racchetta per me ho pensato, sabato scorso.
Ieri sera le ho concesso un'altro test contro un avversario di livello più consono al mio.
Ad inizio palleggio di riscaldamento, stesse sensazioni della volta precedente ma mi sono forzato a continuare a provarla.
Quasi rassegnato della mancanza feeling con il diritto ho iniziato a tirarlo senza swing lungo, ma di solo avambraccio e molto veloce, come facevo anticipando sulla pallina tirata dal mio avversario 25 anni fa, quando avevo ben altra condizione fisica.
Si è accesa una lampadina!
Ho iniziato a mettere la palla dove volevo e più anticipavo ed ero aggressivo con il diritto, più la palla viaggiava veloce e restava in campo.
Iniziato il set ho preso a pallate il mio avversario, per sua stessa ammissione. 5-1 in un amen, poi invece di "giocare" ho cominciato a tirare solo colpi singoli, come per trovare il limite del mio tennis con la racchetta, cercando di fare anche cose assurde (ho provato perfino un drop shot da metà campo su demì volee di rovescio, ovviamente con esisti disastrosi
) ed ho gli regalato tre game, frutto al 90% di miei errori.
Ma quei 5 games sono stati un divertimento incredibile, ed ora sono fortemente tentato di prenderla.
Oggi provo ad impietosire il rivenditore che me l'ha data in test, per tenerla con me almeno altri 7 giorni.
L'unico dubbio che mi assale è: a 47 anni reggo a giocare ancora così, d'anticipo?
Però ieri sera è stato godimento puro, ho terminato l'ora di tennis veramente soddisfatto. Ah, e con un comfort assoluto, pur non essendo una racchetta morbida.
Chiaro che dovrei trovare la confidenza giusta per riuscire a giocarci di diritto anche a velocità di crociera ridotta, ma senza tirare delle "mozzarelle" facilmente attaccabili. Di rovescio, ripeto, nessun problema dato che spingo poco di mio e mi riesce meglio appoggiarmi sul colpo altrui. Su quello il feeling con la DR100 è stato immediato.
Che dite, procedo all'acquisto?