Il dibattito è interessante, ma per mille motivi non può trovare una soluzione.
Io penso innanzitutto che il tennis di 10 anni fa non è già più paragonabile a quello di oggi, a partire dall superfici che sono mutate, per arrivare agli attrezzi e al tipo di gioco. Figurarsi parlare di tennisti di 30 anni fa.
Il rischio è di decontestualizzare troppo un ragionamento che invece IMHO dovrebbe restare attaccato al campo da tennis.
Ad esempio, anche dando per assodato che Rafa e Roger non avrebbero vinto in quegli anni con quegli avversari, d'altro canto io non credo che si possa affermare con sicurezza che invece gente come Lendl, Edberg & co. avrebbero vinto quello che hanno vinto se avessero giocato oggi con gli avversari di oggi.
Anzi direi che molto probabilmente si troverebbero in una certa difficoltà a gestire Nadal sulla terra (e oggi anche sull'erba) o gente come Roddick, Soderling e Del Potro sul cemento, se già bastò Safin a prendere a pallate Sampras nel 2000.
Ma sono ragionamenti che davvero secondo me non si possono fare.
Con ciò non voglio dire che Tizio sia più forte/meritevole di Caio, solo che tennisti che si sono solo "sfiorati" sul campo e si sono espressi al meglio in epoche diverse non possono essere ragionevolmente comparati.
Soprattutto se la conclusione del ragionamento deve essere quella che un tennista come Federer (ma il ragionamento vale anche per Rafa, che però ha ancora diversi anni davanti a sé) non meriti di aver raggiunto i traguardi che tutti conosciamo...
Il tutto rigorosamente e amichevolmente IMHO.
P.S. Dio benedica i discorsi da bar sport, impossibile non restarne coinvolti