Mi sono messo a leggere questo post in quanto da qualche tempo sto cercando di analizzare proprio le mie dinamiche sull'apertura dei colpi sul rovescio. Infatti, giocando ultimamente sull'erba sintetica, mi sono accorto di arrivare spesso in ritardo sulla palla ed analizzando meglio la situazione ho riscontrato proprio come il timing di apertura fosse incriminabile. Premetto che gioco un tennis alquanto datato, per così dire, nel senso che gioco il tennis che mi hanno insegnato da ragazzino, quindi ben più di 35 anni fa, purtroppo
. Quindi presa all continental, colpi piatti o in slice, ma anche in top, ovviamente con inevitabile conseguente piegamento forzato del polso. Premetto ciò perchè le mie conclusioni potranno essere, inevitabilmente, considerate poco pertinenti per chi giochi un tennis, diciamo, più moderno. Ho letto molte cose interessanti, in particolare il fatto di dividere la preparazione del colpo in 3 momenti, ma considerato che ogni modifica tecnica intervenuta su dinamiche già in buona parte consolidate è fatto tutt'altro che semplice o privo di sacrifici (gioco, fondamentalmente, per divertirmi, fare una partitella e cercare di tirare la palla dove voglio io e tutto ciò che mi complica ciò cerco di evitarlo
), mi oriento sulle soluzioni più semplici e praticabili anche se non estremamente ligie all'ortodossia più accademica. Avendo consolidato negli anni un'apertura molto anticipata sul dritto, nel senso che appena deciso di colpire di dritto cerco di portare la racchetta più indietro possibile l'asciandola in attesa di colpire tutto il tempo necessario senza che ciò mi procuri fastidi, sto cercando, semplicemente, di replicare analoga situazione con il rovescio. Certo, la dinamica è un po' più complicata dalla presenza del braccio sinistro di accompagnamento della racchetta - aspetto che nel diritto non sussiste - che rende il movimento molto anticipato un po' meno naturale anche per dover conciliare un'adeguata fluidità nello spostamento laterale o in avanti per raggiungere l'impatto con la palla. Peraltro, complessità per complessità, mi sembra che questa soluzione possa risultare, alla fine, la meno complicata. In sintesi, appena decidi di colpire di rovescio, come di diritto, avvia l'apertura e, contestualmente, deciderai anche se tenere più o meno alta la testa della racchetta in funzione di come vorrai colpire la palla. L'unico inconveniente è tenere in attesa qualche secondo di troppo, in alcuni casi, la racchetta a penzoloni, per così dire, ma mi sembra, in fondo, il minore dei problemi da gestire rispetto a tutte le altre soluzioni probabilmente molto più efficaci, ma più complesse da meccanizzare, in particolare per chi non parta da zero
. Ad maiora.