Veterano ha scritto: Ho letto una cosa che non mi e' piaciuta,la palla non si prende a schiaffi ma si spinge ed accompagna,il dire che si prende a schiaffi significa che non si ha ben capito come funzionino le varie spinte di tutta la catena cinetica,se la prendi a schiaffi non spingi percio' la catena cinetica non avrebbe senso di esistere e si giocherebbe di solo braccio o quasi,la diferenza tra un buon giocatore ed uno mediocre e proprio quella, a colpire o prendere a schiaffi sono capaci tutti a spingere ed accompagnare invece no........
Credo che ci sia stato un fraintendimento riguardo al termine "schiaffeggiare". In effetti mi rendo conto che può essere una espressione ambigua. Il termine è del resto utilizzato spesso, secondo me a ragione ;nel gergo, nei commenti dei telecronisti ecc ecc. Ora quando io ho scritto schiaffeggiare non intendevo dire potenza di braccio. Credo che si usi questo termine, almeno io l'ho utilizzato in quest'altra accezione: come il momento che intercorre fra la fine della apertura e il momento di impatto. Ok qua entra in gioco la leva del gomito ( mi scuseranno i laureati in fisica per i termini approssimativi) però questo è il nocciolo del discorso in soldoni. La potenza non la ottieni tanto dalla violenza con cui colpisci la pallina, come appunto dicevi te, ma da questa azione del gomito, per questo si dice schiaffeggiare. Il movimento ricorda appunto uno "schiaffo". Quindi il colpo potente, lo ottieni con questo schiaffeggio che ti permette inoltre di colpire la palla bene davanti al corpo, come si dovrebbe fare, permette anche quella bellissima sensazione dI: "sentire la pallina sulle corde". Fatto questo passaggio la chiusura il finale dovrebbe venire abbastanza naturale. Si ha una prima fase in cui si carica il colpo: torsione del busto, peso delle gambe, la massa viene spostata dall'azione dell'avambraccio che prona. Finale che permette un maggiore controllo del colpo in cui si ha la decellerazione della massa . Senza colpire le palline con violenza. Almeno non ce n'è questo bisogno. Il colpo esce già potente, anzi se si riesce nell'impresa di fare un bel movimento fluido con velocità di braccio, potenza, esplosività di gambe, ruotazione in modo adeguato del busto e spalle e pronazione dell'avambraccio/schiaffo chiusura a tergicristallo, senza spezzare il polso l palla viaggia ed anche parecchio. Senza avere chissà quali abilità tennistica o meno che mai talento. Solo tecnica di esecuzione corretta e dico tutti ma proprio tutti con la pratica, se individuano la tecnica corretta possono tirare molto forte e con il minimo sforzo/violenza del braccio. Il braccio-racchetta non dovrebbe sforzare ma stare rilassato e disteso al momento dell'impatto.