g867500 ha scritto: albs77 ha scritto:
La differenza fondamentale è che il gioco del candelottaro non è ortodosso, cioè ti proprone una situazione di gioco a cui nessuno è abituato, è questo il segreto del suo successo.
Se da domani i maestri di tennis insegnassero come fondamentale a chiudere le mozzarelle a metà campo e a colpire palle che cadono a spiovente e rimbalzano sopra le spalle, tra 5 anni il candelottaro si estinguerebbe come un dinosauro nel deserto.
Sicuro che il gioco del candelottaro non sia quello ortodosso? Sicuro che i maestri non insegnino a chiudere i colpi?
I maestri inizialmente insegnano proprio a tirare dei bei topponi alti; se vedi due ragazzini giocare fanno proprio questo (step 1).
Quando poi si è abbastanza sicuri in questo tipo di palleggi, il maestro ti insegna a chiudere i colpi corti dell'avversario, cioè i topponi venuti male (step 2).
Quando hai imparato a chiudere, il maestro ti insegna ad aprirti il campo per poi chiudere (step 3).
Certamente c'è chi per propri limiti (come il sottoscritto) non passa mai al livello 3 (io sono fermo al 2 da sempre); però il modello di insegnamento è questo e la base è sempre "palla alta sul rovescio!".
Cadiamo sempre sugli stessi equivoc: secondo me voi non avete mai incontrato un candelottaro, parlate per sentito dire.
Se lo aveste incontrato in torneo sapreste bene che non c'è nessuna tenuta di palleggio, nessuna consistenza, nessun scambio in effetti.
Il candelottare si limita a mettere la racchetta con il piatto corde rivolto al cielo e a spingere la palle in su, più o mento come si fa quando in riscaldamento si fa provare gli smash al proprio avversario.
L'obiettivo è disinnescare qualunque tuo colpo e togliere alcun riferimento.
Quello a cui fate riferimento voi è invece un semplice giocatore che gioca ad un ritmo medio basso per non darti ritmo, ma a conti fatti è un giocatore normale che non fa nulla di particolare se non evitare di forzare i colpi.
Il candelottaro non gioca in questo modo: il candelottaro non gioca proprio, alza campanili, evita lo scambio, ben sapendo che anche se la palla cade a metà campo poi il rimbalzo è talmente alto che comunque ti tocca andarla a prenderla sulla linea di fondo.
Se parliamo di pallettari la questione non sussiste nemmeno.