kingkongy ha scritto: MB, concordo in parte. Ci son affermazioni condivisibili e altre tue che si prestano a qualche obiezione.
E' vero che non esiste un algoritmo che definisca il concetto di "controllo", però esistono alcuni indicatori.
Il Twistweight è un dato ingannevole, concordo, perché si riferisce al momento d'inerzia nel punto più largo della racchetta, esattamente ortogonale allo SW. Un dato inerziale e che, giustamente, tu riferisci a masse.
Però puoi anche vederla diversamente, ovvero come una certa "abbondanza" di materiale (composito) in un'area dove questo ha un significato.
Ci vorrebbero infatti altri dati meccanici non disponibili (a livello di casalinga-tennista di Voghera), uno su tutti riferito alla torsione del telaio e ancor più interessanti, quelli relativi ai punti di flessione (che convenzionalmente son 5).
E' verissimo, non c'è un "numero". Ma una serie di indizi.
Poi subentra il fattore umano e, qui, si apre un mondo infinito di sfumature.
Son ben convinto, comunque, che possa essere NON impossibile trovare un protocollo di misurazione per determinare la capacità di un telaio nel matenere costante il rimbalzo della pallina sulle corde. Il che ha un po' a che fare con il controllo e un bel po' sulla precisione.
Il problema, però, sta tanto tanto tanto nell'abbinamento corde-telaio. In questo caso le variabili schizzano a cifre "cosmiche".
Poi tu cali l'asso del braccio-manina-tocco...ehhhhh bonanotte! heheheheh
Possiam solo affidarci alla critica gastronomica, con qualche palato fine che ci racconta di agrodolce raffinato e profumi esotici.
Alla fine...c'è sempre qualcuno che prova la racchetta dell'amico ed esclama: "Tu vuoi che io muoro???!!".
KK, se vuoi puoi chiamarli indizi, ma il problema è che non sono uguali per tutti.
La potenza e la maneggevolezza (o stabilità o inerzie) le puoi misurare al banco. Puoi farlo a prescindere dal fattore umano.
Il controllo no. Il controllo presuppone un "controllore" ed un "controllato". Il controllo dipende da come il tuo sistema biomeccanico (corpo) interagisce con l'attrezzo.
Parli, giustamente, anche di corde.
Alcuni considerano un piatto corde rigido, con poca deflessione all'impatto, un optimum per il controllo.
Probabilmente Borg la pensava così e tirava le corde a 30kg (con i telai di legno).
Probabilmente McEnroe NON la pensava così, le tirava a 18kg. e ci camminava pure un po' sopra.
Erano entrambi giocatori con un grandissimo controllo della palla, ma interagivano con l'attrezzo in maniera completamente diverso.
Mi diletto nei tornei di Quarta e non c'è un giocatore che muova la racchetta nello stesso modo di un altro.
Una racchetta può anche avere dei numeri definiti (peso e inerzie) ma se tu la muovi in maniera differente (su assi diversi, su ampiezze diverse, con impugnature diverse) impiegando muscoli differenti (chi più le gambe, chi più il busto, chi più la spalla, chi più il braccio, ecc.) la "sentirai" differente.
E il controllo non è altro che "sentire" dove l'attrezzo manderà la palla.
Quindi l'unica soluzione per la scelta di una racchetta è provarla, e soprattutto divertirsi a farlo.
bye,
Marco