wtgger ha scritto: Faccio una premessa, sono relativamente giovane e seguo il tennis solo da una decina d'anni... di ciò che c'è stato prima ho visto i video su YT e qualche spezzone su supertennis ma niente di più e non ho neanche apprezzato troppo. Probabilmente hanno un fascino inarrivabile per chi le ha viste in diretta, ma con gli occhi di oggi non posso che trovarli eccessivamente lenti e fallosi.
Detto ciò, le partite che mi hanno fomentato maggiormente sono stato le lotte di 5 ore tra Nole e Rafa. E' un tennis che molti criticano e che a molti non piace, ma per me vedere le 'catenate' a 150 all'ora sulla riga tornare dall'altra parte è ciò che maggiormente piace e che nei miei sogni vorrei saper fare.
Poi c'è Federer che, vabbe', lo conosciamo tutti.
E poi la Francesca nazionale, ragazzi. La finale del RG l'ho vissuta come la finale dei mondiali di calcio del 2006. Ero attaccato allo schermo, non sono andato in bagno per due ore e praticamente era come fossi lì. Per non parlare della partita agli AO contro Svetlana. Francesca ci ha sempre messo il cuore ed è una cosa che apprezzo molto.
E poi mi piacevano molto la Hingis e la Henin.
Quindi la mia personale classifica è la seguente:
Nadal
Schiavone
Federer
Hingis
Henin
Non è bello cio che è bello, ma è bello ciò che piace.
Aggiungerei, come ulteriore utile premessa, che a certi livelli, giudicare ha poco senso, si tratta comunque di atleti e rappresentanti eccelsi al di sopra delle parti.
Detto ciò, dico la mia.
Già il sentire tutta questa serie di rantolii, più o meno evidenti, ha tolto al tennis odierno quella affascinante aurea di gioco nobile, ma non nel senso sociale e snob del termine, ma nobile nel senso dello spirto etico di uno sport che tanto era ossessionato dall'equità ed onestà tra gli sfidanti al punto da regolamentare anche il colore della divisa da indossare, bianco, proprio affinchè l'avversario fosse ben visibile sul campo da gioco, potrà sembrare assurdo, ma è così.
Inutile sottolineare come l'abitudine consolidatasi verso l'inizio degli anni 2000 di accompagnare il colpo con un urlo non abbia alcuna giustificazione con l'efficacia del colpo che non sia una forma, più o meno, esplicità di intimorire psicologicamente l'avversario se non, addirittura, disturbarlo (shaparova su tutte docet)!
Detto questo, io ho vissuto da giovinazzo la nascita tennistica e l'enorme successo di un certo Borg e a distanza di anni, mi rendo conto che fu la vera sventura del tennis, nonostante tutto.
Quel modo di giocare fu contaminante per sempre più giocatori che, piano, piano, cambiarono letteralmente il gioco del tennis e Nadal ne è, in qualche misura, l'evoluzione peggiore che a quei tempi si poteva immaginare.
Va detto, peraltro, che Bjong Borg era giocatore di un'eleganza nel modo di atteggiarsi, di stare sul campo da gioco e di giocare unici, un modello che, purtroppo, non è stato seguito da molti per questi altri aspetti, personalità che nulla a che vedere con molti dei tennisti odierni.
Inoltre, Borg rappresentava un ideale contraltare ad un numero numerosissimo di giocatori con un tennis diametralmente opposto al suo che sfidandosi proponevano partite di un'elettricità e bellezza incredibile, della serie due facce della stessa medaglia, il bianco ed il nero; uno sceneggiatura perfetto per il migliore show. In quegli anni, ma anche prima, il tennis era caraterizzato da una miriade di stili e modi diversi di giocare, una varietà totale. Oggi, come oggi, giocano tutti a braccio di ferro, però con una racchetta in mano.
Fai pensare di affermare che il tennis di oggi sia un'evoluzione positiva.
Può darsi, ma se pensiamo alla box, ci accorgiamo che agli inizi del '900 i pugili si affrontavano sul ring sostanzialmente dandosi, una volta per uno, un pugno a turno, sostanzialmente fermi, uno d'avanti all'altro, fino a che uno dei due non cadeva a terra mezzo morto e sanguinolento. La sua evoluzione più significativa, fu proprio il muoversi sul ring, l'introduzione della strategia, l'uso di tattiche precise per schivare i colpi e, semmai, contrattaccare.
Ecco, nel tennis, mi sembra si stia vivendo un'involuzione del gioco, mi sembra spesso di vedere due puigli fermi a fondo campo a tirarsi un pugno dopo l'altro fino a che uno dei due non cede.
Allora, se devo mettere qualcuno nella mia top ten, non metto certo chi contribuisce a rappresentare un tennis così amorfo, forse adatto per entrare nei Guiness dei primati, ma poco avvincente sotto il profilo della sceneggiatura di uno show con la S maiuscola.