mumble mumble...come diceva Zio Paperone...
Frank, ci sono delle cose che non vanno molto, almeno per quanto riguarda il video, pertanto cerco di capire quale sia la causa e quale l'effetto.
A rischio di risultare noioso...batto lì: movimento.
Ieri, da Parigi, non son mancate le immagini spettacolari e le riprese originali. In particolare ce n'è stata una che anche mio figlio di 10 anni ha compreso essere eccezionale: la telecamera era adagiata a terra e riprendeva solo i piedi dei giocatori. "Beh, papi - dice Tommy - ma il tallone non lo appoggiano mai??? Stanno sempre sulle punte".
Ora, Frank, nessuno pretende che tu arrivi in tempi brevi al centrale dello Stade de Roland Garros, ed è anche vero che eri su un campo stile Wimbledon... però tu "cammini". Con circospezione, come uno che sta entrando in una stanza e non vuol far rumore, con il sedere in sù.
Se tu piegassi le ginocchia, stile gatto, andrebbe un filino meglio...ma non ci siamo.
Il movimento verso la palla è l'origine dei tuoi mali. Anche perché ne genera un altro evidente (e già evidenziato): aspetti la pallina a braccia aperte "Vieni qui da zio!". E se sei frontale...non ruoti, perché non hai nulla da ruotare. La testa è già fissa avanti...è la pallina la guardi una volta sì e una no.
La palla arriva e chiudi di braccio.
Quel "giocare di panza" come stato detto, fa rima con il "giocare in piedi", anche quello già detto. Essendo tu "quatto quatto" in campo con le braccia aperte a prendere in braccio la palla, il sedere lo muovi dalla posizione "coniglietto" a quella "Vito Catozzo".
Perché?
Perché cammini in campo. Hai frainteso il significato di baby step: non devi fare il cinesino per raggiungere la distanza: ci arrivi "elasticamente", bello compresso, sulle punte, baricentro tra le ginocchia.
Ti devi seriamente abbassare di almeno 30 cm. Metti un elastico o uno spago in casa o in cortile, prova a muoverti passandoci sempre sotto.
L'essere così in piedi e sciabattando in campo (non dirmi che la nonna ti mena se non metti le pianelle di feltro in casa, che ha appena passato la cera sui pavimenti...) ti porta al secondo "filone-problema": la mancanza di angoli (rotazione) e quindi spinta.
La pallina non va attesa con le braccia aperte di benvenuto! La devi attendere come se tu dovessi prenderla a malrovescio con la mano sinistra. La mano sinistra sul cuore della racchetta e punta della spalla sinistra che guarda la rete.
Ok, 30 cm più basso per spostarti e altri 10 cm in compressione finale.
Altro Che vieni bella da Zio!!! Vieni qui che ti prendo a sberle (di sinistra) e poi la picchi di destro. Spingendo con le gambe.
Anticipi, split step, anche, piani, swing di rovescio...alla prossima puntata: hai un sacco di lavoro!
Abbraccio.